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Autore: CyberNeoAvatar    06/11/2020    3 recensioni
Choyoshi Miho è una residente di Shosou, una città del Giappone. Fiera, conturbante e disposta ad ogni cosa per ottenere ciò che vuole, fa della sua vita letteralmente ciò che vuole, è un pessimo soggetto dell'alta società. Yusa Futako, il vero protagonista della storia, invece, è un ragazzo molto più povero, dietro cui però si cela qualcosa, e sarà proprio compito suo, seppur involontariamente, riportare Miho su un sentiero più dignitoso. Ma, al di là della storia di questi due ragazzi, c'è qualcosa di ben più oscuro che è finito sulla Terra... qualcosa di assai più sinistro e pericoloso, che Futako e Miho si troveranno costretti a fronteggiare, in un faccia a faccia con oscuri segreti e un avversario davvero letale sia per loro che per il mondo.
Altra fic uscita dalla mia penna (?). Tutta la storia è ambientata in un universo narrativo differente da Zexal, Arc V e Vrains, seppur avanti nel tempo, perciò ci saranno sia Xyz (anche Numeri), che Pendulum (anche Draghi di Zarc), che Link (incluso probabilmente il tipo Cyberso introdotto con essi).
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crow Hogan, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 54 – Un personaggio dal passato.

L'iridescenza in cui Eschatos si era dissolto si spense, lasciando solo alcune volute di fumo da quel punto nell'aria. Al contempo, gli ologrammi delle carte ancora in gioco persero consistenza, e l'ultimo a svanire fu il fiero Drago Ali Nere di Crow.

<< L'abbiamo... sistemato?>> chiese Crow, guardando Futako.

<< Si direbbe di sì...>> mormorò lui in risposta. 

<< Fiuuu... meno male.>> sospirò l'ex-membro del Team 5D's, piegandosi in ginocchio con aria stanca. L'aura di Crystron Halqifibrax svanì dal suo corpo. Guardò allora al suo Extra Deck:<< Se non mi avesse aiutato la carta di Quan me la sarei vista brutta...>>.

<< Ehm ehm...>> tossicchiò Futako.

<< Certo, certo, soprattutto il tuo intervento mi ha tolto dai pasticci!>> si affrettò ad aggiungere il compagno:<< Grazie, Futako.>>.

<< Non c'è di che...>> disse il ragazzo. Dunque, si voltò in direzione di “ Hook” Morgan: il sicario si trovava disteso lungo il pavimento ad alcuni metri di distanza da dove in cui era stato attaccato, apparentemente tramortito dalla violenta reazione di Eschatos. Gli si avvicinò, si piegò ad esaminare le sue condizioni, e dopo avergli controllato la respirazione dichiarò:<< Il farabutto ha la pelle dura... respira ancora.>>.

<< Beh... meno male.>> disse Crow. Certo era un criminale sadico e spietato, ma era pur sempre una vita umana:<< Allora, che ne facciamo?>>.

<< Sicuramente non lo portiamo con noi.>> affermò con durezza Futako. Guardava con odio il criminale, e niente gli toglieva dalla mente di volersi vendicare delle sue vili azioni, del dolore che aveva inflitto agli altri. La rabbia gli saliva pensando che aveva cercato di uccidere sia lui che Crow, diventando quasi intollerabile. Solo il fatto che fosse privo di sensi e incapace di difendersi... incapace di difendersi come le sue stesse vittime, in qualche modo, lo tratteneva:<< Però... la sua confessione ci servirà più tardi per incriminare l'Expantor...>>.

<< Allora dovremo cercare un modo per bloccarlo finché non lo portiamo da Katashi...>> osservò Crow, mentre si toglieva lentamente gli anelli a conduzione elettrica dalle braccia e dal collo.

<< Già.>> confermò Futako, e nel dirlo premette un pulsante sulla sua cintura: una sezione della stessa si aprì, facendo uscire un gancio che iniziò a sfilare, tirando fuori un lungo cavo d'acciaio ad esso collegato.

<< Nooo, pure un rampino?>>.

<< Sì, per fuggire o entrare dalle finestre di certi edifici.>>. 

<< Troppo figa, quella tuta.>> disse con ammirazione Crow mentre l'amico staccava l'ultimo pezzo del cavo dalla cintura, che provvedette a legare intorno alle mani e ai piedi del grosso individuo.

<< Questo gli limiterà parecchio i movimenti.>> concluse Futako, rialzandosi dopo aver dato la stretta finale:<< Con un po' di fortuna lo ritroveremo qua... intanto, se quanto ha detto corrispondeva al vero, le porte che davano alle scale e all'ascensore dovrebbero essersi aperte con l'azzeramento dei suoi Life Points, e probabilmente anche quella che ci ha divisi dagli altri.>>.

<< Ottimo, che stiamo aspettando?>> chiese Crow, rialzandosi. Non appena lo fece, la vista gli si annebbiò un po':<< Ugh...>>.

<< Crow, non stancarti troppo!>> chiese in fretta Futako, vedendolo in difficoltà:<< Ne hai ricevuti di danni, prima...>>.

<< Niente che mi impedisca... di proseguire.>> lo rassicurò Crow, procedendo verso il corridoio fischiettando.

“ Il solito Crow.” pensò sorridendo Futako, prima di andargli dietro in maniera da aiutarlo qualora non ce la facesse ad andare avanti.

Quando si avvicinarono al tratto di corridoio da cui erano venuti, poterono notare che la porta dietro alla quale erano finiti Miho, Jiro e Suji non c'era più.

