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Autore: Severa Crouch    15/11/2020    6 recensioni
Cosa succede quando l’Oscuro Signore decide di far sperimentare ai suoi fedeli Mangiamorte lo smartphone? Riuscirà ad aumentare l’efficienza delle sue azioni o la situazione gli sfuggirà di mano?
Una storia per nulla seria, nata da uno sclero su Facebook.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Mangiamorte, Rita Skeeter, Voldemort
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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Premessa: questa storia nasce da uno sclero su Facebook.

Chi mi segue sa che, di solito, sono un po’ fissata con le timeline e il canon. Ecco, dimenticatevi tutto. Non so nemmeno se sono riuscita a mantenere l’IC dei personaggi. Io ci ho provato, ma chissà. Troverete personaggi mescolati, gente viva, gente morta e ovviamente il Ministero di Fudge con la Umbridge ai giorni nostri e non negli anni Novanta. In fondo alla storia trovate altre note.

 

 

Deatheaters gonna rule

 

Capitolo 1

 

 

 

L’Oscuro Signore era rimasto folgorato dagli incontri con Rita Skeeter.

Ogni volta che vedeva quella strega finiva per avere delle idee grandiose e innovative. La Skeeter era aggiornata, era una Mezzosangue come lui, a cavallo tra i due mondi, e così, quando lei gli aveva confessato di essere preoccupata per il futuro del giornalismo, perché Internet e la comunicazione mobile stavano trasformando tutto, lui aveva iniziato a riflettere.

In fondo, lui era stato il precursore di quei sistemi di tracciamento, con il Marchio Nero sapeva sempre dove fossero e cosa stessero facendo i suoi Mangiamorte. Quello che però non riusciva a fare, e su cui si stava arrovellando da diversi mesi, era trovare un sistema che permettesse di consultarsi in modo più rapido. Le ultime riunioni da Malfoy erano state imbarazzanti. Prima Yaxley si era presentato con la treccia sfatta, poi Dolohov si era Materializzato con la camicia macchiata di rossetto e persino Lucius era stato sorpreso con un bigodino rimasto impigliato nei capelli. Era diventato chiaro che bisognava trovare una soluzione per mantenere le distanze.

C’era un altro aspetto che suggeriva quanto fosse una buona idea mantenere le distanze: non sopportava più Bellatrix e Barty e i loro continui battibecchi su chi fosse il miglior Mangiamorte. All’inizio si era crogiolato nel vederli sfidarsi e aveva persino alimentato la loro competizione, ma adesso la cosa stava diventando sfibrante.

Bellatrix gli saltava addosso non appena Barty si distraeva e quel ragazzo continuava a chiamarlo per qualsiasi cosa, desideroso di conferme, come un bambino che sta attaccato alla gonna della madre per fargli vedere i disegni o le poesie che aveva imparato a memoria. Certo, Barty mostrava quanto stesse crescendo nel torturare le vittime ma, anche qui, la gara con Bellatrix si stava trasformando in un’escalation di orrore inutile e gratuito il cui unico effetto era terrorizzare Auror e Babbani più del necessario. L’Oscuro Signore spesso preferiva un lavoro veloce, pulito con il ricorso alla Cruciatus per terrorizzare i traditori, cosa gli importava dei Babbani? Quelli andavano uccisi e basta! Non era il caso di sprecare tempo con le torture e rischiare di essere scoperti dagli Auror.

Insomma, questa continua competizione lo stava esasperando e l’idea di mantenere le distanze e restare in contatto iniziava a sembrare ottima. Avrebbe potuto tornare a pensare alle cose importanti come concentrarsi sullo studio delle Arti Oscure e trovare un modo per uccidere Potter che era maledettamente sopravvissuto alla battaglia di Hogwarts. Tutti loro erano usciti ammaccati da quella battaglia e ora che le ferite si stavano rimarginando, era giunto il tempo di progettare le prossime mosse.

Si disse anche che quando avrebbe voluto Bella, avrebbe potuto chiamarla a sé individualmente, senza dover rendere conto agli altri o sopportarsi il broncio del marito cornuto. Gli sembrava una scelta decisamente vantaggiosa.

Rita Skeeter gli portò dei telefoni di ultima generazione: “Usi gli iPhone,” gli aveva detto, “non solo perché li usano tutti i top manager, ma anche perché sono semplici da usare e visto che i suoi adepti non sono pratici, qui è impossibile sbagliare. Insomma, sono a prova di idiota.”

Lord Voldemort si era irritato per quell’ultima affermazione. Insomma, i suoi Mangiamorte erano il meglio del meglio del mondo magico, ma effettivamente la loro avversione per i Babbani li rendeva poco pratici verso tutto ciò che era innovazione. Era comunque convinto che la superiorità dei maghi si sarebbe dimostrata e che in poco tempo avrebbero imparato a usare quegli strumenti anche meglio dei Babbani.

“Ma non c’è pericolo di violare lo Statuto di Segretezza?” domandò Lord Voldemort che non voleva che tutti i suoi piani venissero conosciuti prima del tempo.

