11/11/2020
3 recensioni❛ 𝑺𝒐 𝒂𝒓𝒆 𝒚𝒐𝒖 𝒈𝒐𝒏𝒏𝒂 𝒅𝒊𝒆 𝒕𝒐𝒅𝒂𝒚 𝒐𝒓 𝒎𝒂𝒌𝒆 𝒊𝒕 𝒐𝒖𝒕 𝒂𝒍𝒊𝒗𝒆?
𝒀𝒐𝒖 𝒈𝒐𝒕𝒕𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒒𝒖𝒆𝒓 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒐𝒏𝒔𝒕𝒆𝒓 𝒊𝒏 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒉𝒆𝒂𝒅 𝒂𝒏𝒅 𝒕𝒉𝒆𝒏 𝒚𝒐𝒖'𝒍𝒍 𝒇𝒍𝒚
𝑭𝒍𝒚, 𝒑𝒉𝒐𝒆𝒏𝒊𝒙, 𝒇𝒍𝒚
𝑰𝒕'𝒔 𝒕𝒊𝒎𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒂 𝒏𝒆𝒘 𝒆𝒎𝒑𝒊𝒓𝒆
𝑮𝒐 𝒃𝒖𝒓𝒚 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒅𝒆𝒎𝒐𝒏𝒔 𝒕𝒉𝒆𝒏 𝒕𝒆𝒂𝒓 𝒅𝒐𝒘𝒏 𝒕𝒉𝒆 𝒄𝒆𝒊𝒍𝒊𝒏𝒈
𝑷𝒉𝒐𝒆𝒏𝒊𝒙, 𝒇𝒍𝒚 ❜
[Partial AU ] [Sasunaru]
Spero possiate perdonarmi se questo prologo è davvero tanto corto, ma non volevo metterlo nel primo capitolo e rovinare il pathos(???).
Si tratta per altro del remake di una mia vecchissima storia, già pubblicata e cancellata una volta, spero che possa piacervi come sembrava esservi piaciuta la prima edizione ( il cui nome era The Third Reincarnation )
E nulla, con la speranza nel cuore dico che il primo capitolo effettivo dovrebbe uscire il prima possibile, per gran parte è già pronto!
𝒀𝒐𝒖 𝒈𝒐𝒕𝒕𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒒𝒖𝒆𝒓 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒐𝒏𝒔𝒕𝒆𝒓 𝒊𝒏 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒉𝒆𝒂𝒅 𝒂𝒏𝒅 𝒕𝒉𝒆𝒏 𝒚𝒐𝒖'𝒍𝒍 𝒇𝒍𝒚
𝑭𝒍𝒚, 𝒑𝒉𝒐𝒆𝒏𝒊𝒙, 𝒇𝒍𝒚
𝑰𝒕'𝒔 𝒕𝒊𝒎𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒂 𝒏𝒆𝒘 𝒆𝒎𝒑𝒊𝒓𝒆
𝑮𝒐 𝒃𝒖𝒓𝒚 𝒚𝒐𝒖𝒓 𝒅𝒆𝒎𝒐𝒏𝒔 𝒕𝒉𝒆𝒏 𝒕𝒆𝒂𝒓 𝒅𝒐𝒘𝒏 𝒕𝒉𝒆 𝒄𝒆𝒊𝒍𝒊𝒏𝒈
𝑷𝒉𝒐𝒆𝒏𝒊𝒙, 𝒇𝒍𝒚 ❜
[Partial AU ] [Sasunaru]
Spero possiate perdonarmi se questo prologo è davvero tanto corto, ma non volevo metterlo nel primo capitolo e rovinare il pathos(???).
Si tratta per altro del remake di una mia vecchissima storia, già pubblicata e cancellata una volta, spero che possa piacervi come sembrava esservi piaciuta la prima edizione ( il cui nome era The Third Reincarnation )
E nulla, con la speranza nel cuore dico che il primo capitolo effettivo dovrebbe uscire il prima possibile, per gran parte è già pronto!
