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Autore: Suzyyy92    23/11/2020    2 recensioni
"... quanti ricordi, quante cose che sono successe. Una lacrima mi riga il viso, quasi mi manca il respiro nel pensare che questa normalità da domani sarà solo un lontano ricordo".
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chen, Chen, Kai, Kai, Nuovo personaggio, Xiumin, Xiumin
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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La settimana passa velocemente, e oggi Jongdae è riuscito a convincermi ad andare a mangiare dai suoi genitori. Ammetto che la cosa mi mette un po' in ansia. Le poche volte che li ho visti sono sempre stati molto carini nei miei confronti ma, non essendo molto abituata a vivere in una situazione famigliare normale, mi mette un po' a disagio la situazione che si crea in loro presenza. E poi, come dire, sono un po'... all'antica, ecco. Quest'oggi anche Jongdae non mi sembra tanto contento di dover andare a Dajeaon. Nonostante tutto adoro quella città, mi piace l'atmosfera della periferia e la tranquillità che si respira da quelle parti.

Siamo in macchina e mio marito è stranamente silenzioso. "Amore, stai bene? Non hai detto una parola da quando siamo partiti..." gira lo sguardo leggermente nella mia direzione accennando un sorriso. "Si cucciola, sono solo un po' stanco... tra le prove e le nottate che sto passando in studio sono davvero distrutto..." lo guardo con disapprovazione, sarà stanco ma sono certa che mente in questo caso. "Jongdae... che hai? Sai che le bugie non le sai dire..." rido stringendogli la mano appoggiata sul cambio. Accenna un sorriso "Ormai mi conosci troppo bene mi sa... sono un po' preoccupato... per questo ho cercato anch'io di rimandare il più possibile questo pranzo dai miei genitori" mi stupisce, in fondo è la sua famiglia, lui dovrebbe stare tranquillo. Gli accarezzo la gamba e gli sorrido "Dai amore, è solo un pranzo... che sarà mai?". Accendo la radio e metto un po' di musica mentre noto dal cartello che siamo arrivati.

Ad aspettarci fuori casa di Jongdae c'è sua mamma che ci guarda sorridendo mentre scendiamo dalla macchina e appena vede suo figlio gli butta le braccia al collo e inizia a sbaciucchiarlo, fa sorridere vedere lo sguardo imbarazzato di mio marito. Mi è ancora difficile capirlo ma credo che per una mamma i propri figli rimangano per sempre dei bambini. Poco dopo si avvicina a me e mi inizia ad osservare dalla testa ai piedi, come se ci fosse qualcosa che non va. Che vergogna. "Ciao Sharon! Ti trovo in forma!" mi dice sorridendo il padre che nel frattempo ci raggiunge da dietro. "Oh grazie signor Kim" lo guardo sorridendo mentre Jongdae si avvicina e mi prende per mano. "Hai messo su qualche chilo dal matrimonio o sbaglio? Ormai sei una donna sposata, dovresti vestirti un po' diversamente" mi dice improvvisamente la madre prendendomi per un braccio e staccandomi dal figlio. Jongdae mi guarda preoccupato, sa i complessi che mi faccio per il mio fisico che sta cambiando. Non rispondo e proseguendo verso l'ingresso mi fermo a fissare la mia immagine riflessa alla vetrata. Indosso una semplice felpa e un paio di jeans stracciati, non riesco a capire cosa c'è di male. E poi la pancia è solo leggermente evidente. "Amore, non dar retta a quello che dice mia madre" mi dice mio marito mentre mi raggiunge stringendomi da dietro e baciandomi la guancia.

