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Autore: Felpie    15/11/2020    2 recensioni
Ognuno ha le sue prime volte per ogni cosa: essere tristi, essere felici, essere spaventati, essere innamorati.
Anche James Sirius Potter non fa eccezione a questo e sua cugina Dominique sarà presente in ogni momento, per fargli capire cosa conti veramente.
[Song-fic sulle note di "La ragazza dei miei sogni" - Luciano Ligabue]
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, James Sirius Potter | Coppie: James Sirius/Dominique
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La ragazza dei tuoi sogni
Ti farà l'amore sempre
Come quelle prime volte
 


Il primo ricordo che James Sirius Potter ha della sua infanzia – o forse di tutta la sua vita – è l’immagine di sua cugina Dominique a cinque anni: le trecce bionde mezze sciolte, che non sono sopravvissute alla lotta che hanno appena finito, le piccole lentiggini, che sono disposte sul naso come se qualcuno ce le avesse spruzzate sopra per sbaglio, con una bomboletta quasi finita, gli occhi chiarissimi che lo guardano soddisfatti.
Sua cugina è sopra di lui e ridacchia, mentre lo guarda con le mani appoggiate sotto il mento.
Ha appena vinto, Dominique, perché lo ha atterrato e non l’ha più fatto rialzare, e non riesce a nascondere un sorrisetto tronfio d’orgoglio, ma James nemmeno lo nota perché è troppo concentrato a contare ogni singola lentiggine sul naso di sua cugina, che è a pochi centimetri da lui.
 

 
Ha la vita indipendente
Fa capire quando conta
Quanto conti veramente
 


La prima volta che James è stato davvero felice è stato quando sua cugina ha ricevuto la lettera per Hogwarts; lui stesso l’aveva ricevuta qualche giorno prima e Dominique gli aveva fatto le sue congratulazioni, anche se aveva lo sguardo triste e il viso scuro.
Quando lo zio Billy le aveva detto “Non preoccuparti, Domi, arriverà presto anche a te”, James si era sentito in colpa: non voleva che sua cugina pensasse che le avesse rubato il posto.
“Prendi la mia di lettera, Domi” aveva dichiarato solennemente “Tanto se tu non vai ad Hogwarts, non ci andrò nemmeno io”
Solo tre giorni dopo Dominique ha insistito fino allo sfinimento con Bill per farsi portare a casa di James e mostrargli la novità: una lettera di Hogwarts con l’inchiostro lucente e la ceralacca ancora sigillata.
“Andiamo insieme ad Hogwarts, Jamie!” esclama la bambina e il cugino alza le braccia al cielo ed urla “Ne ero sicuro!”
 

 
E perdona solo il giusto
Che altrimenti corre il rischio
Che non te ne freghi niente
 


La prima volta che James è stato davvero triste è stato al secondo anno, quando il suo compagno di stanza ha fatto alzare con un incantesimo le gonne di un gruppo di ragazze di Corvonero che passavano nel corridoio.
James scoppia a ridere, ma il sorriso gli si congela sul viso quando vede che nel gruppo c’è anche Dominique e lo sta guardando con uno sguardo furente che di solito riserva solo alle pergamene che deve riempire con temi che non le piacciono.
Il ragazzino smette all’istante di ridere, ma ormai è troppo tardi perché la cugina si allontana stizzita e non gli parla per un’intera settimana.
Quando poi James, dopo una dozzina di bigliettini lasciati a lezione, dei fiori – suggeritigli da Fred – in Sala Grande e delle lettere di scuse ognuna rispedita al mittente, le porta un pacchetto di Api Frizzole davanti all’entrata della sua Sala Comune, Dominique le guarda, ne mangia una e gli sorride.
E per James va improvvisamente tutto bene.
 

