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Autore: Danielle Petite    03/11/2020    0 recensioni
Fanfic basata su fatti reali ma con l'introduzione di un personaggio inventato da me, ovvero Hane, l'amica di infanzia di Taeyang e GD. Ne passeranno tante insieme, dall'elementari fino ai giorni d'oggi tra amori, gelosie, tour, musica e fraintendimenti.
-storia scritta e pubblicata già in precendenza ma l'ho modificata e ripubblicata qui, per questo non risultano recensioni-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Taeyang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anno 1994, Scuola Elementare Statale di Seul, Corea del Sud

 

Quel giorno, ovvero il 1 Settembre, stava per diventare un giorno speciale per tanti bambini perché cominciavano le elementari. La scuola era la classica scuola elementare statale: finestroni decorati dai bambini con pitture ad acqua, cortile ben curato con i mattoni antiscivolo ed il giardino posteriore per la ricreazione con giostrine di plastica. In quel momento l'ingresso era affollato da mamme e bambini in divisa, c'era chi scorrazzava felice con i nuovi amici ma anche chi piangeva perché non voleva lasciare la mamma. 

Ma in un angolo poco lontano dal cancello, una piccola bambina con i capelli corti tanto da sembrare un maschietto se ne stava in disparte con un'espressione triste guardando la folla quasi disgustata.

«Hane che ne dici di fare amicizia con gli altri bambini?» le chiese sua madre, una donna sulla trentina abbastanza alta e magra, indossava un tailleur lavanda e aveva i capelli acconciati un uno chignon. 

«Non mi piacciono!» quasi urlò la bambina con lo sguardo basso.

Sua madre si chinò leggermente per avvicinarsi a lei «Sei arrabbiata perché non è venuto papà?»

 La bambina, ulteriormente irritata da quella domanda, come per ripicca si voltò e corse nella scuola lasciando sua madre da sola a cui non rimase altro che guardarla andare via.

L'interno della scuola era tutto colorato ed era l'unica cosa che era riuscita a notare correndo a perdifiato, fino a quando per poco urtò qualcuno «Piccola dove vai?» le chiese un uomo vedendola correre. 

«Vado nella mia classe» rispose lei furbamente ma non era la verità, voleva solo cercare un posto per nascondersi perché stare lì senza il suo papà non le piaceva.

L'uomo si chinò su di lei per poter leggere il suo nome sulla divisa «Aspetta qui, non ti muovere, prendo il registro per vedere in che aula sei»

Non appena il maestro si voltò verso la sua guardiola e la liberò lei riprese a correre sperando di seminarlo.

«Fermati!» le urlò dietro l'uomo ma lei era più veloce. Girò l'angolo e trovò una cosa che faceva al caso suo, un armadietto scorrevole. Velocemente fece scorrere l'anta e si tuffò dentro.

Era al sicuro. Fece dei respiri profondi cercando di non farsi sentire dall’esterno ma aveva ancora il cuore che batteva forte.

«Chi c’è?» disse una vocina alla sua destra facendola sobbalzare. Per poco non cacciò un urlo. 

«C-chi sei?» chiese schiacciandosi in un angolo. Cercò di strizzare gli occhi per guardare meglio ma erano completamente al buio.

«Mi sono nascosto, non lo dire a nessuno» sussurrò la voce. Era la voce di un bambino.

«Che paura mi hai fatto prendere! Anche io mi sono nascosta…come ti chiami?» gli chiese sentendo il cuore che batteva ancora forte per la paura.

«Mi chiamo Ji Yong» rispose. Dal suo tono capì che era triste anche lui.

«Io mi chiamo Haneul-ui, ma la mamma mi chiama Hane» disse presentandosi.

«Perchè ti sei nascosta Hane?» le chiese il bimbo.

«Il mio papà e la mia mamma hanno bisticciato…ora io e la mamma abbiamo cambiato casa e lui non è venuto…è rimasto nella casa vecchia» cominciò a piangere ricordandosi le urla dei suoi genitori provenienti dalla loro camera da letto.

Improvvisamente sentì il bambino al suo fianco che cercava a tentoni di abbracciarla nonostante non la vedesse «Non piangere, diventiamo amici»

Hane si rincuorò e si asciugò le lacrime «Va bene Ji Yong»

Rimasero lì qualche altro minuto, poi si accorsero che cominciavano a boccheggiare.