Poco dopo raggiungiamo i genitori di Jongdae all'interno. Il pranzo, fortunatamente procede in maniera tranquilla, sua mamma è davvero un ottima cuoca ed è tutto buonissimo. L'atmosfera, nonostante le prime battute iniziali, è molto tranquilla e rilassante. Guardo Jongdae e faccio segno di dare lui la notizia ai suoi genitori "Volevamo dirvi che è una femmina!". All'improvviso lo sguardo della mamma inizia a brillare di gioia. "E' contenta signora?" le dico mentre la vedo avvicinarsi. "Si tantissimo!! Ho pregato giorno e notte affinchè fosse una bambina!! Questo è un dono del signore, davvero!" rimango stupita dalle sue parole, mentre cerco imbarazzata lo sguardo di mio marito. Non pensavo che fosse così importante per lei il sesso del bambino. "Anche noi siamo tanto contenti!" sottolineo appoggiando la mano sulla gamba di Jongdae. Vedo il suo sguardo molto teso. "Il nome l'avete già scelto? No perché dopo due figli maschi... un dono del genere... si dovrà assolutamente chiamare come mia madre! Secondo la tradizione..." in questi giorni in realtà noi non avevamo mai parlato del nome della bambina, non sapevo di questa tradizione famigliare. Jongdae è scuro in volto "Il nome mamma non l'abbiamo ancora scelto! Sarà nostra cura scegliere un nome che ci piace..." la sua voce fredda e diretta. "Kim Jongdae! Modera i termini! Permettimi di poter dire che da oggi mi occuperò personalmente di mia nuora e della bambina... sai quanto tengo a questa tradizione..." ripete la donna. Che imbarazzo! Gli animi si scaldano, non sono abituata a vedere mio marito così. La madre inizia a farmi raccomandazioni assurde, dal modo di vestire, fino all'alimentazione. Mi sento molto pressata dalla cosa. In questi quasi cinque mesi ho vissuto tutto in maniera tranquilla e serena ed mia suocera inizia a farmi richieste assurde. "Ovviamente, la bambina dovrà nascere qui e crescere con noi a Dajeon... e tu Sharon potrai rimanere qui con noi..." la proposta mi imbarazza alquanto, sono venuta in Corea proprio per essere indipendente e vivere liberamente stando vicino a Jongdae, ed ora dovrei venire a vivere qui? Lontano da lui? Non so cosa dire, guardo mio marito preoccupata, quando all'improvviso si alza girandosi verso la madre "Certo che ogni volta tu hai qualcosa da dire eh? Le persone per te non sono libere di scegliere! Devono sempre e solo stare ai tuoi comodi, alle tue richieste! No mamma! Sharon rimarrà con me, ne abbiamo già parlato! Voglio essere io a prendermi cura di mia moglie e mia figlia, nessuno starà alle tue stupide regole". E' la prima che lo vedo così arrabbiato. Ora capisco perché non voleva venire qui. Il padre, che era stato zitto per tutta la discussione riesce fortunatamente a calmare gli animi parlando alla moglie del loro altro figlio, e distraendola dal discorso. Fortunatamente poco dopo aver finito di pranzare, io e Jongdae decidiamo di rimetterci in viaggio per tornare a casa nostra.

il viaggio di ritorno è lento e silenzioso, c'è molto traffico e mio marito mi sembra piuttosto triste per come è andata la giornata dai suoi genitori. "Amore dai, non ti devi preoccupare. Non me la sono mica presa per tua mamma..." gli dico per tranquillizzarlo mentre gli accarezzo la mano fissa sul cambio. Si gira verso di me, accennando un sorriso "Non mi piace quando si intromette nelle cose che non le riguardano. E' la nostra vita, non la sua!" sottolinea con tono triste. Lo guardo sorridendo "Non ti avevo mai visto arrabbiato, e devo dire che sei molto sexy!" cerco di provocarlo un po'. Scoppia a ridere e volta leggermente lo sguardo verso di me "Tu sei sempre sexy cucciola... è perché sto guidando altrimenti ti farei vedere io tutta la sensulità" sentirlo parlare così mi imbarazza, non siamo soliti a questo tipo di discorsi. Al primo semaforo rosso ci riusciamo finalmente a dare un bacio, e fortunatamente sembra che Jongdae si sia un po' tranquillizzato. Riprendiamo il viaggio e inizia a ridere e soprattutto a provocarci un po', abbiamo entrambi una particolare voglia a quanto pare. All'improvviso mi viene in mente una cosa che aveva detto sua madre "A proposito, che nome vorrebbe che diamo alla bambina tua madre? Sembrava molto insistente!" chiedo incuriosita. Dal suo modo di fare sembrava che la sua famiglia avesse qualche particolare usanza a livello di nomi. "Lascia perdere, la nostra bambina la chiameremo come piace a noi! Non te l'ho mai chiesto ma tu hai già qualche idea?" mi chiede sorridendomi accarezzandomi la gamba. In realtà ultimamente ho pensato a diversi nomi ma non ho ancora le idee chiare, e poi voglio sceglierlo insieme a lui. "Non ancora amore, dobbiamo iniziare a pensarci, però insieme! Questa volta i primi a saperlo dobbiamo essere solo io e te!" sottolineo la cosa mentre finalmente siamo arrivati davanti a casa. "Lo sceglieremo insieme! Finalmente siamo a casa!" dice mentre si slega la cintura e scendiamo dalla macchina.

