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Autore: rubytusday    15/11/2020    2 recensioni
Sono una raccolta di miei vari pensieri, dubbi, sogni speranze e amori. Tutto quello che ho dentro è in queste frasi scritte di notte, quando nessuno poteva vedermi. Io ingabbiata in questa sensazione di non saper vivere in questo mondo ipercinetico, tante domande e nessuna risposta. Io ormai pece in questo mondo di mosche cieche
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una corda scende su di me
ogni volta che sbaglio
sento stringere quel cappio
e mi dico ieri ormai è andato
passato
ma ricado nei miei buchi profondi
vermi infiniti mi mordono la pelle
la carne sanguina
le ossa stridono
ed io immobile sto legata al mio giaciglio
Non mi muovo, il tempo si perde
vedo la vita passarmi davanti mentre io rimango inerme
Inerte
davanti al dolore cocente
alla pena morente
scrivo queste righe per espellere
ciò che provo nel profondo
un pozzo, vuoto senza fondo
Rime poco originale, quasi banali
non pensate uscite e pubblicate,
e qui scavata nel materasso
vedo le membra ricoprirsi di grasso
quel grasso ignobile
quello che non ti fa alzare
mentre la corda si comincia ad allungare
e vedo quel cappio scivolare sulla mia testa nera
e vedo le gocce calmarmi senza mai saziarmi.
   
 
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