Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |      
Autore: epices    19/11/2020    12 recensioni
[…] Pensi non troverai mai le parole per spiegare come, in una notte di luglio, si è compiuta una magìa della cui formula lui è l'unico detentore ed ora ogni suo tocco è in grado di annientarti, di portarti via [...]
Un missing moment che mi sta insidiando da qualche giorno, forse solo un delirio da troppo lavoro...
I personaggi forse sono un po' OOC...o forse no, decidete voi. Penso dipenda dalla percezione che ciascuno di noi ha della meravigliosa storia originale e delle sue sfaccettature...
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa storia è scritta non a scopo di lucro; i personaggi appartengono a R. Ikeda

Non puoi fare a meno di gemere intensamente, con il capo reclinato all'indietro, adagiato sulla sua spalla. Lui sta facendo da sponda all'onda lunga del tuo piacere, lento e incessante ribollire di mosto che ti ha fatta tremare, mentre attendi di poter tornare a respirare e che le stelle tornino, ciascuna al suo posto, nella volta del cielo.
L'unico appiglio alla marea che ti ha travolto è la tua mano, strettamente ancorata al dorso della sua, entrambe immerse nel blu intenso dei pantaloni della tua uniforme.
Pensi non troverai mai le parole per spiegare come, in una notte di luglio, si è compiuta una magia della cui formula lui è l'unico detentore ed ora ogni suo tocco è in grado di annientarti, di portarti via.

***

Sei entrata nel tuo ufficio poco fa, tenendolo per mano. Non lo vuoi lasciare. Mai più.
In una caserma solo apparentemente addormentata, lo hai sbattuto in faccia al mondo che adesso sei sua. A quello che da qui in avanti sarà il tuo mondo, senza fasti e senza orpelli ma rivestito soltanto del vostro amore e del tuo coraggio.
Il coraggio di una scelta scomoda ma la più giusta che potessi compiere.

“L'uomo che io amo, l'uomo della mia vita, forse mi chiederà di lottare a fianco del popolo in rivolta. Amici, io ora sono la compagna di André Grandier e, come tale, seguirò il mio uomo qualunque cosa faccia”

Lo hai detto poco fa davanti a quegli avanzi di galera che, in un altro tempo, non ti volevano accettare ed ora, invece, per te, si butterebbero nel fuoco.
E improvvisamente hai compreso di esserlo stata sempre.
La sua compagna di ogni singolo giorno, di ogni sogno, di ogni incertezza, di ogni attimo di vita.
Molto più di una moglie, anche se sai diventerai anche quello; che lo realizzerete quel sogno affiorato dai vostri cuori nel buio splendente di una notte nel bosco.
I tuoi soldati non si sono nemmeno stupiti. Seduta al tavolaccio della camerata, mentre gli sorridevi, fiera di aver chiarito, una volta per tutte, qual' è il suo posto nel mondo e nella tua vita, ti è venuto quasi da ridere al pensiero che loro, uomini semplici, lo avevano visto prima di te il filo invisibile che lega le vostre anime.
E davanti a sorrisi sdentati e cenni di approvazione, lo hai sentito forte il gusto pieno e rotondo del suo amore avvolgerti come una coperta di pelliccia.
E hai sperato lui sentisse il tuo.
Poi hai intrecciato le dita con le sue e lo hai portato con te perché fosse testimone delle ultime agognate rinunce ad un passato che non ti appartiene più.
Perché ora c'è solo lui davanti a te.
Lui e il vostro sogno di libertà.
Hai chiuso in un cassetto tutto ciò che non ti servirà più e ti sei avvicinata alla finestra, non ancora rischiarata dai raggi del sole nascente.

“Lotterò per noi, André” - lo hai detto piano e forte, scrutando per l'ultima volta il cortile e il fermento dei tuoi uomini intenti a preparare l'equipaggiamento della missione che, probabilmente, vi vedrà disertori. E ancora una volta ti sei stupita per la leggerezza con cui prendono la vita, scambiandosi manesche pacche sulle spalle e smorfie buffe, da bambini.

