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Autore: Spensieratezza    12/11/2020    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Sam entrò al castello con il cuore in gola. Finalmente avrebbe rivisto il SUO DEAN. Sperava solo che l’avrebbe riconosciuto, ma anche se non lo avesse fatto, desiderava soltanto riabbracciarlo e basta. Due volti si sovrapponevano davanti a lui, Avrebbe rivisto Nicholas o Dean? Con la consapevolezza di non sapere cosa poteva aspettarsi, varcò la porta del castello e poi il corridoio.

Continuò a correre, il castello sembrava deserto, alla fine arrivò alla Sala del Trono e rimase senza fiato.
Dean vestito da re.
“Dean!!! Finalmente ti ho….”

Era ora! Sei arrivato per il prigioniero, straniero?
“S-straniero? Prigioniero?”
“è tutto il giorno che aspetto. E anche lui. “
“I-io non so di cosa..”

“Ti vedo un po' confuso, in effetti faceva caldo oggi. Vuoi qualcosa da bere, straniero? Dimmi il tuo nome. Io sono Re Nicholas.”
“Io…SAM..” disse Sam titubante, comprendendo in quel momento che non era il suo Dean. Si chiese se proprio QUEL nome non fosse un caso. Non poteva essere il SUO Nicholas.

“Sam..già, sei proprio tu, allora. Il prigioniero continuava a fare il tuo nome. Anche se ammetto che ti immaginavo un po' più sveglio. Ti accompagno da lui così puoi già cominciare a preparare la sua difesa.
“D-difesa?”
“Sì. Come la chiamate voi? Insomma, quella cosa che fate voi AVVOCATI.

“U-a-aspetta---aspettate un secondo.” Disse Sam fermandosi allarmato.
Dean lo guardò spazientito, seppur così bello e regale con il mantello rosso e la corona.
“Avete ragione, i-io sono venuto per il prigioniero, ma non mi hanno spiegato i dettagli, su cosa..insomma..la prego…mi illumini lei, Mio Signore.” Disse Sam accennando a un inchino.
Dean lo guardò e poi esclamò:

Ma tutto questo è uno scandalo. Farò ricorso! Ad ogni modo..” disse leccandosi le labbra. “è giusto che ti informi allora..il prigioniero prima di esser messo dietro una cella da me, si è costruito da solo una gabbia mentale.
“G-gabbia mentale?” chiese Sam allibito.

“Dentro di essa, ha perso sé stesso e per ritrovarsi ha cercato di rubare la mia immagine. Un povero diavolo, in fin dei conti, non voglio fargli del male, ma è pericoloso. Mi comprendi, giovane…Sam?” chiese con un tono più dolce.
“S-sì. Credo di capire molto bene.” rispose il moro.

“Bene. Allora il tuo compito è quello di andare da lui e ricordargli chi è, in modo che la smetta di cercare di rubare l’identità di un altro, che sarei io. Non preoccuparti, con quegli occhi potresti convincere chiunque. Te l’hanno mai detto che sembrano quelli di un prato fiorito?”
“N-no..non me l’ha mai detto nessuno..” disse Sam sentendo il cuore sprofondare.

“è un peccato…abbiamo una sola vita, per dire alle persone tutto quello che vogliamo..e spesso non lo facciamo..” disse il re diventando all’improvviso malinconico. “Ma bando alle ciance! Vieni con me, Sam, è ora.”
Sentendo mille brividi attorno al corpo, Sam accettò di seguirlo e dovette convenire che dopotutto era abbastanza consolante averlo vicino a pochi metri..anche se non era davvero lui..o forse sì?

Quando arrivarono alla cella del prigioniero, re Nicholas -che aveva però le sembianze di Dean - parlò di nuovo.
Eccolo, è lui!”
Sam restò senza fiato.
“DEAN!”
Dentro la cella, una sagoma accovacciata su sé stessa, che si abbracciava le ginocchia.

“Sì.” Disse il re. “Avevo capito subito quando sei arrivato, che mi hai scambiato per lui. Dunque è questo il suo nome. Entra. Va da lui.”
Sam non riuscì ad avere il tempo di pensare a una possibile trappola, non vedeva solo l’ora di riabbracciarlo, anche se Dean lo guardava con occhi spenti e inespressivi,
Re Nicholas aprì la porta con un gran fracasso e Sam si precipitò subito da lui.
“Dean! Guardami! Sono io. Sono Sam, sono venuto per riportarti a casa.” disse accarezzandogli le spalle, ancora non gli sembrava vero di poterlo toccare.

“Prima devi riuscire a uscire da questa cella.” Disse Re Nicholas, chiudendo a chiave.
“NO!! NO, TI PREGO, NON FARLO!! LIBERACI.” Gridò Sam, picchiando contro le sbarre della prigione.
Chiediamo sempre agli altri la libertà, ma noi siamo in grado di liberarci? Abbiamo il coraggio di essere chi davvero vorremmo essere?" disse il re solenne, poi gli voltò le spalle ma si girò di nuovo verso di loro. “E pensare che a volte basta così poco, come una goccia in un oceano..un sassolino in un mare.”

Detto questo, la stanza all’interno della cella cominciò a girare, il buio li inghiottì. Di nuovo.






















Note dell'autrice:  Ciao ragazzi! Spero di non avervi deluso con un capitolo così corto , come penso abbiate già capito, sto facendo molta fatica ad aggiornare ultimamente però non voglio arrendermi e sappiate che manca forse uno o massimo due capitoli alla fine di questa storyline, ma non alla fine della storia xd spero che tutto questo dilungarmi non vi abbia annoiati, ci siamo quasi! Mancano gli ultimi ricordi...voi li ricordate? :))
   
 
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