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Autore: Bugs    16/11/2020    2 recensioni
«Sei libera. Libera di andare e fare ciò che ritieni giusto, ma non puoi costringermi a seguirti»
Selene lo guardò, poi con un filo di voce disse: «Io non posso lasciarti»
«Tu mi hai già lasciato»
«Ma sono tornata da te, questo non conta niente?»
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Questa storia è già completa e comprende 27 capitoli, quindi l'aggiornamento avverrà in maniera relativamente veloce. Le vicende descritte nella narrazione sono inserite nell'universo di Harry Potter nel modo più preciso possibile.
Non è permessa nessuna citazione, neanche parziale, di quello che ho scritto. Siate rispettosi. 
Buona lettura!

 
SINOSSI

Nell’autunno del 1990 Ted Bennett inizia il suo settimo anno a Hogwarts: Battitore della squadra di Quidditch di Grifondoro, appassionato di Artimanzia e goloso di Cioccorane. Ted è un ragazzo d’oro che non vede l’ora di concludere la scuola in bellezza, magari vincendo il Campionato di Quidditch o addirittura riconquistando la dolcissima Daisy Roth. L’anno scolastico però non parte con il piede giusto, perché durante la prima lezione di Pozioni Ted viene messo in coppia con l’intelligente quanto astiosa Selene Selwyn.


CAPITOLO PRIMO
La Pozione Anti Lupo
 
Hogwarts, Settembre 1990
 
Ted scese dalla carrozza seguito da Elliot e Lex. Si sistemò la bacchetta nel mantello e salutò con la mano Daisy Roth. La ragazza si stava sistemando la divisa di Corvonero poco più avanti e gli rivolse un sorriso timido. Daisy durante quell’estate si era fatta ancora più graziosa.  Il suo viso aveva mantenuto la forma a cuore e il naso all’insù, ma i suoi lineamenti avevano acquisito un’aria più adulta.
-Non posso credere che quest’anno dovremmo trovare un nuovo portiere- Si lamentò Lex, mentre insieme a Elliot e Ted si dimenava tra la folla di studenti diretti al castello.
-Charlie dovrà essere più duro questa volta alle selezioni- Commentò Ted -Non possiamo rischiare che i Corvonero ci calpestino come l’anno scorso-
-Forse dovrebbe eliminarti dalla squadra, Ted- Lo prese in giro Lex, prima di essere superato da un gruppetto di Serpeverde.
-Dovrebbe, in effetti- Sputò acida Calliope Nott, comparsa alle loro spalle.
Accanto a lei, Selene Selwyn emise una risata stucchevole -A me pare assurdo che ai Nati Babbani permettano di partecipare alle partite di Quidditch-
-Ancora che parli, Selwyn?- Si immischiò Elliot -Credevo che avessi imparato la lezione… o hai bisogno di un ripasso?-
Elliot si stava riferendo ad una spiacevole vicenda avvenuta qualche settimana prima della fine del loro sesto anno ad Hogwarts. Tutto era iniziato con un normale scambio di cordiali appellativi tra le due Case, subito dopo l’ultima sessione dell’esame di Materializzazione. Selene Selwyn quella volta doveva aver esagerato nello sparare le sue contro i genitori Babbani di Ted Bennett. Anche se lui era di indole abbastanza paziente, doveva averne piene le tasche delle assurdità sui Babbani, perché si era ritrovato a scagliare una fattura che aveva cucito la bocca di Selwyn. Letteralmente.
Quel giorno, Selene Selwyn aveva passato l’intero pomeriggio in infermeria da Madama Chips per farsi rimuovere le suture dalle labbra.  Alla fine per punizione ad entrambe le Case era stato ordinato di pulire (senza magia) la Guferia, e sia a Selwyn sia a Ted era stato impedito di partecipare all’ultima gita ad Hogsmeade.