<< Ragazzi...>> cominciò a dire Futako, quando improvvisamente si bloccò. Lo stesso fece Crow.

<< U-Ugh...>>. Jiro era steso a terra, intento a lamentarsi con una mano dietro la nuca, mentre Miho tremava in piedi.

<< Jiro, MIHO!>> esclamò subito Futako. Poi però notò chi stava di fronte agli amici.

Suji confrontava i loro due compagni, lo sguardo vacuo. Le scintille che in precedenza erano state viste cadere dal suo corpo ora salivano verso l'alto... formando una grande aura di energia azzurra che lo attorniava sovrastandolo e, in una sua mano, qualcosa di simile ad una specie di lama.

<< Che... Che ha?>> si chiese Crow, colto di sorpresa dalla sua apparenza.

<< Non lo so...>> gli rispose Futako. Sapeva però che la cosa non gli piaceva affatto. Gli si rivolse poi, dicendogli:<< Suji... sei...?>>.

A quelle parole, Suji si girò verso di lui.

<< Yusa... Futako...>> disse lentamente Suji, e un sorriso apparve sul suo viso... un sorriso arrogante che avevano già visto in altre occasioni. Sia Futako che Crow si misero automaticamente sulla difensiva. Non era che fosse tornato ad essere...?

Ma proprio allora gli occhi dell'agente del P. Department si allargarono, il suo sorriso subito svanito.  Il suo corpo fremette, mentre la mano libera gli scattava sulla propria tempia.

<< Ggg...gggh... AAAAAAH!>> gridò quest'ultimo, sconvolto da spasmi dolorosi. L'aura apparsagli intorno parve “ contorcersi”, provocando la scomparsa della “ lama” nella sua mano, e poco dopo si disperse in una pioggia di scintille che ricadde su Suji. Quest'ultimo barcollò pesantemente indietro, andando a fermarsi con le spalle al muro.

<< Suji!>> esclamò Futako. Rimase un attimo immobile, in attesa di una sua risposta. Il giovane di fronte a sé si limitò ad ansimare... quando rialzò lo sguardo, che era distrutto da uno sforzo immane.

<< Sono... di nuovo io.>> disse Suji, alzando una mano. Di nuovo, da quella mano e dal resto di lui iniziarono a cadere verso il basso, a tratti, nuove scintille.

<< Si può sapere cos'è successo?>> chiese Crow, un po' confuso.

<< Miho, stai bene?>> chiese allora Futako, andando dalla ragazza. La scosse, e lei lo guardò:<< Cos'è accaduto?>>.

<< E-Ecco...>> mormorò Miho:<< Vi stavamo aspettando... e ad un tratto Suji si è sentito parecchio male. Jiro è andato a vedere cos'avesse... ed è stato spinto via da quella... quell'energia che ha avvolto Suji.>> abbassò lo sguardo, spaventata:<< Mio dio... quando ha respinto Jiro... e ha fatto comparire... quella “ lama”, con quello sguardo così strano... ho creduto che ci avrebbe... uccisi...>>.

<< Stai tranquilla... il peggio è passato.>> le accarezzò il viso lui. La ragazza lo guardò intensamente. Lui ricambiò... finché non si girò verso Jiro:<< E tu, Jiro? Tutto ok?>>.

<< Diciamo che poteva andare peggio.>> scosse la testa Jiro, prendendo a rialzarsi:<< Cavolo, non mi avvicinerò più così tanto al nostro amico senza prima aver approntato qualche cautela.>>.

<< Non è stata... colpa mia...>> chiuse gli occhi Suji, respirando affannosamente:<< Quel... potere dentro di me era riuscito a... sopraffarmi. Però... ho ripensato a mio fratello... e a mia sorella e a quanto fosse importante per me rivederli.>> riaprì lentamente gli occhi:<< Loro... mi hanno salvato dalla... possessione...>>.

<< Ti credo, Suji...>> disse Futako. Provava compassione per ciò che stava passando.

<< Ma... il potere sta lottando ancora, dentro di me.>> cominciò a dire il loro compagno:<< Se... non ci sbrighiamo, io...>>.

<< Non lo pensare nemmeno!>> esclamò il ragazzo in D-Suit, superando a grandi passi la distanza che li separava e prendendo per il braccio Suji, mettendoselo poi intorno al collo per sostenerlo:<< Siamo arrivati fin qui, e non torneremo indietro senza averti guarito. Tu tornerai ad abbracciare i tuoi parenti... devi pensare solo a questo.>>.

<< Fu... tako...>> mormorò Suji, impressionato. Quanto era determinato quel ragazzo?.

<< Quindi basta piangersi addosso e andiamo... ora la via dovrebbe essere libera.>> disse Futako, scambiando occhiate d'intesa con i compagni, i quali risposero annuendo convinti.

Nella stanza da cui Nakano e il capo del P. Department monitoravano gli eventi, intanto...

<< Stanno per salire.>> notò Nakano, vedendoli andare verso l'ascensore con un po' di rabbia:<< Se solo Arcinemeses Eschatos fosse servito allo scopo...>>.

<< Inutile recriminare, è successo quel che è successo.>> scosse il capo il suo socio:<< L'abilità di Crow Hogan era superiore a quella di “ Hook” Morgan, a quanto pare, con o senza Eschatos. Per lo meno hanno provveduto a sistemare per noi quello spirito dei duelli quando è sfuggito al controllo. Purtroppo è uno degli inconvenienti di trascinare uno spirito in una carta e metterlo in un duello: diventa parte di esso ed è più semplice da danneggiare, il che può portare la sua ira ad un livello tale da permettergli di liberarsi dai vincoli applicati alla sua carta.>>.

