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Autore: Ghostclimber    10/11/2020    1 recensioni
Lambo e Reborn, adolescenti, hanno litigato.
Lambo decide di usare il Bazooka dei Dieci Anni, ma si ritrova in una situazione decisamente non equivocabile.
LR - accenni neanche tanto velati di 5927
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayato Gokudera, Lambo, Reborn, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Lambo, torna qui!- Tsuna indietreggiò ed evitò per un soffio di essere travolto da un Bovino in corsa sfrenata, seguito a poca distanza da un killer con la faccia piena di brufoletti.

Da quando quei due erano entrati nell'adolescenza, la vita a casa Sawada era diventata un vero inferno. E dire che già prima non era esattamente una pacchia.

Lambo era diventato, come già sapevano grazie al Bazooka dei Dieci Anni, un gran bel ragazzo, e riscuoteva un gran successo tra i suoi coetanei. Reborn, al contrario, stava avendo una seconda pubertà molto difficile: aveva problemi di forfora e un brutto caso di acne; dal momento che c'era già passato una volta, sapeva che sarebbe passato tutto, ma ciò non lo confortava di molto quelle volte che si alzava e si ritrovava qualche nuovo brufolo o qualche sfogo sul viso.

C'era da dire che Lambo non lo provocava mai a riguardo: I-Pin c'era passata un paio di anni prima e lui l'aveva vista piangere e disperarsi, ed era diventato abbastanza onesto da non rigirare il dito nella piaga, neanche con Reborn.

A meno che, certo, Reborn non fosse il primo ad esasperare Lambo. E quello, purtroppo, succedeva un giorno sì e uno no.

-Ehi, voi due!- chiamò Tsuna, -Datevi una calmata!

-Lasci stare, Decimo.- disse Gokudera, appena dietro di lui, -Sappiamo già come andrà a finire. Reborn prenderà a calci Lambo, Lambo gli darà dell'uomo-brufolo, e tra mezz'ora saranno entrambi nelle loro stanze a frignare.

-Sì, e io ne ho le scatole piene...- ribatté Tsuna, poi dal corridoio venne un urlo atroce di Lambo, particolarmente stridulo. Gokudera impallidì e disse: -Quello è un urlo da calcio nelle palle...

-Stavolta Reborn mi sente.- decretò Tsuna. Si arrotolò le maniche della camicia e si diresse a passo pesante verso il punto da cui era venuto l'urlo di Lambo. Mentre camminava, sentì un sommesso: -Ga...ma...nnn...- e un familiare boato sommesso.

-Decimo... pensate anche voi...

-Lambo adulto!- disse Tsuna, e corse in avanti. Se da un lato sapeva che il Lambo ventiseienne sembrava molto pacato, pareva anche uno in grado di tirarti fuori le budella dal naso con un dito solo, e se lui e il Reborn del futuro non fossero scesi a più miti termini la cosa sarebbe potuta risultare problematica.

Quando raggiunsero i due litiganti, tuttavia, la scena che si trovarono davanti era davvero improbabile. Tsuna si voltò verso Gokudera e chiese: -Vedi quello che vedo io?

-Se voi vedete Lambo ventiseienne nudo che si copre i gioielli con un cappello dall'aria familiare, sì. Vedo quel che vedete voi.- Tsuna si voltò, cercando di mostrarsi coraggioso.

-Ehilà!- salutò. Lambo, rosso in viso, sollevò la mano che non stava reggendo il cappello e rispose: -Ehi, Tsuna nii! Che strano vederti con i capelli così corti!

-Ma va', li farò crescere?

-Eh, sì, un po', sulla nuca più che altro.

-Quel... quel cappello...- biascicò Reborn. Lambo abbassò lo sguardo e disse: -Oh, questo? Ma tu guarda, chissà che cosa ci faceva in salotto!

-E tu stavi nudo in salotto?- chiese Reborn. Gokudera si appoggiò alla spalla di Tsuna e bisbigliò: -Chiedo scusa, Decimo...- ridacchiò, -Sto morendo!- Tsuna cercò di non farsi coinvolgere dalla crisi di risate del suo braccio destro, ma quando Lambo mise su una storia del tutto illogica che coinvolgeva la moda corrente, un termostato e un buco nell'ozono particolarmente profondo proprio sopra a Namimori non poté più trattenersi. Allontanò Gokudera, poi lo prese per il bavero della giacca e ci ficcò dentro la faccia, appena in tempo per non mettersi a ridere apertamente.