Selene si avvicinò ad Elliot con un’espressione spavalda -Provaci-
Ted non fece in tempo ad afferrare il colletto del compagno per tirarlo via che apparve il professor Piton -Cosa pensa di fare con la bacchetta alzata, signor Carter?-
Piton scrutava Elliot con sguardo truce -Vuole essere esonerato dalle gite ad Hogsmeade già il primo giorno?-
-Stavamo solo parlando- Si intromise Lex, sfoggiando un sorriso a trentadue denti -Non è così, ragazze?-
Selwyn e Nott non risposero, si limitarono a voltarsi per entrare dentro la Sala Grande.
All’interno della Sala l’atmosfera era calda e gioiosa. Il soffitto luccicava di stelle e candele galleggianti.  Ted prese posto accanto a Charlie Weasley e Lex al tavolo dei Grifondoro, in attesa che i bambini del primo anno facessero il loro ingresso.
-Charlie, ma dove ti eri cacciato? Ti abbiamo cercato sul treno- Gli domandò Elliot.
-Ero al vagone dei prefetti-
-Per tutto il viaggio?- Domandò scettico Lex -Domitilla si è fatta viva almeno due ore prima che arrivassimo alla stazione-
Charlie ammiccò verso il tavolo dei Tassorosso e sorrise ad un ragazzino con gli occhiali e le lentiggini che lo aveva salutato con un cenno della mano.
-Per la barba di Merlino, sei disgustoso!- Lo prese in giro Ted -Quanti anni ha? Dodici?-
-Quindici- Rispose Charlie -È un amico di mio fratello Percy, e prima che arriviate a conclusioni sbagliate… non è successo niente, mi piace e basta-
-Chi è che ti piace?- Chiesero all’unisono Fred e George Weasley, comparsi all’improvviso da dietro le schiene dei ragazzi.
-Non sono affari vostri- Li liquidò Charlie -Tornate a giocare con le vostre figurine-
I due gemelli si scambiarono un’occhiata eloquente, ma si allontanarono per sedersi accanto al loro amico Lee Jordan. Intanto, il Cappello Parlante aveva già iniziato a smistare le nuove matricole mentre Ted stava confrontando il suo orario con quello della sua compagna Domitilla Bloch.
-Hai tenuto le materie opzionali dell’anno scorso?- Le domandò Ted, mentre sfogliava corrucciato la propria agenda. Era un po’ preoccupato per la mole di lavoro che avrebbe dovuto affrontare quell’anno, col senno di poi forse non avrebbe dovuto proseguire tutti quei corsi. Di Divinazione e Storia della Magia avrebbe potuto volentieri farne a meno.
-Sì, quest’anno continuo sia Cura delle Creature Magiche sia Divinazione, tu invece?- La ragazza si sistemò una ciocca dei lunghi e lisci capelli biondi dietro l’orecchio.
-Anche io ho deciso di seguire ancora Divinazione, non so perché. La Cooman mi mette i brividi.  Poi continuo anche con Artimanzia… sei passata a Pozioni quest’anno?-
-No…- Domitilla storse il naso -Con questa stupidaggine di non poter continuare Pozioni con meno di Eccellente al sesto anno.... È assurdo che Silente permetta a Piton un criterio così selettivo! Piton non può pretendere che tutti raggiungano una E, è una follia-
-Dici che è un caso che tutti i Serpeverde ammessi dai G.U.F.O in poi con O arrivino a frequentare Pozioni anche all’ultimo anno?- Chiese Elliot, mentre tutta la Casa applaudiva ad un nuovo membro di Grifondoro -Insomma, anche Serpescemo è riuscito ad accedere a Pozioni Avanzate!-
-Sono tutti dei raccomandati, sai che novità- Disse brusca Domitilla -Tu sei passato al corso di Pozioni, Ted?-
-Sì, ma per un pelo- Rispose lui -L’ultima verifica dell’anno scorso mi ha abbassato la media così tanto che ho pensato di non farcela-
-Non ricordarmi quello schifo di Pozione Mordente- Fece Elliot contraendo la faccia in una smorfia schifata -Ho puzzato di muco di vermicoli per due giorni-
Dopo il banchetto di inizio anno Domitilla e Charlie, in quanto prefetti, si dileguarono per primi dal tavolo dei Grifondoro per accompagnare gli studenti del primo anno alla Sala Comune. Elliot intercettò Marcus Wasosky, un loro compagno Grifondoro, che parlottava con il professor Vitious davanti alla Sala d’Ingresso -Vado a vedere cosa combina Wasosky. È dall’anno scorso che cerca di soffiarmi il posto di Presidente del Club di Incantesimi-
Lex e Ted lo guardarono marciare battagliero incontro ai due.
