E con sommo orgoglio vi presento la mia prima naru sasu! Lo ammetto, l'idea mi è venuta leggendo un paio di fan fiction presentate su questo fandom, una è "We aren't Gary-Stu" di princess21ssj e l'altra è "When Gary doesn’t love his Mary" di Wolvie91. Questa mia storia è decisamente sul comico (o almeno spero), se vi andrà di lasciare qualche commento costruttivo ne sarei felice, se invece volete scrivere qualcosa in essemmesse... Lasciate perdere.

Povero cucciolo...

La porta scorrevole scivolò di lato, sospinta dalla mano di Sasuke Uchiha, di ritorno a casa dopo una missione. Il ragazzo diede un rapido sguardo davanti a sé, notando la presenza nell'ingresso del suo coinquilino nonché ex compagno di team.
-Sono torn...-
Le sue parole furono interrotte dall'urlo di gioia di Naruto, il quale si era voltato sentendo la porta aprirsi.
-Cucciolo! Ero così preoccupato!-
Una vena prese a pulsare sulla fronte dell'ultimo superstite del clan Uchiha mentre il giovane in questione iniziava ad estrarre con molta "calma" la katana dal fodero.
-Stai parlando con me, deficiente?-
Naruto a quel punto lanciò uno sguardo confuso all'amico per poi, dopo un attimo di riflessione, prendere ad agitare un pugno contro di lui, il viso distorto dalla rabbia.
-Ma sei scemo, teme? Stavo parlando col cane!-
Solo allora Sasuke lanciò uno sguardo dietro di sé da sopra la spalla: sulla soglia, semi affacciato da dietro la porta, c'era Bobby, il nuovo cagnolino di Naruto; Bobby scodinzolava lentamente osservando il suo padroncino riprendere ad agitare una mano per convincerlo ad entrare.
Il giovane sbuffò, rimettendo la spada nella custodia, per poi andare a farsi una doccia.
Salendo le scale percepì distintamente le urla di giubilo del Jinchuuriki: a quanto pare il cane si era deciso definitivamente ad entrare.
-Casinista.-


L'ultimo degli Uchiha sbuffò sonoramente ripiegando il giornale sul tavolo, dall'altra parte della cucina Naruto si affaccendava per preparare la cena. Quello era uno dei motivi per cui a Sasuke il venerdì non piaceva molto: di venerdì toccava al compagno cucinare... E purtroppo si finiva spesso a mangiare ramen.
L'ex nukenin lanciò uno sguardo annoiato al ragazzo che gli dava le spalle ma presto la sua attenzione venne risvegliata mentre il suo sguardo scendeva inesorabilmente sul posteriore dell'Uzumaki. Un sopraciglio si sollevò mentre un vago sorriso aleggiava sulle labbra pallide dell'Uchiha.
-Naruto...-
Il ragazzo si voltò, sorpreso dal tono quasi dolce dell'altro: se lo conosceva abbastanza questo voleva dire "presa in giro imminente".
-Che vuoi?-
-Non pensavo avessi così tanto caldo...-
Naruto sospirò rassegnato.
-Ti riferisci ai pantaloni?- Il cenno d'assenso dell'altro lo portò a giustificarsi per l'abbigliamento. -Bobby aveva fame, credo.-
Un ghigno si allargò sulle labbra di Sasuke mentre le sue spalle venivano scosse lievemente da una risata silenziosa.
-Ed è per questo che si è mangiato la parte di dietro dei tuoi pantaloni? Non è che ha gusti strani?-
E, ancora ridendo, dovette alzare una mano per prendere al volo il coltello da cucina lanciatogli dal coinquilino.

Sasuke guardò con un vago disappunto la scodella di ramen fumante che Naruto gli aveva posato davanti, per poi alzare gli occhi sul ninja seduto di fronte a sé. Il ninja più imprevedibile del villaggio non lo degnò neppure di uno sguardo mentre parlava irritato.
-È inutile che mi guardi così: questa è la cena e questa dovrai mangiare!-
Gli occhi azzurri di Naruto si puntarono quindi con decisione in quelli del suo interlocutore.
-Continua a guardarmi con quell'espressione disperata e non ti farò nemmeno dormire con me stanotte, ti toccherà trovarti un posto comodo in giardino, signorino!-
Sasuke sospirò sconsolato facendo scivolare lo sguardo sul cagnolino che, seduto in terra con davanti una scodella di ramen, cercava di usare lo sguardo per spiegare al padroncino che il ramen NON è un cibo per cani...
Per la prima volta dopo molto tempo, l'Uchiha provò un briciolo di pietà per un altro essere vivente.
Iniziava a capire perché Bobby fosse scappato di casa il giorno prima, l'unica cosa incomprensibile a questo punto era il motivo per cui era tornato.
-Baka...-



