“No, no, no, no, no. Che stai dicendo? Non è possibile!” disse Sam.
“Sam, cerca di ragionare, l’abbiamo sempr..”

“NO! NON MI INTERESSA COSA ABBIAMO IPOTIZZATO, TU SEI MIO AMICO E NON MORIRAI!”

“Sam..” disse dolcemente Nicholas, prendendogli le mani. “Prima o poi tutti muoiono e non si può fare niente per evitarlo. Tu lo sai, Morte ti ha dato questo incarico per un motivo, perché mi avresti trovato proprio su questo piano altrimenti?”

“Non è detto che sia così! Magari..magari il mio scopo è salvarti.” Disse Sam, alzandosi di colpo.

“Ma dai. La morte assumerebbe un umano per salvarne un altro??” sbuffò lui.
“Magari..magari sei in coma! E il mio scopo è risvegliarti!”
“Ma dai, questo è un risvolto romantico che non mi aspettavo sinceramente. E come pensi di poter fare? Con il bacio del vero amore??”

Sam si aggrappò a lui baciandolo di istinto, Nicholas rimase interdetto per qualche secondo, poi lo scansò malamente.
“Sei ridicolo, Sam.”
“Non riesco a essere lucido con le persone che amo.” Disse Sam.
Nicholas lo fissò.
“Quindi tu MI AMI?”

Sam rifuggì il suo sguardo, avvampando come una scolaretta.
“Non so se è quel tipo di amore.” Rispose lui.
“Perché c’è qualcun altro che tu ami di più.” disse Nicholas.

Sam si sentì mozzare il fiato ma girò il discorso.
“Non abbiamo tempo per questo.” disse Sam rudemente. “Io DEVO salvarti e lo voglio! Non ho mai sentito una cosa tanto vera come questa. Non lascerò che tu muoia!”

“Se è il mio destino e tu cerchi di ostacolarlo, rimarrai qui intrappolato con me in eterno. Non puoi volere questo. è un destino peggiore della morte.”

“Questo posto..” disse Sam, aprendo la portiera per guardare fuori. “Deve pur portare da qualche parte..deve pur finire prima o poi!”
“Certo. Finisce con un salto nel NULLA.” Disse Nicholas.
“O forse..con la porta della libertà. Ogni cosa, ogni mondo è collegato a un portale. Se lo trovo..potrei tornare forse nel mondo reale! Tu potresti tornare con me!”

“Ammettiamo anche che tutte queste fanfanerie abbiano una qualche logica..come la metti con la promessa di Morte? Dici che avete fatto un patto, che ti ha promesso qualcosa..qualcuno..”
Sam guardò in basso.
“No..non se ne parla, Sam, NON MI SALVERò A SPESE DI UNA PERSONA A TE CARA!”

“Anche tu mi sei caro! “ gridò Sam. “E poi..” disse più piano. “Morte ha detto che avrei dovuto aiutare tre anime..la terza ha specificato che sarebbe stato più difficile..ma non ha detto perché..ha detto solo che avrei dovuto aiutarla..”
“Intendi forse..”

“E se..e se il mio scopo non è quello di farti morire, ma..di salvarti? Pensaci, Nicholas! Non ho mai speso così tanto tempo per tutte le atre anime, in pochi minuti ero riuscito a farle passare oltre, te invece..sembra che siamo qui da giorni, secoli..ho perso il conto del tempo..non pensi che saresti andato già oltre se..fosse stato il tuo destino?”

“Io penso che tu semplicemente ti rifiuti di accettare la verità…che io dovrò andarmene..e mi sento anche in colpa per questo.”
Sam si chinò davanti a lui.
“Io so solo..una cosa…che non voglio lasciarti andare..nè ora..nè mai..”

“Oh, Sam..” disse Nicholas con gli occhi lucidi, poi si abbracciarono stretti e si baciarono. Un bacio lento, languido, come il sapore della notte e la carezza delle stelle. Come il profumo di un sogno.
 
 

Cominciò così l’inizio di lunghissime giornate estenuanti per Sam e Nicholas. Lunghe giornate tutte uguali, ombrose, cariche di nuvole, tetre, avvolte spesso dalla nebbia. Il camion era la loro casa ormai, ma spesso facevano lunghe camminate cercando qualcosa, qualsiasi cosa. Una chiave, un portale, a volte semplicemente un’anima amica.
Invece trovavano spesso insidie, puntigli acuiminati, piante velenose, a volte anche cerberi. Sam aveva impressione che appena abbassava la guardia, l’Universo intero cercava di colpire a morte il suo migliore amico per prenderlo e portarglielo via.