-Esiste qualcosa di più sfigato del Club di Incantesimi?- Domandò poi Lex mentre isnieme a Ted si dirigeva verso l’uscita della Sala Grande.
-Sì- Ammise Ted -Il Club di Gobbobiglie-
La mattina del primo giorno di lezioni trascorse nell’eccitazione generale propria di tutti i primi giorni. Quel lunedì mattina, Ted aveva seguito la lezione introduttiva di Difesa e di Incantesimi, e ora si stava godendo gli ultimi residui del sole estivo sdraiato nel cortile della Torre dell’Orologio. Insieme a lui, Domitilla e Lex ascoltavano Theresa Sparrow leggere l’oroscopo del Settimanale delle Streghe.
-Bilancia- Scandì Theresa -Senti qui, Domitilla: ‘oggi Saturno e Venere sono alleati. Meglio non avvicinarsi ai pozzi e ai laghi incantati’-
-Peccato- Rispose Domitilla -Avevo giusto voglia di farmi una nuotatina al Lago Nero stasera-
Era sdraiata sulla panca di roccia con la testa poggiata sulle gambe di Lex. Lui era un ragazzo con i capelli di un castano chiaro, tendente al rosso.  Aveva il naso e gli zigomi pieni di lentiggini. Lex teneva gli occhi chiusi, mentre accarezzava dolcemente la testa di Domitilla.
Theresa proseguì schiarendosi la voce -Leone-
-Sono io, buone notizie?-  Ted accartocciò la busta del suo panino e la ripose nella borsa dei libri.
-‘La luna è in Vergine stanotte, stai attento all’orologio’-
-Sono tutti cretinate- Commentò Lex, sollevando una palpebra ma continuando a giocherellare con una ciocca dei capelli biondi di Domitilla.
Ted rise ma poi, per scrupolo, buttò un occhio all’orologio in cima alla torre -Porca Circe! Sono in ritardo per Pozioni, Piton mi ammazza!- Si mise a raccogliere in fretta le sue cose, poi iniziò a correre.
-Non ci credo- Disse Domitilla sollevandosi sui gomiti -L’oroscopo ci ha preso?-
La porta dell’aula di Pozioni sbatté contro il muro facendo sussultare Severus Piton. L’intera classe si voltò verso Ted. Quell’anno erano davvero pochissimi gli studenti che frequentavano Pozioni: c’erano sette Serpeverde, due Corvonero e solo un Grifondoro, di Tassorosso, invece, neanche l’ombra.
-Scusi il ritardo, professore- Disse affannato Ted. Aveva la divisa in disordine e sembrava anche parecchio sudato.
-Meno cinque punti a Grifondoro-
Ted non riuscì a trattenersi e alzò gli occhi al cielo. Mossa sbagliata, sbagliatissima.
-Altri cinque punti, signor Bennett. Vuole accomodarsi, prima che Grifondoro vada sottozero? È solo il primo giorno…-
Ted si mosse verso l’ultimo banco vuoto.
-Non faccia il timido, Bennett. C’è un posto libero proprio qui in prima fila, accanto alla signoria Selwyn-
Riluttante, Ted si accomodò al banco. Fortunatamente, però, Selwyn prese ad ignorarlo.
Selene Selwyn era una studentessa dell’ultimo anno di Serpeverde che aveva come gradevole passatempo quello di ricordare a Ted che i suoi genitori erano due Babbani. Come se ce ne fosse stato bisogno, come se lui potesse in qualche modo dimenticarlo.
