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Autore: NotAdele_    04/11/2020    1 recensioni
Anna ha vent'anni, e nella vita non ha mai sbagliato niente, figlia perfetta, studentessa modello.
Isolatasi dal mondo per concentrarsi sul suo futuro si era scordata di vivere finché l'incontro con una vecchia conoscenza non le apre le porte per una nuova vita.
Dalla storia:
-Io non sono mai stata con nessuno, non so niente di queste cose, non ho idea di quello che devo fare, e tu hai avuto diverse esperienze a quanto ho capito, non so se sono in grado di gestire una relazione, non saprei neanche da dove iniziare.- Parlava velocemente come suo solito, e la punta di panico che aveva nella voce, era la solita che appariva quando le cose andavano in modo diverso da quanto programmato.
-Senti io non ti sto dicendo che ci dobbiamo giurare amore eterno, perché magari non ti piaccio neanche, oppure insieme saremo un disastro, però ti chiedo di darmi una possibilità, frequentiamoci e vediamo come va.- Era tranquillo e pacato come suo solito, le dava sicurezza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Anna'
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Capitolo 18

 

Sbaglio 

 

Aveva letto diversi capitoli del mattone contenuto nel Kindle quando ad un certo punto l’inconfondibile voce di Andrea le arrivò alle orecchie.

 

-Ragazzi quante volte devo dirvelo di non usare la mia stanza per scop…- Si fermò di colpo trovando la ragazza seduta sul suo letto.

 

-Nana! Ma che ci fai qui?- La guardò confuso entrando nella stanza, probabilmente si era accorto della presenza di qualcuno, grazie allo spiraglio di luce che illuminava il corridoio buio.

 

-Ehm, scusami tantissimo, ma giù ho perso tutti, non ci stavo più capendo niente e ho pensato di stare un’attimo per conto mio, non volevo invaderti la casa, mi dispiace.- Aveva parlato velocemente, mentre iniziava ad infilarsi il primo stivale, quando li aveva tolti, sapeva sarebbe stata un’impresa indossarli di nuovo.

 

-Ma non scherzare neanche, puoi restare qui quanto ti pare, però mi dispiace saperti qui tutta sola quando giù c’è Ettore che con finta indifferenza cerca di capire dove sei.- Le fece uno sguardo furbetto mentre le si sedeva accanto passandole il secondo stivale.

 

Anna finì di lottare con le calzature e rivolse la sua attenzione al proprietario della casa, che aveva l’aria di dover dire altro.

 

-So che può sembrare strano, perchè non abbiamo mai parlato molto noi due, ma sono felice che finalmente tu ed Ettore vi siate trovati, vi completate, o almeno è quello che dice Lu.- Le diede un buffetto sulla pelle scoperta della gamba.

 

-Sai Andre, l’alcol ti rende poetico.- Scoppiarono entrambi a ridere, poi lui si frugò nelle tasche e le offri una bottiglietta sigillata di quella che sembrava essere la minisize di una bottiglia di vodka.

 

-Lo sai che non bevo, ogni volta mi rifili qualcosa, non ti arrenderai mai?- Lo disse con tono drammatico, ma in realtà ormai era diventato più uno scherzo tra loro due.

 

-Non devi berla se non vuoi, ma se la tieni in mano fai un pò di scena.- Quindi per tutto quel tempo non cercava di farla ubriacare, ma semplicemente di farla apparire più “normale” agli occhi del gruppo di amici? 

 

Era sinceramente colpita.

 

-Penso tu sia molto migliore di quello che dai a vedere sai?- Lo pensava davvero, c’era qualcosa sotto a tutti quei capelli ed i vestiti costosi.

 

-Mi raccomando non dirlo a nessuno o mi rovino la reputazione!- Le strinse un braccio intorno alle spalle mentre entrambi ridevano.

 

-Ti ho già detto quanto mi piace questo look a proposito? Fai colpo non c’è che dire.- Sembrava soddisfatto più che sorpreso, come se si aspettasse una cosa del genere da lei.

