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Autore: Stekao    11/11/2020    17 recensioni
Siamo nel post Kaibara, esattamente nel penultimo episodio del manga, nel momento in cui Ryo e Kaori scoprono che Mick ha rubato loro alcuni incarichi spacciandosi per City Hunter..
Riparto da qui, ma una vacanza improvvisa farà prendere agli eventi una piega del tutto diversa dal fumetto perché...basta piedi in testa per la nostra Kaori!
Niente azione stavolta ma solo un po' di tribolazioni (obbligatorie..😜) e tanto ammmore per i nostri due sweepers preferiti!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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8 – PER SEMPRE

“Ryo… Ryo.. Svegliati..”

Lo sweeper aprì gli occhi di soprassalto prima di rendersi conto di cos’è che stesse accadendo.

Kaori lo stava fissando preoccupata..

“Mi si sono rotte le acque… credo che ci siamo”

“Eh? Come? Cosa? Ma io non sono pronto!”

“Che diamine vuol dire che non sei pronto, sono io quella che deve partorire, sono io quella che soffrirà, solo io posso dire di non essere pronta!”

“OK ok, scusami.. Hai ragione… è che non posso crederci… mancano ancora due settimane allo scadere del tempo, non me lo aspettavo”

“Nemmeno io, ma non siamo noi a decidere certe cose… è lui, o lei, che comincia già a farci capire chi è che comanda… prendo la borsa con tutto l’occorrente e andiamo…”

In quei mesi avevano deciso di non conoscere il sesso del bambino, volevano che fosse una sorpresa, così come lo era stata la scoperta della sua esistenza nel ventre di Kaori.

Il tempo sembrava volato, nonostante la paura sempre costante che potesse accadere qualcosa… ma stranamente i criminali del quartiere sembravano aver deposto le armi. Ryo aveva reso ben chiaro che non si sarebbe fatto alcuno scrupolo nel far riemergere dagli inferi l’angelo della morte, semmai qualcuno si fosse azzardato a toccare la sua donna e il bambino che portava in grembo, e tutti nell’ambiente sembravano aver recepito a pieno il messaggio.

Aveva dovuto affrontare qualche incarico, ma tutto sommato si era sempre trattato di questioni di poco conto e, non potendo contare sulla collaborazione di Kaori, si era avvalso dell’aiuto del suo amico Mick.

Di donne intorno al suo uomo, in quei mesi Kaori ne aveva viste ronzare parecchie e l’insicurezza che l’aveva sempre contraddistinta, semmai possibile, con l’avanzare del pancione, era pure peggiorata. Ma Ryo le aveva fatto ben capire di non avere nulla da invidiare alle altre né tanto meno da temere.

Lo aveva visto più volte risoluto di fronte alle avances delle altre donne, spesso anche con fare indispettito per rimettere al loro posto le belle di turno piuttosto insistenti, cosa che a Kaori fece un immenso piacere.

Ryo, d’altronde, la amava e glielo dimostrava ogni giorno. Le altre non avevano più alcuna attrattiva per lui e del resto non aveva mai trovato la sua compagna più bella come in quel periodo. Quei lineamenti arrotondati avevano addolcito maggiormente i suoi già bellissimi tratti e poi la donna portava in grembo suo figlio, tanto bastava perché la ritenesse meravigliosa.

Di cambiamenti, quindi, ne erano avvenuti in quei mesi, ma quello che stava avvenendo in quel momento avrebbe davvero cambiato la loro vita per sempre.

Ryo percependo il profondo stato d’ansia nel quale riversava la compagna, la bloccò prima che uscisse dalla stanza…

“Ti amo Kaori…andrà tutto bene”

La ragazza lo abbracció forte, prima di allontanarsi da lui con una strana espressione sul viso…

“AAAAHHH” urlò lasciando Ryo immobilizzato sul posto

“Credo di aver appena avuto una contrAAAAAzione… eccone un’altra… corriamo perché non me ne intendo, ma non vorrei partorire qui… AAAHHH”

Ryo e Kaori, in corsa sulla loro Mini, raggiunsero l’ospedale in pochissimi minuti. Le contrazioni avevano iniziato fin da subito ad essere piuttosto frequenti al punto che, il dottore che la visitò, le fece subito raggiungere la sala parto.

