Autore:
Shizue
Asahi
Titolo: I Must Be Punished For The Sin Of Others: I Segni
Indelebili Del
Tempo…
Personaggio: Naruto Uzumaki;
Raiting: Giallo (per precauzione, sono una schiappa con i
raiting xD)
Genere: Introspettivo, Triste.
Nota: Flashi-Fic
I
Must Be Punished For The Sins Of Others: I Segni Indelebili
Davanti
allo specchio della
sua stanzetta un
bambino guardava attentamente la propria immagine riflettervisi dentro,
scrutando la sua figura minuta, gli occhi grandi, gonfi e rossi per il
troppo
pianto, le gote arrossate e rigate da i residui, ormai secchi, delle
lacrime, i
piccoli graffi che gli contornavano il profilo delle guance e i capelli
biondi
e vaporosi che, ribelli, gli svolazzavano davanti al viso tondo e dai
tratti caratteristici
dell’infanzia.
Non riusciva
a capire. Naruto non capiva perché tutti lo guardassero in
quel modo, i loro
occhi, freddi e insofferenti, alle volte anche crudeli, lo ferivano e sentiva sempre
un dolore
lancinante all’altezza del cuore, e allora non poteva che
abbassare le testa e
cercare di ricacciare indietro le lacrime il tempo necessario per
allontanarsi da
occhi indiscreti, per poi abbandonarsi al solito pianto rabbioso,
proprio come
era successo quel pomeriggio.
Il piccolo
Naruto si aggirava nei
pressi dell’Ichirachu, indeciso se entrare o meno nel chiosco
quando, per
sbagli si era scontrato con una bambina che doveva avere
all’incirca la sua
età. La piccola aveva dei curiosi capelli
rosa che le incorniciavano il viso tondo, gli occhi verde smeraldo che
spiccavano
sul pallore del viso, una fronte un po’ troppo spaziosa e le
sopracciglia
sottili contratte in un cipiglio contrariato che fece sorridere Naruto.
< Sta
attento! > gli disse
con voce squillante prima di essere allontanata dalla madre
preoccupata, che
dopo essersi assicurata che la figlia stesse bene e che Naruto non le
avesse
fatto alcun male lo fulminò con lo sguardo e
trascinò via la piccola Sakura che
si dimenava indignata.
Il sorriso che
increspava le labbra
del biondino si spense per lasciare spazio ad una smorfia di delusione
e ad un
labbro tremolante che non prometteva nulla di buono. Gli occhi
cominciarono a
pungergli e lentamente gli si formò un nodo alla gola.
Abbassò di scatto la
testa e si mise a correre in direzione del piccolo appartamento che
occupava da
solo. Una volta arrivato a casa aveva sbattuto malamente la porta e si
fiondò
in camera sua, gettandosi sul letto, dove si strinse al cuscino, mentre
una
lacrima birichina gli rigava una guancia, seguita da un’altra
e un’altra, fino
a quando non riuscì più a trattenersi ed esplose
in un pianto liberatorio. Una
volta che le stille ebbero finito di scendere copiose sulle gote del
bambino
questo si mise seduto e la sua attenzione fu
attirata dalla propria immagine riflessa
nello specchio e non riuscì a trattenersi dal chiedersi il
motivo per il quale
era “diverso”.
Con
sguardo clinico passò in rassegna il suo aspetto non
trovando niente che
differisse da quello di uno qualsiasi dei suoi compagni di accademia,
eppure
solo lui era guardato in quel modo….
Fece
qualche passo in direzione dello specchio e poi poggiò la
fronte sulla lastra
fredda stringendo i pugnetti, fino a quando le nocche non divennero
bianche,
mentre il sigillo ottogonale riaffiorava e prendeva a pulsare
silenzioso.
Nota
Autore:
Ho
finito^^ E’
microscopica, lo so e me ne
scuso, ma è stato il meglio che sono riuscita a fare,tenendo
conto soprattutto
che sto scrivendo con mio fratello che mi prende a cuscinate e le
colonne
sonore della Valle Incantata xD….se te lo stai chiedendo,
sì oggi non sono
molto allegra, non so perché
-_____-’’’’’
Allora,
questa della mia ff è una versione un po’ triste
di Naruto, prima di diventare
il dobe che noi tutti amiamo, infondo è lui stesso che parla
di questo periodo della
sua vita, almeno credo. Okey faccio pena con le spiegazioni, quindi non
mi
dilungherò oltre altrimenti rischio solo di confonderti le
idee…
Lasciate una recensione please ^____________^