<< Comunque sia, ora che si fa?>> chiese il capo dell'Expantor.

<< Che si fa?>> domandò il capo del P. Department. Un sorriso gli illuminò il volto:<< Tra poco lo vedrai...>>.

Contemporaneamente, le porte dell'ascensore si aprirono al piano superiore. Futako e Suji uscirono per primi, seguiti da Crow, Miho e Jiro. Altro piano, altro lungo corridoio. 

I cinque si mossero avanti, gettarono un'occhiata alle varie porte lì intorno. Poi Futako si fermò e disse:<< Molto strano. Finora il capo del P. Department ha sempre comunicato qualcosa...>>.

<< Forse dopo che avete sistemato Morgan gli è venuta fifa.>> osservò Jiro, compiaciuto. Crow e Futako avevano loro accennato la cosa, ripromettendosi però di dare il resto delle spiegazioni più tardi.

<< Non so voi, ma questo un po' mi inquieta.>> mormorò Miho:<< Almeno era una... compagnia...>>.

<< Bella compagnia.>> disse Crow, nervoso.

<< Là...>> sussurrò Suji, guardando avanti. Il giovane in D-Suit che lo reggeva guardò nella sua direzione, incontrando con lo sguardo una porta in fondo al corridoio con su scritto a chiare lettere:
 
SALA RIUNIONI


<< La sala riunioni?>> chiese Futako:<< Dici che sono lì?>>. Suji annuì piano.

<< Non so spiegarlo... ma ho come il presentimento... che ci stia aspettando oltre quella porta.>> spiegò quest'ultimo. 

Il ragazzo dagli occhi eterocromatici tornò guardare la porta: il capo del P. Department continuava a non dare altre istruzioni, e l'unica traccia sul proseguire era data dalle sensazioni del loro amico. Non c'era molto da fare...

<< Jiro, prendi tu, Suji.>> disse Futako, tendendoglielo. Il suo compare dai capelli color ferro obbedì, quindi il leader del gruppo andò incontro al varco che li attendeva. Mise cautamente la mano sulla maniglia. Piegandola leggermente sentiva che non era chiusa a chiave. La piegò fino in fondo, per poi aprirla. 

All'interno non si vedeva assolutamente niente: non si udiva un respiro.

<< Dobbiamo di nuovo entrare in un ambiente totalmente buio?>> bisbigliò Miho al resto del gruppo.

<< Se hai paura puoi stare qui.>> le suggerì Jiro.

<< Non ho paura!>> esclamò piano la ragazza.

<< Io entro, allora...>> mormorò Futako, e con passo cauto si introdusse dentro.

Il buio era totale e ad una seconda occhiata non si vedeva sempre niente. Il ragazzo dagli occhi bicolori cercò una fonte di luce... finché, alla sua destra, notò in lontananza le luci di alcuni schermi.

<< Benvenuti nella sala riunioni dell'Expantor!>>. 

Al suono della voce una serie di luci a led si accesero due a due sul soffitto, proiettando il gruppo in una nuova area: erano in una grande stanza, con una vetrata che sostituiva completamente la parete al fondo, oscurata in maniera da non lasciar trasparire affatto il paesaggio esterno. Dove Futako aveva visto le luci degli schermi, invece, c'era un lungo tavolo semicircolare che occupava una buona parte del pavimento, a cui c'erano diverse sedie girevole... e in cima, davanti a dei monitor collegati al tavolo stesso, era seduta una vecchia conoscenza di Miho.

<< E' Yamagima Nakano!>> lo riconobbe subito lei, sorpresa.

<< Il bastardo a capo dell'Expantor?!>> esclamò Jiro con rabbia.

<< Lui...>> ringhiò Futako, consapevole quanto gli altri di essere davanti all'organizzatore dei crimini perpetuati dalla società.

<< Incantato di rincontrarla, Choyoshi Miho... non ci vediamo dai tempi della mia festa.>> la salutò con impassibilità Nakano:<< E salute anche a te, Yusa Futako. Almeno questa volta sei entrato in una delle mie strutture sotto invito, anziché per rubare...>>.

<< Non per rubare... per cercare prove per sbatterti dentro, maledetto!>> affermò Futako, facendo un passo avanti.

<< Ah, dunque erano proprio atti a incriminarmi per il progetto di ingrandimento, eh?>> intuì Nakano, chiudendo gli occhi e sorridendo:<< Non mi aspetto che un giovanotto idealista come te possa capire... il mio progetto darà grandi benefici alla città, non posso certo lasciare che qualche stupido sciocco rimanga in circolazione a reclamare i diritti di quelle zone fatiscenti.>>.

<< QUALCHE STUPIDO SCIOCCO?!>> si infuriò Jiro, prendendola sul personale. Non si era affatto dimenticato che suo fratello e i figli di quest'ultimo erano compresi tra quegli “ stupidi sciocchi”:<< Come ti permetti?! Quella era gente per bene, e tu l'hai fatta cacciare dai luoghi dove abitavano con la violenza!>>.

<< Quel che hai fatto fare a Morgan e ai suoi è inaccettabile, altro che grandi benefici!>> diede manforte Crow.

