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Autore: 94pazza_pervy93    21/08/2009    1 recensioni
Erano sempre stati amici ma, da poco tempo, si era accorta che il sentimento di amicizia si era tramutato in qualcos’altro [Blaise x Sorpresa] Versione ricontrollata e corretta della precedente. Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un saluto a tutti , siamo Pazza e Pervy. 
Uno scrittore con il tempo può migliorare. Rileggendo questa fanfiction ho deciso , di migliorarla. quindi , questa è la revisione della storia : " La Ninfa e Apollo".
Speriamo che questa storia venga apprezzata maggiormente rispetto alla precedente; speriamo anche in delle recensioni sia negative, ma costruttive ,  che positive!

Grazie per l'attenzione . Buona lettura!

La Ninfa e Apollo

Era lì, seduta sul divano della Sala Comune di Serpeverde da più di un’ora.
Continuava a spostare lo sguardo dal suo bicchiere di vino bianco, alle fiamme del camino, che lentamente si stavano spegnendo, tutto ciò sempre facendo roteare il liquido all’interno del bicchiere di cristallo.
Pensava a lui… Colui che occupava i suoi pensieri costantemente, e sembrava avere l’intenzione di restarvi… Non che a lei dispiacesse, alla fine. Erano sempre stati amici ma, da poco tempo, si era accorta che il sentimento di amicizia si era tramutato in qualcos’altro; in qualcosa di molto più forte dell’amicizia.
Ma esisteva un problema.
Non avrebbe mai potuto dichiararsi a lui. 
In fondo era cosciente di non piacergli per nulla o almeno, lei era convinta di ciò…
A un tratto sentì dei passi dirigersi verso la Sala Comune, e se il suo udito non la tradiva, avrebbe potuto dire che si stavano dirigendo anche verso il divano, sul quale si trovava.
Non ebbe neanche bisogno di voltarsi a vedere chi fosse, poiché quei passi fieri e leggeri, ormai, li conosceva a memoria, come se studiarlo fosse il suo passatempo preferito.
“Ehi… Cosa ci fai ancora in piedi?” Chiese il ragazzo, sedendosi accanto a lei.
“Potrei farti la stessa domanda.”
“Sì, potresti, ma io ti ho posto per primo la domanda.” Disse lui, ghignando perché sapeva che così la ragazza avrebbe dovuto rispondere per forza.
“Blaise non ghignare! Potrebbe finire male… Per te, ovviamente.”
“Beh, se per finire male intendi che succede ciò che è successo le altre tre volte, a me va bene…”
“Non mi faccio usare da te, né da altri! Neanche per dei semplici baci, come quelli che ci sono stati tra noi.” Disse la ragazza, spostandosi un po’ più lontana da Blaise, come a confermare le proprie parole.
“Perché pensi che ti voglia usare, o mia Ninfa?”
“Non lo so… So solo che cerco di resistere alla forte tentazione costituita da te, mio Apollo. Cupido ha scagliato le sue frecce, ma ha invertito i bersagli. Apollo è colui che scappa, e la Ninfa è colei che insegue il suo amato. Purtroppo Apollo non ha mai sentito i richiami della Dea!”
“Cosa ti fa pensare che i richiami della Ninfa non siano giunti alle orecchie dell’Immortale?”
“Il fatto che lui tratti ella semplicemente come un’amica.”
“Posso dimostrare che Cupido si è sbagliato? Che ha lanciato due frecce uguali, entrambe per far innamorare?”
“Certo.” Rispose la ragazza.
Il ragazzo si avvicinò a lei, le prese il bicchiere, togliendoglielo dalle mani, per posarlo sul tavolino di fronte a loro, e poi le alzò il viso, in modo tale che i loro sguardi s’incontrassero.
“Sai se, ogni volta che un ghigno compare sul mio volto, finisce così, vorrei che questo non sparisse mai!” Disse Blaise, perso negli occhi della ragazza,
“E allora non farlo sparire, perché ormai io vivo di questi momenti, e del loro ricordo!” Rispose la ragazza, avvicinando maggiormente il volto a quello del compagno.
Lui aspettò un poco, fece prima vagare lo sguardo dai suoi occhi alla bocca rossa di lei, e poi, quando vide che la ragazza non poteva resistere di più, avvicinò di più il viso, unendo le labbra.
Fu un bacio inizialmente molto casto, come se dovessero assaporarne la dolcezza, ma poi divenne passionale; un incontro non solo fisico, ma anche mentale. Con questo bacio, entrambi capirono quanto avevano bisogno l’uno dell’altro, per sentirsi soddisfatti, per sentirsi completi.

