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Autore: lady furetta    04/11/2020    0 recensioni
E se Kisshu tornasse sulla terra? cosa accadrebbe se lavorasse con la sua gattina? avrebbe la sua chanse?
dalla storia:
Una sera dopo aver chiuso il locale Strawberry stava pulendo la cucina con le cuffie nelle orecchie a tutto volume e era così presa dalla musica e dalle pulizie che non si rese conto che un ragazzo di sua conoscenza la stava fissando già da qualche minuto, la canzone finì e Strawberry si voltò per passare alla pulizia del piano da lavoro ma quando vide il ragazzo gli tiro lo straccio bagnato per lo spavento che lo prese dritto sulla faccia per la sorpresa, poi lo guardo meglio pelle diafana corpo muscoloso capelli verdi raccolti in due codini legati da nastri rossi “ kisshu sei tu?”
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Ci vollero ben 2 settimane prima che l’alieno capisse realmente quanto fosse faticoso quel lavoro ma poi aveva finalmente preso il ritmo e era diventato davvero bravo “hay Straw 2 cioccolate e una torta alla vaniglia al tavolo 11 e un caffè al 18” la ragazza annuì e andò a servire quei due tavoli mentre kisshu accompagnava alla cassa due ragazze che se lo stavano mangiando con gli occhi e la cosa diede molto fastidio alla rossa che andò a sbattere contro un cliente un bel ragazzo alto con i capelli bianchi come il ghiaccio e gli occhi neri bello da morire, inutile dire che Strawberry divento bordo e ringrazio il cielo che non le spuntassero più orecchie e coda in momenti come quelli “ scusi sono mortificata ero un po distratta” disse a testa bassa “ tranquilla va tutto bene almeno il vassoio era vuoto” disse il ragazzo ridendo “ io sono max” si presentò “Strawberry  io sono strawberry” dall’altro lato della sala mentre le due ragazze pagavano kisshu non si perdeva nemmeno un dettaglio di di ciò che stava succedendo tra Strawberry e il tizio che le sorrideva e la cosa lo stava innervosendo perchè lei gli sorrideva e chi diavolo era quello cosa voleva da lei… “visto l’incidente offre la casa per oggi” disse la ragazza sorridendo “ma no figurati non è giusto” disse Max sfiorandole il braccio con due dita “ beh la titolare sono io e se ho deciso che non paghi non pagherai” disse timidamente lei arrossendo “ allora mi devo arrendere” kisshu non ce la faceva più doveva interrompere quella scena stomachevole “ hay micetta ci sono i clienti da servire…” il tono tagliente di lui la fece sobbalzare e sentire estremamente in colpa e confusa “si si arrivo” si scostò bruscamente da Max “va pure offriamo noi davvero, io torno a lavoro a presto” lui le sorrise e si avviò alla porta lanciando un ultimo sguardo a kisshu, dopo quell'episodio le uniche cose che Strawberry e l’alieno si dissero per il resto del lavoro furono le comande lei troppo imbarazzata e confusa lui troppo nervoso per dire altro. Finalmente avevano chiuso il locale e kiss era andato di sopra a farsi la doccia mentre Strawberry cucinava tranquillamente la cena per entrambi senti il campanello del locale e penso dannazione chi è a quest'ora, prese uno straccio in cui asciugarsi le mani e andò in sala e rimase pietrificata “cosa sei venuto a fare?” davanti a lei c’era Mark con una bottiglia di whisky quasi vuota in mano “sono qui per te…” Strawberry fece un passo indietro pregando che il super udito di kisshu funzionasse anche sotto la doccia “ devi andartene lo sai che non ti voglio nemmeno vedere Mark” l’ex fece un barcollante passo avanti “andiamo piccola… lo sai che non ti faccio niente” strawberry tramava ma la voce le uscì decisamente ferma “ fottiti Mark l’ultima volta mi hai fatto molto male e se non ci fossero stati i clienti sarebbe finita anche peggio” Kisshu aveva sentito la campanella e pensato che lei se la sarebbe sbrigata bene anche senza di lui ma comunque aveva ascoltato tutto e all’inizio la voce distorta dall'alcol non gli aveva permesso di capire cosa succedeva ma appena sentito quel nome si è messo un asciugamano in vita  e ora si era teletrasportato ancora grondante d’acqua davanti a Strawberry per fargli da scudo “cosa vuoi ?” aveva la stessa voce di tanti anni prima “ e tu chi sei ? … hay piccola adesso te la fai con questo?” Kisshu ghigno “ sei talmente ubriaco da non riconoscermi nemmeno insulso umano..” gli occhi di Mark si sgranarono “Kisshu alieno schifoso sei tu allora” Kisshu non si scompose “ e così alla fine te lo sei fatta davvero èh? era quello che volevi dopo tutto..” Mark era diventato minaccioso e si avvicinava ai due ragazzi Kisshu scatto in avanti nel tentativo di fermarlo ma Mark gli sgusciò via e arrivo fino a Strawberry buttandola a terra sotto di lui la ragazza scalciava e si dimenava ma Mark era pesante e senza poteri difficile da levarsi di dosso… la stava quasi per baciare ma l’alieno arrivo in tempo e lo scaraventò lontano da lei “gattina va via da qui…” la sua voce era gelida come il metallo “Kisshu ti prego no” l’alieno