<< A volte è necessario...>> li guardò Nakano.

<< Necessario... COSA è necessario, far soffrire gli altri?!>> lo additò Futako, anch'egli tutt'altro che composto e sereno:<< Fosse stato per la città, avresti semplicemente dovuto stare ai patti e pagare delle nuove abitazioni a quella povera gente... in realtà hai fatto tutto ciò solo per il tuo tornaconto personale!>>.

Seguì un improvviso, lento applauso. Sia il ragazzo dagli occhi bicolore che gli altri girarono la testa nella direzione da cui proveniva, concentrandosi su una delle sedie girevoli vicine a quella dove sedeva Nakano, che a differenza delle altre era rivolta verso la parete dietro Nakano.

<< Davvero, davvero un bel discorsetto, bravi.>> si complimentò la persona seduta in quel posto, con un sorriso non visibile agli altri:<< Fa proprio sembrare il caro Nakano il cattivo della situazione. In ogni caso, sbaglio o eravate veniti per qualcos'altro?>>.

<< Questa voce...? Il capo del P. Department!>> comprese immediatamente Futako, riconoscendola come la stessa che avevano udito dal drone e dalle pareti del palazzo.

<< Certo, miei cari.>> confermò quest'ultimo:<< Congratulations! Siete riusciti a giungere a me. Gli scontri a cui siete stati sottoposti non erano molti, ma avete dato prova di essere dei meravigliosi avversari.>>.

<< I tuoi complimenti non ci interessano.>> affermò Futako, indicando Suji:<< Siamo venuti fin qui perché tu liberi Suji dall'influenza del potere che gli hai messo dentro, e lo farai!>>.

<< Non ti sembra di essere un po' troppo ingenuo?>> chiese il capo del P. Department, un po' divertito:<< Credi che le tue esortazioni siano sufficienti a esaudire il tuo desiderio? Siete arrivati fin qui... ma per poter fare ciò che mi chiedete dovrete superare un'ultima prova. Ossia... confrontarvi con me.>> in quel momento la sedia su cui era seduto si girò, ponendolo di fronte ai presenti.

Finalmente potevano vedere l'aspetto del loro nemico: l'uomo che si trovavano di fronte era piuttosto alto, con un'uniforme blu in parte simile a quella di Suji, ma dalle maniche bianche con dei risvolti sul fondo. Due stemmi a forma di cavallo alato, sempre uguali a quelli dell'abito di Suji, erano piazzati lateralmente sul petto, mentre sulla parte aperta sotto il collo c'era un fazzoletto di stoffa intorno a cui c'era un laccetto nero. Infine, il suo volto era piuttosto rilassato, con un occhio coperto da una benda gialla e dei capelli color grigio chiaro che gli scendevano in due ciuffi dalla fronte, mentre il resto era raccolto dietro la nuca a coda di cavallo. Teneva le gambe accavallate e i gomiti appoggiati sui braccioli della sedia, guardando il gruppo con le dita intrecciate.

<< Oh, bene, finalmente ha smesso di stare nell'ombra!>> affermò Jiro.

<< Così... questo è il capo del P. Department?>> chiese Miho.

<< Aspetta un secondo... dove ho già visto un tizio del genere?>> domandò Crow, guardandolo meglio.

<< Oh, scusate, sono veramente un maleducato.>> scosse la testa con fare sconsolato il capo del P. Department:<< Permettetemi di presentarmi come si deve.>> si alzò dalla sedia:<< Sono il capo fondatore del P. Department... nonché il proprietario dell'Industria Illusions. Il mio nome è Pegasus J. Crowford.>>.

<< QUELL'INDIVIDUO?!>> esclamò Crow, sbalordito, capendo subito chi fosse:<< Il bersaglio di... di Paradox anni fa? Il creatore del Duel Monsters?>>. Miho, Jiro e Futako trasalirono a loro volta.

<< Il creatore del gioco?>> ripeté Miho.

<< Il LEGGENDARIO Pegasus?!>> fece eco un incredulo Jiro.

<< Ma... questo è impossibile!>> scattò Futako, fissando il loro nemico:<< Non era morto da tantissimo tempo, quel tizio? Non può essere lui!>>.

<< “ Impossibile”? E chi lo dice?>> sorrise Pegasus, beandosi della sorpresa generale:<< In fondo anche i personaggi dei cartoni animati non muoiono mai, o sbaglio?>>.

<< Non prenderci in giro, non siamo in un anime!>> esclamò Crow:<< Pegasus è morto e sepolto.>>.

<< E io ripeto, “ e chi lo dice?”.>> ripeté pazientemente il proprietario dell'Industria Illusions, mettendosi una mano sul petto:<< L'anima è immortale, e la mia rivive in questo corpo. Grazie alle risorse degli spiriti maligni del gioco che ho tanto faticosamente creato sono riuscito ad entrare in possesso di una struttura fisica in tutto e per tutto simile alla mia. E naturalmente li sto aiutando a realizzare il loro più grande desiderio: ottenere il potere di Diabolos e dominare questi nostri mondi.>>.

<< Che cosa? Vuoi aiutarli a dominare i nostri mondi?>> domandò Futako, stupito:<< Ti rendi conto che questo porterà probabilmente alla rovina ogni cosa, se quelli entrano in possesso di quel potere?>>.

<< Ma immagina, mio giovane amico... un mondo dominato dagli spiriti del mio gioco.>> sorrise Pegasus, allargando le braccia:<< Non c'è niente di più che il suo creatore non vorrebbe, no? E poi, chi ti dice che non abbia altre ragioni, a parte ovviamente la gratitudine per avermi riportato in vita?>>.

