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Autore: Suzyyy92    13/11/2020    1 recensioni
... la vita da idol, tra secreti e scandali, non è sempre così perfetta.
Che succede se un idol amato e adorato nel suo paese all'improvvviso abbandona la sua vita all'apparenza perfetta per vivere una vita normale?
"A volte quello che ti porti dentro è più forte di quello che fai trasparire fuori, probabilmente è così che lui si sentiva. Un pò tutti ci sentiamo così..."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Chen, Chen, Nuovo personaggio, Suho, Suho
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Seoul. Quartiere Mapo-Gu

Quella mattina, quando aveva scoperto tramite il collega della prossima collaborazione del giornale con il nuovo tour degli Exo, Yunhee aveva pensato sin da subito che il capo redattore avrebbe affidato la cosa a qualche collega meno quotato. Era inutile rischiare di perdere una risorsa importante per farla occupare semplicemente di musica. La loro era una testata di prim’ordine in tutta la Corea, e c’erano affari ben più importanti da portare avanti. Peccato che il suo capo, quanto pare, non la pensava così. Il contratto esclusivo con la SM Entertainement era qualcosa da considerarsi molto redditizio e vantaggioso. “Ah… la SM Entratainement?” era molto nervosa all’idea di quello che avrebbero potuto proporle. “Si signorina, come penso sappia la nostra agenzia ha dato l’esclusiva al vostro giornale per il nuovo comeback degli Exo e per il tour mondiale che il gruppo farà a partire dalle prossime settimane” nella sua testa, Yunhee, sperava di non sentire quelle parole “Si, le vostre pubblicità sono sparse in tutta la città e ho visto che anche le televisioni ne parlano”. Anni fa, una telefonata del genere l’avrebbe fatta impazzire “Ecco, il suo capo redattore, ha segnalato lei come persona più adatta a seguire questo progetto. Il nostro CEO vorrebbe incontrarla all’inizio della prossima settimana per conoscerla e per poterle illustrarle il tutto!” la giovane giornalista aveva iniziato ad agitarsi, avrebbe voluto trovare una scusa plausibile per rifiutare l’invito ma la segretaria della SM tagliò corto e dopo averle dato tutte le direttive chiuse la telefonata.

Ed ora che poteva fare? Andarci e rifiutare davanti al CEO? Fingersi malata quel giorno? Non era una che solitamente si rifiutava di far le cose soprattutto se si trattava di lavoro, ma questa era una situazione decisamente particolare. Si sarebbe trovata davanti ai suoi occhi quel gruppo di suoi coetanei che l’avevano fatta tanto impazzire da ragazzina, di nuovo! Già, perche per Yunhee non sarebbe stata la prima volta che se li sarebbe ritrovati davanti! Gli anni erano passati, erano cambiate le circostanze ma sicuramente si sarebbero ricordati di lei, soprattutto qualcuno. Era proprio questo quello che maggiormente la spaventava. Gli Exo per lei non erano semplicemente il gruppo che seguiva da ragazzina, quei ragazzi erano persone reali con la quale lei aveva avuto a che fare. Un passato scomodo, che l’aveva fatta soffrire l’aveva portata ad allontanarsi da loro. Nella sua mente i ricordi di quei giorni erano ancora molto chiari, era stato il periodo più bello della sua vita, peccato che poi le cose non erano andate come dovevano.

Nonostante tutto lei, non aveva colpa, ed era proprio questo che la faceva innervosire di più. Era stata vittima di un sistema che non gli apparteneva e nessuno, a parer suo, aveva fatto qualcosa per aiutarla. Con il tempo la consapevolezza del passato aveva migliorato le cose dentro di lei, ma c’era sempre quel qualcosa che la mandava in crisi ogni volta. Trovarsi ancora ad affrontare il passato sarebbe stato davvero troppo difficile per lei ma Yunhee non era una persona che si arrendeva alle sfide.

Los Angeles.Santa Monica.