La stanza in cui lo avevano rinchiuso era fredda e buia, quasi sicuramente situata sotto terra, anche se non aveva delle prove effettive per affermarlo. Niente più di una brandina a terra per dormire, un vecchio bagno e la completa solitudine a rendere più divertenti le sue giornate.
Ma l’uomo non si lamentava, né rispondeva alle domande che gli venivano poste dalle persone che giornalmente, lo sguardo stoico e rivolto al grigio muro che si trovava di fronte a sé.
Quel giorno, tuttavia, dei visi familiari si affacciarono alla finestra della cella, voci squillanti che aveva imparato a conoscere e che lo portarono immediatamente a realizzare cosa sarebbe accaduto poco dopo: una guardia aprì la porta, avvicinandosi a lui per assicurarsi che ai suoi polsi fossero ancora fisse le manette anti-chackra, poi lo sollevò di peso per un braccio, trascinandolo fuori.
Con un’occhiata distratta il giovane osservò di sbieco i ciuffi corti di una capigliatura rosata, prima che con poca grazia venisse fatto accomodare su una sedia in quella che pareva una vera e propria sala da interrogatorio. Annoiato, si limitò a sbuffare e ad accomodarsi appena, per poi osservare la coppia che era entrata dopo di lui.
Nonostante la maschera che copriva gran parte del volto, era facile capire come Kakashi Hatake fosse serio, ma stanco: l’unico occhio visibile era parzialmente chiuso, il sopracciglio aggrottato e la linea della bocca che si disegnava sotto la stoffa era dritta e severa. La stessa preoccupazione era disegnata in maniera più evidente sul volto di Sakura: aveva tagliato i capelli dall’ultima volta che l’aveva vista, le ciocche ricadevano sulla fronte ampia gettando appena una leggera ombra di fronte agli occhi verdi. A dire la verità, era convinto che entrambi lo avrebbero volentieri preso a calci, ma era anche comprensibile il motivo per cui non lo avessero ancora fatto.
«Dove si trova?» Kakashi interruppe il silenzio, rivolgendosi direttamente al prigioniero senza tanti giri di parole, il suo singolo occhio contrapposto allo sguardo spento dell’altro.
Il prigioniero, di rimando, non rispose, voltando appena il capo per rivolgerlo alla porta oltre la quale sostava la guardia incaricata di riportarlo indietro. Ma il suo vecchio maestro non demorse: «Sappiamo che avete trascorso gli ultimi quattro anni insieme, abbiamo le nostre prove, quindi fingere di ignorare la questione non ti aiuterà in questo momento».
Una risata sfuggì alle sue labbra, mentre lo sguardo tornava ai suoi vecchi compagni, accompagnato da un sorriso falso: «Non ho mai voluto ignorare la questione, semplicemente non saprete nulla da me».
Dopo tanti giorni di silenzio, la sua voce era appena arrochita, ma non esitante, sempre permeata da quell’eccessiva sicurezza che lo aveva sempre caratterizzato. La risposta sembrò turbare i due di fronte a lui, ma si ripresero molto in fretta; Sakura scosse appena il capo, come a mandar via maligni pensieri, poi affermò, gelidamente seria: «Se non collaborerai, l’Hokage ha accettato di rivolgersi a Danzo Shimura e ai suoi sottoposti della radice per ottenere le informazioni che ci servono. Sta a te decidere se fornircele con le buone o con le cattive».
Dopo pochi istanti di silenzio, poi, la donna concluse: «Quindi, ti ripeto la domanda. Dove si trova il disertore della foglia Naruto Uzumaki?».
A quel punto, Sasuke Uchiha si ritrovò a rendere più ampio il suo sorriso e a trovare una posizione più comoda sulla sedia, poi pronunciò: «E sia, collaborerò con voi, ma non lo farò gratuitamente».
Kakashi si limitò a sospirare e a scuotere il capo, già conscio di tutti i nuovi problemi che sarebbero giunti da quel momento in poi.