Selwyn era piccola, magrolina e con le spalle sottili. Portava spesso e volentieri i capelli sciolti sulle spalle, e faceva impressione quanto il nero dei suoi capelli e dei suoi occhi fosse intenso in confronto alla sua pelle pallida come la luce della luna.
-Prima di cominciare la lezione di oggi- Disse Piton, facendo scorrere lo sguardo su tutti gli studenti -Ritengo opportuno ricordarvi che il prossimo giugno sosterrete i M.A.G.O. Esami durante i quali dimostrerete per l’ultima volta quanto avete imparato sulla composizione e l’uso delle pozioni magiche. Per quanto alcuni voi siano senza dubbio molto fortunati partecipare a questa classe, mi aspetto che raggiungiate tutti almeno un Accettabile al vostro M.A.G.O. o incorrete nel mio…disappunto-
Il suo sguardo indugiò su Daniel Watson, un Serpeverde tozzo e peloso che a Ted ricordava molto un cinghiale. Watson deglutì e distolse lo sguardo dagli occhi lampeggianti di Piton.
-Consiglio a tutti voi di concentrare ogni vostro sforzo sul mantenimento della media che mi aspetto dagli studenti che sono stati ammessi a questo corso- Proseguì e la veste nera frusciò quando Piton raggiunse la lavagna -Oggi prepareremo la Pozione Anti Lupo. Una pozione classificata dal Ministero come Proibita e che può essere eseguita solo sotto lo strettimmo controllo dell’Ufficio Applicazione della Legge Magica. Ora, chi di voi sa dirmi quale sia l’ingrediente fondamentale per eseguirla?-
Le braccia di Selene Selwyn e del Corvonero Julian Bol schizzarono verso l’alto.
Luparia, pensò Ted.
-La luparia, professore- Rispose Selene, senza essere stata interpellata -O meglio, il fiore della luparia prima che sia sbocciato-
-Cinque punti a Serpeverde- Disse Piton, compiaciuto - Gli ingredienti per preparare la Pozione Anti Lupo, di cui presumo che tutti conosciate l’utilizzo, sono i seguenti- Agitò la bacchetta e sulla lavagna apparve la lista.
La classe iniziò a prendere appunti immediatamente in uno svolazzare di pergamene e piume. Piton impiegò ben un’ora e quarantacinque minuti per spiegare procedimento e controindicazioni della Pozione Anti Lupo. Al termine della spiegazione, a Ted doleva il polso e aveva quasi terminato l’inchiostro del proprio calamaio.
-Bene, direi che per il semestre procederemo in questo modo: non vi fornirò tutti gli ingredienti come al solito, ma siete invitati a cercarli da voi. Lavorerete a coppie che, mi pare, siano già formate- Disse Piton, alludendo ai banchi da due studenti.
Ted sentì salirgli un conato su per la trachea, incrociò lo sguardo di Selwyn che pareva disgustata tanto quanto lui.
-Io e la professoressa Sprout siamo già d’accordo. Manterrete le coppie anche per il corso di Erbologia, in modo da poter coltivare parte degli ingredienti per le pozioni e non squilibrare i voti. La coppia che riuscirà a preparare la migliore Pozione Anti Lupo per prossima lezione vincerà questa- Disse, prendendo dal cassetto della cattedra una fialetta minuscola.
Ted si allungò oltre il banco per capire di cosa si trattasse. All’interno sembrava esserci…fumo?
-È il Siero Confondente. Chi di voi sa che effetti provoca? -
Ted alzò la mano.
-Nessuno? - Domandò Piton ignorandolo -Il Siero Confondente è il vapore che fuoriesce dalla preparazione della Pozione Infernale. Chi ne beve un sorso diventa vulnerabile e manipolabile. Bene, per la prossima settimana, dovrete consegnare la Pozione Anti Lupo con annessa pergamena. Deve essere lunga non meno di sessanta centimetri. Due pergamene a testa, non in due- Precisò il professor Piton.
