Mihael si sfilò la
maglietta, seduto a cavalcioni sulle
gambe del fidanzato. Lentamente, prese a slacciare i bottoni della
camicia
bianca del giovane, mettendone a nudo il torace. Aveva sete, la gola
gli
bruciava, ma quello era, incredibilmente, l'ultimo dei suoi problemi.
Questa
è la prima ed
ultima volta che vado da lui a digiuno.
-Mihael, va tutto bene?
Il ragazzino sbuffó,
imbarazzato:-No. Non so minimamente
cosa fare, é la mia prima volta. E in
più…
Esitò, cercando un modo
elegante per dar voce ai suoi
pensieri senza risultare troppo volgare, brutale o offensivo. Quando
parlò, il
tono risultò ugualmente esasperato:-... Di solito, i cavalli
e le pecore non
hanno reazioni simili- protestò, indicando seccato il
cavallo dei pantaloni del
biondo.
-Meglio. Se avessero reazioni del
genere, non saprei se
sentirmi geloso o disgustato…
-Se tu fossi geloso, sarebbe
oltremodo preoccupante,
sappilo.
Il rosa allungò una mano
verso il comodino, estraendo un
cioccolatino dalla scatola di metallo. Appallottoló la carta
stagnola che
ricopriva il dolce, per poi lanciarla con un gesto fluido e preciso nel
cestino
sotto la scrivania. Infine, mise in bocca il cibo, lasciando che il
cioccolato
si sciogliesse lentamente sulla lingua. Non fu sufficiente a saziarlo,
ma almeno
calmó un po' le pretese del suo corpo.
Ridacchiando, il più
grande gettò indietro la testa, con gli
occhi che brillavano:-Avanti, cosa aspetti? Devi essere davvero
disperato, se
ricorri al cioccolato. L'hai sempre definito…
aspetta… un misero e
insoddisfacente surrogato, giusto?
-Ho paura, lo sai. E smettila di
mettere in mostra la gola a
quel modo, ti prego. Potrei non
essere in grado di controllarmi, Kaito… e non voglio farti
del male. Potrei
sbagliare il punto, sarebbe un disastro.
-Devo essere io, un profano, ad
insegnarti come fare?
Stizzito e assetato, Mihael
incroció le braccia sul petto,
cercando al contempo una posizione più comoda.
-Avanti, illuminami.
-... Cosa ne pensi del classico morso
sul collo tanto
celebrato da libri e film? - il biondo inclinó la testa di
lato, mettendo in
risalto la carotide pulsante, poi proseguì:- "incapace di
trattenersi, il
vampiro conficcó le zanne nella candida gola dell'indifesa
donzella"…
Mihael smise di fissare l'arteria e
rise:-Cosa stai citando,
esattamente?
-Oh, una fanfiction di
Amy_hime… Il titolo dovrebbe essere
"Vampire boyfriend", se non sbaglio.
Sogghignando, il quindicenne fece
scorrere l'indice sul
collo di Kaito, che sussultó al suo tocco.
-E tu saresti "l'indifesa donzella"?
L'idea mi
stimola, ma… Sei troppo eccitato perché io possa
morderti il collo. Il sangue
uscirebbe a fiotti, e dovresti tenermi ferma la testa per farmi
inghiottire… E
credo di aver appena aggravato la situazione.
Questa volta fu Kaito a ridere, ma
Mihael non gli permise di
parlare. Con deliberata lentezza, slacció i pantaloni del
giovane, poi prese a
giocherellare con l'elastico dei boxer indossati dal biondo.
-Sai, in realtà noi
vampiri possiamo succh… uhmm, no,
diciamo attingere, sì,
noi vampiri
possiamo attingere sangue da qualunque parte del corpo…-
gettò uno sguardo
verso il fidanzato, che si era fatto paonazzo, e continuò:-E
quando dico
qualunque, intendo proprio qualunque.
-Fammi indovinare, se… attingi
il mio sangue da lì…
-Esatto. Moriresti.
Gli occhi grigi del diciottenne
vagarono sul
soffitto:-Sarebbe una morte piacevole, no?
