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Autore: ladypink88    17/11/2020    4 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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Buonasera a tutti voi fantastici lettori che seguite la mia storia , recensite, e mi mandate un sacco di messaggi privati!
Vi ringrazio di cuore, e voglio spendere due paroline sui prossimi capitoli che verranno.
Questo è un capitolo di passaggio, ma estremamente utile per inserire un personaggio che più avanti nella storia diventerà estremamente importante :Silvia.
Il prossimo capitolo invece, posso considerarlo uno di quelli che io chiamo "ad effetto".
Grazie mille per l'affetto con il quale mi seguite, ammetto che non me lo aspettavo proprio!
Un bacione

Erano ormai quasi due ore che Laura ascoltava i consigli di Serena su trucco e parrucco e la sua pazienza era sul punto di esaurirsi.
Il fantastico effetto rilassante dell’idromassaggio era svanito non appena la biondina aveva iniziato a proporle i vari outfit per la festa : il suo sorriso era radioso e sembrava non vedesse proprio l’ora di “conciare Laura per le feste”.
O meglio per la sua festa.

L’armadio di Serena consisteva in una fantastica cabina armadio che aveva lasciato la puffa a bocca aperta.
Ogni singolo angolo era adibito a un tipo di indumento differente , ma la sua amica si era subito lanciata sugli abiti da sera e aveva fatto provare a Laura ogni tipo di vestito le potesse sembrare interessante.
“ C’è qualcosa che manca Laura! Sì, eppure non riesco a capire che cosa! A dire la verità hai un bel fisico, molto più tonico e snello di quel che pensassi. Eppure tra tutti gli abiti che ti ho fatto provare non ce n’è uno che mi convinca!Tu che ne pensi?” chiese con sguardo laconico e quasi rassegnato portandosi la mano sotto il mento in gesto di apertura.
“ Vuoi che io sia sincera Sere?” sussurrò Laura con voce sfinita.
Lei non era proprio fatta per provare mille abiti. Anzi era qualcosa che odiava. Tuttavia non voleva essere scortese con la sua amica che si era mostrata così gentile e disponibile nei suoi confronti.
“ Ecco vedi, il tuo stile è molto ricercato, solo che questi sono “i tuoi panni” e io in realtà sono più essenziale, più semplice” la puffa cercava di spiegare il suo punto di vista ma non era sicura di essersi spiegata nel modo giusto.
Ma aveva sottovalutato la perspicacia di Serena che stava riflettendo sulle parole appena pronunciate dalla sua amica.
“ Mmmm… molto interessante, linee semplici, pulite ma…raffinate! Cribbio come ho fatto a non pensarci prima, penso di avere ciò che fa per te!”
La biondina entrò decisa nella cabina armadio e rientrò con in mano un abito nero. Lo porse a Laura e disse con aria decisa : “ Provati questo, sono sicura che è quello che stiamo cercando!”.

Laura lo prese e lo indossò con cautela.

Per la prima volta, dopo un’ora e mezza di prove quello che vide allo specchio non le dispiacque affatto.
Uno splendido tubino nero, che lasciava la schiena scoperta fasciava in modo quasi perfetto il suo bel corpo tonico mettendo in risalto la sua figura snella ed il vitino stretto.
“ Dalla tua espressione direi che ci ho azzeccato!”.
La puffa annuì : “ Oh sì mi piace molto!”
“ Fantastico!Adesso dobbiamo pensare a come acconciare i capelli! Se non sbaglio avevo detto alla mia parrucchiera di venire qui verso le 21”
Serena diede un’occhiata all’orologio ed in effetti erano le 20.50.
“ Oh cielo! Devo ancora indossare il mio di abito! Fai una cosa Laura : scegli pure dalla mia cabina le scarpe e il soprabito che preferisci! Per trucco e parrucco ci penserà Silvia, è una parrucchiera fantastica!Dobbiamo essere pronte per le 22.30 massimo perchè a quell’ora ho il taxi prenotato per l’Hollywood! Sarà una serata divertente!”
Serena era raggiante. Andò a cambiarsi e lasciò Laura sola con i suoi pensieri.

Da una parte l’entusiasmo della sua amica l’aveva contagiata irrimediabilmente, dall’altra però c’è da dire che una parte di lei si sentiva un po’ un pesce fuor d’acqua : cabine armadio, idromassaggio, parrucchiera , locali, taxi, abiti di lusso.
Tutto questo mondo la metteva un po’ a disagio.

“Però Serena non si è fatta certo problemi a venire con me in piadineria, ed inoltre è la sua festa di compleanno, non posso certo esimermi!”