Il giorno dopo Ted a colazione stava sbattendo ripetutamente la testa contro il tavolo. In Sala Grande c’era un delizioso odore di pancetta affumicata e uova strapazzate.
-Ancora con questa storia di Selwyn?- Domandò Elliot servendosi del pane tostato. I suoi occhi verdi erano ancora nettamente assonnati. Anche la sua marea di ricci neri spettinati e il segno del cuscino sulla guancia erano un chiaro indizio che si fosse svegliato da meno di cinque minuti. Elliot era cresciuto parecchio in quell’estate, sembrava più alto di almeno sette centimetri e, anche se non faceva parte della squadra di Quidditch, aveva delle larghe spalle da Battitore.
-Quale storia?- Chiese Theresa  sbadigliando.
Domitilla rise -Piton ha assegnato a Ted come compagna di lavoro la Selwyn-
-Non ci credo, quella vipera!-
Ted diede un colpo al tavolo più forte degli altri.
-Smettila!- Lo riprese Theresa, afferrandolo per la camicia -Non vorrai stordirti prima delle selezioni?-
-Quando sono?-
-Il prossimo martedì pomeriggio- Mugugnò Lex, accomodandosi tra Theresa e Elliot -Charlie ha prenotato il campo per le quattro e mezza. Spero solo che i Corvonero non si facciano vedere questa volta o giuro che li Schianto uno per uno-
Da dietro le loro spalle apparve Selene Selwyn -Ehi Sanguemarcio, ti aspetto davanti alle scale del terzo piano. Vedi di darti una mossa-
-Vedi di farla finita- Disse Lex minaccioso.
-Ma cosa bevi a colazione, Selwyn?- Le domandò Theresa -Caffè e veleno di Basilisco?-
In un secondo, si presentarono a spalleggiare la loro compagna Calliope Nott e Leo Flint. Il malefico trio ora era al completo.
-Altrimenti cosa fai?- Intimò Flint puntando la bacchetta contro il petto di Lex.
-Non farà niente- Ted si mise in mezzo tra i due ragazzi. Poi, lanciò uno sguardo schifato a Selene -È meglio andare-
-Sì- Concordò Domitilla. Il suo sguardo saettò minaccioso sui tre Serpeverde -Strusciate nel buco da dove siete venuti-
Ted si avviò verso l’uscita della Sala Grande accanto a Selwyn. Selene e Ted riuscirono ad arrivare in cima alla rampa del terzo piano senza litigare, prima che la scala cambiasse direzione.
-Di qua- Indicò Selene, imboccando un corridoio sulla destra. Ted seguì la ragazza per il corridoio fino a quando non giunsero davanti ad una parete ricoperta da un enorme arazzo logoro. Nel disegno, un coniglio bianco saltellava tra le radici di una quercia.
-Che posto è questo?- Domandò Ted perplesso  -Andiamo nell’ala est… è sempre vuota-  
Selene lo ignorò. Estrasse la bacchetta dal mantello e la puntò contro gli arazzi -Speciali Revelio-
Le radici della quercia iniziarono a muoversi, mostrando una fessura nel terreno. Il coniglio ci balzò dentro e scomparve. Selene fece un passo in avanti e si lasciò cadere nel disegno, seguendo il coniglio. Ted sgranò gli occhi.  Selene era sparita dentro il buco dipinto nell’arazzo. Come era possibile lui che non fosse a conoscenza del passaggio segreto? Perché nessuno gliene aveva parlato? Un po’ agitato, anche Ted saltò nel buio e… atterrò di sedere sul pavimento di pietra.
-Ahia!-
-Non te l’ho detto?- Gli disse Selene sorridendo con fare ingenuo -Dovevi buttarti con le gambe tese- La ragazza stava estraendo i libri dalla sua borsa per appoggiarli sull’unico tavolo presente nella stanza.
-No, non me l’hai detto- Ted si alzò dal pavimento e si guardò intorno mentre si massaggiava il posteriore. La stanza era perfettamente rotonda e carica di oggetti abbandonati sulle mensole della parete. Un fastidioso odore di vecchio e chiuso aleggiava nell’aria, Ted notò un piccolo lucernaio sigillato sulla parete.