“WhatsApp è una chat protetta da un sistema di crittografia, un po’ come parlare con un Muffliato,” spiegò la Skeeter, “gli altri non possono ascoltare se non con strumenti molto sofisticati. Il resto di Internet ha le app magiche installate. Sono applicazioni diverse da quelle dei Babbani, così si può parlare di tutto senza timore di essere scoperti. Nemmeno i più grandi esperti informatici del mondo babbano possono entrare nel Wizard-Net.”

Grazie a quelle parole, Lord Voldemort superò le ultime remore e decise di convocare quella che sperava sarebbe stata, per un bel po’, l’ultima riunione dei Mangiamorte. In quell’occasione avrebbe comunicato ai suoi seguaci la novità.

“I vostri telefoni sono già configurati. Useremo WhatsApp, una nuova applicazione, per comunicare. Potremo scambiarci informazioni, fotografie, persino la posizione, così se durante una missione avete bisogno di rinforzi, non vi servirà altro che inviare la posizione e gli altri vi raggiungeranno. Saremo sempre in contatto.”

 

***

 

A quelle parole un sorriso si allargò sul volto di Barty. Sarebbe stato sempre in contatto con il suo Signore. Lui era tra i più giovani del gruppo e non vedeva l’ora di dimostrare che sarebbe stato il migliore anche nell’uso di quella diavoleria Babbana.

Prese il telefono e per prima cosa creò la sua e-mail.

Ovviamente non poteva utilizzare il nome vero, altrimenti suo padre l’avrebbe scoperto. Era certo che il Ministero della Magia avesse spie ovunque, anche nell’Internet. Magari c’erano Auror appositi che utilizzavano speciali Spioscopi per monitorare il traffico di Internet e non voleva correre rischi. Rimase un po’ di tempo davanti al nome da scegliere. Provò: deathlyassassin, ma era già preso, deathly63, idem. Sbuffò. Non poteva lasciarsi fermare così, quando ebbe un’idea. Sorrise tra sé e sé e scrisse: “Closerthanason💀”. Era libero. Perfetto. Quello sarebbe stato il suo soprannome e l’Oscuro Signore avrebbe apprezzato tutta quella devozione.

Si ritrovò nel gruppo “Deatheaters gonna rule” e guardò gli altri soprannomi. Alzò le sopracciglia fino a farle scomparire sotto i ciuffi di capelli color paglia nel vedere il soprannome che si era scelta quella stronza di Bellatrix. “HisbestLieutenant🖤” con tanto di cuore nero accanto al nickname. Barty sbuffò e digitò: “Eccomi, mio Signore, il telefono è configurato e pronto per servirla.”

Sorrise nel pensare che sarebbe stato il primo ad aver scritto nel gruppo e quella circostanza non sarebbe mai mutata. Subito dopo Bellatrix gli rispose: “Bravo, Bartino piccino, vuoi un applauso?” seguito da un’immagine animata di uno Snaso che applaudiva.

“Stronza,” mormorò sottovoce.

“Ci sono anch’io!” scrisse Rabastan, mandando una foto del suo primo piano. Barty si morse il labbro e si domandò se quella foto l’avrebbe potuta ritrovare da qualche parte. Decise di esaminare il resto del telefono. Cliccò su “foto” e trovò lo scatto di Rabastan. Tutto sembrava molto semplice. Guardò le altre App. Quel telefono era pieno di pulsanti da premere che il manuale di istruzioni chiamava “icone”. Si disse che doveva studiare il tutto.

Alzò lo sguardo verso la sua fidanzata e le domandò che soprannome avesse scelto.

“MinistryInsights” disse lei divertita. Da quando la Umbridge era diventata la Sottosegretaria Anziana del Ministro della Magia, essere la sua assistente le aveva fatto fare una certa carriera sia tra i Mangiamorte che i ministeriali.

Barty sbirciò sullo schermo e le domandò cosa stesse guardando. Alexandra gli mostrò il telefono avvicinandosi a lui: “Ho scoperto queste due App: Pinterest ha un sacco di idee su come apparecchiare la tavola. Guarda che meraviglia questo servizio da tè!” esclamò eccitata. Barty non aveva mai capito come la sua fidanzata potesse passare dalle trattative politiche ai servizi di porcellana, ma evidentemente l’affinità tra lei e la Umbridge doveva fondarsi su qualcosa. Alexandra fece scomparire le foto dei servizi da tè e aprì un’altra app. “Poi c’è Instagram,” disse, “qui si possono caricare delle foto. Mi sa che Lucius l’ha scoperta prima di me perché mi è comparso tra le persone che potrei conoscere.”

Alexandra gli mostrò il telefono e Barty diede un occhio al profilo di Malfoy. Quel dannato pavone aveva trovato lo strumento perfetto per ostentare la sua ricchezza. Il suo profilo era pieno di foto in vari posti del Maniero, persino a bordo piscina con Narcissa dietro che prendeva il sole in bikini.

