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Autore: MissGolightly    08/11/2020    2 recensioni
Qualche anno dopo la fine della guerra Hermione si ritrova di nuovo a Hogwarts, questa volta come insegnante.
Dovrà fare i conti con un mistero che aleggia tra le mura del castello, ma soprattutto dovrà collaborare con l'ultima persona che avrebbe voluto avere come collega: Draco Malfoy.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Prologo
 
 
Quando quella mattina di ottobre Gwendolyn Dawlish, studentessa dell'ultimo anno, era stata portata in infermeria sotto gli occhi sconvolti e preoccupati di tutti gli studenti e del corpo insegnanti, di certo Hermione non si aspettava che quello sarebbe stato l'inizio di tutto.
Non avrebbe mai immaginato che ciò che era successo a una studentessa di Tassorosso avrebbe avuto conseguenze importanti anche nella sua vita.
Non si aspettava che quel giorno sarebbe iniziata una spirale di eventi che in poche settimane l'avrebbe portata a testimoniare davanti a una squadra di Auror in favore di Draco Malfoy.
Ma soprattutto, non avrebbe mai immaginato ciò che sarebbe accaduto dopo.
 
***
 
Il giorno in cui Hermione aveva saputo che il posto di insegnate di Difesa Contro le Arti Oscure a Hogwarts era vacante, era stato uno dei migliori della sua vita.
Era stato il giorno in cui aveva capito che la vita le stava dando una seconda possibilità, una chance di abbandonare il lavoro al Ministero - che di certo non faceva per lei - e di fare qualcosa che le piacesse davvero.
Il lavoro al Ministero in realtà non era così terribile, ma nemmeno così entusiasmante.
Le piaceva il lavoro d'ufficio, ma ogni tanto sentiva la mancanza dell'adrenalina che aveva provato spesso durante gli anni a Hogwarts, quando era rimasta coinvolta quasi senza accorgersene nella vita di Harry e nella sua lotta contro Voldemort.
Fare l'insegnante le avrebbe dato la possibilità di rimettersi in gioco, di posare la piuma e riprendere la bacchetta, ma soprattutto di insegnare ad altri ciò che in passato aveva imparato lei e ciò che in più di un'occasione le aveva garantito la sopravvivenza.
Così non ci aveva pensato due volte a scrivere alla preside McGranitt allegandole il suo curriculum, anche se sapeva che non sarebbe stato necessario.
Era sempre stata la migliore della classe - tranne in Pozioni, con suo profondo disappunto - ed era quasi certa che la sua ormai ex insegnante non avrebbe avuto problemi a darle il posto.
Certo, rimaneva la possibilità che il ruolo fosse già stato assegnato a qualcun altro, magari a un mago o una strega con più esperienza. Ma Hermione aveva un buon presentimento che le infondeva più speranza di quanta ne avesse mai avuta in vita sua.
E poi Harry, Ron e Ginny continuavano a incoraggiarla.
Le avevano detto che sarebbe stata un'insegnante perfetta e che la McGranitt doveva essere pazza a non darle il lavoro - Hermione aveva protestato, ma con l'ombra di un sorriso sulle labbra, quando Ron aveva parlato della preside definendola "pazza" - e lei si era fatta convincere così tanto che si era sentita invincibile.
Come se avesse appena bevuto un barile di Felix Felicis.
E forse era stato proprio grazie a quella sensazione di potere, quel sentirsi sulla vetta del mondo e capace di ottenere qualsiasi cosa volesse - che nel suo caso era semplicemente un posto come insegnante a Hogwarts - che le aveva permesso di superare quella settimana senza alcuna traccia di ansia.
Almeno fino a quando, una mattina di agosto, un gufo aveva fatto il suo ingresso nella sua cucina, superando la finestra lasciata aperta per rinfrescare l'ambiente in una torrida giornata estiva.
Hermione aveva riconosciuto il simbolo della scuola sul sigillo in ceralacca prima ancora di prendere la lettera tra le mani, e a quel punto aveva iniziato a tremare.
Aveva afferrato la busta, quasi senza avvertirne la consistenza tra le dita per quanto era agitata, e poi l'aveva aperta con lentezza e ne aveva tirato fuori un foglio di pergamena su cui spiccava la scrittura elegante di Minerva McGranitt.
E poi, dopo un sospiro, aveva iniziato a leggere.

 
Carissima Hermione,
spero non ti dispiaccia se mi prendo la confidenza di chiamarti per nome e di darti del tu, ma forse un po' di confidenza in più sarà necessaria visto lo stato delle cose.
Sono stata piacevolmente sorpresa di ricevere la tua lettera.
Non credevo fossi interessata all'insegnamento visto il tuo lavoro al Ministero, e mi ha fatto estremamente piacere rendermi conto di essermi sbagliata almeno per questa volta.
Non c'è persona migliore che possa guidare gli studenti in questa materia e sono felice di comunicarti con questa lettera che sarai la nuova professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure.
Ci vediamo presto,
Minerva McGranitt

 
Hermione aveva sorriso leggendo le parole della preside e finalmente si era concessa il lusso di sentirsi sollevata.
Sarebbe tornata a Hogwarts e sarebbe stata un'insegnante.
 