Ryo, sempre al suo fianco, non aveva smesso un attimo di stringere la mano della compagna.

Non l’aveva mai vista soffrire in quel modo e anche se il motivo era uno dei più belli al mondo, non poteva fare a meno di desiderare che tutto finisse quanto prima.

Quando sentì l’ostetrica gridare “SPINGI” pensó di svenire…

Lui, lo sweeper numero 1 del Giappone, si sentì letteralmente mancare nel vivere in prima persona tutta quella situazione… ringraziò il cielo che non fosse presente nessuno dei suoi amici perché sapeva che lo avrebbero ridicolizzato a vita nel vedere quella scena.

Ad ogni modo cercó di tenere duro, continuando ad incoraggiare la compagna.

“Su forza tesoro...manca poco...ancora qualche spinta”

“Non mi dire quello che devo fare!”

“No, ma non volevo dire…”

“Sei stato tu a farmi questo e me la pagherai!!!”

“Ma io…”

“AAAAAH stai zitto che mi deconcentri, non vedi?!”

“OK.. Scusa scusa… Respira… Respira...”

“Ti ho detto che non devi dirmi cosa devo fare, so respirare da solAAAA”

E con quel grido e un’ultima spinta, la creatura di Ryo e Kaori venne al mondo.

“Congratulazioni” disse l’ostetrica “Vi presento il vostro bambino”

“Oddio Kaori, è un maschio, un maschio! E che maschio!!! Tutto suo padre” disse Ryo orgoglioso cercando di trattenere le lacrime che cominciarono ad uscire copiose.

Kaori non lo aveva mai visto piangere, solo una lacrima versata tanto tempo prima per Kaibara, ma niente a che vedere con le lacrime di gioia che l’uomo più temuto del Giappone, stava versando in quel momento.

Kaori, commossa a sua volta e sicuramente più rilassata di qualche minuto prima, accolse il piccolo tra le braccia.

Ryo non si separò da loro neanche un minuto e l’immagine delle due persone più importanti della sua vita, gli stampó sul volto un sorriso da parte a parte.

Non avrebbe mai creduto, neanche nei suoi sogni più belli, di poter essere degno di una tale felicità.

“Sei stata bravissima Kaori…è il bambino più bello del mondo… il nostro bambino” gli disse l’uomo posando su di loro i suoi occhi innamorati

“Grazie papà per essermi stato accanto…. E scusa se prima ti ho trattato un po’male…”disse Kaori non nascondendo un po’ di imbarazzo

“Ho preso martelli in testa per sei anni, non mi scompongo di certo per qualche tua frase un po’ più brusca.. E poi so che quando vuoi sai essere una vera furia, ma mi sono innamorato di te anche per questo”

I loro amici giunsero in ospedale dopo poche ore per poter dare il benvenuto al nuovo arrivato.

Quando entrarono nella stanza videro Ryo che teneva tra le braccia un piccolo fagotto e fu tanta la tenerezza di tutti nel vedere quel papà così gigante, stringere fra le braccia un esserino così minuscolo al suo cospetto, ma tanto prezioso.

“Ciao a tutti ragazzi, vi presento il mio Sachi”

Il rientro a casa mise a dura prova i due neo genitori..

Ma Kaori, con suo grande stupore, non si ritrovò mai ad affrontare nessun tipo di lamentela da parte di Ryo.

La aiutava molto nella gestione di Sachi, alzandosi talvolta lui durante la notte per dare il biberon al bambino o cullarlo per farlo addormentare.

Se solo un anno prima le avessero detto che avrebbe assistito a scene del genere, lei avrebbe riso con tutto il fiato che aveva in corpo, ma adesso invece, di fronte a quella splendida realtà, non poteva che sentirsi la donna più felice e più fortunata del mondo.

“Lo vedi quel cosino lì? Arriverà il tempo in cui ti creerà un sacco di problemi.. Non hai idea di quanti ne ha creati al tuo papà… ma poi un giorno incontrerai una donna speciale come la mamma e allora..”