“Guarda, c’è pure il profilo di Narcissa!” esclamò Barty.

“Ciao a tutti! Oggi facciamo il tour del mio armadio! È pieno di abiti da strega fatti dalle più celebri sarte del mondo magico!” Mostrava le vesti da strega commentando le stoffe: “Questa è seta che arriva dal Giappone, mentre questo è broccato inglese dell’Ottocento!”

Barty restituì ad Alexandra il telefono annoiato. Riprese in mano il suo e trovò una notifica da parte di Rabastan. Un messaggio privato: “Ho voglia di un gelato da Florian.”

“Anch’io,” gli rispose. Era il loro messaggio in codice per dire che avevano voglia di scopare. Presto Alexandra sarebbe tornata al Ministero e lui avrebbe avuto casa libera. Il fatto che abitassero proprio sopra la gelateria di Florian rendeva ancora più evidente il sottotesto. Questa cosa di non dover aspettare i tempi di volo dei gufi stava diventando interessante.

 

***

 

Alexandra non aveva molto tempo per stare dietro al telefono che le aveva dato l’Oscuro Signore. A differenza degli altri, lei lavorava – sul serio – e la Umbridge era un capo piuttosto impegnativo. Per non parlare di Percy Weasley che, da quando era diventato assistente di Fudge e aveva scoperto che lei aveva uno di quei telefoni, non faceva altro che mandarle dispacci e comunicati via WhatsApp per avere la sua approvazione.

Per quel motivo, teneva il telefono con il silenzioso per tutto il giorno e quando usciva dall’ufficio cercava di recuperare quanto era accaduto. L’Oscuro Signore aveva precisato che in ogni caso l’uso del Marchio Nero non sarebbe stato abbandonato e quindi se il suo Padrone avesse avuto bisogno di lei, l’avrebbe chiamata come aveva sempre fatto.

Tornò a casa e vide che Barty non era rientrato. Preparò la cena e si sistemò sul divano a guardare le notifiche. Sospirò nel vedere venti messaggi non letti tutti provenienti da Percy Weasley: un misto delle nuove circolari e di pettegolezzi. Gli rispose con un generico “grazie, Percy.” Si accorse che venne visualizzato dopo pochi secondi. Per Salazar, Percy, ma non hai una vita?

Bertha Jorkins le mandò delle foto di alcune streghe che si erano presentate a lavoro con degli outfit improbabili (una aveva una cuffia da bagno in testa). Le rispose con delle faccine che avevano le lacrime agli occhi per le risate.

La chat successiva le fece alzare gli occhi al cielo.

Bertie Higgs le scriveva: “Ciao Alex, come stai? Oggi al lavoro eri bellissima, proprio adorabile, una perfetta britannica. Mi piacerebbe prendere con te un caffè, ma tu puoi ordinare un tè, uno di questi giorni. Sai, Malocchio vuole mandarci in missione nelle Highlands, pare che Tu-Sai-Chi stia trattando con i Giganti, ma tu non dirlo a nessuno. Insomma, mi chiedevo se ti andasse di salutarmi. Sai come sono suscettibili i Giganti… Potrei tornare schiacciato!”

Alexandra scosse la testa. Aveva provato a tenere a distanza quell’Auror, ma lui era un corteggiatore piuttosto insistente e nemmeno il fidanzamento con Barty l’aveva fermato. Non lo aveva mandato al diavolo solo perché era un Auror dalla lingua lunga e continuava a passarle informazioni interessanti. Girò il messaggio nel gruppo dei Mangiamorte scrivendo: “McNair, tra qualche giorno arrivano gli Auror.”

“Grazie per l’info,” rispose HippogriffHunter.

“@MinistryInsights ma quindi uscirai con un Auror?” domandò quella pettegola della Carrow.

“@Sleepingbeauty non ne ho alcuna intenzione.”

“@MinistryInsights guarda che non è male l’idea di @Sleepingbeauty. Potresti avere altre informazioni.”

“@SlytherinHeir, mio Signore, come vede le informazioni mi arrivano anche senza doverci uscire.” L’Oscuro Signore non poteva costringerla a uscire con Higgs, proprio no. Insomma, lei era fidanzata con Barty e se era vero che in quel periodo le cose tra loro erano un po’ morte, era anche vero che se avesse colto l’invito di Higgs, poi non se lo sarebbe tolta più dalle scatole.

Si ricordò di aver preparato gli oroscopi per la settimana successiva e li mandò a tutto il gruppo. Da quando aveva scoperto le app di grafica, si divertiva a fare le card personalizzate per ogni segno zodiacale, in modo che tutti i Mangiamorte sapessero cosa il futuro avesse in serbo per loro. La Divinazione non era mai stata tanto divertente.

Il primo commento che ricevette fu quello di Barty: “Sono uscito stasera ma non ho letto l’oroscopo…” con sotto l’immagine del cantante. Seguì quello di Bellatrix: “Non è Rio de Janeiro ma c’è un clima fantastico!” seguirono faccine che ridevano.