Le era simpatico, ma era anche piuttosto bizzarro, doveva ammetterlo.

-L’anno prossimo ad Halloween ti regalo un costume da suora, così nessuno farà più apprezzamenti, penso di aver sentito almeno una ventina di ragazzi parlare di te stasera.- La frase in questione era stata pronunciata con un tono ironico da Ettore, che era appoggiato allo stipite della porta e li osservava.

 

-Ci sono anche le suore sexy sai?- Andrea era un caso perso, e mentre si alzava le tese una mano per aiutarla a rimettersi in equilibrio sui trampoli che chiamava stivali.

 

-Sta zitto coglione.- Delicatissimo come sempre quando si rivolgeva all’amico, Ettore aveva la capacità di cambiare tono e modo di essere in base a chi si trovava davanti, questa era una delle sue tante caratteristiche che le faceva girare la testa.

 

Tutti e tre sgomberarono la stanza, e mentre la nuova coppia scendeva le scale il padrone venne fermato da una telefonata alla quale decise di rispondere nel corridoio decisamente più silenzioso.

 

Mentre camminava Anna cercava di abbassare quella gonna che le stava creando più problemi che altro, quando il suo accompagnatore si fermò sui gradini dell’ultima rampa.

 

-Ho sentito dire in giro che un tizio ti ha palpata, o almeno mi è sembrato di capire che parlasse di te, sai dalla descrizione… Stai bene?- Era tranquillo mentre glielo chiedeva, la guardava negli occhi e aveva un accenno di apprensione nello sguardo.

 

-Non è stato particolarmente piacevole ad essere onesta, ma ho preferito ritirarmi con grazia piuttosto che fare una scenata, probabilmente non era molto sobrio.- Si strinse nelle spalle mentre spiegava il suo punto di vista, cosa avrebbe ottenuto dal litigare con un ragazzo ubriaco? Problemi.

 

-Come al solito sei sempre troppo perfetta per questo mondo.- Le schioccò un bacio sulla fronte, sembrava sollevato, ma da quale peso? Il fatto che lei fosse serena? Di averla trovata? 

 

Avrebbe tanto voluto sapere cosa gli passava per la testa.

 

Chiarita la questione si diressero sulla pista da ballo dove ondeggiarono su un paio di canzoni a lei sconosciute, aveva imparato con Davide come far sembrare di star ballando muovendo poco i piedi, quindi non soffrì particolarmente.

 

Anche se iniziò a sentirsi stanca e la testa ogni tanto lanciava dei segnali d’allarme, delle vertigini, da quanto non metteva qualcosa nello stomaco?

 

Passò un’altra ora abbondante prima che entrambi concordarono sul fatto che si erano divertiti, ma era il momento di andare a casa.

 

Passarono a salutare i loro amici, che ognuno in un modo diverso augurò alla coppia una bella nottata, forse ignari della completa impacciataggine della ragazza, e si diressero al maggiolino facendo ritorno a casa di Ettore, dove Anna dopo averlo salutato con un bacio a stampo, si mise alla guida promettendogli che il giorno successivo avrebbero potuto uscire per pranzo essendo lei completamente priva di materiale.

 

Tornata a casa pensò che quella sera aveva avuto modo di sperimentare una delle esperienze più emozionanti della sua vita, il bacio le era piaciuto infinitamente e non vedeva l’ora di poter rivivere l’esperienza.

 

E una nota piacevole fu aggiunta dalla scoperta del buon cuore di Andrea, che per anni aveva mal giudicato.

 

Ogni tanto sbagliava anche lei, doveva ammetterlo seppur a malincuore.

 

Si addormentò dopo ore di ragionamenti vari promettendo a se stessa che non avrebbe più messo quella gonna.

 


Note: Ecco il nuovo capitolo, un pò corto, ma ho adorato lo scambio con Andrea, penso sia un passaggio che ricorderete della storia.

Vi avviso, i prossimi capitoli saranno intensi, è una promessa!

Come sempre grazie per essere passati, e se vi va le recensioni sono sempre gradite!!!!

  
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