Mentre era immersa in questi pensieri entrò nella cabina armadio e diede un’occhiata a tutte le scarpe e ai soprabiti della sua amica. Erano tutte bellissime, ma ai suoi occhi risultavano tremendamente scomode perché troppo alte.
Già si immaginava a fare un ruzzolone con quei trampoli nel bel mezzo della festa davanti a tutti.
“ Oh ci manca solo che faccia una figura da cioccolataia cadendo con questi trampoli!” esclamò fra sé e sé con voce sconsolata.
Alle sue spalle le risate di Serena la colsero di sorpresa.
“ Chissà perchè, ma ero quasi sicura che avresti sparato una frase di questo tipo non appena avresti visto i miei tacchi!” disse continuando a ridere.
“ La fai facile tu! Io uso quasi sempre le sneakers!”
Serena la squadrò con lo sguardo e sussurrò: “ Aspetta! Le ho sia bianche che nere, io indosserò quelle bianche, ma quelle nere sono sicura che ti piaceranno!”
E mentre finiva quella frase la biondina tirava fuori un paio di sandali  alla schiava neri, il cui tacco non era troppo alto, ma i cui lacci che arrivavano fino al polpaccio lasciarono Laura a bocca aperta.
“Ecco, come puoi vedere io indosserò queste bianche con gli Swaroski, ma vorrei che tu indossassi quelle nere. Vado a cambiarmi! Per favore se dovesse suonare il citofono apri, dovrebbe essere Silvia, la pettinatrice” e senza aspettare la risposta di Laura se ne andò a cambiarsi.
La puffa prese fra le mani le splendide scarpe che le aveva consigliato la sua amica. Erano veramente splendide. Semplici e allo stesso tempo molto sexy.
Le indossò e con timore si guardò allo specchio.
“ Wow sono splendide! Devo dire che Serena è veramente avanti in fatto di moda! Ho fatto bene a dirle le mie perplessità, ha saputo cogliere al volo il mio “stile”… semmai io abbia uno stile”

In quella suonò il citofono e Laura andò ad aprire.

Come previsto era Silvia, la parrucchiera che la sua amica aveva contattato.
Non appena entrò in casa si rivolse a Laura come se la conoscesse da tutta la vita.
“ Oh scusami cara il ritardo! Ma con questa pioggia di sabato sera a Milano non si sa davvero dove parcheggiare! In questa zona poi è un incubo! Comunque piacere io sono Silvia, lavoro negli studi Rai come truccatrice, ma conosco Serena fin da quando era piccina. O meglio conoscevo bene anche la sua cara mamma”
Laura annuì. In realtà non immaginava che la “parrucchiera” di Serena fosse solo una professionista che lavorava in Rai.
Mentre stava cercando le parole giuste per tirare fuori una frase di senso compiuto arrivò Serena che la salutò spumeggiante abbracciandola!
“ Oh Silvia! Che piacere vederti! Scusami se non sono venuta subito ad accoglierti, ma mi stavo vestendo!”

E dicendo ciò fece notare l’abito che indossava.

Laura era senza parole. Le uniche che riuscì a mettere assieme furono “ Sei veramente stupenda Sere!”
Silvia l’abbracciò e disse “Sei splendida tesoro. Più passa il tempo e più diventi bella come la tua mamma!”
Questa frase ebbe l’istantaneo l’effetto di rattristire all’istante la biondina.
La parrucchiera, che era anche un’amica si accorse subito di aver detto una cosa fuori luogo e sussurrò : “ Perdonami tesoro, ho parlato senza pensare. Sei splendida. Questo abito sembra fatto  apposta per te!”
Serena la guardò cercando di sorridere e disse : “ A dire il vero lo è!”.
L’abito, di un rosa corallo lungo dietro e corto davanti fino all’altezza del ginocchio , fasciava completamente il fisico longilineo della biondina, facendola sembrare una vera Lady.
Laura continuava a guardarla sbalordita e solo dopo qualche istante riuscì a trovare le parole giuste :
“ Sai cosa sembri Sere? Una di quelle fighissime principesse moderne!”
“ Mai espressione fu più calzante!” ne convenne Silvia.
“ Ma insomma mi prendete in giro adesso!” esclamò Serena con fare da finta vittima.

E tutte e tre scoppiarono a ridere.

“ Facciamo così Silvia : io ti preparo un bel caffè, e tu inizi a truccare e a pettinare Laura!” esclamò Serena senza dare all’altra possibilità di replica mentre si dirigeva verso la cucina.
Silvia sorrise e si rivolse a Laura :
“ Secondo te ho possibilità di replica? Allora cominciamo da te tesoro!Inizierei dai capelli e poi passerei al trucco!”

 Indicò la postazione trucco in camera di Serena e aprì il suo trolley.