si voltò verso di lei le pupille strette come fessure nere in due oceani d’ambra “va di là Strawberry questa cosa deve finire ora non ti toccherà mai più” un brivido percorse la schiena della rossa “Kisshu non ucciderlo ti prego…” e si voltò per andare in cucina ma mentre l’alieno la osservava andar via Mark si era rimesso in piedi “ Sei troppo buona micetta” Strawberry si voltò  coi pugni serrati “tu non puoi chiamarmi così” disse a testa bassa ma la rialzo appena in tempo per vedere Mark che stava per colpire Kisshu alla nuca con la bottiglia ma lui si teletrasporto dietro l’ex prendendolo per il collo “ solo perchè me lo ha chiesto lei ti lascio in vita ancora una volta ma devi sparire per sempre dalle nostre vite altrimenti ti ammazzo come un animale con le mie mani è chiaro?” Mark rantolo un si annaspando sotto la stretta dell’alieno appena senti che mollava la presa scappo malfermo sulle gambe senza nemmeno voltarsi. Kisshu aveva paura di incrociare lo sguardo di Strawberry, sicuramente entrambi avevano avuto un flashback del passato e anche se sapeva che lo aveva fatto per il motivo giusto lei aveva paura quando lui faceva così, per non correre rischi si teletrasporto in camera sua e chiuse a chiave la porta e ci si accasciò contro con la testa tra le mani. Strawberry era ancora bloccata nella sala e le lacrime avevano cominciato a rigargli il viso Mark l’aveva spaventata e poi l’aveva fatta arrabbiare e Kisshu l’aveva difesa e spaventata ancora di più ma lo aveva fatto per lei, si asciugò le lacrime, doveva parlargli assolutamente cosi sali le scale di corsa e cominciò a battere sulla porta della stanza dell’alieno “Kisshu apri” nessuna risposta “Kisshu ti ho detto di aprire” finalmente una risposta “ non è il caso Strawberry” - “Kisshu se vuoi continuare a vivere con me devi aprire questa porta ora” la voce era ferma ma le lacrime avevano ripreso a scendere copiose. Finalmente l’alieno apri la porta era ancora nelle stesse condizioni di poco prima strawberry si gettò tra le sue braccia e lo lascio pietrificato “Strawberry cosa fai?” lei cominciò a singhiozzare “mi dispiace Kisshu, mi dispiace tantissimo…” - “ ma cosa stai dicendo… gattina sono io che dovrei scusarmi …” - “ no no tu non capisci… io io avrei dovuto essere sincera ho sbagliato io…” Kissh la strinse forte al suo petto nudo “ calmati va tutto bene” aspetto che il respiro di lei tornasse regolare “si è fatto davvero tardi è meglio andare a dormire e qualsiasi cosa tu volessi dirmi puoi farlo domani” Strawberry alzo il viso arrossato dal pianto appena finito “ma è importante...” lui scosse la testa “lo sarà anche domani gattina, abbiamo avuto una giornata difficile e una serata pesante è ora della nanna” e la accompagno in camera sua “ buona notte Kisshu , e… grazie” lui sorrise “notte micetta a domani” e se ne andò in camera sua, la giornata era stata davvero particolare con Strawberry che flirtava con quel ragazzo il suo attacco di gelosia la tensione e poi quello stronzo di Mark… avrebbe potuto fargli del male o peggio, il solo pensiero lo mandò in bestia “avrei dovuto ucciderlo …” ma sapeva che Strawberry non lo avrebbe perdonato se lo avesse fatto… e lui non avrebbe mai più fatto nulla per ferirla nemmeno per sbaglio. Strawberry aveva bisogno di farsi una lunghissima doccia e lavare via la giornata orribile appena vissuta andò in bagno e aprì l'acqua della doccia mentre si preparava penso a Kisshu a come l’aveva difesa nonostante il pessimo atteggiamento che aveva assunto per tutto il giorno, penso a come l’aveva abbracciata stretta mentre piangeva e si diede della scema per aver negato a se stessa per così tanto tempo la verità, dopo averlo visto morire tra le sue braccia con quel sorriso così dolce in un momento così crudele e con la paura di averlo perso per sempre era stata colpita dalla verità dei suoi sentimenti e di quanto lo amava e anche se non lo aveva mai confessato a nessuno era stata la rabbia per averlo perso che gli permise di affrontare e uccidere profondo blu e salvare Mark, quando lo vide vivo avrebbe voluto correre da lui ma stava per partire e la certezza che non sarebbe mai più tornato la spinsero a seppellire in profondità quel meraviglioso potentissimo e segreto sentimento facendola restare con il suo orribile ex ancora per un anno e mezzo, e ora l’aveva salvata dallo stesso ragazzo che tanti anni prima si era spacciato per il suo cavaliere … si infilo sotto il getto dell’acqua calda che le diede sollievo immediato sciogliendo i muscoli e allentando la morsa dei pensieri, ne era certa doveva dirgli la verità e lo avrebbe fatto domattina doveva dirgli che lo amava anche se lui non avesse più provato nulla meritava la verità dopo stasera. Uscì dalla doccia si mise un bel pigiama rosa con le fragole e si infilo a letto  con la decisione che domani il caffè sarebbe rimasto chiuso e loro due sarebbero usciti.

 
   
 
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