Appena si separarono, Blaise prese la parola: “Siamo stati stolti tutt’e due. Entrambi mandavamo dei segnali impliciti all’altro, e non siamo stati in grado di percepirli, forse troppo impegnati a mandarli!” Terminò, sospirando infine.
“Non sai quanta rabbia mi viene, sapendo che abbiamo perso chissà quanto tempo!”
“Non importa il tempo… Quello che è importante è che ci siamo chiariti, e che siamo pronti a non essere più dei semplici amici, ma qualcosa di più!”
“Io… Sono pronta per questo, da molto tempo…”
“Io pure… Quindi, cosa stiamo aspettando?” Disse sollevando la ragazza, per poi dirigersi verso la sua camera, con essa che felice stringeva le gambe attorno alla vita del ragazzo.

 Entrati nella stanza chiusero frettolosamente la porta a chiave, e ridendo come due bambini si diressero, correndo, verso il letto. Si spogliarono a vicenda, e il resto fu solamente Amore.

 Si svegliò lentamente, aprendo piano gli occhi, e cercando di stiracchiarsi, come soleva fare tutte le mattine, appena sveglio. Ma non riuscì a fare quest’ultima operazione, il suo braccio era bloccato sotto un corpo candido e liscio.
Si abbassò verso questo, immergendo il naso nei capelli color grano della ragazza. Profumavano… Profumavano di… No, non avrebbe potuto associare qualcosa all’odore dei suoi capelli! Essi avevano un odore particolare, un odore che non esisteva, un odore unico… Unico come lo era la ragazza stessa!
Osservò poi il suo volto… Era perfetto! Osservò le linee morbide del volto, la forma degli occhi, il piccolo e dolce naso all’insù… Era così angelica quando dormiva!
Iniziò ad accarezzarle la schiena, in modo tale che si svegliasse. Voleva perdersi in quegl’occhi turchesi, che gli ricordavano tanto un cielo sereno, senza nuvole.
Come se conoscesse il desiderio del ragazzo, la ragazza si svegliò. Appena aprì gli occhi, si trovò il petto di Blaise. Sorrise, ricordando la notte appena trascorsa, e le emozioni forti che l’avevano accompagnata.
Sollevò lo sguardo, per vedere se il ragazzo era sveglio, e quando notò che i suoi occhi erano intenti ad ammirarla, il suo sorriso si allargò ancora di più. Poi avvicinò il volto, per coinvolgere il ragazzo in un dolce bacio.
“Buongiorno, o mia Ninfa!”
“Buongiorno anche a te Blaise!"
“Dormito bene?” Domandò lui, giusto per sentire la sua voce, che diventava dolce quando si rivolgeva a lui.
“Certo, ero tra le tue braccia; come avrei potuto non dormire bene?” Disse la ragazza, che non fece in tempo a riprendere fiato, che si trovò le labbra di Blaise sulle sue, bisognose di sentirla.
Con una piccola mossa il ragazzo si dispose sopra di lei, e appena si separò dalle sue labbra, ammirò il suo corpo, sorretto dai gomiti, appoggiati ai lati della ragazza.
“Sei stupenda!” Disse lui, osservando per la prima volta il corpo della ragazza alla luce.
“Non dire così, o mi farai arrossire!” Disse lei, imbarazzata dal fatto che un maschio stesse guardando così bene il suo corpo, nella sua intera purezza.
“Oh, non importa! Anche quando il tuo viso è più colorito del solito sei stupenda!”
“Blaise…! Dai, mi metti in imbarazzo.” Disse ella, questa volta arrossendo veramente.
“Va bene, allora la smetto…” Disse facendo una pausa, per risistemarsi sul letto, e portare lei sopra di lui.
“Sai, mi sa che mi sono innamorato follemente di te!”
“Ti amo Blaise!” Disse ella, mentre gli occhi le si imperlarono di lacrime gioiose.
“Anche io… Daphne!” Disse, per poi baciarla con tutto l’amore che possedeva.

Grazie per aver letto questa storia , un saluto a tutti by Pazza e Pervy

  
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