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Autore: lmpaoli94    06/11/2020    0 recensioni
Una principessa, un marinaio e una figlia con una voglia di essere libera.
Il viaggio di una famiglia che cambierà per sempre le loro sorti di vedere il mondo.
Perché il mare è talmente vasto che non può essere scoperto in una sola vita, soprattutto quando di mezzo ci si mettono i sogni e le incertezze di una giovane donna che ha bisogno di scoprire un mondo che non gli è mai appartenuto.
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ariel, Eric, Melody
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La tempesta imperversò tutta la notte colpendo numerose coste dell’America del nord.
Nessuno sarebbe riuscito a contare i morti o i danni in poco tempo, soprattutto quando il loro destino avverso aveva deciso di lasciarli in vita, ma con numerose prove da superare.
E’ quello che era successo ad Ariel ed Eric, sperduti su un’isola deserta senza avere notizie da sua figlia.
< Eric, svegliati > gli fece Ariel scuotendolo vivacemente.
Ma l’uomo, a causa dei colpi presi alla esta e su altre parti del corpo, riusciva a malapena ad aprire gli occhi.
< Sei ferito… Stai fermo. Vado a cercarti qualche cura. >
< No. non lasciarmi proprio ora. >
< Ti prometto che non mi allontanerò molto. Vado solo a vedere se posso in qualche modo curare le tue ferite prima che si infettano. Non ci metterò molto. >
< Ma sto bene, Ariel. Non andartene via. >
Fissando lo sguardo serio e preoccupato di suo marito, Ariel non aveva nessuna intenzione di fargli un torto.
< Rimani qui accanto a me per un po’. Dopo potrai cercare tutte le cure del caso. >
In quel momento, Eric non aveva mai stretto così sua moglie prima d’ora.
I sentimenti più nascosti e la sua bontà d’animo, gli avevano fatto capire che la vita era troppo breve per essere vissuta.
< Come siamo arrivati fino a questo punto? Ariel? Io e te su un’isola deserta, mentre Melody è scomparsa nel nulla o addirittura potrebbe essere morta. >
< Non pensare mai una cosa del genere > lo redarguì subito sua moglie < Melody è viva. Me lo sento. >
< L’ultima volta che l’abbiamo vista si è tuffata in mare come se niente fosse. Poi ad un tratto il buio… La nave si è completamente sgretolata sotto i nostri occhi e anche noi ci siamo dovuti tuffare in mare.
Non avevamo messi per sopravvivere e abbiamo atteso che le onde agitate ci potessero cullare fino alla nostra prossima rinascita… o alla nostra morte. >
< Siamo sopravvissuti, Eric. Adesso è l’unica cosa che conta veramente. >
< Ma come potremmo continuare a vivere come se niente fosse se nostra figlia è scomparsa chissà dove? >
< La ritroveremo. Dobbiamo avere solo fiducia in noi. >
< Una fiducia che da molto tempo non ha più fatto parte di noi, Ariel. Com’è potuto accadere? >
< Non lo so, tesoro. Eravamo uniti ma divisi… E adesso la nostra divisione è diventata una cruda realtà. >
< Forse siamo ancora in tempo per rimediare > rispose Eric con tono flebile < Ma molto dipenderà da noi. >
< A cominciare dalle cure di cui hai assolutamente bisogno. >
< No Ariel, non te ne andare… >
< Stai zitto e rimani qui. E non agitarti troppo. >
< Promettimi che tornerai. >
< Il peggio è passato, Eric. Sarò qui molto presto. >
 
 
Nel mentre Eric attendeva il ritorno di sua moglie con alcune erbe che la natura poteva offrire, ricordò il momento della sua vita in cui lui e sua moglie avevano deciso di partire per gli Stati Uniti, fissando lo sguardo contrariato della loro figlia.
“Voi non potete farmi questo! Io non voglio partire!”
“Melody, sarà solo per qualche mese. Non stare via per così tanto tempo.”
“Fa’ lo stesso. Mi avevate promesso che sarei andato da mio nonno. Perché non riuscite ad esaudire un mio preciso desiderio?”
Mentre Eric fissava sua moglie con sguardo enigmatico, capì che era il suo turno per spiegargli le cose.
“Ariel, puoi lasciarci da soli un attimo?”
“Va bene. Ma cosa pensi di risolvere?”
“Non lo so ancora… Ma parlare con mia figlia è l’unico modo per cercare di comprenderla.”
“Ed io non posso rimanere?”
“Due figure contrastanti non faranno altro che peggiorare la situazione… Stai tranquilla. Potrai parlare con Melody più tardi, se vuoi.”
Non capendo che cosa voleva fare suo marito, Ariel pensò lo stesso che avesse una buona idea per riuscire a convincere la loro figlia.
Rimanendo da solo nella stanza, cercò immediatamente il conforto di sua figlia abbracciandola come non faceva ormai da mesi,
“Non mi convincerai mai a venire, papà. Io scapperò e voi non potrete fare niente per fermarmi.”
“Melody, perché pensi che scappare sia la migliore soluzione a tutti i tuoi problemi?”
“Perché è l’unico modo per essere libera… Una libertà che tu e mia madre mi avete negato.”
“Melody, l’abbiamo fatto…”
“Per proteggermi? Smettila, papà. Questa scusa non regge più… Tu non sai cosa darei per farmi una bella nuotata nell’oceano e potremo trasformare in una sirenetta. È questo il mio sogno! Non penso di chiedere molto?”
“Melody, il tuo destino è insieme alla nostra famiglia. Non puoi essere egoista e pensare a voi stessi.”
“Senti da che pulpito! Voi non siete stati egoisti nei miei confronti? Ed ora che tutta questa situazione è finita, continuate a tenermi chiusa qua dentro. Come dovrei sentirmi, secondo te?”
“So che ti senti frustrata Melody, ma vedrai che tutto questo passerà?”
“E tra quanto tempo? Dovrò attendere settimane? Mesi? o addirittura anni? Avete finito di tenermi rinchiusa qua dentro. Ho già espresso le mie volontà”
Ma appena Melody si apprestava a scappare dalla sua stanza, fu fermata da una decina di guardie reali.
“Lasciatemi! Lasciatemi!”
“Mi dispiace Melody, ma se non riesci a ragionare con le buone, dovrai farlo con le cattive.”
“Papà, no…”
“Tu rimarrai insieme a noi finché quando lo riterremo opportuno. E starai lontano dal mare fino a quando non diventerà un luogo sicuro.”
“Non puoi farlo…”
“E non voglio sentire obiezioni!” gridò Eric mentre si disperava nel sonno prima di venire svegliato da sua moglie Ariel
 