Faceva molto freddo. La nebbia creava un atmosfera quasi spettrale dietro le figure di due ragazzi. Il clima tra i due non era dei migliori. “Cosa mi devi dire? Non ho fatto altro che pensare al tuo messaggio” parlava con filo di voce la ragazza, mentre il ragazzo davanti a lei gli stringeva le mani quasi congelate. Tremava e non per il freddo. “Ascoltami, io non mi ero mai innamorato in tutta la mia vita. Sei stata la prima, in tutto! Quello che ho provato con te, non l’avevo mai provato con nessuno prima… ma devo concentrami sul mio lavoro, quest’anno ho tanti nuovi progetti con il gruppo e… non sto dicendo che non ti amo ma al momento non potrei darti quello che meriti e non posso nemmeno rischiare di mandare all’aria la mia carriera” la voce del ragazzo era fredda e disperata al tempo stesso. La ragazza davanti a lui “Non ho parole, dici di amarmi e mi lasci così?” scoppiò a piangere cercando di allontanare il ragazzo il più possibile da lei. “Ma io ti amo ma non possiamo stare insieme… se non sei un idol, purtroppo, certe cose non le puoi capire”. La ragazza prese il piccolo anello di coppia che portava al dito e lo scaraventò a terra allontanandosi da lui sempre di più. “Sei solo uno s*****o Baekhyun! Ecco cosa sei! Tu e la tua vita da idol… ho fatto di tutto per te, a costo pure di nascondere me stessa per il tuo bene, ma a quanto pare neanche questo è bastato… ” queste furono le sue ultime parole prima di scomparire tra le nebbia. Il ragazzo era rimasto lì, fermo senza sapere cosa fare. Raccolse il piccolo anello da terra mentre le lacrime rigavano lentamente il suo bellissimo viso.

Nuovamente quel sogno. Erano da tanto che Bryan non lo faceva più. Pensava, finalmente, di essersene liberato, e invece eccolo di nuovo davanti ai suoi occhi. Che poi chiamarlo sogno era quasi un azzardo, era l’incubo di quello che era realmente stato. Quella sera di tanti anni fa. Non avrebbe mai voluto lasciarla così, ma purtroppo doveva. Quella situazione l’aveva messo alle strette, l’agenzia e i suoi compagni non facevano altro che ripetergli che erano “anni importanti” e che doveva concentrarsi sul lavoro. Vivere una relazione completamente all’oscuro dal mondo, negare davanti all’evidenza, insomma, non si poteva. Questo era il prezzo da pagare dell’essere famoso, non essere più libero di essere un ragazzo normale. Non si era mai perdonato di averlo fatto, nonostante lei sembrava che poco dopo l’avesse già sostituito con qualcun altro. L’ultima persona che lui sperava, alla faccia degli “anni importanti” che il suo gruppo continuava a ripetere. Con il tempo la rabbia si affievolita ma dopo quella storia non era più riuscito a fidarsi di nessuno. Se per tanto tempo era riuscito a mettere da parte quella storia, quella lettera era riuscita a riportare tutto alla luce. Quella storia era stato l’inizio della fine. La fine del idol Baekhyun.

Bryan si alzò dal letto per correre in bagno a sciacquarsi la faccia. Rimase fisso a guardare l’immagine riflessa allo specchio “Basta… non ci devo più pensare! Il passato è passato! Bryan torna in te!”. Quel volto, cresciuto, non era poi così cambiato, ma Baekhyun era il suo passato ed ora doveva concentrarsi solo sul presente! E il suo presente era quello del barista del “Bar Tropical” che fa innamorare le ragazze e che è arrivato a Los Angeles in cerca di fortuna!

Scese in cucina, prese la lettera e con accendino la bruciò. “Così non mi potrai più importunare, bye bye!” disse fra sé mentre una lacrima rigava lentamente il suo volto. Tirò un sospiro e prese una di quelle pillole per dormire riposte nella credenza. Tornò in camera riaddormentandosi all’istante.
 

