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Autore: LunarBlade Valentine    21/08/2009    1 recensioni
Come ha fatto il Vincent del gioco a diventare il Vincent di AC? E poi come e quando ha sviluppato l'amicizia con Marlene che si vede nel film?
[Ambientata un anno prima di Advent Children e dopo il gioco.]
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cid Highwind, Marlene Wallace, Tifa Lockheart, Vincent Valentine
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Advent Children
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Where To Put It



Tifa torna da me circa un’ora dopo. Ora mi sento molto meglio. Praticamente nuovo. Insomma, forse ‘nuovo’ no, più ‘usato, in buono stato’.

Mi ha portato un vassoio pieno di cibo, e il mio cervello non sa bene come sentirsi al riguardo; il mio stomaco realizza tutto d’un tratto che non mangia da due giorni, e sta cercando di convincere il cervello di cui sopra che Tifa è la cosa migliore che mi sia mai capitata dopo la morte di Hojo. Il mio orgoglio, però, mi dice che sto bene e che potrei tranquillamente alzarmi e mangiare con gli altri. La mia autostima, da parte sua, argomenta che è meglio che mangi qui da solo.

Nel caso ve lo stiate chiedendo non ho una scarsa autostima. So semplicemente quanto valgo. Credo sia importante conoscere se stessi. E io so di essere ben lungi dalla perfezione. Sono marcio. Marcio fino al midollo. Sono discretamente intelligente, sì, ma così fuori sincrono con il resto del mondo che questo mio pregio risulta quasi insignificante e inutile.

Tifa accende la lampada sul comodino, e i miei occhi bruciano. Per me la luce della finestra era sufficiente. Lei si scusa, e io le assicuro che va tutto bene. Lei allora mi lancia uno sguardo indagatore, e io quasi mi sento in imbarazzo.

“Cosa c’è?” chiedo finalmente, prendendo cortesemente il vassoio dalle sue mani esitanti. Il mio stomaco sta brontolando così forte che ho paura mi senta. Cerco di mangiare lentamente- non importa quanta fame possa avere, la maleducazione non ha scuse.

“Nulla.” risponde lei con un sorriso, risedendosi. Mentre lo dice giocherella con la cintura dei jeans. Significa che ha qualcosa in mente- sta bluffando. Incontra i miei occhi solo per poco tempo, poi stranamente trova qualcos’altro da guardare e sistemare o riordinare. Qualsiasi cosa le passi per la testa c’entro io. La fisso con uno sguardo Approccio, e lei si lascia andare ad un sorriso a trentadue denti. Sa di essere stata beccata.

“Non ti piacerà sapere cosa stavo pensando.” Il suo tono mi sfida, e io non provo neanche a resistere.

“Ah sì?” Tra un boccone e l’altro alzo le sopracciglia, lasciando che un po’ di divertimento colori la mia espressione. Probabilmente ha qualche critica sul mio rifiuto cocciuto di prendere la medicina. Non la biasimo- io mi sarei preso a schiaffi, fossi stato in lei. Probabilmente mi ha aiutato quando stavo combattendo la febbre causata dall’infezione. Probabilmente si è seduta proprio lì dove si trova adesso… Tutto per colpa mia… Per me. Non voglio che lei si preoccupi per me, però…

La lampada è vecchia; l’ha presa Tifa stessa dalla Shinra Mansion per decorare la stanza. La luce che emana è molto arancione - quasi come quella di un camino - ma ferma. La fa sembrare matura, rende i suoi occhi di un colore ricco e incredibilmente espressivo come il vino. Fortunatamente lei interrompe le mie fantasticherie.

“Stavo pensando che stai molto meglio.” Poi si muove nel suo spazietto e mi guarda dritto negli occhi, sincera e molto soddisfatta. “Non da quando sei caduto- in generale.” Io aspetto. Lei prosegue, “Da quando è morto Hojo.” dice, non notando (o scegliendo di non notare) che io afferro frettolosamente il bicchiere. Non spiattellarmi quel nome mentre mangio! Penso di aver ingoiato un boccone grosso quanto una palla da golf. “Da quando è morto tu… tu sei cambiato- per il meglio. È come se ti fossero stati rimossi diec’anni, e tutto quel dolore e l’odio che avevi… È come se fossero scomparsi.”

Io rimango in silenzio.

C’è davvero poco che possa dire al riguardo. Non so se ha ragione, o se vede solo quello che vuole vedere. Mangio, e fingo che il mio purè di patate necessiti una risistemata. Costruisco un giardinetto in miniatura con la forchetta.