Laura aveva visto quella valigia e si era chiesta quale fosse la ragione per cui quella signora si fosse portata quel trolley.
Nel momento in cui lo aprì rimase , per l’ennesima volta nel giro di poche ore, sconvolta dalla quantità di trucchi ed aggeggi che Silvia possedeva.
La parrucchiera, una donna sui 45-50 anni, era una simpatica biondina con i capelli raccolti a chignon e dai lineamenti non esattamente fini , ma che avevano un certo fascino nel loro insieme.
Il fisico della donna era asciutto, probabilmente era una persona che ci teneva molto a mantenersi in forma nonostante gli anni.
Ma ciò che colpì Laura erano i suoi occhi color miele, di una dolcezza incredibile.
Mentre era immersa nelle sue riflessioni la donna ruppe il ghiaccio.
“ Vediamo un po’, tu devi essere Laura! Devi sapere che Serena mi ha parlato molto di te!Dunque, cara Laura, come ti piacerebbe acconciare i tuoi bei capelli castani?”
“ Ehm… ad onor del vero vorrei una piega mossa con i boccoli sulle punte”
“ Stile bambolina? Penso possa fare al caso tuo! Poi però per il trucco lascia fare a me ok?”
Laura annuì.
Mentre vedeva Silvia armeggiare con i suoi strumenti le chiese :
“ Ma davvero ti servono tutte quelle cose per truccarci e pettinarci?”
Silvia scoppiò a ridere : “ Bè, in realtà nel mio lavoro ne uso molte di più!”
Le espressioni stupefatte di Laura erano impagabili.
Silvia pensò che dovesse essere una ragazza molto diversa dalle solite amicizie interessate che era solita avere Serena.
La donna prese il phon e una spazzola e con maestria iniziò il suo lavoro.
Laura si sentiva stranamente a suo agio con lei, non ne riusciva a percepire il motivo, ma osservando il modo che aveva di rapportarsi con Serena era convinta che non si trattasse solo della sua parrucchiera.
In men che non si dica Silvia finì la parte dei capelli e dopo una spruzzata veloce di lacca  alla chioma della ragazza esclamò :
“ Allora bambolina, guardati e dimmi se ti piace!”
La puffa si guardò allo specchio con aria soddisfatta :
“ Sono splendidi questi boccoli! Inoltre sei stata velocissima!”
“ Beh, la pettinatura che mi hai chiesto è molto semplice! Ora per il trucco però ci vorrà un po’ più di tempo, perciò abbi pazienza e fidati di me!”
La puffa nel rispondere finse una sicurezza che non aveva:
“ Va bene Silvia! Mi fido di te!”.
La donna armeggiò nel suo trolley ed iniziò a tirare fuori 3 o 4 fondotinta.
Nel mentre le disse “ Hai degli occhioni molto espressivi bambolina, stasera vediamo di farli risaltare in tutta la loro bellezza che ne dici? Da quanto mi ha detto Serena non sei molto abituata a truccarti vero?”
“ Oh a dire il vero non mi trucco quasi mai!”
“ Ti dirò un segreto : neanche io!”
“ Non ci credo! E cosa te ne fai di tutti questi trucchi?”
“ Semplice :trucco gli altri! “.

Laura scoppiò a ridere! Una truccatrice che non si truccava.

Dopo aver fatto la base Silvia si concentrò sugli occhi : “ Hai degli occhi molto particolari Laura, dovresti truccarli più spesso, anche se in modo leggero. Non è difficile, se vuoi ti insegno volentieri.”
“ Oh sei molto gentile, ma non voglio approfittare!”
“ Nessun disturbo! Una sera che sei qua da Serena, ci troviamo e ti insegno!”
“Tu non sei solo la parrucchiera di Serena. Sei anche una sua amica vero?” chiese d’un soffio Laura.
Era curiosa di saperne qualcosa di più.
“ Sei perspicace. Beh, amica è limitativo. Per me Serena è come una figlia. Devi sapere che io ero la miglior amica di Emma”
“Emma?” chiese la puffa con aria interrogativa.
“ Sì, la madre di Serena. Le ho fatto una promessa, ma finora non mi sembra di essere riuscita a mantenerla.”
Quest’ultima frase Silvia la disse sottovoce, quasi come se stesse parlando con sé stessa.
“ Silvia, Laura è pronto il caffè!” esclamò Serena rientrando nella stanza con un bel vassoio e tre tazzine calde fumanti.
Laura avrebbe voluto saperne qualcosa di più,ma decise che avrebbe approfondito in un altro momento.
Si guardò allo specchio e non riusciva a crederci.
Si vedeva diversa. Si vedeva bella.
La biondina le passò la sua tazza di caffè :
“ Oh Laura sei splendida! Silvia è davvero bravissima! Forza bevi il tuo caffè stasera dobbiamo essere cariche!”
“ Signorina a me tu sembri già elettrica!” esclamò Silvia.
“ In effetti!” ne convenne Laura.
“ Sembra che in poco tempo voi due abbiate fatto squadra contro di me!” si stizzì Serena sorridendo però di sottecchi.

Le tre scoppiarono a ridere.

Laura si guardò allo specchio e si vide allegra, sorridente.

Fuori pioveva a dirotto.

Per un momento il suo pensiero andò ancora una volta a Manuel, ma lo fermò.
Ci avrebbe pensato dopo. Ora voleva godersi quella serata con Serena e con questa nuova conoscenza che però le era piaciuta fin da subito.
Silvia.
Laura era contenta perchè Serena in realtà era meno sola di quanto Laura pensasse.
Sarebbe stata una serata fantastica.

 
 
 
 
 
   
 
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