 
E fa sempre giochi nuovi
Fino a quanto tu ti fidi
Fino a quando è divertente
 


La prima volta che James ha capito di volere il bene di Dominique prima del suo è stato quando sono entrambi al quarto anno. Grazie ad Hogwarts, sono diventati ancora più inseparabili perché non c’è bisogno di nessun genitore che li porti da una parte all’altra, basta solo trovare la scala giusta per raggiungersi. Quando James non sta con Fred, sicuramente lo si può trovare con Dominique, mentre si intrufolano nelle cucine, mentre studiano in silenzio in biblioteca o mentre stanno sdraiati sul prato nel Cortile.
“Ape Frizzola?” propone James, passandole il dolcetto. Ormai ne ha sempre qualcuna con lui, se per caso la cugina si arrabbiasse.
“Perché ce le hai sempre in tasca?” ridacchia Dominique, afferrandola e mettendosela in bocca.
“Mi piacciono”
“Tu preferisci i Calderotti”
“Ma tu le Api Frizzole”
 

 
Sa chi sei
Sa chi non sarai
Non si aspetta un altro
Non aspetta altro
Sa chi sei
Sa che cosa vuoi
Sa che cosa hai dentro
Sa quando è il momento
Sa ballare lento
Sa restarti dentro
 


La prima volta che James si è reso conto di aver bisogno di Dominique nella sua vita è stato al quinto anno, dopo la partita tra Serpeverde e Grifondoro. La prima partita da Capitano di James. La sua carriera da Capitano iniziata con una sonora sconfitta.
James ha la testa appoggiata al tronco di un albero del cortile, anche se è buio, pioviccica ed è ora di cena. Non dovrebbe stare lì, ma non vuole alzarsi, né vedere nessuno.
Così quando scorge un’ombra che si avvicina con un ombrello, urla subito bruscamente “Vattene via”
“Ho sentito dire che le cure con il fango fanno bene alla pelle e rendono più belli” risponde la figura e James riconosce subito la voce della cugina: non vuole farsi vedere così da lei.
“Vai via, Domi, per favore” mormora, con un tono più gentile.
“Sei già abbastanza carino, James, non c’è bisogno che ti riempi di fango stando qui fuori” lo ignora la cugina, sedendosi accanto a lui e coprendolo con l’ombrello “E sei il miglior giocatore di Quidditch che conosco, sei diventato Capitano a soli quindici anni. Una sconfitta non è la fine del mondo. Recupererai”
E quando Dominique gli sorride, i denti perfetti che brillano nell’oscurità, James sa che la cugina ha ragione. E che lei gli rimarrà accanto comunque.
 

 
La ragazza dei tuoi sogni
Quando è giù tu riesci sempre
a farla stare meglio
 


La prima volta che James ha avuto davvero paura è stato quando Dominique è caduta dalla scopa e ha fatto un volo di quattro metri, prima di atterrare malamente sulla spalla.
La vede trattenere le lacrime e, conoscendo il suo carattere orgoglioso, la prende di corsa in braccio e la porta da Madama Chips; Dominique non gli lascia andare la manica del mantello per tutto il tempo che l’Infermiera la visita.
“Deve tenere la spalla immobile per qualche giorno o potresti avere delle ripercussioni sulle ossa”
“Potrò continuare a giocare a Quidditch?”
“Se sta ferma in questi giorni, sì”
L’infermiera se ne va poco dopo e finalmente un James confuso si gira verso la cugina “Tu non giochi a Quidditch”
“Ci gioco con te. Non voglio smettere”
“Anche se Madama Chips non ti farà più giocare ti porterò dietro di me sulla scopa e giocheremo sempre così”
“Promesso?”
“Promesso” la rassicura James e il sorriso che riceve in cambio è il regalo più bello del mondo.
 

 
Ed è bella che fa voglia
Anche dopo tanti anni
Quando stira, quando è in bagno
 


La prima volta che James ha capito di essersi innamorato è stato nell’estate tra il sesto e il settimo anno; è a casa di Dominique perché zio Bill e zia Fleur sono dovuti andare in Francia per dei documenti burocratici e sua cugina non voleva rimanere da sola. Victorie è da Teddy e Louis dorme da Hugo, così James non ci aveva pensato due volte ed era andato a trovarla.
“Ti vanno degli hamburger per cena?” gli domanda Dominique: è accanto ai fornelli con una vecchia maglietta del padre, che le sta lunga e le arriva fino a metà coscia, e con i capelli raccolti malamente con una matita.
Non ha il mascara, né il correttore, ha solo un lucidalabbra alla ciliegia che ha un profumo inebriante. E James pensa che vorrebbe disperatamente baciarle le labbra e sentire l’odore sulla sua pelle.
 

