Freddo.
Senti freddo.
Il tuo corpo è gelido.
Non hai nulla addosso che ti scaldi. E il clima rigido di dicembre peggiora la situazione.
Con i tuoi arti indeboliti ti stringi. Ti abbracci da solo. Un po' per scaldarti, un po' per consolarti.
Sei nascosto dietro un carrarmato lasciato lì da mesi.
Ormai quegli oggetti sono in tutto il paese.
La guerra ha invaso tutta la Bosnia Erzegovina nel giro di poco tempo.
Non c'è più un posto sicuro, solo dentro ad una bara.
E probabilmente ci finirai presto. Almeno lo speri.
Vorresti essere seppellito insieme ai tuoi genitori.
Ma lsai che i soldati non ti seppelliranno mai.
Lasceranno il tuo corpo a marcire.
Diventerà mangime per i corvi.
Rabbrividisci a quel pensiero.
Vorresti piangere, ma le lacrime ghiacciano dentro.
Alla tua età dovresti andare a scuola, giocare con i tuoi amici e fare i compiti. Invece stai patendo la fame e il freddo.
Sei da solo in un paese che non riconosci più.
Un paese devastato dalla guerra.
Ti dondoli su te stesso come un bambino autistico perso nel suo mondo.
Ormai solo la fantasia può salvarti. Immagini un futuro lontano, dove la guerra sarà solo un brutto ricordo.
Un ricordo che, però, avrà sempre un peso su tutti gli bosniaci.
Non ti importa però. Preferisci il tormento eterno al nulla.
Hai un gran desiderio di vivere, di studiare. Ti piacerebbe avere figli tuoi.
Essere quel che a te è stato tolto.
Vorresti raccontare di quegli orrori e dire di essere sopravvissuto.
Potrai dire che Dio era con te.
Che un Dio c'è e ti ha protetto.
Dio.... Allah... ma che differenza fa?!
Davvero tutto quel caos per la religione?! C'è altro sotto?!
L'importante è avere qualcuno che ti ama, che sia un Dio o una persona.
L'amore è la cosa più importante.
E rimani così.
Con quel pensiero, con quelle domande mentre un proiettile ti attraversa il petto.
Sorridi.
Presto rivedrai i tuoi genitori e potrai ringraziare il tuo Dio per averti protetto fino a quel momento.
Ma poi le lacrime cancellano il sorriso dal tuo volto.
Non potrai raccontare a nessuno di quella guerra, nessuno si ricorderà di te.
I tuoi sogni cessano insieme alla tua vita.
Senti freddo.
Il tuo corpo è gelido.
Non hai nulla addosso che ti scaldi. E il clima rigido di dicembre peggiora la situazione.
Con i tuoi arti indeboliti ti stringi. Ti abbracci da solo. Un po' per scaldarti, un po' per consolarti.
Sei nascosto dietro un carrarmato lasciato lì da mesi.
Ormai quegli oggetti sono in tutto il paese.
La guerra ha invaso tutta la Bosnia Erzegovina nel giro di poco tempo.
Non c'è più un posto sicuro, solo dentro ad una bara.
E probabilmente ci finirai presto. Almeno lo speri.
Vorresti essere seppellito insieme ai tuoi genitori.
Ma lsai che i soldati non ti seppelliranno mai.
Lasceranno il tuo corpo a marcire.
Diventerà mangime per i corvi.
Rabbrividisci a quel pensiero.
Vorresti piangere, ma le lacrime ghiacciano dentro.
Alla tua età dovresti andare a scuola, giocare con i tuoi amici e fare i compiti. Invece stai patendo la fame e il freddo.
Sei da solo in un paese che non riconosci più.
Un paese devastato dalla guerra.
Ti dondoli su te stesso come un bambino autistico perso nel suo mondo.
Ormai solo la fantasia può salvarti. Immagini un futuro lontano, dove la guerra sarà solo un brutto ricordo.
Un ricordo che, però, avrà sempre un peso su tutti gli bosniaci.
Non ti importa però. Preferisci il tormento eterno al nulla.
Hai un gran desiderio di vivere, di studiare. Ti piacerebbe avere figli tuoi.
Essere quel che a te è stato tolto.
Vorresti raccontare di quegli orrori e dire di essere sopravvissuto.
Potrai dire che Dio era con te.
Che un Dio c'è e ti ha protetto.
Dio.... Allah... ma che differenza fa?!
Davvero tutto quel caos per la religione?! C'è altro sotto?!
L'importante è avere qualcuno che ti ama, che sia un Dio o una persona.
L'amore è la cosa più importante.
E rimani così.
Con quel pensiero, con quelle domande mentre un proiettile ti attraversa il petto.
Sorridi.
Presto rivedrai i tuoi genitori e potrai ringraziare il tuo Dio per averti protetto fino a quel momento.
Ma poi le lacrime cancellano il sorriso dal tuo volto.
Non potrai raccontare a nessuno di quella guerra, nessuno si ricorderà di te.
I tuoi sogni cessano insieme alla tua vita.