-Che posto è?-
-È il magazzino del terzo piano. Alohmora!- Selene aprì la finestrella e si accomodò al tavolo polveroso -Hai intensione di concludere qualcosa o vuoi rimanere tutto il pomeriggio lì?-
Ted prese i suoi appunti e si accomodò su una sedia accanto a lei.
-Non ti avvicinare troppo- Gli disse Selene iniziando a sfogliare Pozioni Avanzate. La sua copia era vecchia e logora e la copertina era attaccata al resto del libro da un’unica e slabbrata cucitura.
-La puzza di Babbano mi fa venire il mal di testa-
 Ted alzò lo sguardo dalle sue pergamene -Hai rotto- Le disse -Hai veramente rotto. Non tirare troppo la corda. L’ultima volta ti è finita male-
Selene lo fissò. L’aria nel magazzino si era fatta d’un tratto elettrica, pericolosa -Mi repelle essere costretta a passare del tempo con te-
-Non credere che io faccia i salti di gioia. Sei l’essere vivente più meschino che conosca. Uno Schiopodo Sparacoda è più gentile di te-
Selene si alzò dalla sedia -Come osi, lurido mezzosangue?- In un secondo aveva già la bacchetta in mano -Exulcero!- Urlò.
Ted non ebbe neanche il tempo di scansarsi che la fattura gli colpì il braccio. La manica della sua camicia si incenerì e sulla sua pelle comparvero chiazze di ustioni.
-Razza di…Everte Statim!- L’incantesimo di Ted volò dritto verso la ragazza, che si era allontanata dal tavolo di un paio di metri. Selene abbassò la testa e la fattura colpì un vecchio mappamondo che cadde a terra andando in pezzi.
-Stupeficium!- Urlò Selene -StupeficiumStupeficium!- I suoi incantesimi si andarono a schiantare contro il Sortilegio Scudo che proteggeva Ted -Sei un vigliacco!- Gridò.
-Vai al diavolo, Selwyn!-
Ted si guardò la pelle del braccio teso che teneva salda la bacchetta: era rossastra e sanguinolenta e bruciava da morire.  
-Expulso!-
Questa volta Selene non riuscì ad evitare l’incantesimo. Fu scaraventata contro la parete e perse conoscenza. Ted si affrettò a raccogliere le proprie cose e si immerse nel dipinto qualche istante prima che Selene si svegliasse.
-Già di ritorno?- Gli domandò Elliot distratto mentre lucidava il dorso del suo Spioscopio - Avete fatto presto tu e….cosa diamine è successo alla camicia?- Elliot lasciò scivolare sul tappeto della Stanza Comune di Grifondoro lo Spioscopio di ottone, che cadde producendo un lieve tonfo.
-Io e quella maledetta megera abbiamo discusso- Ted si sedette sul divano accanto all’amico e gli mostrò il braccio -Brucia… me lo fai un incantesimo Cura Ferite al volo?-
Elliot prese la bacchetta e la puntò verso il braccio di Ted -Epismendo- La carne bruciata ritornò rosa in un paio di secondi, senza lasciare alcuna cicatrice.
-Spero che quella cretina sia conciata peggio-
-L’ho lasciata svenuta al terzo piano. Se non si rifà vive entro la fine della settimana vado a controllare-
Elliot rise -Come pensi con Piton ora?-
-Preparerò la pozione da solo- Ted si alzò -Anzi, è meglio che inizia, ho già perso troppo tempo stamattina. Grazie per il braccio!- Esclamò, prima di andare nei dormitori per indossare una camicia pulita e poi chiudersi in biblioteca.
Piton non avrebbe potuto assegnare una pozione più complicata ed insidiosa. Gli ingredienti dovevano essere aggiunti al calderone nell’ordine e nella quantità esatta. L’intruglio doveva essere mescolato per un numero precisissimo di volte, alzando e abbassando la fiamma, prima in senso orario, poi in senso antiorario. Ted durante la settimana dovette buttare via i primi quattro tentativi, prima di riuscire ad ottenere una consistenza densa e bianca, più o meno simile a quella descritta in Pozioni Avanzate.