“Perché quella faccia?” Ridacchia sotto i baffi del mio disagio. “Era un complimento.” Si china verso di me e cerca di sbirciare la mia espressione. Io non la evito, ma non incontro nemmeno i suoi occhi. Sì, lo so che era un complimento. Solo non so che fare o dire. Presumo dovrei ringraziarla, ma non sono d’accordo con lei. Lo sta dicendo solo per farmi stare meglio. O qualcosa del genere. È una bella persona. Probabilmente la più bella tra quelle che conosco io.

Troppo lento, Valentine.

“Vincent, sei davvero bello quando sei disinvolto.” Quasi vorrei dirle di star zitta. Non voglio ascoltarla. Il mio stomaco si annoda in un piccolo groviglio e la mia faccia si arrossa. “Dovresti mostrare la faccia e il collo più spesso.” Ritorna al suo posto e si raddrizza. La seguo con gli occhi. Non mi infastidirebbe tanto se fosse una qualsiasi altra persona. Ma è Tifa. Lei sa dirlo come se ci credesse. Anche se non è vero.

“Sei troppo gentile.” è tutto quello che riesco a biascicare prima di distogliere lo sguardo. Non posso nascondere il viso, e sento di nuovo quella seccante vulnerabilità. La consapevolezza che chiunque possa guardarmi in faccia e vedermi per come sono. Tutti, forse, eccetto Tifa. Non farti tante aspettative, Tifa. Sono molto peggio una volta che impari a conoscermi. Forse ti piaccio perché non hai ancora scovato le parti di me che non conosci. Se solo tu potessi vedere…

Lei cambia argomento, ma quando le do un’altra occhiata fugace qualcosa nei suoi occhi mi suggerisce che non abbiamo ancora finito.

“Questo pomeriggio andremo tutti quanti a Midgar a vedere cosa possiamo fare per loro.” dice, quindi si alza e si stiracchia, tirando i gomiti sopra la testa fino a far schioccare le ossa delle spalle. “Tu farai da baby-sitter a Marlene.”

Come prego? Aspetta. No. Mi stupisce che abbiano anche solo potuto considerare un’eventualità del genere. Quella bambina chiaramente mi disprezza, e io sono l’ultima persona a cui importi qualcosa di lei.

… Sono impazziti?

“Dovremmo essere di ritorno già domani pomeriggio.” Lei si alza e fa per andarsene, poi aggiunge come a rassicurarmi, “Tra poco andrà a dormire, quindi in realtà dovresti occuparti di lei soltanto domani.”

Ma io non voglio.

È già sulla porta, e chiedo rapidamente, “Dov’è il mio soprabito?” Immagino dovrei chiamarlo mantello, ma dire ‘mantello’ è come dire che ho anche una tutina corredata. ‘Super Vincent’, con i suoi fantasmagorici Vincent poteri: la capacità di sognare anche in pieno giorno e di innamorarsi delle mogli altrui.

“A lavare.” Mi fa l’occhiolino. Donna insopportabile.

“E il mio stivale?” Gamba. È la mia gamba. Le parole che mi escono dalla bocca non sono quelle che invia il mio cervello. Dovrei sparare ai miei segnali neurali. Il suo sorriso si affievolisce.

“Cid ha detto che doveva ancora lavorarci. Ha detto che sarà la prima cosa che farà quando tornerà a bordo.”

Allora mi lascerà qui come uno storpio? Odierò quell’uomo a vita. Ovviamente non dico niente. Che diritto ho io di lamentarmi quando sta facendo un lavoro talmente splendido? Che diritto ho io di rubargli il tempo che potrebbe dedicare ai feriti e agli assediati di Midgar solo per la mia gamba?

Tifa esce, chiudendo completamente la porta. Io sospiro pesantemente. Almeno non ci sarà nessuno a vedermi zoppicare e saltellare. E perlomeno il mio braccio sta molto meglio.

Anzitutto, però, finisco il mio pranzo.



Nota dell'autrice: Ciao! Dal prossimo capitolo comincia a succedere veramente qualcosa. I capitoli sono volutamente corti – un ritmo lento va somministrato con moderazione. Credo che altrimenti sarebbe un po’ troppo.

Nota della traduttrice: ho tagliato ancora una volta parte della nota dell'autrice perché scendeva in dettagli tecnici sui tempi di aggiornamento e altre cose che, visto che la fanfiction è già completa, possono interessare il lettore in maniera molto relativa. Comunque stiamo per entrare nel cuore della storia, ovvero la parte che mi piace di più di tutta la fanfiction, quindi lol, stay tuned 8D
   
 
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