-Tsuna, cazzo, piantala!- urlò Reborn. La sua voce, ancora in fase di crescita, si spezzò su almeno tre sillabe, trasformando una lecita protesta in una comica.

-Yare, yare, Reborn, avevo dimenticato quella fase della tua voce...- disse Lambo. Tsuna si azzardò a guardarlo e per poco non sputò un polmone nel notare che, lungi dall'avere l'aria da presa in giro, sul bel viso di Lambo c'era un'espressione molto dolce.

Reborn, tuttavia, non parve notare questo particolare: -Vaffanculo, stronzo! Non sono tutti così fortunati da diventare belli e perfetti come te!- urlò. Tsuna, che stava giusto finendo di stupirsi per il fatto che il killer avesse detto due parolacce di fila, tracollò sul finale di frase. Perse ogni tipo di forza nelle gambe e affondò il viso in una coscia di Gokudera, tentando invano di soffocare degli ululati di ilarità.

-Comunque...- disse Lambo, -Prova con la limonata calda. Io, ehm... so che ti ha aiutato.

-Oh. Grazie, immagino.- rispose Reborn.

-Bene... ecco... quanto manca? Fa freddo. E mi sa che Gokudera sta per avere un collasso.- Reborn si girò e vide che Gokudera, in effetti, aveva la faccia viola e sembrava sul punto di esplodere.

-Pst, Reborn.- bisbigliò Lambo, -Non stanno insieme, vero?

-Non che io sappia...- rispose Reborn, -Perché, nel futuro loro...- uno sbuffo di fumo rosa, e al posto del Lambo ventiseienne e nudo apparve il Lambo sedicenne, vestito e sconvolto.

-Lambo...- chiamò Tsuna, cercando di non soffocarsi nelle risate, -Per caso sei arrivato in salotto?

-Sì.- rispose Lambo, laconico.

-E... eri da solo?- Lambo esitò, poi rispose: -Sì.

-MA COME?!- sbottò Gokudera. Lambo finse innocenza e chiese: -Perché, che è successo?

-Come, che è successo?! Il Lambo del futuro è arrivato qui nudo con il fedora di Reborn sul...

-Ti prego non dirlo ad alta voce!- guaì Tsuna.

-Oddio, veramente?- chiese Lambo, -Per la miseria, diventerò strano forte, non è vero? Ehi, Reborn, spiacente per il cappello.

-Compensa con il calcio nelle palle che ti ho mollato prima.- rispose il killer, ancora traumatizzato, fissandolo intensamente.

-Avanti, che è successo veramente?- chiese infine Reborn. Lambo gli si avvicinò e gli sussurrò qualcosa di inudibile all'orecchio. Tsuna vide il miglior sicario della mafia impallidire, poi arrossire, infine sgranare gli occhi e spalancare la bocca.

-E dai, voglio saperlo anch'io!- protestò.

-Te l'ha già detto cos'è successo, lascialo in pace!- sbottò Reborn. La sua voce si spezzò sugli acuti un paio di volte e Lambo si morse un labbro per non mettersi a ridere e si accostò di nuovo al suo orecchio per sussurrare dell'altro.

-No, assolutamente no!- rispose Reborn.

-Oh, capisco.- ribatté Lambo, poi si voltò verso Tsuna e aprì la bocca. Reborn fu rapido a prenderlo per un braccio; si mise in punta di piedi e gli sussurrò qualcosa all'orecchio.

-Ah, adesso sì che ragioniamo. Bene, è stato bello, adesso ho da fare. Tsuna nii, ci pensi tu ad avvisare a scuola che non andrò per una settimana?

-Ohi, frena i cavalli, chi ti ha autorizzato?- ribatté Gokudera.

-Io.- rispose Reborn, che sembrava aver ritrovato un minimo di compostezza, -Porto Lambo in missione per valutare e migliorare le sue capacità di assassino.

-Aspetta, non...- cominciò Tsuna, ma Reborn lo interruppe: -Dame Tsuna. La mia non era una richiesta.- disse, poi si diresse in cucina per prepararsi una limonata calda.

 

-Dai, non è così terribile, no?- chiese Lambo, spaparanzato su una sdraio a prendere il sole.