La figura di Sasuke si rifletteva sull'acqua che scorreva placida sotto il ponticello dove aveva un appuntamento col compagno di team per andare ad allenarsi. Sentendo dei passi avvicinarsi il ragazzo alzò lo sguardo sul vecchio compagno di squadra, un sottile sopraciglio si inarcò perplesso: Naruto camminava verso di lui continuando a scuotere la testa e a colpirsi le orecchie coi palmi delle mani.
Quando il giovane gli giunse ad appena un metro di distanza il ninja gli rivolse la parola: -Si può sapere che hai?-
Naruto guardò il compagno attraverso le palpebre semichiuse: -Credo di non stare bene, sento cose strane: forse ho le allucinazioni acustiche...-
L'ex nukenin si scostò dal parapetto a cui stava appoggiato, l'attenzione improvvisamente sveglia.
-Cosa senti?-
Naruto continuava ad agitare la testa dandosi ormai vigorosi colpi sulle tempie: -Urla incomprensibili... Qualcosa come...-
-Nacchan!-
Il più piccolo si prese la testa tra le mani: -Eccolo di nuovo!-
L'espressione dell'ultimo sopravvissuto del clan Uchiha passò velocemente dal sorpreso al preoccupato, lo sguardo si spostò rapidamente sulla linea dell'orizzonte.
Il giovane eremita dei rospi smise di colpirsi da solo per prestare attenzione ai movimenti del ninja davanti a sé.
-Che ti prende?-
-Non credo che dipenda dalla tua testa. Devono essere giunte fin qui.-
Solo una domanda aleggiava tra loro: "Chi?".


La risposta arrivò da sé: presto un grido corale si alzò potentemente da un punto non precisato alle loro spalle, i ninja tesero i muscoli, pronti alla possibile battaglia.
Finalmente coloro che avevano prodotto quell'urlo entrarono nella loro visuale: decine e decine di ragazze correvano verso di loro stringendo al petto dei pupazzi che gli assomigliavano terribilmente, alcune portavano con sé cartelli inneggianti alla guerra aperta tra loro ed altri gruppi di aggregazione... Quando furono arrivate a meno di duecento metri dai due ninja, l'urlo fu ormai distinguibile e forte come il rombo di una tempesta in procinto di rovesciarsi su di loro.
-NACCHAN!-

-Ma con chi ce l'hanno?-
Sasuke estrasse la katana: -Credo che si rivolgano a te, dobe.-
Naruto Uzumaki era il ritratto della confusione: -Ma io non mi chiamo "Nacchan"!- Dopo un momento intuì però l'orribile realtà- Forse... sarebbe una contrazione del mio nome col suffisso "chan"?-
-Per l'appunto.- Sasuke si mise in posizione difensiva tra quelle pazze che arrivavano a passo di carica ed il suo compagno.
Naruto scoppiò a urla, agitando i pugni, il viso rosso dalla rabbia: -Ma il "chan" è un suffisso femminile! Io non sono una femminuccia, sono un ninja: ho scelto liberamente di mettere ogni giorno a rischio la mia vita, per eseguire gli ordini posso trasformarmi da un momento all'altro in uno sterminatore di villaggi!-
Ma il giovane uomo davanti a lui lo ignorò: -Dobe, credo che stavolta sia il caso di avere un piano: io le tengo a bada mentre tu raccogli l'energia della natura, va bene?-
In risposta l'altro prese a concentrarsi: -Sicuro di farcela?-
-Sì, dopotutto non posso mica lasciare che ti si avvicinino...-
Naruto brontolò piano all'indirizzo del compagno voltato di spalle: -Non farti sentire: potrebbero pensare che mi vuoi bene...-
Sasuke si limitò a soffiare una sola parola.
-Baka.-
Un ghigno si allargò sulle labbra del futuro Hokage: -Tsk, teme...-



Eccomi qua! Spero vi sia piaciuta! Ringrazio tutti coloro che hanno letto e commentato le mie ultime "Tributo alle Clamp" e "In due sulla torre più alta". ^^ Bye.