“Ryo ma cosa stai dicendo a nostro figlio?” sorrise Kaori nel sentire quello strano discorso che Ryo stava rivolgendo al bimbo durante il cambio del pannolino

“Oh no, niente… discorsi da uomini..” rispose lui ricambiando il sorriso.

Dopo aver fatto riaddormentare il piccolo, lo mise nella culla e tornó a stendersi nel letto accanto alla compagna, stringendola fra le braccia.

“Grazie Ryo per l’aiuto che mi dai…”

“Ho anni di arretrati da recuperare Kaori.. E niente mi rende più felice adesso, di prendermi cura di te e di nostro figlio…a tal proposito mi è venuta una idea… tra una settimana vi porto in vacanza”

“In vacanza?”

“Esatto… è passato poco più di un anno dalla prima vacanza che ci siamo concessi… ho voglia di replicare l’esperienza…ma non farmi altre domande, voglio che sia una sorpresa.. tra una settimana partiremo e vedrai. Ora dormi amore, che manca poco prima che il nostro piccolo Attila si risvegli..” e così dicendo diede un dolce bacio alla sua compagna prima di crollare in un sonno profondo.

Una settimana dopo, come promesso, la famiglia “city hunter” si ritrovò sulla propria vettura con Kaori ancora ignara di quale fosse la destinazione.

Ryo le aveva solo detto che sarebbero andati al mare, giusto per permetterle di preparare dei bagagli adeguati, ma non le aveva dato nessun altro dettaglio.

Sachi si comportò come un vero angioletto per tutto il viaggio, dormendo beato nel suo ovetto.

Non appena Kaori vide i cartelli dell’autostrada si illuminò…

“Stiamo tornando a Kamakura!!”

“Non ti si può nascondere nulla tesoro! Ma vedrai cosa ho in serbo per te…”

Una volta giunti, Kaori capì di trovarsi esattamente nello stesso posto in cui erano stati un anno prima… rimase stupita nell’appurare che Ryo avesse deciso di tornare nel piccolo albergo di Yuko.

Ma non fece in tempo a chiedere nulla perché una volta varcata la soglia…

“SORPRESAAAAA!”

Kaori ritrovò tutti i suoi amici coi quali aveva trascorso quella bellissima vacanza un anno prima, ma stavolta erano presenti anche Kasumi, Eriko, Saeko, Reika e il professore

“Ma cosa sta succedendo? Come mai siete tutti qui?” chiese Kaori completamente frastornata dalla situazione.

Ryo a quel punto le si avvicinò sorridendo…

“Un anno fa ti ho chiesto di sposarmi, ma poi il nostro piccolo Sachi ha reso tutto bellissimo, ma piuttosto complicato… sai bene che Saeko è stata in grado di donarmi una vera identità e ho così potuto dare il mio nome a nostro figlio, ma mancava ancora un piccolo tassello perché tutto fosse perfetto… ebbene, se mi vuole ancora signorina Makimura, che ne direbbe di diventare mia moglie qui e adesso?”

Kaori, a quelle parole, non poté fare a meno di spalancare gli occhi in preda alla più completa incredulità..

“Qui e adesso? ma dici sul serio Ryo? Ma non ho portato niente..”

“Yuko è stato così gentile dal concederci il salone per le nozze, ha organizzato tutto nei minimi dettagli e gliene sarò per sempre grato…le tue amiche matte invece hanno pensato al resto quindi non devi preoccuparti di niente, devi solo dirmi sì… perché tu vuoi dirmi sì vero?” chiese Ryo temendo per un attimo di aver osato troppo…

“Certo che voglio dirti sì…” rispose lei posandogli un dolce bacio sulle labbra

“E allora basta con queste smancerie… abbiamo una sposa da preparare…” e così dicendo Miki e le altre ragazze, trascinarono Kaori fuori dalla stanza per iniziare a prepararla.

Quando Ryo la vide varcare la soglia del salone, con indosso il bellissimo abito da sposa che le amiche avevano scelto per lei, capì di non aver mai fatto in vita sua una scelta più giusta di quella.