-Non credo. Nessun vampiro ti
lascerebbe arrivare a godere,
nemmeno io. Noialtri… non amiamo mescolare i sapori, ecco.
Con uno strano sorriso, l'altro gli
mise sotto il naso il
polso:-Questo ti va bene o è troppo… Formale?
Il
polso…
Mihael si rivide, inginocchiato sul
freddo pavimento di
marmo, davanti al suo Signore, subito dopo il suo Ritorno.
-... Sei
stato veloce
ad uscire, considerando che il terreno è ghiacciato.
Sei… Forte.
Ansimando,
con la gola
che doleva da impazzire, il ragazzino rivolse uno sguardo implorante al
vampiro
che lo sovrastava. Dopo quattro giorni e cinque notti passati a
scavarsi a mani
nude una via di fuga nella terra congelata, il rosa avrebbe dato
qualsiasi cosa
pur di saziarsi. Per la debolezza, le unghie strappate non accennavano
a
guarire.
-Cosa mi
daresti, in
cambio di un sorso di sangue?
Mihael
inghiottì a
vuoto:-Tutto ciò che volete. Chiedete, e lo avrete.
-I tuoi
occhi sono
splendidi… Me ne daresti uno?
-Va bene, é troppo
formale. Niente polso.
Il vampiro si riscosse:-Scusa?
Kaito scosse il capo:-Vedo che il mio
polso non ti attira.
Il quindicenne scosse il capo con
forza:- Lo farei, se non
rischiassi di Legarmi a te. Ma… Senza offesa, non mi va di
diventare tuo
schiavo fino alla morte di uno di noi. L'ultima volta che mi
é capitato, ho
dovuto attirare il mio Padrone alla luce del Sole, per potermi
liberare.
-Hai… ucciso il vampiro
che ti ha trasformato? Sul serio?
Mihael scrolló le spalle,
con noncuranza:-Gli piacevano i
miei occhi, li collezionava. Dopo essere stato costretto ad accecarmi
tre volte
nel giro di due settimane, ho deciso che potevo benissimo eliminarlo.
Hmm…
Scusa, pessimo argomento.
-Concordo.
Il biondo gli mise l'indice sulle
labbra, sorridendo:-Dai,
bevi. Quando hai troppa sete diventi macabro.
Ringraziando il fatto di non poter
più arrossire, il vampiro
chiuse gli occhi, succhiandogli il dito, per poi far scivolare le zanne
nella
carne. Il diciottenne si lasciò sfuggire un gemito, al tempo
stesso di sorpresa
e di piacere.
Il quindicenne lo guardò
di sottecchi, trattenendo a stento
un sogghigno, poi si concentrò anche sulle altre dita. Il
sangue di Kaito non
gli bastava più, lo sentiva scorrere nelle sue vene. A
fatica, il ragazzino si
staccò dalla mano del fidanzato, mentre un rivolo di sangue
gli colava sul
mento. Si costrinse a respirare a fondo, per riuscire a dominarsi.
-Ne… voglio…
ancora,... Kaito.
-E allora cosa aspetti? Io sono qui.
Mihael si leccó le labbra,
cercando disperatamente di non
pensare al collo del giovane. Il sangue umano era decisamente
più buono di
quello animale. Dopo qualche istante di indecisione, si
piegò sul petto del
diciottenne, leccando la pelle chiara. Trovato finalmente il punto
giusto,
riprese a bere, salvo poi fermarsi nuovamente per cambiare posto. Sotto
di lui,
il più grande non faceva che gemere, chiedendogli di
continuare.
Il morso di
un vampiro
è come una droga per gli umani… Tanto piacevole
da impedire loro di resistere.
Dopo aver visitato praticamente tutta
la parte superiore del
corpo di Kaito, Mihael, ormai a corto di idee, si allungò
verso l'orecchio del
giovane.
-È l'ultimo sorso.
Promesso. Scusami, ma… Sei troppo buono.
La risposta di Kaito fu un gemito
gutturale, che fece
sorridere il vampiro. Non l'aveva mai visto in quello stato. Tuttavia,
il
ragazzo riuscì ad articolare alcune parole:-No…
No, Mihael… Bevi ancora, mi…
piace.