“Io ti giuro stasera che ti cerco nel traffico. Sotto le unghie e nei bar, fino al mare del baltico. Perché non mi ricordi nessuna guagliona. Una cassa che suona, una casa che brucia tutta la notte, tutta la notte” commentò Rodolphus. Le strappò un sorriso perché poi lesse: “@MinistryInsight, tornando seri, mi leggeresti le foglie di tè?”

“@ArDemonio51 è un po’ complicato da telefono, posso provare a fare la lettura della mano se scatti una buona foto.”

Alexandra saltò sul divano quando Avery postò la foto della sua mano che reggeva quella che doveva essere la sua erezione con il messaggio: “Ecco la mia mano.”.

Le reazioni non si fecero attendere. Lucius commentò “@Deathlyhot che schifo! Mi hai fatto andare la cena di traverso!”

Seguì Piton: “@Deathlyhot il solo commento possibile è: Desolante.” Aggiunse anche: “@Richwizardinglife non è un po’ tardi per cenare?”

“@HalfbloodPrince ero al dolce. Se ci ripenso mi va il Firewhisky di traverso.”

“@Deathlyhot guarda che @MinistryInsight è abituata a ben altri standard” commentò Rabastan. Alexandra aggrottò le sopracciglia. “E tu come lo sai @ DeathlyWhisperer?”

“@MinistryInsight non ci vuole molto per superare @Deathlyhot” commentò Rodolphus. La situazione stava diventando imbarazzante. Persino Bellatrix, che di solito rideva alle battute cameratesche, si innervosì: “@Deathlyhot, spero per te che la pianterai di renderti ridicolo in questo gruppo! Aspetta che questa foto la veda il nostro Padrone @SlytherinHeir e la Cruciatus dell’altro giorno sarà una carezza in confronto a quello che passerai! Salazar che schifo e che imbarazzo! Mai nella mia vita mi è capitato di dover assistere a tanta miseria! Ce l’hai piccolo, fattene una ragione che qui di hot c’è solo il tuo soprannome ed è una menzogna più che una promessa!”

Bastò che Bellatrix citasse l’Oscuro Signore e questi si manifestò subito: “@Deathlyhot se non cancelli quella foto entro dieci secondi e chiedi scusa a @MinistryInsights e a tutti noi per lo spettacolo indegno che hai mostrato, mi Materializzo da te e mando a tutti il video della Cruciatus che ti beccherai. Siamo Mangiamorte, siamo l’élite del mondo magico, non siamo un branco di adolescenti arrapati. Le tue foto mandale in privato, nessuno vuole più vedere il cetriolino che hai tra le gambe.”

La foto scomparve immediatamente.

 

***

 

Rabastan non riusciva a credere di aver trascorso un pomeriggio e una serata intera con Barty. Avevano fatto sesso sfrenato fino a poco prima che la Turner rientrasse a casa e poi se l’erano squagliata. Rabastan aveva portato Barty a cena fuori, in un ristorantino di un proprietario che sapeva mantenere la riservatezza, dalle parti di Nocturn Alley.

Avevano assistito alla figuraccia di Avery. Barty non era intervenuto, ma Rabastan sì, anche per non destare sospetti. Insomma, sarebbe apparso strano se entrambi fossero stati sconnessi sempre nello stesso momento. Fortunatamente, l’Oscuro Signore era intervenuto a riportare l’ordine e la chat adesso era tranquilla.

Barty gli sorrideva dall’altra parte del tavolo con uno dei suoi ghigni sadici e Rabastan sentì i pantaloni opprimergli. Di nuovo. Lo vide sporgersi verso di lui e sussurrargli nell’orecchio: “Credo di aver fatto un colpaccio, Rab!”

Gli occhi marroni scintillavano di una gioia incredibile e la luce della candela rischiarava le sue lentiggini. Rabastan si trattenne dal desiderio di baciarlo lì, nel locale, incurante di tutti gli altri avventori. Si limitò a rispondergli: “Di che si tratta?”

“Sono riuscito a infiltrarmi in un gruppo Facebook segreto: L’esercito di Silente.”

“No! Per Salazar, Merlino e Morgana! È un colpaccio!”

“Che dici? Avviso l’Oscuro Signore?”

“Sì, assolutamente, vorrà saperlo immediatamente!”

Barty sorrise. Era bellissimo quando sorrideva con le labbra sottili e l’eccitazione del momento gli faceva saettare la lingua sulle labbra, in quel modo che alcuni giudicavano da psicopatico, mentre lui lo trovava arrapante. Barty avviò una videochiamata. Rabastan era al suo fianco, ma ebbe modo di non finire nell’inquadratura. Voleva solo assistere alla gioia dell’Oscuro Signore.

“Che diavolo vuoi Bartino?” La voce di Bellatrix li sorprese entrambi. Barty si infuriò: “Che cosa ci fai tu con il telefono del Padrone?”

“Sono con lui, mi pare ovvio.”

Barty aprì la bocca scandalizzato ed esclamò: “Ma sei nuda!”