<< Altre ragioni, dici?>> chiese il giovane in D-Suit con evidente disprezzo:<< A me sembri completamente pazzo.>>.

<< Senti... tu...>> si pronunciò Suji, sempre sorretto da Jiro:<< A me... non interessa... se sei veramente Pegasus o no... Io... voglio sapere cos'hai fatto alla mia famiglia. A mio fratello... e a mia sorella...>> chiuse per un istante gli occhi, riaprendoli dopo aver ripreso un po' di energia:<< Lo sento, forse gli hai fatto qualcosa... devi dirmi se... se stanno bene!>>.

<< A loro?>> chiese Pegasus, vagamente sorpreso:<< Caro il mio Suji... noto che lo stato in cui ti trovi ha cancellato dalla tua mente un bel po' delle cose accadute durante la mia... opera di persuasione.>>.

<< Cosa intendi... dire?>> replicò l'agente del P. Department.

<< Chissà...>>.

<< PARLA!>>.

<< Calma, Suji.>> gli disse Jiro, un po' preoccupato per le sue condizioni: lo sentiva tremare più di prima.

<< Il tuo amico ha ragione, calma.>> mise una mano avanti Pegasus:<< Te lo dirò, stai tranquillo... ma non mi ringrazierai.>> un sorriso compassionevole apparve sul suo volto, mentre pronunciava le seguenti parole:<< Devi sapere che mi accusi a torto: io non ho fatto niente a quei ragazzini...>> il sorriso si allargò di più, e la sua mano si alzò:<< Tuttavia, Suji...>> il suo indice si sollevò:<< … loro non ci sono più... ed è stata la tua mano ad ucciderli.>>.

L'espressione di Suji, da stravolta, bisognosa di risposte, cambiò, rimanendo paralizzata in una smorfia indecifrabile. Futako e gli altri assunsero uno sguardo pieno della più profonda incredulità e stupore.

<< Suji... avrebbe...>> mormorò Crow.

<< … ucciso i suoi fratelli?>> completò Miho.

<< No... questo... q-questo... non può essere...>> balbettò Suji, le pupille tremanti in mezzo allo sclera degli occhi:<< Loro... Loro sono... sono tutto per me...>> quindi sbraitò, furioso:<< NON PUO' ESSERE VERO!>>.

<< Ma è la verità, amico mio.>> disse pacatamente Pegasus:<< Lascia che ti spieghi, così capirai meglio. Dunque... da quando ho creato il P. Department per conto dei miei alleati ho cominciato a cercare gente che avesse quel qualcosa che gli consentisse di usare lo Spirit Factor, e un anno fa, come ben dovresti sapere, ebbi la ventura di imbattermi in te. Eri così forte, anche senza avere lo Spirit Factor... ero certo che saresti diventato subito un membro di punta del P. Department. Ma sai com'è, ho la pretesa di accertarmi che la gente che assoggetto mi sia completamente devota... quindi ti ho dato un ordine semplicissimo...>> chiuse dunque l'occhio:<< … “ uccidi le persone a te più care”.>>.

<< No...>> mormorò appena Suji, iniziando a capire.

<< E tu l'hai fatto, di tua spontanea volontà.>> continuò il capo del P. Department:<< Sei tornato nella tua casa, e con i poteri che ti ho concesso li hai fatti fuori... senza alcuna pietà.>>.

<< NO...>> scosse il capo l'agente.

<< Puoi negarlo quanto vuoi, ma è questa la realtà.>> riaprì l'occhio Pegasus:<< Sono desolato...>>.

<< NOOOOO!>> gridò Suji: il suo braccio scivolò via dal collo di Jiro e piombò sulle ginocchia:<< No... No...>>.

Due pozze di sangue...

Lui, avvolto in mezzo ad esse dal suo potere spirituale...

Il suo sorriso compiaciuto...

Le mani di suo fratello e sua sorella, di fronte al suo sguardo sorridente...

Le parole del capo del P. Department avevano fatto riaffiorare ricordi senza che ne avesse preavviso. Ricordava tutto... Ricordava...

<< Sono... Sono stato... io...>> borbottò Suji, mettendosi una mano sulla testa:<< I...Io... li ho uccisi...>>.

<< Suji...>> mormorò Futako, triste quanto gli altri presenti. Ora capiva cos'erano quelle parole che aveva urlato quando stava male... 


<< N-NO... NO...!>> esclamò il venticinquenne, girando la testa da una parte all'altra. Avvicinandosi, il ragazzo dagli occhi eterocromatici notò che sudava molto più di prima, mentre i lineamenti del suo viso si facevano più irrequieti sotto il sudore:<< Non... Non farlo! Non... N-Non... LASCIALI STARE.... N...NON... LORO... GAAAH!>>.


Era a quel Suji impazzito che aveva visto prima ergersi a minacciare Jiro e Miho che si era rivolto... pur non ricordandolo distintamente, nel suo subconscio sapeva di aver compiuto il peggiore dei suoi gesti, e voleva... fermarsi. Fermarsi a tutti i costi.

<< Fratello mio... sorella cara...>> mormorò Suji. I suoi occhi si riempirono di lacrime, piene di un dolore irreparabile. Un dolore che, pochi istanti dopo, si trasformò in un'ondata di collera, rivolta verso Pegasus:<< … BRUTTO BASTARD->> mosse un passo, ma subito crollò di nuovo:<< AAAH!>>.

