Killua percepisce che Pitou ha intenzione di ucciderlo, specialmente se dovesse cercare di scappare.
Pitou: ma…
Pitou disperde la sua aura, e ricomincia a camminare.
Pitou: quello che hai detto sembra essere la verità…
Killua tira un sospiro di sollievo, ma è ancora paralizzato.
Pitou: Gon è nel Castello svenuto, ma sappi che… se dovessi scoprire che hai cercato di fregarmi in qualche modo, allora…
Pitou riutilizza di nuovo la sua aura, con sguardo estremamente omicida e anche un po arrabbiato.
Pitou: non c'è bisogno di spiegarti cosa succederà… vero?
Pitou si gira e ricomincia a correre verso il palazzo reale.
Killua, dopo essere rimasto per un po’ fermo, riparte anche lui per andare da Gon.
Killua pensa: cazzo! sono rimasto nuovamente fermo senza fare nulla… però il mio obiettivo ora non è fermare Pitou, devo pensare a Gon!
Killua e Pitou impiegheranno circa la stessa quantità di tempo per raggiungere i rispettivi luoghi.
Nel frattempo, da quando Killua è partito, al palazzo reale tutti gli hunter se ne sono andati sotto indicazioni di Pahm, e si è verificata quella parte della storia canonica in cui Komugi e Meruem muoiono giocando a Gungi.
Pitou arriva al palazzo reale ed espande il suo Nen in superficie (non è in grado di espanderlo sottoterra).
Pitou si rende conto che al palazzo reale non c’è nessuno, ed inizia a preoccuparsi, sapeva però che Meruem era andato altrove, e Komugi poteva trovarsi comunque nei sotterranei.
Pitou corre velocissima nei sotterranei, e seguendo le indicazioni di Killua, arriva davanti alla stanza in cui si trova Komugi; percepisce che qualcosa non va, ma si fa coraggio e apre la porta.
Si ritrova di fronte a Komugi e Meruem entrambi morti, che si tengono per mano.
[cambio scena]
Gon si risveglia stordito, si guarda in torno e poi vede il corpo di Kaito morto.
Seconda fase, la rabbia.
In questa fase Pitou espande il suo Nen al massimo, più di qualsiasi altra volta, arrivando anche a percepire l’esterno del palazzo reale.
Con volto esageratamente pieno di rabbia, ma anche con le lacrime, si sposta velocemente all’esterno delle mura, dove sono ancora presenti delle persone ipnotizzate, e incomincia a colpirle.
Potrebbe ucciderle tutte in poco tempo, ma decide di colpirle una alla volta per sfogare a pieno la sua rabbia.
Dopo aver ucciso circa 40 persone, le inizia a tornare in mente quello che aveva appena visto nei sotterranei, e anche quando Meruem le ha detto di proteggere Komugi.
Pitou sapeva che Meruem voleva proteggere a tutti i costi Komugi, un’umana, e il fatto di uccidere umani in modo casuale poteva risultare offensivo nei confronti della volontà del re… era come se Pitou vedesse una possibile Komugi negli umani che stava uccidendo casualmente.
Anche il fatto che Meruem sia morto soddisfatto, facendo quello che desiderava di più, toglie ulteriori motivi di vendetta a Pitou.
Pitou non voleva accettare queste cose, in modo da poter sfogare la sua rabbia, ma lentamente finì per doverle accettare.
Dopo aver ucciso in totale circa 100 persone, si fermò ma era ancora arrabbiata e addolorata.
Terza fase, contrattazione.
Sfortunatamente, l’esperienza che Pitou ha avuto con Kaito le aveva già fatto capire che non c’è modo di riportare in vita un morto, quindi questa fase non fa altro che aumentare la negazione e la rabbia.
Pitou istintivamente si mette a correre velocissima, allontanandosi dal palazzo reale, come se volesse scappare da quella realtà; non c’era altro che potesse fare.
[cambio scena]
Killua arriva all’ingresso del Castello.
[cambio scena]
Pitou inizia a ridurre la velocità della corsa, capendo che anche scappare è inutile.
[cambio scena]
Killua corre dentro il Castello, fino a raggiungere Gon, trovandolo di spalle, in ginocchiato e rivolto verso il corpo di Kaito.
[cambio scena]
Pitou rallenta fino a fermarsi, e poi cade in ginocchio come Gon.
[scena finale]
Quarta fase, la depressione.
Scena di Gon e Pitou, entrambi nella stessa posizione, con occhi persi nel vuoto e lacrime.
Le lacrime non stanno scendendo, sono quelle rimaste da un pianto precedente.