“Lo hai sempre fatto”

Hai girato appena il capo verso di lui. Sui vostri volti un sorriso lieve e gli sguardi allacciati nel ricordo di un Re furioso e di una Principessa di un regno lontano le cui lacrime avevano il potere di placarne ogni ira. E nell'ombra fugace di un pallido amore adolescente, cancellato per sempre dalla forza e dalla tenacia, dalla caparbietà e dalla dolcezza, nonché dai baci, irresistibili, dell'uomo che ti ama da sempre e ti vuole proprio così, come sei.

“Anche tu”

Mentre ti abbracciava stretta, incrociando le mani sul tuo ventre, trascinandoti con sé in quei pochi passi a ritroso necessari per incontrare il bordo della tua scrivania alla quale si è appoggiato mollemente, è esplosa, vivida e lampante, la verità di quelle due parole.
Lui ha lottato per te ogni giorno della sua vita, affinché non ti perdessi in un mondo che - lo ha sempre saputo - non ti apparteneva e che, ai suoi occhi, nemmeno ti meritava.

“Quanto tempo abbiamo ancora?”- ti ha chiesto affondando il viso nei tuoi capelli, con voce greve di desiderio rinnovato e di lucida consapevolezza.

“Ancora un po', siamo arrivati prima del sorgere del sole”- gli hai risposto addossata a lui, godendo del calore e della forza del suo abbraccio.

“E' colpa tua...non mi hai fatto dormire”

E c'era il sorriso nella sua voce, mentre, con le labbra, si impossessava del tuo orecchio.

“Quindi sarei io la causa della tue notti insonni?”- hai ribadito leggera e giocosa come non facevi non ricordi nemmeno da quando.

“Sì, da anni”

Con pochi movimenti precisi ha vinto la resistenza dei piccoli bottoni dorati nascosti tra le pieghe della tua uniforme nell'attimo in cui un pensiero rapido volava alla porta che, neanche a farlo apposta, hai chiuso a chiave poco fa per lasciar fuori, ancora un poco, Parigi e la sua follia.
Ha impiegato meno di un istante per trovarti nel profondo e, alla prima delle sue carezze, hai sentito la ragione scivolare via.
Hai adagiato la schiena al suo petto, ad occhi chiusi, sospirando. Aveva già vinto.

“Non ho più armi contro di te”

“Sì che ne hai”

Con la mano sinistra sulla tua guancia, ti ha spinto a voltare dolcemente il viso per portarlo ad un soffio dalle sue labbra. Ma sei stata tu a catturarle in un bacio languido, imparato solo qualche ora fa e che, hai già compreso, è in grado di fargli perdere la ragione.
Lo hai sentito gemere nella tua bocca, e tu con lui, mentre avete iniziato a divorarvi di baci.
Sotto l'implacabilità del suo tocco hai sentito crescere il bisogno di lui, il desiderio di riaverlo completamente per te, dentro di te.
E non hai potuto fare a meno di aggrapparti alla sua mano spudorata, per sentirlo sempre di più e aiutarlo a comprendere quali tasti premere per produrre la musica più sublime. Quella che appartiene soltanto a lui ed è in grado di portarti lontano, in un mondo nuovo, fatto solamente del suo odore e del sapore della sua bocca.

***

Sei stretta a lui, adagiata sul suo cuore del quale il tuo sta tornando lentamente ad imitare i battiti ed è netta, alle tue spalle, la percezione della voglia che ha di te. Ti giri nel suo abbraccio e, di fronte ai suoi occhi, senti che ti stai perdendo di nuovo.
Vi basta così poco per annegare uno nell'altra...
Mentre lo baci ancora e gli fai scivolare la giubba dalle spalle, l'unico pensiero che riesci a formulare è che sì, siete arrivati presto e c'è ancora un po' di tempo.
E che lui ha ragione: nessuno è mai riuscito a disarmarti.

 

   
 
Leggi le 12 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: epices