Seoul. Sede SM Entertainement

Il sole risplendeva tra i vetri della stanza. Yunhee si stava preparando di tutta fretta cercando di raccogliere i suoi lunghi capelli scuri in una treccia ordinata. Il suo abbigliamento di quel giorno era accurato e preciso. Non voleva sfigurare. Oggi, avrebbe dovuto affrontare il CEO della SM Entertainement. Era passata una settimana da quella telefonata e nei giorni seguenti aveva maturato dentro di lei la consapevolezza che era meglio non declassare l’invito ma semplicemente dirgli di no una volta che se lo sarebbe trovato davanti se la cosa non era di suo gradimento. Si vantava di essere tanto adulta e non era nel suo stile tirarsi indietro con scusa inutili. Nonostante non nutriva simpatia nei confronti di quella agenzia ed avrebbe fatto di tutto per evitare che gli Exo entrassero di nuovo nella sua vita era curiosa di sapere cosa voleva proporgli quel uomo.

In poco più di mezz’ora raggiunse la sede della SM Entertainement. Un colpo al cuore la assalì quando si ritrovò davanti l’edificio. Una miriade di ricordi iniziarono ad invaderle la mente. Lei, ragazzina, che saltava la scuola per rimaneva le ore nascosta dietro i cespugli ad aspettare i suoi idoli scendere da quei furgoni neri per entrare nel retro della struttura. Le urla, i pianti, i sorrisi di quando qualcuno di loro si avvicinava. I rimproveri delle guardie che cercavano di allontanarla. Insomma per un istante quei momenti da fan ritornarono davanti ai suoi occhi. Notò un gruppo di ragazzine poco lontano da lei armate di cellulare e quaderni per gli autografi con loro un gruppo di giovani idol si erano fermati per qualche firma e qualche foto. Rimase per qualche istante ad ammirare la scena fino a quando il clacsono di un fuoristrada non la riportò con la mente alla realtà. Senza quasi accorgersene quella macchina che arrivava a gran velocità gli stava andando addosso. Con un balzo saltò sul marciapiede antistante infastidita dal suono continuo della persona alla guida di quel bolide “Ti ho visto cretino! Inutile che suoni!”. Seguì la macchina con sguardo, notando che stava entrando nel retro della struttura. “Sarà qualche vecchio idol che si è montato la testa con i soldi…” pensò tra se mentre si avvicinava all’ingresso principale della struttura.

Per un attimo, una volta entrata, fu come se gli mancasse il respiro da quanto il cuore batteva forte. L’ingresso della struttura era enorme e Yunhee non aveva la minima idea di come raggiungere l’ufficio del CEO. “Fa che nessuno mi riconosca...” si continuava a ripetere dentro di sé mentre spaesata cercava qualcuno a cui chiedere informazioni. Si continuava a guardare intorno quando fortunatamente la receptionist la raggiunse indicandole l’ufficio in questione “E’ la giornalista che ha l’appuntamento con il nostro CEO giusto? Prego mi segua”. La donna percorse insieme a Yunhee il corridoio che l’accompagnava ad un ascensore, il cuore della ragazza batteva sempre più. “Ora prenda l’ascensore e salga all’ultimo piano, l’ufficio è l’ultimo in fondo a corridoio” a quanto non l’avrebbe accompagnata.

Era arrivata all’ultimo piano. Pochi metri di distanza separavano la ragazza da quel ufficio. Solitamente non era il tipo di persona che si innervosiva ma quella situazione scomoda la faceva tremare. Si fermò un attimo e fece un sospiro “Forza! Ormai sono qui e devo sentire cosa mi vuole… non mi posso di certo tirare indietro”. Era pronta! Con passo svelto raggiunse quasi l’ufficio del CEO quando proprio da quella porta stava uscendo di tutta fretta un ragazzo con un cappello nero e un paio di occhiali da sole con lo sguardo abbassato che finì a sbattere contro la povera Yuhnee. Senza nemmeno guardare in faccia la ragazza, prosegui per la sua strada “Guarda dove metti i piedi, razza di idiota!” era già nervosa per l’incontro che stava per avere e ci mancava solo questo tipo. La reazione del ragazzo fu immediata “Cos’è ora fanno salire pure i trainee negli uffici? Calmati ragazzina!” quella voce, non poteva essere. Yuhnee voltò lo sguardo mentre quel ragazzo stava salendo sul ascensore. “No, non può essere lui…” pensò, mentre la giovane segretaria del CEO le aprì la porta e facendola accomodare sul un lussuoso divano di pelle nera…
   
 
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