 
< Eric, che cosa ti prende? > gli domandò sua moglie appena lo vide sveglio.
< Ho fatto solo… un brutto sogno. Io e nostra figlia avevamo litigato furiosamente e io… >
< Ancora la vecchia storia, vero? Non riesci proprio ad andare avanti? >
< Come posso farlo? nostra figlia ci odia. E adesso non possiamo fare niente per riuscire a risolvere questa situazione… Forse il destino è stato talmente avverso che ha voluto metterci tutti alla prova, dividendoci irrimediabilmente. >
< Magari è come dici tu… Ma dobbiamo cercare di sopravvivere per ritrovare nostra figlia. Lo capisci, vero? >
< Non so quanto potrò resistere senza le cure necessarie, Ariel. >
< No. tu non mi abbandonerai. Non te lo permetterò. >
Nel mentre Ariel rimaneva accanto a suo marito cercando di trovare tutto il conforto necessario, un vecchio pensiero gli balenò ancora nella mente con molta insistenza da non lasciarla vivere tranquilla:
 
 
“Papà, Melody non è ancora pronta per la sua nuova vita.”
“Ariel, la mia nipotina appartiene a questo mondo quanto lo appartieni tu.”
“No, papà. Io sono sposata con Eric. Un essere umano.”
“Non potrò mai sbatterti la porta in faccia, figlia mia” rispose Re Tritone con tono flebile “Ma almeno acconsenti al desiderio di tua figlia. Lei desidera ardentemente…”
“So cosa desidera, papà” mormorò freddamente la donna “Ma adesso non me la sento di lasciarla andare.”
“Perché? Credi che non sarà al sicuro con me?”
“Lei non conosce ancora il mondo del mare. Non è pronta…”
“Lascialo decidere a lei!”
“Lei non sa ancora quello che vuole dalla vita!” gridò esasperata la donna.
Mentre Re Tritone fissava gli occhi disperati di sua figlia, forse aveva capito cosa l’affliggeva così tanto.
“Non vuoi che vada per la sua strada, vero Ariel?”
“E’ ancora troppo piccola, papà. E il mare…”
“Non sarà pericoloso finché sarò io in vita. Melody non correrà nessun tipo di rischio.”
“Papà, dobbiamo riconoscere proprio adeso che l forze ti stanno mancando?”
“Di cosa stai parlando?”
“Sei vecchio, papà. Non hai tutta quella energia che avevi in gioventù… Altrimenti non avresti assoldato i tuoi uomini più fidati a proteggere gli altri mari sotto la tua responsabilità. Non riesci ad allontanarti da casa senza incorrere nella tua salute cagionevole…”
Nel sentire quelle dure parole, Re Tritone non se la sentì di controbattere.
“Quindi pensi che io non sia più adatto a ricoprire il mio ruolo?”
“Non ho detto questo. Penso che tu abbia bisogno di riposo.”
“Ebbene, mi riposerò quando sarò morto” rispose freddamente Tritone “Ma adesso sono vivo e vegeto e non mi fermerò dinanzi alle mie responsabilità… E se vuoi tenermi lontana la mia nipotina ancora una volta, fai pure. Ma questo accrescerà in te dei sensi di colpa che non riuscirai mai a contrastare.”
 
 
E nel mentre il suo sguardo perso nel vuoto si adagiò sul corpo di suo marito, un senso d’inquietudine pervase la sua mente, cercando di trovare quella pace che sembrava tanto lontana.
 
 
Melody, per quanto si potesse sentire sola e spaesata, quando riaprì gli occhi si ritrovò in un mondo tutto nuovo che irrimediabilmente l’apparteneva.
< Svegliati, Melody. Ora sei a casa. >
   
 
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