 
E sa ridere di gusto
E fa ridere anche te
Proprio come un vecchio amico
 


Il primo bacio di James non è stato nulla di speciale. Nemmeno se lo ricorda bene, a dire la verità, e sicuramente non sa il nome della ragazza che lo aveva baciato. È per questo che considera come primo bacio quello di sua cugina: sono sull’Espresso per Hogwarts per andare al castello per l’ultimo anno e sono rimasti soli nella cabina. Dominique ha i piedi appoggiati sulle sue gambe, la schiena contro il finestrino e gli sta raccontando dell’ormai imminente matrimonio di Teddy e Victorie.
“Mi fai da cavaliere, James?” gli propone e il ragazzo le sorrise dolcemente.
“Ma certo. Anzi, sarò il tuo principe azzurro”
Dominique ridacchia, sposta le gambe e si sporge verso di lui, sfiorandogli leggermente una guancia con le labbra.
“Vestiti carino” commenta solo, tornando seduta com’era prima.
E quando James si passa una mano sulla parte appena baciata capisce che di baci veri – ancora – non ne ha mai ricevuti. E che spera che questo sia solo il primo.
 

 
E si gioca lasorpresa
Quella che ti ci voleva
Nel momento più azzeccato
 


La prima volta che James è rimasto sinceramente sorpreso è stato al matrimonio di Teddy e Victoire, nelle vacanze di Natale del suo ultimo anno.
È seduto sul dondolo sul retro della Tana insieme a Dominique, che era stanca dei tacchi e della confusione – che arriva comunque fino a lì – e che gli aveva chiesto di accompagnarla a sedersi un attimo. In cielo ci sono tante stelle e la cugina le guarda una per una, mentre lui non riesce a staccarle gli occhi di dosso.
“Perché mi guardi?”
“Non ti sto guardando” ribatte subito James, girandosi.
Sente un piccolo movimento e in un attimo il profumo di Dominique lo avvolge; le dita della cugina le sfiorano il viso e lo costringono a guardarla, mentre le sue labbra soffici catturano quelle del ragazzo.
James è troppo incredulo per muoversi o per fare qualsiasi cosa e non riesce a proferire parola quando Dominique si stacca e lo guarda maliziosa.
“Ti sei vestito bene, questa sera”
 

 
E ti sa prendere in giro
Fino a fartelo capire
Cosa conta per davvero
 


La prima volta che James ha capito davvero quello che voleva è stato l’ultimo giorno di scuola del suo ultimo anno.
C’è una festa nella sua Sala Comune, ma sia lui che Dominique sono sgattaiolati fuori dai propri dormitori per incontrarsi in un’aula del settimo piano; James è appoggiato al muro e sta baciando dolcemente la cugina, stringendola tra le sue braccia.
“Fred ti starà cercando come un pazzo in questo momento”
“E tu dovresti ricordare a Louis di preparare il baule o domani perderà il treno”
“Ha quattordici anni, saprà cavarsela” minimizza Dominique, spostando indietro il ciuffo di James “E poi preferisco stare qui con te”
“Perché speri che ti abbia portato le Api Frizzole?”
“No, perché ti amo e non vorrei passare il mio ultimo giorno ad Hogwarts con nessun altro che non sia tu”
E mentre gli occhi chiari di Dominique brillano nel buio della stanza James vorrebbe piangere, ma sa che la cugina lo prenderebbe in giro. Vorrebbe dirle che la ama anche lui e che non è giusto che siano cugini. Vorrebbe promettergli la luna e le stelle, ma la farebbe solo ridere.
Così si limita a stare in silenzio e a chiudere gli occhi, appoggiando la fronte su quella di Dominique.
“Lo so” commenta, senza guardare quella che è sicuramente un’espressione accigliata messa su dalla cugina “Comunque le Api Frizzole te le ho portate sul serio”






Felpie's Corner
Questa storia non è stata premeditata, ma mi è saltata alla mente così, in questa domenica nuvolosa, dove dovrei fare tantissime cose invece che scrivere, eppure eccomi qui.
La coppia James Sirius/ Dominique mi piace tantissimo, non so nemmeno dire il perché, ed adoro Ligabue, che ha fatto uscire questa nuova splendida canzone e quindi ho pensato: "Perchè no?"
Spero di avervi fatto passare cinque minuti di lettura piacevole e che qualcuno di voi condivida questo mio amore per loro.
A presto,
Felpie

 
   
 
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