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Autore: Ino chan    07/11/2020    3 recensioni
Perchè il Vero Amore supera ogni confine.
[POST|| 15 X18 ] SPOILER - What if? ]
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Running on Empty'
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-Vuoi parlarne?-
-No.-
L’espressione di Sam è quella di chi pensa che, invece, dovrebbe proprio farlo uno sforzo, ma Dean è certo che si vomiterà addosso prima di riuscire a mettere assieme anche solo due parole.  Aggiunge una scrollata di capo alla sua risposta e, Sam finalmente, sembra capire l’antifona. Sospira secco dalle narici, prima di chiudere la porta e lasciarlo solo.
Dean passa le mani sul volto, sfregandolo con forza. Deve fare una doccia, mangiare e poi… Poi potrà spendere tutte le sue energie per cacciare sotto al tappeto le ultime parole di Castiel, perché se non fa così, se non si sforza di renderle inoffensive in qualche modo, uscirà di testa. Toglie la camicia, l’impronta della mano insanguinata cattura il suo sguardo immediatamente. Si scopre, tremante, a toccarla con la punta delle dita, prima di riaversi con uno scossone. No, maledizione, non la conserverà come ha fatto con il trench, anni fa. Non spererà che torni. È andato, è morto, e dovrà farsene una ragione il più in fretta possibile. Lancia la camicia di lato con un verso soffocato, fin troppo simile ad un singhiozzo, e per tenersi impegnato, per evitare di cedere in una seconda crisi di pianto nel giro di poche ore, decide di togliere anche la maglietta.  La sensazione di strappo contro la pelle lo fa arricciare in una smorfia di dolore e mentre porta una mano alla spalla, sente sotto le dita, un qualcosa che erano anni che non trovava sulla sua pelle.  Entra in bagno come una furia, sbattendo contro il lavandino; l’impronta è lì, una bruciatura mal curata sulla pelle del braccio. È come quella che aveva quando, risorto dalla tomba, si guardò allo specchio di quello sgangherato autogrill nei pressi di Pontiac. Una risata isterica gli si spezza in gola mentre posa la mano sull’impronta che Castiel ha lasciato su di lui con quell’ultima stretta. Per l’ultima volta l’ha afferrato, ma stavolta non l’ha tirato fuori dall’inferno, ce l’ha trascinato dentro, visto che -Chi diavolo ti ha detto che l’unica cosa che volevi, non  potevi averla?-
Avrebbe potuto averlo. Avrebbero potuto aversi. Sarebbe basta una parola, un passo fatto da uno dei due in un momento un po’ più congeniale e non con la Morte letteralmente dietro la porta. Sarebbe bastato un po’ più di coraggio da parte di entrambi e non si sarebbero trovati a un secondo alla fine, avrebbero potuto vivere i loro sentimenti davvero. Posa la mano sulla cicatrice sul suo braccio - Ti amo anche io, idiota. Ti amo anche io.-



-Che ha da sorridere?-
Non  un sentimento, non una luce alberga nel Vuoto, eppure l’Angelo steso ai suoi piedi, ha appena sorriso nell'incoscienza in cui è piombato non appena messo piede nel suo luogo di riposo eterno. Si china su di lui e  lo osserva da vicino,  è proprio un sorriso quello sulle sue labbra, un’espressione dolce che, davvero , non riesce a capire.
-Perché sei felice, Castiel? - gli chiede -Cosa c’è che può rendere felice qualcuno nel Vuoto? -
 
FINE
 
È una cosetta che ho buttato giù in, letteralmente, dieci minuti. Se vi va, fatemi sapere che ve ne pare ❤  È più di 500 parole, ma è talmente breve che mi pareva assurdo metterla come One shot.
   
 
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