Si maledisse per un attimo per aver sprecato così tanto tempo dietro a tutti i suoi dubbi e a tutte le sue paure infondate.. Se solo avesse avuto più coraggio, avrebbero potuto godere di quella felicità piena, già molto tempo prima… ma non era il momento per ripensare al passato e agli errori commessi, adesso voleva solo concentrarsi su di lei… il suo presente e il suo futuro.

Kaori dal canto suo, rimase completamente senza fiato nel vedere il bellissimo uomo davanti a lei che la attendeva sorridendo e tenendo fra le braccia il loro bambino… la luce della loro vita…

Fu una cerimonia semplice ma bellissima… la festa proseguì tra cibo, canti e balli…

Ryo non si staccò un attimo da sua moglie al punto che una strana voglia cominciò presto a farsi sentire…

“Che ne diresti di andare nella nostra stanza? Mi sono fatto dare da Yuko la stessa camera dello scorso anno… quella in cui abbiamo fatto l’amore per la prima volta…”

“Ma Ryo, è la nostra festa di nozze.. Non possiamo scappare così e poi Sachi…”

“Di Sachi non devi preoccuparti…per chi mi hai preso Kaori? Sono sempre un porco, ma adesso sono prima di tutto un papà… Ho già parlato con Mick…sai, io e lui su certe cose ci capiamo…”

“Ma Ryo!!” lo redarguì lei, imbarazzata all’idea che Ryo avesse parlato con l’americano delle sue intenzioni

“ E poi comunque guardalo il nostro bambino, per il momento se lo stanno spupazzando tutte le ragazze presenti… è davvero tutto suo padre” sorrise sornione

“Smettila cretino..” rispose Kaori rassegnata

“E dai Kaori… se non ne approfittiamo adesso che possiamo lasciare il bimbo a loro… così potrai concederti anche qualche urletto come ai vecchi tempi..” sorrise lui con uno sguardo decisamente allusivo…

“Non si accorgeranno neanche della nostra assenza, ma adesso ho una voglia matta di te…”

E così facendo sollevò la ragazza per trascinarla di corsa nella loro stanza…

Ne riemersero dopo circa un’ora stravolti, appagati e intenzionati, senza alcun dubbio, a ripetere l’esperienza, seppur in maniera meno tumultuosa, anche quella stessa notte…una volta addormentato il piccolo Sachi.

Si presentarono nel salone con gli abiti cambiati e Ryo ne approfittò per proporre ai loro amici di continuare i festeggiamenti sulla spiaggia…

Tutti ne furono estremamente entusiasti e tornarono ognuno nella propria stanza per indossare i costumi da bagno e prendere tutto il necessario.

Anche Kaori riportò suo figlio nella loro camera per prepararlo.

Una volta in spiaggia, la ragazza si distese sulla sdraio…

“Ti va di fare un bagno signora Saeba?”

Che strano per Kaori sentirsi chiamare così…

“Arrivo tra poco signor Saeba” disse la ragazza sorridendo e posando un dolce bacio sulle labbra del marito…

“Ti aspettiamo mamma…” disse l’uomo incamminandosi verso la battigia con il piccolo Sachi fra le braccia.

Kaori si trattenne per qualche istante a guardare con attenzione tutti i presenti…

Che strano matrimonio era quello, strano come loro… come la loro vita, che non avrebbe cambiato per niente al mondo.

Si soffermó a pensare che Kamakura avrebbe racchiuso per sempre alcuni tra i suoi ricordi più belli…quelli di bambina, in compagnia di suo padre e di suo fratello, ma anche quelli di donna, della prima volta in cui aveva fatto l’amore e di quel matrimonio improvvisato.. Sorrise fra sé al pensiero di quanto si fosse sentita sola un anno prima e di come invece le cose fossero meravigliosamente cambiate in meglio.

Si alzò dalla sdraio scrutando in lontananza.

Vide Ryo giocare in acqua con suo figlio e dopo pochi istanti, voltarsi a guardarla, quasi come avesse percepito il dolce sguardo di lei, posato su di lui…

I loro occhi si incontrarono… Ryo sorridendo, sollevò il braccio del bimbo agitandolo verso Kaori, in segno di saluto…

La donna iniziò ad avanzare a passi svelti, verso il mare, la sua famiglia e il suo futuro.

FINE

   
 
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