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Autore: rubytusday    22/11/2020    2 recensioni
Inizialmente era partita come una raccolta di tutto ciò che ho scritto durante questi anni, amori, amicizie ricordi, sogni e speranze. Poi man mano mi sono accorta di avere un sacco di materiale così ho deciso di dividerlo. Qua narro la storia d'amore malato tra me Marco, tra "poesie"(non mi sento degna di questa parola", riflessioni e racconti.
Io e questo ragazzo ci siamo conosciuti in primo liceo e abbiamo costruito un rapporto strano sin da subito, l'amIcizia è diventata odio, poi amore senza mai decidersi cosa volessimo essere veramente.
Quindi lascio a voi queste mie carte da decifrare
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Odio ammetterlo ma sono arrivata al capitolo finale di questa storia, e odio chiuderla solo per il fatto che è la prima cosa che ho scritto e poi pubblicato su questo sito.
Pubblicare i miei vecchi pensieri, rielabornarne di nuovo per me è stato catartico e mi ha aiutato  a superare situazioni che mi tenevano bloccata da anni.
Ovviamente ci sono alcune cose vere, ma anche sogni, e volontà espresse.
Ho preso ciò che provavo e l'ho trasformato in altro, Marco ha un altro nome, e forse esiste ancora da qualche parte nel mondo. Non lo vedo da più di un anno, quando è venuto a trovarmi dal nulla, parlando come se non fossero passati anni dall'ultima volta che c'eravamo visti.
Quest'ultimo incontro è come se mi avesse svegliata da un torpore durato anni, e mi avesse fatto accorgere quanto io abbia continuato ad amare il suo simulacro per tutto questo tempo.
Amavo l'idea di lui, l'idea di questo amore tormentato, da libro. In lui e me rivedevo cime tempestose.
"Marco" a cui ho voluto dare appunto il nome più comune del mondo, proprio per farmi svegliare dal mio sogno, è solamente una persona nociva, una persona che non sa voler bene.
 Usa la sua bellezza, il suo fascino e la sua intelliegenza per ferire, infatti nonostante tutti i suoi pregi è un uomo sconfitto dalla vita, fallito e senza affetti.
Vorrei poter gioire per questa sua condizione infelice, ma il mio animo non me lo consente, e ho provato anche ad aiutarlo, perchè aldilà dell'amore non posso non volergli bene.
E così dopo anni mi sono risvegliata, e mi sono accorta di aver rincorso tutto questo tempo un idolo, bellissimo, ma un idolo, e questa cosa è solo colpa mia.
Mi sono innamorata dell'immagine che avevo di lui, avevo proiettato su di lui tutti i miei desideri e il mio bisogno di un amore unico, per sentirmi unica.
Soffrire per amore mi faceva sentire diversa, non ero una di quelle che si accontenta delle storie fasulle.
Ora che il tempo è passato mi rendo conto della mia piccolezza, provo molta amarezza, ho qualche rimpianto ma finalmente posso mettere la parola fine a questa non-storia anche grazie al fatto di averci scritto sopra.
Non so cosa avrete capito infiltrandovi in questi componimenti disordinati, messi alla rinfusa, ma io scrivo per sfogarmi e luberarmi.
Se qualcuno trovo interessanti i miei deliri mi fa davvero piacere, altrimenti continuerò a scrivere per me.

FINE

   
 
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