Rabastan vide il sorriso di Bellatrix farsi largo sul volto. Bellatrix annuì: “Sì, Bartino piccino, sono nuda e tu ci hai interrotti. Padrone, quell’impiastro di Crouch la cerca!” L’inquadratura venne mossa e comparve l’Oscuro Signore coperto da un lenzuolo. “Dimmi, Crouch, spero per te che sia importante.”

“Oh, Padrone! Certo che lo è, non mi sarei azzardato a disturbarvi, altrimenti!” si precipitò a chiarire. Rabastan osservava il modo in cui Barty si accaldava quando parlava con l’Oscuro Signore, le sue guance si tingevano di rosso, mentre lo sguardo riusciva a passare dallo smarrimento per la paura di deluderlo, alla follia omicida, fino al più cieco fanatismo. Erano sempre brillanti gli occhi di Barty quando parlava con l’Oscuro Signore, ed anche per questo motivo Rabastan non aveva voluto perdersi quella videochiamata.

“Mi sono infiltrato nel gruppo Facebook segreto dell’Esercito di Silente, Padrone! Avrò molte informazioni su Potter e i suoi seguaci!”

“Ottimo lavoro, Crouch! Fammi sapere se ci sono novità.”

Lord Voldemort lo liquidò con poche parole. Barty riportò lo sguardo su Rabastan e gli disse: “Hai sentito, Rab? Ha detto che ho fatto un ottimo lavoro!” Era così ingenuo, a volte, e si accontentava di così poco. Rabastan, però, voleva che Barty riuscisse nella missione e se avessero scoperto qualcosa di importante, poi, avrebbero condiviso la gloria insieme.

“Guardiamo insieme questo gruppo…” gli propose e Barty acconsentì. Si avvicinarono e iniziarono a leggere i vari messaggi, le risposte e i contenuti che venivano condivisi nel gruppo. Era una noia mortale. Luna Lovegood postava le cialtronate del Cavillo a cui rideva solo Ron Weasley. Fred e George Weasley pubblicavano video di scherzi idioti che non facevano ridere nessuno.

“Per Salazar, questi vorrebbero essere i salvatori del mondo magico?” si domandarono con Barty.

Hermione Granger aveva postato l’immagine di una papera di gomma con su scritto: “Cosa dice una papera subatomica?” e un fumetto della papera che esclamava: “Quark!” Sotto qualche reaction di risate e il commento di Ron Weasley: “Scusa Hermione qual è l’esatto funzionamento di una papera di gomma? Mio padre se lo chiede da anni.”

Ginny Weasley intervenne poco dopo: “Ron, era una battuta. Quack, Quark, i quark! Per Godric, lo so persino io!”

Rabastan si domandava come facesse Hermione a stare con un simile idiota. Poi, ebbe l’idea del secolo: “Scrivi in privato a Hermione,” sussurrò a Barty. Lo vide aggrottare le sopracciglia sorpreso per la richiesta: “Per dirle cosa?”

“Per creare un legame. Guarda che impiastro di fidanzato che ha. Sicuramente arriverà a confessare qualcosa di importante, come fa quell’Auror con Alex.”

Barty obbedì e aprì l’app di messaggistica, contattò Hermione e le scrisse: “Ciao, perdona la curiosità, ma non ti stanchi mai di non essere capita? La battuta era carina e anche piuttosto semplice.”

Barty guardò Rabastan e gli disse: “Non mi risponderà mai.”

“Ciao! Ron ha altre qualità. Sono felice che ti sia piaciuta la battuta.”

Rabastan gli lanciò un sorriso trionfante: “Visto? Ha messo anche la faccina arrossita, vuol dire che ha apprezzato.”

“Voglio sperarlo. In ogni caso puoi avere di meglio.”

“Se è un modo per provarci non attacca. Io amo Ron.”

“Provarci? Oh no, io sono già impegnato” Barty osservò Rabastan perplesso e lui gli spiegò: “Devi dimostrarti innocuo, ora è sulla difensiva. Vedrai che piano piano si apre.”

“Come fai a saperlo?” gli domandò quell’ingenuo di Barty. Rabastan rise e gli disse: “Perché continua a risponderti. L’hai incuriosita. Però non dobbiamo essere noi a chiuderci, dobbiamo lasciare aperto uno spiraglio.”

“E la tua fidanzata sa che parli in chat con altre ragazze?”

“Era solo una curiosità, non ho secondi fini. Ho la fortuna di avere una fidanzata con cui c’è una grande intesa intellettuale, per questo mi domandavo se non fossi stanca di non essere capita. La mia ragazza ha riso subito alla foto che le ho girato. Scusa, ora la smetto di disturbarti.”

“Non mi disturbi.”

Barty e Rabastan si scambiarono uno sguardo di trionfo. “La lasciamo macerare nel suo brodo. Scrivile solo grazie, me lo ricorderò e poi chiudi. Ti scriverà lei.”