 
Era successo tutto quasi una settimana prima, eppure Hermione stentava ancora a credere a ciò che stava per succedere, mentre afferrava un pugno di metropolvere ed entrava nel suo camino dicendo: "Hogwarts, ufficio di Minerva McGranitt."
Non riusciva a rendersi conto del tutto che fosse reale, che stesse davvero andando a Hogwarts per ricevere le istruzioni necessarie per il suo nuovo lavoro e che poi, meno di dieci giorni più tardi, avrebbe fatto ritorno tra le mura che erano state per tanto tempo la sua casa.
Quando uscì dal camino dell'ufficio della preside, Minerva McGranitt la attendeva dietro la sua scrivania, immersa tra numerose scartoffie ma non così concentrata da non accorgersi del suo arrivo.
"Hermione! Dovevo aspettarmi che saresti stata puntuale" disse andandole incontro.
"Troppo puntuale?" chiese Hermione timorosa, con il tono di voce di una bambina che teme di aver detto la cosa sbagliata.
"Oh, non dire sciocchezze. Non si è mai troppo puntuali. E poi è sempre meglio qualche minuto di anticipo, piuttosto che di ritardo" disse la preside sorridendo. Poi le indicò la poltrona di fronte alla sua scrivania e invitò Hermione a sedersi.
"Allora, come stai?"
Hermione la guardò stupita. Tra tutte le domande che si sarebbe aspettata, quella era l'ultima della lista.
Eppure era una domanda così banale...
"Sto bene" disse incerta.
...una domanda così banale eppure a cui era così difficile rispondere.
Non aveva idea di come stesse davvero.
Gli anni successivi alla guerra erano stati frenetici.
Sempre con l'occhio dei giornalisti puntato addosso, sempre con qualche squallido articoletto su di lei sbattuto in prima pagina solo perché, in quanto amica di Harry Potter, si era guadagnata una discreta fama.
Ricordava ancora con disgusto il modo in cui la Gazzetta del Profeta aveva parlato della rottura tra lei e Ron, giusto l'anno precedente.
La loro era stata una storia d'amore intensa e piacevole, fino a quando si erano resi conto che tra loro tutto era diventato abitudinario. E se una relazione diventa abitudinaria a venticinque anni, chissà cosa sarebbe potuto succedere a cinquanta!
Nessuno dei due aveva voglia di scoprirlo, e così aveva deciso di comune accordo di lasciarsi e di rimanere amici.
Non era stata una cosa di dominio pubblico e la Gazzetta lo aveva saputo solo qualche mese più tardi, quando Ron era stato visto in compagnia della sua nuova fidanzata e i giornalisti non aveva perso tempo a scrivere articoli in cui Hermione veniva descritta come una donna bella e forte ma che poi finisce per farsi imbambolare al punto da non rendersi conto dei tradimenti del suo fidanzato.
Era stato orribile e mezzo mondo magico ancora parlava di quella storia. Quindi anche se effettivamente non poteva dire di stare male, non era nemmeno certa di stare bene.
La preside la guardò sospettosa, ma non fece domande.
Allungò una mano verso una pila di fogli alla sua destra e afferrò una pergamena. Le diede un breve sguardo per assicurarsi che fosse quella giusta e poi la passò a Hermione.
"Qui c'è tutto quello che ti serve sapere. Programma didattico per ogni anno; elenco dei professori, in modo che tu sappia chi saranno i tuoi colleghi; parole d'ordine dei dormitori e delle aree riservate agli insegnanti. Abbiamo deciso di collocare tutte le stanze del corpo docenti nella stessa area del castello, insieme a una piccola sala comune. Ah, e ti ho nominata capo della casa di Grifondoro. Spero non ti dispiaccia."
Hermione cercò di assimilare velocemente le informazioni che le aveva appena dato la preside, mentre gettava un'occhiata veloce alla pergamena che teneva tra le mani.
Tutto si sarebbe aspettata, ma non di leggere il nome di Draco Malfoy nell'elenco degli insegnanti.












Spazio autrice:
Buongiorno!
So che ho già una fanfiction incompiuta in questo fandom, motivo per cui forse non era raccomandabile che ne pubblicassi una nuova. Però prometto che questa volta sarà diverso, visto che questa storia è già finita e devo solo pubblicarla. 
L'ho postata anche sul mio account wattpad (@gloriabourne se qualcuno volesse seguirmi, anche se vi dico già che su quell'account ci sono per la maggior parte ff di tutt'altro genere e tutt'altro fandom), ma pare che io non sia poi così popolare su quella piattaforma quindi ho pensato che postarla anche qui non avrebbe fatto male.
La storia avrà in tutto 20 capitoli (compresi prologo ed epilogo). Non so con che intervallo pubblicherò, ma cercherò di non far passare troppo tempo tra gli aggiornamenti. 
Spero che questo primo capitolo vi piaccia :) 
   
 
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