«Ji Yong vogliamo uscire? Fa caldo qui dentro»

«Io non voglio...Ho paura» rispose.

«Dammi la mano usciamo insieme, così non avrai più paura»

«Mmh» cercò la sua mano e l'afferrò.

«Sei pronto?»

«Si»

Afferrarono insieme l'anta e la fecero scorrere strizzando gli occhi a causa della luce, finalmente poterono guardarsi negli occhi.

Lui aveva i capelli tutti tirati su e questo fece ridere Hane «Che strani i tuoi capelli»

Lui se li toccò «Sono alla moda!»

«Eccovi qui piccole canaglie!» il bidello li aveva trovati subito «Venite subito con me, muovetevi» li prese entrambi per le orecchie e li portò davanti alla loro classe.

La maestra li accolse sorridente «Kwon Ji Yong, Rey Haneul-ui…eccovi finalmente! Stavamo appunto facendo le presentazioni entrate!»

La classe era piena di bambini e loro due furono sistemati in prima fila "per punizione".

«Sono Kim Chung, ho 6 anni e da grande voglio fare la cuoca» disse una bambina davanti alla classe e tutti applaudirono. Dopo di lei altri bambini dissero chi sarebbero voluti diventare da grandi, chi l'astronauta, chi la parrucchiera…ma Hane non riusciva a decidersi.

«Kwon Ji Yong tocca a te» disse l'insegnante. Ji Yong guardò Hane con un'espressione disperata «I-io sono Ji Yong….Kwon Ji Yong…ho 6 anni…da grande voglio fare il c-cantante o il ballerino» non aspettò gli applausi e subito si sedette al suo posto rosso in viso. Hane non sapeva cosa voleva fare da grande, però dopo aver sentito Ji Yong le venne in mente che suo padre cantava e suonava la chitarra.

«Bravo Ji Yong…Haneul-ui sei l'ultima tocca a te» la invitò l'insegnante.

Imitò il compagno e si mise davanti a tutti «Mi chiamo Rey Haneul-ui, ma potete chiamarmi solo Hane, ho 6 anni e da grande voglio fare…voglio diventare una musicista famosa!» rimase lì ferma a prendersi tutti gli applausi, al contrario del suo amico.

«Bene! Ora che ci siamo presentati tutti, cominciamo la lezione! Prendete i vostri quaderni e una matita…»

 

Passarono la giornata a disegnare loro stessi da grandi e si divertirono tutti un mondo.

«Ji Yong ma ti sei disegnato altissimo!» esclamò Hane.

«Si e allora? Da grande sarò più alto di adesso…tu invece ti sei fatta senza mani come fai a suonare la chitarra?» le disse ridendo.

«E' solo un disegno!» rispose irritata.

«Io mi faccio i capelli gialli» lui prese un pennarello e passò sopra al nero per fare i capelli gialli.

«Scemo non colora su un colore scuro…rovini il pennarello!»

«Uffa! Devo rifarlo da capo!» fece per prendere un nuovo foglio ma la maestra lo fermò.

«Bambini preparate gli zainetti, tra poco suona la campanella!»

«Yeeeeeeeeeeeeeh» dissero i bambini in coro. Ognuno cercò di prepararsi alla meglio con l'aiuto delle maestre e presto uscirono fuori dove li attendevano i parenti.

«Mamma, mamma!» Hane corse verso sua madre che l'aspettava vicino al cancello.

«Hane! Cosa…»

«Mamma ho un nuovo amico» disse felice tirandole la gonna.

«Oh sono contenta! Chi è?»

«E' quel bambino laggiù» indicò Ji Yong poco lontano che la stava salutando con la mano.

Sua madre sorrise e prese a salutare la madre di Ji Yong.

Si avvicinarono e parlarono «Signora Rey! A quanto pare i nostri figli sono nella stessa classe» la donna era più bassa di sua madre, Hane la immaginava come la moglie di Babbo Natale per qualche strana ragione.

«Già, vero…che coincidenza» Hane guardò sua madre come per chiedere spiegazioni «Loro sono i nostri vicini di casa, l'ho conosciuta oggi al supermercato»

Guardò Ji Yong che le ricambiò il sorriso «Yeeeeh possiamo giocare sempre insieme!»

«Sii andiamo ti faccio vedere i miei giocattoli! Ho tante costruzioni a casa!» Ji Yong le prese la mano e la trascinò in direzione di casa loro con le mamme al seguito.