 Noto che poco più in la è parcheggiato un grande fuoristrada grigio. Io quella macchina la conosco! Non faccio nemmeno in tempo a dirlo a Jongdae che sento qualcuno che urla il mio nome e si sbraccia dientro a Chanyeol. E' Miyoung! Non ci posso credere! Le corro incontro e la stringo forte in un abbraccio. "Ma tu non dovevi tornare durante le vacanze di Natale? Tu non sai quanto sono contenta a vederti qui!" le ripeto senza staccarmi da lei. "Diciamo che le cose sono cambiate... non penso che quel gigante avrebbe resistito ancora due settimane senza di me!" mi sussurra all'orecchio indicandomi poi Chanyeol, che si era fermato poco più in là a parlare con mio marito. Mi fa davvero piacere vederli qui, soprattutto insieme. Ed è bello pensare al quello che lui a fatto per lei, andandola a prendere e portandola qui in Corea. "E voi dove siete andati di bello? Noi siamo passati a salutarvi, ma non volevamo di certo rovinare la vostra giornata romantica" chiede Miyoung mentre noto che si aggrappa dolcemente al braccio di Chanyeol. Mio marito interviene "Lascia stare, siamo stati a Dajeon dai miei genitori, non avete interrotto niente di così romantico, anzi... vero cucciola?" in effetti io e Jongdae avevamo dei piani per stasera ma a quanto pare dovremmo rimandare tutto a più tardi. "Esatto, anzi potete rimanere a cena di noi... entriamo intanto!" invito sorridente i ragazzi a mangiare a casa nostra e nel mentre noto con piacere vederli scambiare qualche bacio. Conosco Miyoung da tutta la vita, siamo cresciute quasi come sorella ma mai l'avevo vista così con un ragazzo. E' bellissimo che, forse, ha trovato anche lei la persona giusta. Spesso mi capita di pensare al fatto che questi Exo sono stati proprio un regalo per le nostre vite.

Sono passati alcuni giorni da quando Miyoung è tornata in Corea, ed è bello avere la mia migliore amica qui. Sfortunatamente al momento non abbiamo trovato un appartamento per lei e per ora può restare a casa nostra almeno fino a quando non troverà una sistemazione. In questi giorni i ragazzi sono molto impegnati e per fortuna riusciamo a tenerci compagnia a vicenda. Oggi, oltretutto, per lei è un giorno molto speciale dal momento che è riuscita ad ottenere un colloquio con il signor Kang per lavorare come stylist degli Exo. Nonostante sia Jongdae che Chanyeol mi hanno consigliato di non accompagnarla, ho deciso di andare con lei alla SM per darle un po' di supporto e poi non riesco proprio a capire il senso di questo non poterci andare visto che in agenzia tutti sono che sono la moglie di Jongdae. La relazione tra Miyoung e Chanyeol, ovviamente, dovrà rimanere nascosta per non creare nessun tipo di problema ma in quanto a mia amica mi sento in dovere di accompagnarla.

Era tanto che non venivo qui e devo dire che fa un certo effetto. Ho passato qui dentro quasi un anno della mia vita, tra telefonate, riunioni e noiosissimi colloqui con il signor Kang. Non dimenticherò mai quella volta che dopo la festa in dormitorio aveva convocato tutti i ragazzi per rimproverarli e se ci ripenso quasi mi viene da ridere. La reception della SM è immensa e Miyoung continua a guardarsi intorno, piuttosto agitata "Entrare qui dentro è il sogno di qualunque fan degli Exo..." continua a ripetermi mentre quasi mi stritola il braccio. "Ho visto talmente tante volte questo posto che ho la nausea" sottolineo, in effetti stare qui dentro mente un po' di agitazione anche a me ma non vorrei far innervosire Miyoung maggiormente. "A te la nausea ti viene per altro, comunque se non sei una fan non puoi capire!" mi ripete ridendo mentre ci dirigiamo verso l'ufficio del signor Kang. Ovviamente io resterò nascosta da qualche parte, non voglio di certo essere vista da quel tizio o da qualcuno che posso riferire a Jongdae che sono venuta qui! 