<< SUJI!>> si allarmarono sia Jiro che Miho: il giovane aveva chiuso le mani sulla propria testa, fremendo a più non posso, sconvolto da altro dolore fisico e mentale. Le scintille cadevano come un diluvio sul terreno, il suo corpo che brillava a intermittenza di un'aura azzurra.

<< Sarà bene che calmi i bollenti spiriti, Suji.>> gli suggerì Pegasus, guardandolo dall'alto in basso:<< Nel tuo stato, la rabbia permetterà più facilmente al potere di Cielo Blu di sopraffarti.>>.

<< C-Cielo... Blu...?>> socchiuse un occhio Suji.

<< Sì, quel potere di cui parli altri non è che quello di Meck-Cavaliere Cielo Blu.>> sorrise lui:<< Il deck che ti ho dato altro non era che un'estensione del suo potere. Cielo Blu è uno spirito che è stato catturato e convertito in un essere al mio servizio, prima di essere inserito dentro di te.>>. Sentendo ciò, Futako comprese: la sagoma che aveva visto uscire da Suji al termine del loro secondo duello doveva essere di quello spirito, Cielo Blu. Ripensandoci, somigliava all'ologramma di quel mostro...

<< Aspetta... vuoi dire che anche lo spirito uscito da Jem era...?>> cominciò ad intuire Crow.

<< Certo, e anche Arcinemeses Protos ed Arcinemeses Eschatos... anche se questi ultimi erano tutto fuorché sotto il mio controllo.>> aggiunse il nemico:<< Erano talmente difficili da controllare che siamo stati costretti a sigillarli in delle carte piene di vincoli per poterli sfruttare a dovere. Beh, contro di te hanno fatto comunque un eccellente lavoro anche senza metterli dentro a qualcuno.>>.

<< Quindi hai...schiavizzato degli spiriti innocenti e li hai usati per controllare delle persone?>> cercò di capire Miho, disgustata:<< Sei un essere spregevole.>>.

<< Ma la cosa peggiore è ciò che hai fatto a Suji!>> esclamò Futako, colmo di rancore:<< L'hai manipolato e l'hai costretto... ad uccidere i suoi stessi parenti!>>.

<< Non travisiamo i fatti, ora.>> replicò Pegasus:<< Quando manipolo qualcuno, mi limito a influenzarne la mentalità in maniera da fargli giurare eterna fedeltà a me e agli altri spiriti. Avrebbe potuto decidere di fermarsi, ma non l'ha fatto.>>.

<< Queste sono menzogne!>> insistette il ragazzo dagli occhi bicolore:<< Suji amava i suoi familiari, e non c'è bisogno di parole per capirlo... tu, con il tuo lavaggio del cervello, l'hai OBBLIGATO a farlo! Come puoi sentirti... UMANO dopo una cosa del genere?>>.

<< Non ne ho idea...>> rispose semplicemente lui, gaio come se le accuse del suo interlocutore fossero solo battute:<< Che dire, i parenti di Suji apprezzerebbero che gli portassi dei fiori sulla tomba?>>.

<< ADESSO BASTA!>> gridò Futako, spingendosi di corsa verso di lui: aveva superato il limite...

<< Proprio come mi aspettavo.>> disse Pegasus.

In quell'istante alle spalle del giovane in D-Suit si innalzarono luci violacee che lo colsero di sorpresa, spingendolo ad arrestarsi.

<< Che...?>> fece Crow. Le luci continuarono ad allungarsi ai lati in una manovra circolare, finché non salirono sopra al tavolo delle riunioni e andarono a chiudersi alle spalle di Pegasus, mentre Nakano si era già portato al sicuro.

<< Un... Cerchio degli Spiriti?>> si domandò Futako, guardandosi intorno e riconoscendo subito la struttura assunta dalle luci.

<< Esatto! Un Cerchio degli Spiriti!>> applaudì Pegasus:<< Non vi avevo detto che avreste dovuto confrontarvi anche con me? Ero sicuro che le mie parole ti avrebbero spinto al suo interno... vedi, non sempre è necessario sprigionare un Cerchio degli Spiriti dal braccio... nel mio caso, per esempio, posso predisporlo anche in un punto a mia scelta.>>.

<< Avevi programmato questa cosa fin dall'inizio...>> comprese Futako.

<< Già, per attirare te per primo.>> sorrise il capo del P. Department:<< Dunque? Se vuoi far sì che io annulli l'influenza di Cielo Blu e far stare meglio Suji, non ti resta altra scelta che affrontarmi. È per questo che sei venuto qui, d'altronde... e dentro il Cerchio degli Spiriti non ci sono ripensamenti che tengano.>>.

<< Oh no...>> mormorò Miho, ora più preoccupata.

“ Mi ha intrappolato...” realizzò mentalmente il ragazzo dagli occhi bicolore:“ Ma devo farlo... non posso tirarmi indietro.”. Alzò dunque il braccio, dicendo:<< Modalità duello statico... attivati.>> il duel disk della D-Suit si estese lungo l'avambraccio.

<< Accidenti, non vorrai davvero affrontarlo!>> esclamò Jiro:<< Quello è il creatore del Duel Monsters.>>.

<< Non ho altra scelta, Jiro.>> disse Futako:<< E poi devo salvare anche Suji... e fermare questo pazzo.>>.

<< Sii cauto però.>> gli disse Miho, agitata.