 

I due amici divennero presto popolari nella loro scuola perché la maestra vedendo la loro passione per la musica consigliò alle loro famiglie di iscriverli al corso pomeridiano di Arte e Teatro e così fecero. Ad ogni fine sessione preparavano un musical dove solitamente Ji Yong era il protagonista principale, cantava e ballava, e dove inoltre faceva meravigliare tutto il pubblico di mamme e papà «Così piccolo…è bravissimo!»

Hane invece fu iniziata alla chitarra come suo desiderio e accompagnava il suo amico insieme agli altri membri della mini orchestra.

Nel secondo atto di uno degli spettacoli le maestre pensarono bene di creare una scena dove c’erano solo loro due, infatti iniziarono benissimo, Haneseduta a terra al centro del palco con la chitarra e Ji Yong doveva girarle intorno mentre cantava e ballava. Purtroppo entrambi si fermarono a metà canzone perchè il piccolo Ji Yong scordò il testo ma ebbero un enorme applauso comunque e si divertirono ugualmente.

 

I bambini presto diventarono inseparabili, come fratello e sorella, ma non mancarono piccoli litigi.

 

Durante la terza elementare, mentre facevano ricreazione, Hane fu presa di mira da Ji Yong a causa di un giocattolo e per fortuna un altro bambino accorse in sua difesa.

«Ci stava giocando prima lei, lascialo!» disse lui strattonando un carro armato giocattolo dalla mano di Ji Yong.

«E' un gioco da maschi! Lei è una femminuccia non ci può giocare!» rispose lui furioso.

Hane rimase seduta al suo banchetto a piangere «Se vuole giocarci ci gioca…lascialo!» il bambino tirò più forte e riuscì a strapparglielo dalle mani, ma Ji Yong gli diede un calcio negli stinchi «Ahio!» urlò.

«Ridammelo è mio!» si chinò su di lui e cercò di riprendersi il carro armato ma il bambino non lo mollava «Dammelo!» insistette premendogli una mano sul viso e schiacciandogli il naso forte.

Hane si riprese dal pianto sentendo le urla del bambino e quando capì ciò che stava accadendo si fiondò su Ji Yong facendolo cadere con il sedere a terra «Non devi fargli male! Se no lo dico alla maestra!»

Ji Yong, arrabbiato, le mollò uno schiaffo sulla guancia e finalmente la maestra si accorse di quello che stava accadendo «Ji Yong sei in punizione! Non si usano le mani sugli altri bambini!» lo fece alzare da terra e lo mise in un angolo girato di spalle «Non ti muoverai da qui fin quando non imparerai la lezione! E dopo che chiederai scusa ai tuoi compagni parlerò con tua madre!»

Pianse ma la maestra non sembrò curarsene perchè andò verso Hane e l'altro bambino. Ancora con il viso arrabbiato dovette lasciarsi andare in un sorriso vedendoli.

«Ti fa male?» le chiese  il bambino indicando la guancia di Hane leggermente arrossata.

«Un pò…» rispose lei massaggiandosi.

«Ti do un bacetto guaritore» si avvicinò a lei e le diede un bacio leggero sulla guancia arrossata.

«Grazie Young Bae, anche la mamma me lo da quando mi faccio male…ora mi è passato!» esclamò sorridente. Si chinò e prese il carro armato giocattolo da terra «Giochiamo insieme?»

«Ok…» si sedettero al banchetto vicino e cominciarono a giocare.

La maestra si avvicinò a loro interrompendoli «Young Bae, Hane…siete feriti?» chiese loro.

Young Bae alzò lo sguardo «Io no maestra, Hane mi ha salvato!» rispose.

«E tu Hane? Ti sei fatta male?» le accarezzò la guancia arrossata.

«Mi è passato, Ji Yong voleva questo gioco però ci stavo giocando prima io…lui lo ha preso…» cercò di spiegare.

«La prossima volta giocate tutti insieme, anche se Ji Yong ha sbagliato a usare la violenza…Ji Yong sei pronto a chiedere scusa?» disse rivolto a lui, stava singhiozzando ma rispose con un sommesso si.

«Vieni qui…e anche voi due…» suggerì loro.

Ji Yong andò verso di loro con il viso bagnato e sussurrò «Scusate, non lo faccio più» inchinandosi.