-Mh.- ribatté Reborn, su un'altra sdraio di fianco a lui. Gli aveva lanciato solo un'occhiata e poi si era messo a fissare il mare: non era giusto che Lambo sembrasse già un adulto, coi muscoli ben delineati e niente brufoli in faccia e la voce profonda, mentre Reborn era alle prese con l'acne, il cambio di voce e non si era ancora liberato di quella ciccetta molle tipica dei bambini.

-Avanti...- disse Lambo, mollandogli una gomitata, -Devi cominciare a divertirti un po'. Non tutti hanno la possibilità di rifarsi la giovinezza!

-Sai che bello schifo!- ribatté Reborn, -Ma mi vedi?

-Oh, sì che ti vedo.- rispose Lambo, sibillino. Reborn trovò finalmente il coraggio di guardarlo. Il ragazzo era atteggiato in una posa seducente e chiese: -E tu, mi vedi?

-Lambo...- Reborn sospirò, -Primo, anche se non sembra ci stai provando con un cinquantenne. Secondo, non infierire. Ti ho portato in vacanza, sto pagando tutti i tuoi vizi, non è abbastanza?- Lambo si ritirò sulla sdraio, pensoso.

Infine chiese: -Ti sentiresti più a tuo agio se io fossi maggiorenne?- Reborn arrossì. Ma se la scena a cui lui, Tsuna e Gokudera poteva essere solo equivocabile, quel che aveva vissuto Lambo al contrario non lo era, proprio per niente.

Non c'era il minimo margine di dubbio.

Per cui, grazie a quel dannato Bazooka dei Dieci Anni (che Reborn si era già segnato di far distruggere), Lambo sapeva benissimo di non essergli indifferente. Sospirò: -Sì, credo di sì.

-Bene. Allora aspettiamo.- rispose Lambo. Reborn si voltò a guardarlo e si stupì di vederlo che si mordeva un labbro per non sorridere apertamente e che i suoi occhi erano lucidi.

-Ehi...- lo chiamò. -Ti pesa?- chiese.

-Ne ho aspettati undici. Due sono una bazzecola.- rispose Lambo.

 

-Sei un bastardo!- urlò Reborn, poi strappò il fedora dalle mani di Lambo e cominciò a sottolineare ogni parola con un colpo di cappello, -Una! Dannata! Mucca! Bastarda!- Lambo rise e si lasciò cadere a terra, poi prese Reborn per i polsi e lo tirò sopra di se.

-Diciamo che compensa per il calcio nelle palle.- ribatté Lambo, carezzando dolcemente i fianchi magri del killer. Gli morse il collo, poi disse: -Yare yare, mi ero dimenticato quant'eri bruttino da ragazzo...- Reborn si irrigidì.

-Sto scherzando. Ti amavo anche quando eri adolescente. Ti amavo anche quando mi prendevi a calci. Ti amavo anche quando tu nemmeno mi vedevi.

-Lambo...- disse dolcemente Reborn, un po' commosso. Gli scostò una ciocca di capelli dal viso, e il suo sguardo si soffermò sull'occhio perennemente chiuso di Lambo: era stato lui a causargli quel danno. Era stato un brutto errore di calcolo, non una cosa voluta: una scheggia di intonaco, staccatasi dal muro contro cui Reborn aveva scacciato una granata di Lambo, l'aveva colpito all'occhio, accecandoglielo. Non avevano dovuto rimuoverlo, ma i danni alla palpebra e al nervo oculare erano stati tali da ridurlo in quella condizione per sempre.

Reborn si sentì improvvisamente piccolo e meschino, ma con Lambo era così: la sua innocenza di bambino gli era rimasta addosso, e capitava spesso che con la sua ingenuità mettesse in luce i punti cupi di molti ragionamenti, non solo con il suo amante ma con tutti.

-Sembra che io abbia molto da compensare...- bisbigliò.

-Lo stai già facendo.- rispose Lambo con un sorriso, -Ti amo, brutto assassino senza pietà.

-E io amo te, stupida mucca bastarda.- Reborn chiuse le labbra di Lambo con le proprie, e fu l'idillio.




E niente, io devo smettere di parlare con la gente su internet.
/dalla regia mi fissano come se fossi scema/
Ehi, mica ho detto che lo farò!
Comunque, con altre tipo tre one shot e due long che mi alitano sul collo, eccomi a scrivere la boiata del secolo.
Ma insomma, prima o poi Lambo DOVEVA finire in un momento imbarazzante! Per fortuna era già grande e vaccinato!
Battete un colpo se avete gradito!
XOXO
   
 
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