Finalmente trovo l'occasione giusta per confrontarmi con la mia Risolutezza. Risolutezza, si fa per dire.
«Senti Risò, non ti offendere, ma sei un'incapace. Avrei preferito un'esperta» affermo con schiettezza.
«Per chi mi hai presa? Per una principiante?» replica stizzita.
«Pur sapendo che sono a dieta, da quel vassoio non mi hai impedito di divorare tre crostatine ai lamponi» l'accuso senza peli sulla lingua.
«Tsè! In realtà l'esperienza non mi manca, figurati che in passato ero la Risolutezza di Winston Churchill, del generale George Armstrong Custer, di Giorgio Perlasca, di Jack Lo Squartatore…»
«Aspè, come Jack lo Squartatore?» la interrompo, strabuzzando gli occhi.
«---»
«Ehi, ti sei incantata?»
«Non hai mai fatto minchiate in vita tua?» rimbecca miss Risolutezza di 'sto cazzo.
«Eh, avoglia, guarda caso sto per farne una proprio adesso» le dico troncando il discorso e squadrandola con aria severa.
Senza pensarci due volte, prendo un coltello affilato ed emulo più o meno le movenze del famigerato assassino. Tanto ormai mezza crostatina in più non fa alcuna differenza.