La prima settimana di lezioni trascorse nella tranquillità generale. George e Fred, i fratelli dodicenni di Charlie, erano stati colti in fragrante da Gazza a girare per il castello di notte e si erano beccati per punizione una bella gita nella Foresta Proibita a caccia di Erba Fondente insieme al guardiacaccia Hagrid.
Per gli alunni del settimo anno, invece, il carico di lavoro stava già diventato pesantissimo. Eppure, non curante dell’esercitazione imminente sull’Incantesimo Rivelatore, Domitilla non riusciva a pensare ad altro che all’organizzazione della propria festa di compleanno.
-Dovremo trovare un modo per arrivare tutti alla Stanza delle Necessità senza che Miss Purr o Pix ci scoprano. Per i capelli di MagaMagò, ma quanto pesa questa borsa?-
La strega si era offerta ad aiutare Ted per portare tutto il materiale dell’amico nell’aula di Pozioni quel lunedì. La ragazza abbandonò la borsa sul primo banco e si accomodò sullo sgabello di Ted. -Non seguire Pozioni quest’anno non mi manca per niente- Disse, mentre osservava Ted posizionare il calderone sul banco e cercare i suoi guanti di pelle di drago -Pensavo mi sarebbe pesato, e invece, guardo te e mi sento molto meglio-
-Grazie tante-
Il professor Piton entrò in classe seguito da Selena Selwyn, carica come un mulo anche lei. Domitilla si eclissò in meno di una frazione di secondo dall’aula proprio mentre Selene abbandonava il suo calderone accanto a quello di Ted per poi lasciarsi cadere esausta sullo sgabello.
-Avete quindici minuti di tempo per ultimare le pozioni, non un secondo di più-
La classe si riempì di un mormorio nervoso. Al banco accanto a quello di Ted e Selene, Julian Bol e la sua compagna Corvonero Lilith Drake stavano accendendo il fuoco per portare l’intruglio all’ultimo stadio della preparazione. Il loro calderone emanava un’abbondante quantità di fumo grigio scuro. Dietro di loro, Leo Flint e Sylvester Moober armeggiavano con le bacchette per evitare di essere colpiti dalle scintille bianche che scoppiettavano dalla loro pozione. Viola Rammers e Daniel Watson, invece, mescolavano la loro puzzolente poltiglia giallastra. All’ultimo banco Sam McFletcher teneva fermo un imbuto d’argento, mentre Gil Green ci versava dentro la pozione per riempire in questo modo una piccola ampolla di cristallo. L’unica postazione da cui non provenivano voci era quella di Ted e Selene.
-Basta così- Disse Piton -Posate le bacchette o qualsiasi altro strumento abbiate in mano- Partendo dal banco dei due Corvonero, il professore iniziò la verifica delle pozioni e ritirò le pergamene. Piano piano che si avvicinava il loro turno, Ted iniziò a percepire una certa ansia. In maniera quasi impercettibile fece cadere lo sguardo su Selene che, accanto a lui, stava rigida e immobile come pietrificata. Non sembrava molto tranquilla neanche lei.
-Watson, questa cosa sarebbe?- Disse Piton mentre osservava la marmellata giallognola di Rammers e Watson.
Lilith Drake in prima fila alzò lo sguardo eccitata. Era la Caposcuola di Corvonero e una nota invidiosa. Lunga e rigida come un manico di scopa, sempre con la puzza sotto il naso, adorava quando qualcuno a lezione sbagliava, specialmente nelle materie in cui lei non eccelleva.
-Dimmi un po’, Watson- Disse Piton -Sai leggere?-
-Serpescemo…!- Sussurrò tra uno sghignazzo Julian Bol.
-Meno cinque punti a Corvonero!- Tuonò Piton, senza smettere di fissare la postazione di Daniel Watson e Viola Rammers.