<< E anche molto cauto, aggiungerei.>> disse Crow:<< Se questo è il vero Pegasus stai giocando al suo gioco... conoscerà ogni potenziale tattica che tu possa adottare. Inoltre, se ha evocato un Cerchio degli Spiriti...>>.

<< Lo so, significa che ha ottenuto il potere di usare uno Spirit Factor anche lui.>> lo interruppe il ragazzo:<< Ma non per questo lo lascerò impunito.>>.

<< Fu... tako...>> mormorò Suji, allungando la mano verso di lui:<< Lui... devo essere io a...>>.

<< Lo so.>> ripeté Futako, guardandolo. I suoi occhi esprimevano solidarietà:<< Vorresti prenderlo a pugni, ammazzarlo per ciò che le sue azioni ti hanno portato a fare... a privarti di persone che ti volevano bene.>> alzò un pugno:<< Ma lascia a me la tua vendetta, Suji! Fai finta che io e te siamo allo stesso tempo sul campo di battaglia. Noi proviamo le stesse cose... tu lo sai, hai indagato sul mio passato. Io LO CONOSCO...>> il suo pugno si serrò tantissimo: se non ci fosse stato il guanto, forse avrebbe sanguinato:<< … lo conosco... il peso di sentirsi responsabili... di sapere che per colpa nostra, due fratelli o sorelle hanno lasciato questo mondo.>>. 

<< No... tu... non puoi... capire...>> digrignò i denti lui, contrario:<< Tu non hai... mai conosciuto... quei bambini mai nati... io invece... li conoscevo... da una vita...>>.

<< Forse... ma io, appunto, non ho mai conosciuto i fratelli che mi hanno formato da tutta la vita.>> disse il ragazzo dagli occhi bicolore:<< E da tutta la vita mi sono sentito colpevole. Tu solo da ora, ma li conoscevi da sempre. In un certo senso... i nostri sensi di colpa sono bilanciati.>> Suji non replicò: non seppe cosa rispondergli:<< Io non capisco il tuo dolore perché non è identico al mio... ma lascia che sia comunque io, con un dolore tanto vicino, a compiere la tua vendetta.>> i suoi occhi brillarono della sua inarrestabile determinazione, e anche di un odio profondo rivolto verso Pegasus:<< Lascia che sia il mio pugno, le mie carte e il potere spirituale in essi racchiuso a fare giustizia per te. Ti garantisco che ci riusciranno.>>.

<< Futa...ko...>> disse Suji. In quel momento, gli parve di vederla... una scheggia di speranza insita nella persona di Futako, che poteva rischiarare l'abisso della sua sofferenza. Era lui, che gli somigliava così tanto nel proprio passato, che avrebbe portato giustizia per ciò che aveva subito? Erano stati nemici... eppure ora era l'unica persona che lo capiva, che forse poteva fare ciò che egli stesso avrebbe dovuto compiere...

<< Toccanti, questi discorsi.>> sorrise Pegasus:<< Comunque, noi abbiamo un duello da cominciare...>>. Prese un duel disk da una sedia vicina e premette un pulsante sul tavolo: i monitor delle videocamere rientrarono nel tavolo, il quale insieme alle sedie iniziò a sprofondare nel pavimento sottostante, inserendosi alla perfezione in esso e sparendo quando si richiuse su di loro, lasciando lo spazio libero:<< Spero tu ti diverta. Uso un deck un po' particolare rispetto al solito...>>.

<< Qualunque sia, non mi interessa.>> affermò Futako, piazzando davanti a sé il duel disk:<< Pegasus o no... ti batterò.>>.

“ In ogni caso non ti conviene sperare in soccorsi “ speciali”, caro Futako.” pensò Pegasus, infilandosi il duel disk al braccio:“ Abbiamo combinato le cose in maniera da tutelarci da interventi di spiriti a noi ostili che avvertissero il tuo potente potere spirituale in duello.”.

<< DUELLIAMO!>>. 

Il pulsare del Cerchio degli Spiriti decretò l'inizio della sfida. Nakano rimase dal muro dietro a Pegasus, sorridente, mentre gli altri osservavano con la massima attenzione la sfida, primo fra tutti Suji, sebbene le sue condizioni fossero deplorevoli.

<< Lo sfidante sarei io, ma hai fatto tanta strada per arrivare fino a me, in un certo senso sei salito tu a cercare di lanciarmi la sfida.>> osservò Pegasus, prendendo le prime carte del deck:<< Lascio a te il privilegio di stabilire chi comincerà.>>.

<< Andrò io, allora.>> decretò Futako, deciso, pensando poi:

Futako => 8000 LP
Mano: 5
Deck: 35

Pegasus => 8000 LP
Mano: 5
Deck: 35

“ Non so bene che strategie adotti di solito Pegasus, anche se è molto famoso... di certo saranno molto potenti. Dovrò proprio procedere in maniera molto cauta, come dicevano Crow e Miho.”. Formulati questi pensieri, aprì senza esitazioni le danze:<< Come prima mossa evoco Uni-Zombie (Tuner; LV/3; ATK/1300).>>.

<< Bene, ha iniziato con Uni-Zombie.>> disse Crow, soddisfatto.

<< E poi attivo...>>.

<< Un momento!>> alzò una mano Pegasus:<< Ti spiace se provo a indovinare a cosa stai pensando?>>.

<< Come hai detto?>> chiese l'opponente, sorpreso.