Allarmato, il rosa fece per
allontanarsi, ma il fidanzato lo
afferrò per la nuca, attirandolo verso il suo collo, mentre
con l'altro braccio
gli cingeva i fianchi. Gli occhi grigi del diciottenne brillavano, come
se
avesse avuto la febbre.
-Mihael… tu
hai… bisogno… di bere,... lo so.
Nonostante l'odore del sangue lo
stesse facendo quasi
ubriacare, il quindicenne riuscì a divincolarsi, bloccando
il braccio destro
del giovane sotto il ginocchio. Per maggior sicurezza,
afferrò anche quello
sinistro:-Kaito. Basta. Ne ho bevuto troppo.
Il biondo scosse il capo con
veemenza:-Non… dire così…
Io…
Si interruppe bruscamente quando
Mihael gli torse il
braccio.
-Smettila. Smettila, o te lo rompo.
Il sorriso dolce del ragazzo lo
spaventò, ma non quanto le
parole che accompagnarono il gesto:-Io.. morirei per te,... lo sai.
Preoccupato, Mihael si mise a cercare
i cerotti.
-Io cosa?
Il vampiro si passò una
mano nei capelli, nervoso:-Non sto
scherzando. Mi hai davvero implorato di dissanguarti, mentre ti stavo
medicando. Fortunatamente, sei tornato in te…
Kaito scosse il capo:-...
Com'è, morire dissanguato? Tipo
addormentarsi?
-Stai scherzando, spero.
È… tremendo. Soprattutto
se stai morendo per mano di un vampiro. O
meglio, all'inizio non lo è. All'inizio è
effettivamente… piacevole. Da quel
poco che ne so, credo che le zanne iniettino una specie di
tranquillante nel
corpo della preda, per impedirle di reagire. Tuttavia, l'organismo
umano si
abitua abbastanza rapidamente alla tossina… Ma non
abbastanza. Quando ti
riprendi, allora diventa un inferno… fa male,
ma non riesci a reagire perché ormai sei troppo
debilitato. Poi… - il
ragazzino si interruppe, sorpreso. Il diciottenne si era messo a
leccare le
macchie di sangue sul suo torace. Cercando di soffocare i gemiti,
Mihael si
lamentò debolmente:-... Che stai facendo?
-Non è chiaro? Cerco di
riavere indietro il mio sangue… non
mi va di morire dissanguato.
-E quindi mi lecchi il petto?
Mihael ridacchió, almeno
fino a quando Kaito non gli
sussurrò all'orecchio:-O forse dovrei morderti?
Prima che il rosa potesse anche solo
prepararsi mentalmente,
il più grande prese a leccargli la gola, per poi morderlo
proprio sotto la
mandibola.
-... Sai, pensavo che i vampiri
fossero morti dalla vita in
giù… Evidentemente mi sbagliavo.
Mihael sbadiglió,
rannicchiato sotto le coperte:-Non aprire.
Kaito sbuffó
sonoramente:-Dai, lo sai che devo arieggiare la
stanza la mattina…
-Dai, lo sai che se incontro il Sole.
Io. Muio. Mi vuoi morto,
per caso?
-Tu sei già
morto… Vabbé, mio padre capirà.
Lottando contro l'istinto, che stava
strillando torna a dormire è tardi
sai che é pericoloso
anche se per una volta non vai a salutare la famiglia del tuo ragazzo
non muore
mica nessuno, il quindicenne scese dal letto e si
rivestì, poi seguì il
biondo in sala da pranzo. Accettò anche un sorso di
caffè, giusto per non
essere l'unico a non toccare cibo.
-Beh, io vado a scuola. Buona
giornata.
Mihael si alzò e
bloccò il ragazzo, afferrandolo per un
polso:-Scusa, ma sai che adoro metterti
in imbarazzo- gli sussurrò prima di baciarlo.
Il diciottenne battè le
palpebre, perplesso:-Mihael, mio
padre sa che siamo fidanzati… e che sei un vampiro.
Perché dovresti mettermi in
imbarazzo?
-Ah, già. Scusa.
Il vampiro sorrise, poi gli fece un
baciamano
perfetto:-Buona giornata, mia indifesa donzella.