 

***

 

Bellatrix era su tutte le furie. Quell’impiastro di Crouch le aveva rovinato l’orgasmo con l’Oscuro Signore. Come si permetteva di avviare una videochiamata senza nemmeno preavvisare? Certo, era stato divertente vedere il modo in cui gli si era spezzato il cuore quando lei era comparsa al posto dell’Oscuro Signore. Era l’unica a poter rispondere alle chiamate al posto del suo Padrone. L’unica ad avere quel privilegio. Soprattutto se in quel momento il suo Padrone era impegnato tra le sue gambe.

Camminava avanti e indietro per Villa Malfoy con il telefono in mano quando arrivò Rabastan con l’aria svagata e un profumo che le ricordava troppo quello di Crouch. Si disse che doveva avere le traveggole per sognarsi anche il profumo di quel maledetto.

“Ciao, Bella, hai visto la risposta di Barty ad Avery?” le domandò.

Bellatrix alzò lo sguardo al cielo. “Non mi nominare MrCetriolino, altro che Deathlyhot. Al massimo si può morire di noia con quello lì!” Poi però guardò nel gruppo e vide che Avery aveva tentato di provocare Barty sulle mancate risposte e Barty aveva postato qualcosa. Era un video in cui imitava un comico che imitava un cantante. Il testo faceva: “Ho paura di uscire quando ci sei tu. Va a finire sempre in bianco e non si scopa più. A ‘sto punto rimanevo a scuola un anno in più. Happy ending sotto il banco e kinder colazione più.” Con tanto di gesto eloquente sull’happy ending.

“Sono due idioti,” commentò Bellatrix che non si era accorta di quante altre applicazioni vi fossero. Rabastan le mostrò gli ultimi video di Narcissa. A quanto pare sua sorella aveva un nutrito pubblico di streghe che le chiedevano consigli di moda e di make-up, oltre che di arredamento e di etichetta.

“Pare che tua sorella stia iniziando ad essere notata dalle case di moda,” le disse Rabastan. “Soprattutto da quando Rita Skeeter ha condiviso una sua storia su Instagram.”

Le capitò sotto gli occhi una storia di Barty che aveva il profilo privato e condivideva solo con i suoi amici. Era stato costretto ad accettare il contatto di Bellatrix. Il video ritraeva dei Babbani che si contorcevano sotto l’effetto delle Cruciatus e accanto a lui c’era l’Oscuro Signore. Barty non lo aveva inquadrato, ma Bellatrix aveva riconosciuto la veste del suo Padrone.

“Quel miserabile ragazzino!” esclamò inviperita. Perché il suo Padrone aveva deciso di andare a Cruciare i Babbani senza di lei? Quel pensiero la stava affliggendo.

“E adesso, ci trovate su Tinder o Grindr!” esclamò Barty.

Bellatrix lanciò uno sguardo interrogativo a Rabastan che scoppiò a ridere. “Non dirmi che non sai cosa sono Tinder e Grindr?” Bellatrix scosse il capo. Prese il telefono di Rabastan e osservò le due applicazioni: servivano per avere incontri occasionali. Iniziò a sfogliare i profili che comparivano quando incrociò SolveTheRiddle. Il suo cuore ebbe un sussulto: quei lineamenti, quegli occhi, quel ghigno. L’Oscuro Signore era su una di quelle app per incontri? Non era forse soddisfatto dei suoi servigi?

“Non è niente, Bella, è uno scherzo. Dolohov ci ha obbligato a farci tutti il profilo. Guarda c’è persino Avery.” Rabastan cercava di tranquillizzarla, ma Bellatrix era con la mente assente. Lui continuava a dirle: “Sai, com’è Antonin, da quando è rimasto vedovo si è dato alla pazza gioia.”

“Siete tutti là? Anche Rodolphus?”

“No, Rodolphus ha cancellato il profilo.”

Come era possibile che suo marito, l’unico uomo di cui si sarebbe volentieri sbarazzata, aveva cancellato il profilo, mentre il suo Signore che la chiamava la mia Bella, era su quell’applicazione? Quella notizia le dava il capogiro. Sullo schermo del telefono di Rabastan comparve l’anteprima di un messaggio da parte di Barty: “Rabastan, vieni subito. Ti mando la posizione.”

Rabastan le sfilò il telefono dalla mano e le disse: “Devo andare.” Bellatrix rimase interdetta da quella reazione. “Dì a Crouch di farsi fottere, non puoi rinunciare a una nostra serata perché lui ti ha detto di raggiungerlo! Che stia con la Turner.”

Il telefono di Bellatrix si illuminò e l’Oscuro Signore scrisse: “Bella, vieni immediatamente da me.” Seguì una chiamata con il Marchio Nero che riempì di gioia ed eccitazione l’animo di Bellatrix. Rabastan la osservò ghignando: “La tua serata è appena diventata più interessante! A dopo!”

Entrambi si Smaterializzarono.