Spesso si addormentavano abbracciati nei sacchi a pelo, durante la notte. Solo per vedere le stelle.
Offrivano loro consolazione.

A volte quando la notte era troppo fredda, si sistemavano nel camion.
Non si erano più baciati, Nicholas non aveva fatto domande, solo una volta gli disse, tastandogli il petto:
“Il tuo cuore soffre, Sam. E non è per me. La cosa mi addolora.”
“Nick, ascolta, io..”

“No, no, no, non mi addolora per me! Mi addolora che tu soffra, Tu sei un essere speciale e non devi soffrire. MAI.”
Sam lo abbracciò senza dire niente, piangendo.

Nicholas non sapeva della gabbia, non sapeva di tutte le sofferenze che aveva subito. Non voleva addossargli pure questo, credeva che avesse capito di Dean, senza che mai glielo dovesse spiegare, come se lui e Nicholas fossero una cosa sola. Due lati della stessa medaglia. Stava rischiando tutto per lui, sé stesso, eppure era con Dean che avrebbe voluto essere. Ma non poteva farci niente, proteggere Nicholas era come proteggere sé stesso, come se facesse parte di lui. Due lati della stessa medaglia.

Passarono le settimane e le cose non miglioravano, Sam e Nicholas erano sempre più cupi e preoccupati, addolorati, soli e sfiniti, ma Sam non perdeva la speranza.
“Io non ti lascerò…MAI..” disse, accoccolandosi accanto a lui sul pavimento di una vecchia casa buia e spoglia.

Pensava a Dean, gli mancava immensamente, chissà cosa pensava, chissà cosa pensava Morte..e Gabe e Castiel..aveva deluso tutti, ma non poteva farci niente.
Non poteva lasciarlo.
 
E poi..si svegliò.
Sam a quel punto allora ricordò.

Era il ricordo. Il ricordo di un sogno.
Prima di svegliarsi in quel bosco e andare in quella baita in cui avrebbe baciato Nicholas durante quel ballo, aveva fatto quello strano sogno su lui e Nicholas.
Ma lo aveva dimenticato appena si era svegliato e ora l’aveva rivissuto.

Guardò fuori. Era di nuovo in quel bosco, sempre la stessa casa.
“Noooo- Basta. Basta…vi prego. Basta.” Si mise le mani nei capelli come un bambino disperato.
Era stufo. Stufo di tutto quello. Voleva solo che finisse, era stanco delle prove, stanco di capire, stanco di tutto.
E poi infine capì.

Il sogno gli aveva mostrato cosa era disposto ad affrontare, cosa era disposto a superare pur di aiutare Nicholas, cioè Dean.
Non poteva quindi ora tirarsi indietro.
Forse era l’ultima prova e anche se non lo fosse stata, lui avrebbe comunque continuato a provare fino a che non ce l’avrebbe fatta.
Perché era questo che facevano i Winchester.

Perché era questo che Sam era disposto a fare, non solo per suo fratello, ma per i suoi FRATELLI.
Con il cuore in gola, abbassò la maniglia ed entrò.






















Note dell'autrice: urgono spiegazioni ahhah praticamente il pezzo su Sam e Nicholas che viaggiano e Sam che vuole proteggerlo, ce l'avevo in mente da parcchio, doveva esserci poco dopo essere fuggiti in camion, quando hanno ucciso il Dean simbolico con la pompa di benzina,purtroppo poi mi sono ..ehm scordata di metterlo xd ma non volevo rinunciarci e l'ho trasformato in un sogno, e penso sia anche meglio che sia rimasto un sogno, perchè la trovo bellissima come cosa, ma un po' troppo onirica, quasi troppo finta, ora a mente fredda la vedo una cosa possibile solo come un sogno, non perchè Sam non tenesse abbastanza a Dean, ma perchè nonostante tutto mettersi a fuggire in un mondo onirico per fantasmi, cercando una via d'uscita per tornare alla realtà...mi sembrava TROPPO XD lol troppo poco credibile nonostante mi piacesse un sacco l'idea, ma si sa che nei sogni facciamo cose che non faremmo mai nella vita xd


ragazzi tenete duroooo ahhah siamo quasi alla fine, il prossimo è l'ultimo ricordo xd