Lilith Drake fulminò Bol con un’occhiataccia.
-Sì, professore- Rispose Watson -So leggere-
-Leggimi la penultima riga delle istruzioni, Watson-
Daniel Watson strizzò gli occhi prima di chinare il naso nella sua copia di Pozioni Avanzate.
Ted provò una profonda pena per lui. Lanciò un’occhiata nervosa al proprio calderone. La sua Pozione Anti Lupo era bianca e senza grumi, come diceva il manuale. Sembrava ben eseguita.
-‘Aggiungere la polvere d’argento a tre minuti dalla fine della cottura, mescolare tre volte in senso antiorario, lasciare bollire per un minuto’-
Ci fu una pausa.
-Continua a leggere, Watson-
Watson proseguì con voce tremolante -Aggiungere due gocce di Succo di Buboruberi- Concluse, asciutto.
-Hai fatto tutto ciò che è scritto?-
-No-
Piton assottigliò le labbra -Rammers, tu anche sai leggere?-
-Sì-
-Sei cieca per caso?-
-No. Credevo che Daniel si fosse occupato del Succo di Buboruberi-
-Il che vuol dire che questa porcheria è del tutto inutile. Evanesco.-
La pozione dei due Serpeverde svanì, lasciandoli come due idioti a fissare il calderone vuoto.
-Mi hai deluso molto, Rammers- Disse Piton arricciando le labbra -Passiamo a voi- Sospirò poi, avvicinandosi a Ted e Selene. Notò subito che su banco c’erano due calderoni e due ampolle di Pozione Anti Lupo -Ebbene?-
Ci fu un secondo di silenzio, e visto che Selwyn non si decideva ad aprire bocca, Ted cercò di dare una spiegazione: - Ci siamo trovati meglio a lavorare singolarmente, professore- Sentiva la bocca secca, come se il suo corpo non riuscisse più a produrre saliva.
-Mi sembrava di essere stato chiaro- Disse lentamente Piton.
-Lo è stato, signore- Intervenne Selene -Il mio compagno non si è dimostrato collaborativo, dunque, ho deciso di lavorare da sola-
Ted si voltò verso di lei furente -Collaborativo? Mi hai affatturato!-
-Tu mi hai Schiantata!- Gli sibilò lei tra i denti.
-Io non ti ho…-
-Silenzio!- Tuonò Piton glaciale -Per domani sera al tramonto voglio un’ampolla di Pozione Anti Lupo sulla mia scrivania, altrimenti sarete espulsi da questo corso. Entrambi.
Questa è una classe di livello avanzato, seguire le mie indicazioni alla lettera è il minimo richiesto per frequentarla- Piton prese le pergamene sulla Pozione Anti Lupo di Ted e Selene stizzito si andò ad accomodare alla cattedra.
Ted voleva mettersi ad urlare. Ora, avrebbe dovuto passare la serata a mettersi d’accordo con Selwyn per stabilire quale delle due versioni di Pozione Anti Lupo avrebbero consegnato il giorno dopo al professore. Poi accade qualcosa che quasi fece precipitare sia lui sia Selene dagli sgabelli.
Piton, senza neanche alzare lo sguardo verso il loro banco, mosse la bacchetta -Evanesco- pronunciò e sia i calderoni sia le ampolle di Ted e Selene sparirono nel nulla.
-Per quelli di voi che sono riusciti a leggere il manuale o seguire le mie istruzioni…- Continuò Piton, ma Ted non riusciva bene ad ascoltare. Fissava il fondo del suo calderone completamente vuoto. Una settimana della sua vita impiegata per produrre quella dannata pozione Anti Lupo… completamente inutile.
-…portino alla cattedra una fiaschetta con il campione della loro pozione. Scrivete chiaramente i nomi sull’etichetta- Stava dicendo Piton -Compito per la prossima settimana: trenta centimetri di pergamena sulle proprietà e sugli usi nella preparazione delle pozioni del mughetto, trenta centimetri sulla luparia e altri trenta sulla polvere d’argento-
  
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