Young Bae fece lo stesso «Ok…se vuoi giochiamo insieme»

«Non litigheremo più…» aggiunse Hane.

«Scusa Hane…» si avvicinò a lei e, copiando Young Bae, gli diede un bacetto sulla guancia.

«Bene…e ora fate i bravi»

«Si maestra!» dissero in coro.






 

Anno 2000, casa Kwon

 

«GD hai preso i pop corn?» Avevano appena compiuto i 12 anni, Hane portava i capelli lunghi raccolti in un'alta coda laterale, aveva degli orecchini a forma di arcobaleno e una salopette di jeans larga. Era abbastanza eccentrica ma il suo amico non era da meno.

Ji Yong aveva creato il suo nome d'arte, o meglio, tradotto il suo nome in inglese. 

Yong significava "Drago", quindi divenne G-Dragon. La stanza era tappezzata di band e musicisti orientali e la sua scrivania piena zeppa di testi scritti da lui.

«Li ho scordati…vado di sotto a prenderli…tu chiama Taeyang che tra un pò comincia» disse dando un ultimo sguardo alla tv. Taeyang, anch'esso un nome d'arte, era Dong Young Bae un loro compagno di scuola e membro della loro miniband che avevano creato tutti e tre insieme nel garage di GD.

«Ok» prese il telefono dalla scrivania e compose un numero a memoria.

Taeyang rispose quasi immediatamente «GD sto arrivando! Ho appena finito i compiti arrivo subito!».

«Sono Hane…fai presto! Il conto alla rovescia è iniziato da un pò!»

«Oh! scusa Hane» il ragazzo sembrò imbarazzato «Corro!» attaccò il telefono e poco dopo GD tornò con i pop corn.

«Sta arrivando» Hane si lasciò cadere sul letto strappando la busta dalle mani dell'amico «Secondo te chi vince quest'anno per il miglior album?» gli chiese masticando.

«Non ne ho idea» si sedette accanto a lei con le gambe incrociate e prese qualche pop corn «Quest'anno ce ne sono stati di belli...»

«Chi c'è come ospite quest'anno?» chiese ignorando la risposta precedente.

«Allora...mi pare che c'è...» cominciò a dire ma fu interrotto di nuovo.

«Ecco il red carpet!…che emozione!» videro la folla di ragazzi urlanti che si sporgevano dalle transenne del red carpet e sognavano il giorno in cui anche loro avrebbero calpestato quel tappeto magico.

Tutti gli anni guardavano insieme i MAMA a casa di Ji Yong passando la notte lì e commentando ogni band o cantante insieme a Young Bae. Hane sospettava che avesse una cotta per lei perchè ogni volta che provava a parlare solo con lui arrossiva e quando suonava lo sorprendeva a fissarla.

La porta della camera si aprì di scatto e Dami, la sorella maggiore di GD, e Taeyang entrarono prendendo posto sul letto.

«Giusto in tempo! Stanno arrivando le star!» fecero posto ai nuovi arrivati e cominciarono quasi subito i commenti.

«Guarda quello che capelli!»

«Ma nooo ha stonato avete sentito?»

«Quella come cavolo si è vestita! Orrenda!»

«Noi avremmo saputo fare meglio!»

 

Dopo un'oretta circa…

 

«Ah la pubblicità finalmente! Devo fare pipì» esclamò Dami che corse via per andare in bagno.

«Dami fai presto che devo andare pure io!» le urlò dietro il fratello. La stanza era diventata un campo di battaglia. I pop corn erano sparsi sul pavimento perchè Hane dall'eccitazione ne fece cadere una manciata, le lenzuola erano attaccate solo in un angolo perchè GD e Taeyang presero a ballare imitando le star sul letto, Dami ad un certo punto si era seduta a terra insieme ad Hane perchè «Con questi due non si può stare tranquille!»

Hane improvvisamente notò una pubblicità interessante della YG  «Guardate ragazzi!»

«…partecipa ai provini e potresti  sfondare nel mondo della musica! I vincitori potranno vincere un contratto discografico con la YG Family! Che aspetti? Per informazioni chiama il numero…»

I tre quasi in sincronia si alzarono e cercarono un foglio e una penna per segnare il numero «Bene! Domani chiamiamo!» disse GD felice come non mai.

«Siii!» dissero gli altri due in coro dandosi il cinque.