Continuiamo a camminare e mentre Miyoung continua a parlare di quanto conterebbe per lei entrare a lavorare qui, vengo distratta da un suono di tacchi femminili dietro di noi. Giro lo sguardo e mi ritrovo davanti Mihee, come sempre a dir poco perfetta. E' la prima volta da quando sono tornata in Corea che la incontro. Ci fissiamo per un istante senza parlare mentre noto che mi guarda dalla testa ai piedi con uno sguardo di netta superiorità. All'improvviso, senza un vero motivo, inizia a provocarmi "Devo dire che hai coraggio a farti vedere ancora da queste parti!". Il suo tono di voce è secco e arrogante. Non so che mi prende ma davanti a lei inizio ad agitarmi e non mi escono le parole. Miyoung si gira di scatto rivolgendosi a lei "E tu chi sei?". Mihee si avvicina sempre di più con fare di sfida "Piuttosto vorrei sapere tu chi sei? Cos'è Sharon ti sei portata dietro la serva?" la mia amica cercando di mantenere la calma si volta verso di me cominciando a parlarmi in italiano con l'obbiettivo di provocarla. Cerco di spiegarle di chi si tratta, anch'io senza farmi capire ma la cosa fa innervosire Mihee ancora di più. "Ah, quindi tu, sei quella lì? Sai dai tuoi racconti pensavo fosse più scema, invece ho solo molto presuntuosa" sottolinea Miyoung ricominciando a parlare in coreano. "Cos'è Sharon non sei capace di parlare? Credevo che non avessi più il coraggio di mettere piede qui dentro dopo tutti gli scandali che hai creato!" ora sta proprio esagerando. Vorrei risponderle a tono ma la mia migliore amica nuovamente mi precede "Ah, perché non sei tu la regina degli scandali? La figlia del capo, prima con Jongdae, ma in realtà stavi con Junmyeon! Chi è il prossimo?" le sue parole sono secche e pungenti. "Magari Chanyeol... mi ha sempre attratto molto quel ragazzo!" sottolinea Mihee ridacchiando. A questa affermazione ho paura di una reazione di Miyoung. "Lascia perdere, dai andiamo..." mi attacco alla manica della giacca della mia migliore amica cercando di portarla via. "Scappa Sharon, sei proprio una persona immatura! Per colpa tua stai rovinando gli Exo!" non sopporto le sue parole e soprattutto il fatto che continua ad avvicinarsi pesantemente a me. Mi sento, però, incapace di agire. All'improvviso Miyoung decide di tagliar corto mettendosi tra noi due "Aria, grazie! Andiamo dai!" mi prende per una mano e mi trascina via. Mihee rimane per qualche istante a fissarci per poi dirigersi verso la porta dell'ascensore davanti a lei con passo deciso.

Arriviamo a pochi metri dall'ufficio del signor Kang, guardo Miyoung dispiaciuta per quello che è successo ma mi tranquillizza ripetendomi di stare tranquilla. Poco dopo viene chiamata dentro per il colloquio ed io mi siedo contro in muro per aspettarla. L'incontro con Mihee mi ha scosso alquanto, non l'avevo mai vista così e devo dire che la cosa mi ha un po' spaventato. In ogni caso non posso dir nulla a Jongdae dal momento che lui non sa nemmeno che sono qui. Spero solo che un episodio come quello di oggi non si ripete più.

Ormai è da tanto che Miyoung è nell'ufficio del signor Kang e sono curiosa di sapere come sta andando. Cerco di avvicinarmi il più possibile alla porta per provare a sentire qualcosa. Riconosco da subito la voce dell'uomo "Purtroppo i ragazzi sono degli elementi un pò particolari, sa sono giovani e hanno voglia di divertirsi, ma in questo momento della carriera devono concentrarsi solo sul lavoro e sulle vendite di un immagine perfetta". Certo che, sta dicendo esattamente le stesse cose che ripeteva in continuazione anche a me, non ha molta fantasia. Miyoung risponde, proprio come immaginavo, sta cercando di tirarselo dalla sua parte "Mi sembra giusto, sono ragazzi! Vedrà che torneranno sulla retta via!". Poco dopo però le parole del signora Kang mi mandano nello sconforto più assoluto "Nei prossimi due anni Suho, Chen, Baekhyun e Chanyeol dovranno arruolarsi e quindi dobbiamo cercare di vendere il più possibile ora...". Uno strano brivido mi assale nel sentire che mio marito presto dovrà anche lui arruolarsi, come Minseok. Mi viene quasi da piangere al solo pensiero che dovremo star lontani per un anno e mezzo. Fortunatamente vengo nuovamente distratta dalla conversazione e dalla grande capacità di farsi subito aprezzare di Miyoung "Beh, se sono dentro cercherò di trovare qualcosa di innovativo in stile EXO per poter aiutare con le vendite". Sono proprio sicura che riuscirà ad ottenere il lavoro e che andrà pure d'accordo con quell'uomo, lei di certo non è una che si fa mettere i piedi in testa. "Lei mi sembra la persona giusta per il lavoro ma ho solo una perplessita... non ha nessun interesse per i ragazzi vero?a quanto pare al signor Kang è piaciuta ma questa domanda poteva evitarsela. Mi accorgo che in lontananza si sta avvicinando un gruppo femminile di idol, che gli Exo conoscono molto bene. Cerco di nascondermi nei bagni per evitare di essere vista, mi sa che stanno aspettando anche loro di entrare dal signor Kang. Uffa! Volevo sapere come rispondeva la mia amica a quella domanda! 