 

***

 

Alexandra non vedeva Barty da giorni. Sapeva che stava lavorando a qualcosa con Rabastan e si disse che quei due si stessero anche divertendo insieme. La cosa non le dispiaceva. Dopo tutto, da quando era morto Regulus, Barty aveva bisogno di un po’ di distrazione e di quelle attenzioni che lei non era in grado di dargli. Tuttavia, iniziava a sentirsi un po’ trascurata. Passare le serate da sola non era per nulla divertente. Postò sulle storie di Instagram la foto del suo calice di vino rosso, un bordeaux dell’annata precedente, e un bel piatto di fine porcellana con qualche tartina, un po’ di camembert, del roquefort e del prosciutto. Aveva curato l’apparecchiatura nei minimi dettagli. “#Relax Domani è finalmente venerdì.”

Nel giro di qualche minuto le arrivarono dei cuori. Alzò gli occhi al cielo nel leggere il commento di Bertie: “Vorrei poterti fare compagnia.”

Subito dopo, si sentì citata in una storia di Rodolphus: “Ottimo abbinamento di vino e formaggi!” Poi Rodolphus le mandò un messaggio privato con una foto di un calice di vino rosso: “Ti faccio compagnia dalla Cornovaglia. Cin cin! I vini francesi sono i migliori.”

Sorrise guardando l’immagine del bicchiere di Rodolphus e gli mandò un cuore. Bevve un sorso di vino e rispose: “Grazie, anche se bere in compagnia ha tutto un altro sapore.”

“Mandami la posizione e mi materializzo da te. Porto anche il vino.”

“Ma io ho aperto la bottiglia!” esclamò con la faccina che rideva.

“Qual è il problema? Le beviamo entrambe!” Rodolphus aggiunse la faccina con l’occhiolino e Alexandra scoppiò a ridere. Non sapeva perché lo stava facendo. Forse era il vino, ma gli mandò la posizione. Qualche secondo dopo, Rodolphus era nel suo salotto con la bottiglia di vino rosso e il suo calice in mano. Si sedettero sul divano e iniziarono a bere vino e mangiare formaggi e chiacchierare dimenticando l’esistenza del telefono.

A fine serata, Rodolphus le fece un baciamano galante e Alexandra sentì le ginocchia tremarle. La guardò con i suoi occhi neri, così profondi, e le sussurrò: “È stato un vero piacere bere insieme, spero ci sarà un’altra occasione.”

Alexandra era arrossita e aveva annuito. “Anche per me è stato un piacere.”

“Adesso vado, non vorrei mettermi in imbarazzo,” le disse prima di scomparire con un pop! Alexandra non sapeva cosa intendesse dire Rodolphus, ma era stata una serata perfetta, come non le capitava da tanto tempo. Andò a letto senza aspettare Barty, con il sorriso sulle labbra e lo stomaco che faceva le capriole.

L’indomani si trovò Bertie di nuovo in ufficio. Le corse incontro, prese il telefono e avvicinò anche Percy facendo una storia: “Siamo il trio più fantastico del Secondo Livello! Chiedete pure al Ministro della Magia!” esclamò. Percy svicolò, mentre lei era letteralmente immobilizzata da Bertie che la stringeva a sé e diceva: “La nostra Turner è una strega incantevole. Riesce a rendere adorabile persino la Umbridge!”

“Grazie, Higgs, ma il Sottosegretario Anziano del Ministro della Magia è una persona adorabile. Adesso, con permesso, torno a lavoro.”

Scosse la testa e camminò velocemente verso il suo ufficio. Ne aveva abbastanza di quegli aggeggi babbani. Da quando quella diavoleria babbana aveva fatto irruzione nelle loro vite, tutto era cambiato. Era certa che la sua adorata Walburga, il metro su cui misurava l’intero universo, avrebbe disapprovato tutto quell’ostentare, quel dichiarare i propri sentimenti, mettere in piazza gli stati d’animo. Insomma, era scomparso il mistero che era un elemento fondamentale della seduzione. Poi, era scomparso anche il suo fidanzato. Non aveva notizia di Barty da giorni. Sapeva solo che rientrava a dormire molto tardi e usciva al mattino molto presto. Un paio di notti non era nemmeno rientrato e lei si era preoccupata. Poi, aveva scoperto che era con Rabastan.

Sorrise ripensando alla sua serata con Rodolphus. Vide che aveva postato una storia e non seppe resistere alla tentazione di aprirla. Lui seguiva sempre le sue storie e lei seguiva tutto quello che pubblicava lui. Era uno dei pochi che avesse mantenuto un certo contegno.

Partì uno schermo colorato e una canzone: “Lui chi è? È un altro uomo che è impazzito per te. Ma non penso che possa dirti tutto quello che ti dico io. Spero che, mi auguro di cuore che non ci incontreremo mai più. Per non perdere l’ultimo briciolo di dignità che mi rimane ed evitare di squagliarmi sotto il sole, ed evitare di guardarti come un pazzo, come un pazzo che ti vuole completamente.”

Questa volta il cuore le scappò per sbaglio e si spaventò da morire per essersi lasciata andare in quel modo. Si grattò la testa preoccupata, mentre si diceva che dovesse dimenticare tutta quella faccenda e pensare al lavoro.