«Che mi sono persa?» chiese Dami appena tornata chiudendosi la porta alle spalle.

«Guarda! Questo è il numero della YG , fanno i provini…» le disse GD tutto eccitato mostrandole il foglietto.

«Ah si, per i nuovi membri, l'avevo già vista quella pubblicità…ma voi siete ancora piccoli» riprese posto sul letto tranquilla ignorando gli sguardi accigliati degli altri.

«Non siamo piccoli! Abbiamo già delle canzoni pronte…» dalla sua voce sembrava irritato.

«Ji Yong, possono partecipare solo i maggiorenni…» gli disse dolcemente, probabilmente comprendendo il fratello.

«Cosa?» disse Hane. Un sogno infranto.

«Uffa lo sapevo…» esordì in fine tristemente Taeyang.

«Ma che ne vuoi sapere tu?» disse GD cambiando espressione del viso.

«Ehi! Stai calmo e non rivolgerti a me in questo modo JiYong!» esclamò sua sorella cercando di sovrastarlo in altezza.

«No! Noi andremo a quei provini! E non chiamarmi Ji Yong, ora sono G-Dragon!» urlò alla sorella.

Sia Hane che Taeyang guardarono GD con ammirazione.

 

La mattina successiva chiamarono quel numero ed ebbero, purtroppo, la conferma di ciò che aveva detto loro Dami. GD fu costretto a scusarsi con lei.

 

Nonostante la batosta i 3 amici continuarono a provare nel garage di GD ma con un altro stato d'animo. Hane suonava con meno grinta mentre solitamente le piaceva imitare le rock star muovendosi e saltando con la sua chitarra, GD si limitava a cantare senza muovere un passo e Taeyang sembrava essere capitato lì per caso, fino a quando si resero conto di essere abbattuti.

«Non possiamo continuare così!» esordì in fine GD

«Hai ragione…» Taeyang si afflosciò il pavimento deluso.

«Ragazzi cosa ci succede?» disse Hane più a se stessa che agli altri. Posò la chitarra sul supporto e si sedette a terra accanto a Taeyang che disse «Succede che tra 2 giorni ci sono i provini della YG…e noi non possiamo andarci»

Sbuffarono e  rimasero in silenzio a guardarsi per qualche minuto poi furono interrotti da una voce squillante proveniente dall'esterno.

«HANE E' PRONTA LA CENA, VIENI!» era la mamma di Hane che la chiamava dal giardino accanto.

«ARRIVOO! A domani ragazzi!» lasciò loro un ultimo sguardo triste e si alzò.

«Ciaooo» si diedero il pugno e Hane se ne andò di corsa lasciando la chitarra e l'amplificatore nel garage come al solito.

Rimasero solo GD e Taeyang.

«A che stai pensando? Hai uno sguardo strano» Taeyang lo stava osservando da un pò.

«A nulla…ora vado anche io…ho un gran mal di testa» GD aveva lo sguardo basso.

«D'accordo, a domani» decise di non insistere.

«Ciao» si salutarono sovrappensiero.

 

____

 

Il 3 Aprile, il giorno dei provini, Hane si sentiva ancora peggio.

«Cos' hai?» le chiese sua madre che come al solito era già pronta per andare al lavoro. Lei era una segretaria di un ufficio legale poco lontano da casa.

«Oggi è il giorno dei provini…» stava scartando le ciambelline verdi da quelle gialle dalla sua colazione.

«Ah ricordo che me ne parlarsti…mi dispiace tesoro, vedrai che capiteranno altre occasioni» sua madre le accarezzò la testa con tenerezza.

«Ma questa era davvero bella…» buttò giù la colazione e uscì per andare a bussare al citofono di GD, come di consuetudine per andare a scuola insieme, ma rispose sua madre «Buongiorno Hane! Ji Yong è uscito presto stamattina, penso che lo troverai già a scuola»

«Oh…ok…arrivederci Signora Kwon» Come mai non l'aveva aspettata?

Andò sotto casa di Taeyang e anche lì «Mi dispiace Hane è già uscito!»

Perchè diavolo entrambi non l'avevano aspettata quella mattina? Aveva uno strano presentimento.

Arrivò a scuola quasi di corsa sull’ultimo tocco della campana ma non trovò nessuno dei due amici. Dove erano andati? Perché avevano marinato la scuola senza di lei?

 
  
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