Poco dopo Miyoung finisce il colloquio e mi raggiunge tutta sorridente "Hai visto, quelle erano le Red Velvet! Comunque il signor Kang è un grande s*****o ma.... ho ottenuto il lavoro!!!!". La abbraccio forte a me, cercando di evitare di dirle che ho sentito parte del colloquio "Sono veramente fiera di te! E chissà Chanyeol come sarà contento appena lo saprà, dai chiamalo!". Estrae il telefono e prova chiamare il suo fidanzato, stranamente senza ricevere alcuna risposta. "Non risponde, boh... sarà ancora impegnato a registrare!" la guardo stranita ma in effetti nemmeno Jongdae si è fatto ancora sentire. "Non importa, festeggiamo tra donne dai, ho proprio voglia di qualcosa di dolce" le propongo mentre usciamo dal edificio. "Tu e la tua voglia di dolci... ogni tanto qualcosa di più sano no eh? Dai andiamo!" la prendo sottobraccio dirigendoci verso una delle vie principali della città.

E' ormai sera quando io e Miyoung torniamo a casa. Stranamente i ragazzi non si sono ancora fatti sentire, saranno stati trattenuti a far qualcosa in studio. Noto che la porta di casa è aperta ed entrando sento un gran frastuono. "Ma che succede? Amoreee? Jongdaeee?" mi metto ad urlare mentre varco l'ingresso e Miyoung si dirige di corsa verso la stanza da dove provengono i rumori. Sento all'improvviso la mia amica ridere pesantemente. "Sharon, vieni a vedere! Non sapevo che avevi assunto una squadra di imbianchini così fighi" i rumori e le risate provengono dalla stanza della bambina. Raggiungo Miyoung e non riesco nemmeno io a trattenere le risate. Mi ritrovo davanti Jongdae, insieme a Chanyeol e altri ragazzi, intenti a dipingere le pareti della stanza, tutti sporchi sporchi di rosa. "Tuo marito è pazzo! E' tutto il pomeriggio che sono qui a fare il muratore..." mi urla Baekhyun mentre ammiro quello che hanno fatto. Ecco perché era tutto il pomeriggio che non rispondevano al cellulare. La stanza è stata dipinta tutta di rosa scuro, mentre il soffitto è il soffitto è stato dipinto di uno rosa più chiaro. Sorrido piacevolmente sorpresa del lavoro che è stato fatto. Rimango stupita nell'ascoltare quello che Jongdae sta dicendo a Chanyeol "Potremmo disegnare qualcosa sulle pareti, magari una principessa o non so delle nuvole... magari mettiamo anche il nome della bambina" è bellissimo sentirlo parlare così. Sono sempre più felice che è parte della mia vita! Noto che Miyoung si mette subito all'opera per aiutare i ragazzi mentre io mi avvicino a Jongdae abbracciandolo da dietro. "Amore state facendo un lavoro stupendo!!! Sono bellissimi questi colori, e l'idea dei disegni mi piace tanto" gli dico mentre cerco di dargli un bacio. Si gira di scatto, il suo volto è strano, sembra piuttosto nervoso. "Perché non mi ascolti quando parlo? Ti avevo detto di non andare alla SM!" inizio ad agitarmi, e ora che faccio? Non riesco a capire come abbia fatto a saperlo. Le sorrido dolcemente ma il suo sguardo è decisamente arrabbiato!

 

 

 

   
 
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