<< Sono piuttosto intuitivo, sai com'è...>> spiegò il capo del P. Department, chiudendo un occhio e mettendosi una mano sulla fronte:<< Mi piacerebbe capire cosa ti passa per la testa... uhm, sì...>> riaprì l'occhio, sorridendo:<< Presumo userai prima l'effetto numero uno di Uni-Zombie per scartare lo Shiranui Stagnaio presente nella tua mano, poi impiegherai il secondo per mandare Mezuki dal tuo deck al cimitero, aumentando così di due il livello del tuo Uni-Zombie... vero?>>.

<< EH?!>> esclamò Futako. 

<< Che...? Sta veramente cercando di indovinare le mosse di Futako?>> chiese Miho:<< Ma dai, come può pensare che Futako abbia in mano quella carta e voglia fare proprio quella mossa?>>. 

<< Ehm... Futako?>> fece Jiro, guardando l'amico. Anche Miho lo guardò... constatando che il ragazzo era a bocca aperta.

“ Non è possibile...” pensò il giovane in D-Suit. Nella sua mano c'era effettivamente Shiranui Stagnaio... come faceva saperlo?

<< Anzi, vedo qualcos'altro.>> continuò Pegasus:<< Userai l'effetto di Mezuki per riportare in vita Stagnaio... e di conseguenza Synchro Evocherai Yoko, la Mayakashi Graziosa con esso e l'Uni-Zombie divenuto grazie ai suoi effetti di livello 5.>>.

<< Cos...?>> si sorprese ancora il ragazzo dagli occhi bicolori. Come faceva a conoscere le sue intenzioni in questo modo? Anche se avesse saputo della presenza nel suo Extra Deck di Yoko per merito del primo duello disputato in passato contro Suji, non c'era modo che sapesse dello Stagnaio nella sua mano. E i monitor con le telecamere erano stati disattivati e non poteva consultarli in quel momento:<< Come diavolo... fai a giungere a queste conclusioni? Hai trovato un modo per spiarmi?>>.

<< Sì e no.>> rispose Pegasus:<< Ma in effetti sarebbe scortese non giocare a carte scoperte durante il gran finale.>> si prese dunque la benda dell'occhio:<< Lascia che ti mostri... il mio miglior mezzo.>> e, finita la frase, se la tolse.

Là dove doveva esserci il suo occhio sinistro, c'era quello che sembrava essere un occhio antico dorato, che occupava lo spazio vuoto dell'orbita.

<< Il suo occhio...>> si stupì Miho, in parte anche inorridita.

<< E' lo stesso occhio... che era sulla sagoma uscita da Suji, la sagoma di Cielo Blu.>> lo riconobbe Futako. E, ripensandoci, aveva visto lo stesso occhio anche sull'oggetto usato proprio da Suji per evocare il sigillo che trattenne Diabolos il giorno prima.

<< Ve lo presento: si tratta di una sorta di replica dell'Occhio del Millennio, un oggetto mistico di antiche origini.>> spiegò Pegasus:<< L'Occhio originale aveva diversi poteri esoterici, tra cui quello di catapultare la gente nell'oscuro Regno delle Ombre. Questa replica ha alcuni dei suoi poteri, più qualche extra... per esempio è grazie ad esso che riesco a inserire vari spiriti nei corpi delle persone in maniera che manipolino le loro menti per me, ed è sempre esso a soggiogare quegli stessi spiriti. E, come l'originale, mi permette di usare il potere denominato “ Mind Scan”... ossia la lettura della mente dell'avversario.>>.

<< Vorresti dire che puoi LEGGERMI NEL PENSIERO?!>> sgranò gli occhi Futako.

<< Che tu ci creda o no, è proprio così, ahahah!>> ridacchiò il capo del P. Department, divertito:<< Con questo potere la tua mente sarà un libro aperto per me. Sono curioso di vedere come te la caverai, essendo io in grado di anticipare le tue mosse.>>.


-Nota dell'Autore-

Buonos dias, sono io, il vostro Cap... ah, no, non è Art Attack, giusto XD Ma non comprate colla vinilica (?). Bene, dopo queste battute squallide, faccio subito fuori la Nota, dato che l'ho messa più per fare una precisazione circa un dettaglio.

Avete presente il look del redivivo Pegasus di questo capitolo? Ebbene, capelli e benda sono un mio personale tributo al personaggio di Pegasus relativo in un gioco del Game Boy Advance, Yu-Gi-Oh! Reshef il Distruttore, uscito nel 2004. Il sistema di gioco di quella cartuccia non era proprio il massimo (anzi, diciamo che praticamente non era Yu-Gi-Oh!, anche se era assimilabile a quello giocato nella saga del Duelist Kingdom) però la trama era davvero notevole all'epoca, sarebbe stato un perfetto sequel di Battle City. Lì appunto Pegasus veniva assoggettato da un'entità chiamata Reshef – di cui tra l'altro mi pare ci sia il mostro Rituale – e rinominato Sol Chevalsky, dove aveva per l'appunto un look diverso (potete immaginare quando ho scoperto che effettivamente era Pegasus, nel gioco facevano attenzione a non rivelarlo finché non si rintracciava l'Occhio del Millennio. 

Chiusa questa parentesi, non posso che augurarvi buona giornata e ringraziarvi a tutti dell'attenzione. A presto, ciao!

P.S. : E' possibile che tra questo e il capitolo “ Accettazione” verranno modificati un paio di dettagli, ma niente di eccessivo, eh.
  
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