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Autore: Soleil et lune    04/11/2020    1 recensioni
Il ritorno di una guerra e la minaccia di un mostro da sventare, il tutto ambientato in una foresta dai toni fiabeschi. L'avventura e i colpi di scena si susseguono in un tornado di emozioni e strategie, il tutto per recuperare l'unico oggetto in grado di dare speranza al pianeta Terra: Chaos e i suoi servi sono tornati per riportare lo scompiglio nell'universo, ai cui estremi si trova il suo più grande e fatale alleato.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga, Dragon Shiryu, Pegasus Seiya, Phoenix Ikki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La porta della quercia si spalancò e noi saltammo fuori, atterrando sull'erba morbida e profumata. Intorno a noi la brezza carezzava leggera le nostre guance e il sole filtrava tra le foglie degli alberi.
Mi guardai intorno, apparentemente regnava la pace,gli uccellini cinguettavano e il sentiero bianco pareva brillare alla luce del sole .
Ikki, che aveva capito la filosofia di quel luogo, sospirò e, mettendosi le mani sui fianchi, disse esasperato:"Apparentemente qui non c'è nulla da temere, dov'è la fregatura?"
"Probabilmente basterà spostare un ramosciello per trovarla...", intervenne Hyoga, ma Senex li interruppe:"Percepisco qualcosa di anomalo...".
Ikki congiunse il pollice e l'indice tracciando una linea invisibile sorridendo con fare frustrato. "Sento un cosmo...apparentemente è in sintonia col tuo", disse guardandomi. Ci pensai, chiedendomi quale cosmo potesse effettivamente essere in sintonia col mio: Seiya? No, lui andava d'accordo con tutti, Shiryu? Nemmeno...io e lui obbiettivamente ci...aiutavamo in battaglia ma questo è il quanto, si mi ha salvato ma...al di fuori della battaglia il nostro rapporto è puramente..."professionale"...che fosse allora...?
"Syria!" esclamai io, senza dubbio era sul piano se Delia lo percepiva, ma dove poteva essere?
"Solo..." disse poi la regina delle streghe "non riesco a percepirlo, lo percepisco come se lo avessi accanto", "Bel problema" commentò Eretria, ma quell'assemblea fu interrotta da un ringhio.
Il ringhio proveniva da dietro un cespuglio di bacche rosse, io feci per avvicinarmi ma Ikki mi afferrò il braccio tirandomi verso di lui, ma fu del tutto inutile perché dal cespuglio uscì un essere...incredibile. Era il mostro di origine divina, leone la testa, il petto di capra, e drago la coda; dalla bocca vomitava orrende vampe di fuoco, nondimeno fu ucciso da Bellerofonte anche per aiuto agli dei.
"La Chimera!" esclamò Ikki, e Goldilocks urlò:"Correte!", e tutti cominciammo a correre, quell'essere, che pareva venire solo da una delle bolgie più profonde dell'Inferno, ruggì e potemmo vedere le lingue di fuoco che uscivano dalla sua bocca carezzare l'erba, bruciandone alcuni sprazzi, poi si mise a correre presso noi.
"Maledizione!", dissi, poi vidi Ikki voltare leggermente il corpo, era preoccupato .
"Dobbiamo rallentarlo!" esclamò Hyoga, io mi misi a riflettere, qualche cosa dovevo pur fare!
La Chimera spiccò un salto e ci si parò davanti, ringhiando e spalancando le fauci, da cui pendevano lunghe fila di saliva.
Con dei movimenti degni della lonza dantesca si avvicinò lentamente a noi, ed io potei notare qualcosa di luminoso pendere dal collare che aveva, però non potei vedere bene nella foga, perché ebbi l'illuminazione:"Hyoga, ho un'idea, bloccagli le gambe! Ikki, stordiscilo col fantasma diabolico!".
Annuirono entrambi e partirono sia il primo che il secondo: Ikki utilizzò il Fantasma Diabolico per stordirlo e, quando la videro barcollare, Hyoga usò il Diamond Dust per bloccargli le zampe. Non durò molto, infatti dopo pochi secondi la bestia si riprese, noi comnciammo a correre, con l'intento di seminarla.
Correvamo completamente alla cieca, a momenti non ci vedevamo più tra di noi, gli alberi erano stretti e avevamo difficoltà ad orientarci.
"Ikki!"
"Eretria!"
"Senex!"
"Shun!"
"Orion!"
"Hyoga!"
Ci chiamavamo l'un con l'altro ma a mano a mano le grida diventavano sempre più lontane e più cercavo di seguirle più le sentivo lontane, più le mie grida continuavano più le altre diminuivano, finché mi ritrovai a gridare a vuoto.
"Ikki!".
"Goldilocks!".
"Hyoga!".
"Senex!".
"Eretria!".
Gridavo ma nessuno rispondeva, poi mi fermai per riprendere fiato, il fumo me lo aveva dato corto e mi sentivo sul punto di crepare.
Mi guardai intorno, ero perso, di nuovo, ma stavolta non ero in qualche luogo inquietante, anzi, quel piano pareva invece trasmettere una sensazione di pace e serenità.
Camminavo e il rumore dell'erba spezzata sotto i miei piedi mi infondeva una sensazione di sicurezza, ricordandomi della mia infanzia all'orfanotrofio. 
Ripensai alla mia infanzia, ma quando scavai più a fondo mi resi conto che effettivamente di sereno non c'era nulla.
Poi mi sovvenne alla mente uno strano pensiero: uno stanzino buio, una luce al neon sfarfallante...e poi un dolore atroce alla schiena.
Rabbrividii, e mi resi conto di essere raggomitolato a terra...che mi fossi immaginato tutto?
Mi alzai e mi sgranchii le braccia, forse me lo ero solo immaginato. Dovevo trovare gli altri e smetterla di farmi film mentali, quindi mi incamminai cercando gli altri alla cieca, non avevo una direzione, stavo andando totalmente a caso e probabilmente non volevo ammetterlo.

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Ok, era ufficiale, mi ero perso. Lo ammisi a me stesso, non avevo la benché minima idea di dove mi trovassi o di dove stessi andando, stavo andando completamente alla cieca, magari avrei visto anche Chaos prendere il caffé!
Ero esasperato e penso si capisca, mi grattai dietro la nuca e sospirai, sarebbe stata dura, mi resi conto di quanto effettivamente Goldilocks fosse utile come navigatore, quei piani erano davvero immensi! Poi però notai qualcosa di strano, infatti vidi chiaramente un cespuglio muoversi, rimasi a fissarlo, ma dopo un paio di minuti uscì uno strano coniglio. "Sono in ritardo, sono in ritardo!" diceva tutto trafelato guardando un orologio d'oro da taschino mentre correva. Lo seguii e lo vidi continuare dire di essere in ritardo e mi chiesi, dubbioso, per cosa mai potesse essere in ritardo un coniglio. 


Note autrice:Hoooooooooooii! Come al solito aggiorno con tre ere glaciali di ritardo ma, complice il sonno arretrato, ho fatto ritardo. So che il capitolo potrebbe essere breve, infatti è una parte di due che dovrebbe uscire domani, anche se non è proprio sicuro. Detto questo ragazzuoli io vi saluto e ci rivediamo al prossimo capitolo, booooooooooooi!!!!!!!!!!



 
   
 
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