La notifica di un messaggio privato di Rodolphus illuminò lo schermo: “Scusami, lo so che è un collega, ma quell’Auror ti guarda in un modo che mi fa desiderare solo prenderlo a pugni.”

Alexandra gli rispose: “Anche a me fa quell’effetto. È proprio insopportabile. Ieri è stata una bella serata, invece.”

Si maledisse subito per averlo scritto. Dannazione, era fuori allenamento. Anzi, non era mai stata allenata in quelle cose. Barty aveva fatto tutto: lui l’aveva corteggiata, lui aveva proposto il contratto di fidanzamento, lui aveva trovato la loro casa. Lei si era limitata a seguirlo perché lo amava, anche se adesso sembrava che qualcosa stesse cambiando per entrambi.

Dopo un’oretta Rodolphus le scrisse: “È sciocco, ma mi sei venuta in mente tu quando ho ascoltato questa canzone. Guarda le storie.”

Alexandra aprì Instagram e andò a guardare l’ultima storia che aveva pubblicato Rodolphus. Dopo la canzone contro Bertie c’era una foto della sua cantina con lunghe pile di bottiglie di vino ordinate, ciascuna nel suo vano porta-bottiglie. Seguì un video in cui accarezzava il muso del suo ippogrifo e poi dei video con una canzone.

“Vorrei restare per sempre in un posto solo per ascoltare il suono del tuo parlare, e guardare stupito il lancio, la grazia, il volo, impliciti dentro al semplice tuo camminare. E restare in silenzio al suono della tua voce o parlare, parlare, parlare, parlarmi addosso. Dimenticando il tempo troppo veloce o nascondere in due sciocchezze che son commosso. Vorrei cantare il canto delle tue mani, giocare con te un eterno gioco proibito, che l'oggi restasse oggi senza domani o domani potesse tendere all'infinito. E lo vorrei, perché non sono quando non ci sei e resto solo coi pensieri miei ed io.”

“Devo ammettere che sei all’altezza della tua fama,” gli disse, cercando di rimanere lucida.

“Quale fama?” domandò Rodolphus.

“Di dongiovanni. Insomma, quale strega non capitolerebbe così?” Non doveva sognare ad occhi aperti e farsi strane illusioni. In fondo, poteva avere delle chat del genere con un’infinità di streghe che gli stavano mandando cuori in quell’esatto momento.

“Non mi interessano altre streghe. La prossima volta che ci vediamo te la canto dal vivo.”

“Ho appena ricevuto un messaggio da Barty. Questo weekend sarà fuori. Se vorrai bere saprai dove trovarmi. Ora vado a lavorare. Ci sentiamo dopo.”

Sentì di aver bisogno di staccare e di respirare. Il cuore le batteva all’impazzata e aveva paura, tantissima paura. In più, non sapeva cosa stesse capitando a Barty, perché loro due non parlavano più e si stavano allontanando in quel modo? Possibile che lui non sentisse la mancanza di lei? Che fosse tutta colpa di quegli aggeggi babbani?

 

 

[Continua…]

 

 

 

 

 

Note:

Perdonate questa follia. È un delirio. Ahahahahah

Alexandra Turner è la protagonista della mia long Kintsugi, ovviamente non serve averla letta, ma visto che in tutti gli universi del mondo finisce con Rodolphus non potevo non inserirla. Mi ha dato l’occasione di mostrare il lato romantico trash di Rodolphus. <3 Il nostro Mangiamorte in crisi di mezza età.

Il testo cantato da Barty Crouch Jr. su WhatsApp è Oroscopo di Calcutta. Lo trovate qui. Mentre la canzone citata su TikTok è una strofa di Indiefobia delle Coliche (che io adoro) e trovate il video qua.

Bertie Higgs è un personaggio che viene nominato una sola volta da McLaggen nel treno con Lumacorno. Pare che sia amico di Tiberius McLaggen (lo zio di Cormac) e di Rufus Scrimgeour. Io l’ho usato in diverse storie e in Kintsugi è un Auror di origini newyorkesi che si è preso una cotta per Alexandra e la tampina, ma lei è una Mangiamorte ed è a metà tra il frequentarlo per avere info e non frequentarlo troppo per non farsi sgamare.

Rodolphus nelle sue storie posta “Completamente” dei Thegiornalisti (trovate il link qui, anche se penso che sia piuttosto conosciuta) e “Vorrei” di Francesco Guccini, ma nella versione cantata da Brunorisas che potete ascoltare qui (è meravigliosa).

Ci vediamo presto con il secondo capitolo. Vorrei postarlo nei prossimi giorni. A cosa stanno lavorando Barty e Rabastan? Come andrà tra Alexandra e Rodolphus? E Bellatrix riuscirà a superare il trauma della presenza di Lord Voldemort su Tinder? La carriera da influencer di Lucius e Narcissa come andrà? Cercherò di rispondere a tutti questi interrogativi.

Grazie per aver letto fin qua e spero di avervi strappato una risata.

Sev

 

   
 
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