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Autore: Spensieratezza    25/11/2020    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Una volta entrato nella casa, Sam trovò Dean ad aspettarlo.
Se l’era aspettato, non poteva negarlo, ma appena lo vide, si mise la mano sulla bocca e gli sfuggirono dei singhiozzi, subito seguiti dalle lacrime.

Dean gli sorrise, mettendosi un dito sulla bocca, facendogli cenno di avvicinarsi, con la mano.
“Sei..sei davvero tu?”
Sono sempre stato io.” Rispose lui. Sam capì che era sincero. In quel momento non si trovava una delle tante rappresentazioni di Dean, o di Nicholas. Era davvero lui. Il suo Dean, che ora ricordava dopo aver dimenticato, il suo Dean che aveva deciso di seguirlo e annullare la sua identità per lui.
In quel momento una dolcissima canzone, le note di Eye in the sky, vibrarono nell’aria e fecero vibrare anche il suo cuore.
Sam guardò il soffitto che era scomparso, sostituito da un CIELO ETERNO e etereo, infinito.
Come il cielo in una stanza.

Ogni passo in più che faceva, era come un passo verso di lui.
Ogni passo in più era un salto quantico nella consapevolezza che la risposta era stata sempre davanti a lui, era stata SEMPRE LUI.
Quando infine si trovò davanti a lui, non potè abbracciarlo perché, Dean si inginocchiò davanti a lui e un vestito blu si materializzò nei suoi abiti, una rosa rossa sulla sua bocca.
“Ma cosa..” disse Sam, ma ora anche lui si era trasformato. Possedeva un abito nero.

“Balli con me?” gli chiese Dean.
 
Tutto quello gli ricordava qualcosa, eppure sapeva che Dean non gli aveva mai, MAI chiesto di ballare, sarebbe stato strano e sconveniente in fondo, forse giusto da bambini avrebbe potuto farlo, per gioco, ma da grandi…allora perché questo gli sembrava come un film già visto?

Lo abbracciò teneramente, circondandogli la schiena con le mani, lasciandosi trasportare dalle note della canzone che gli aveva sempre dedicato inconsciamente e senza aprire gli occhi, seppe di trovarsi in un altro posto, l’atmosfera era cambiata e purtroppo non sentiva più la consistenza di Dean tra le sue braccia.
Ma lui non voleva aprire gli occhi, non voleva aprirli e vedere che Dean era scomparso ancora una volta.
"Sam, balliamo?"
Sam volse il capo scioccato, realizzando solo in quel momento di non trovarsi più in piedi, ma seduto.

"Non fare quella faccia. è una canzone dolcissima, perché non ti piace?" gli chiese una brunetta riccia.
Sam a quel punto ricordò cosa gli aveva risposto.
"N-non mi piace e basta, Carmen."
"Oh, insomma, non fare il ritroso." disse Carmen, facendolo alzare.
"Carmen, sei insistente. " disse Sam.
Le note ancora iniziali della canzone risuonavano nella discoteca, Sam ricordava quel momento, di come era ancora indeciso se cedere o trovare una scusa, magari andando a prendere qualcosa da bere, quando un volto nel buio, lo sorprese a guardarlo.
DEAN.
 
Don't think sorry's easily said
Non credere che sia facile scusarsi.
“Scusa, Jessica, io..” disse, scostandola gentilmente.
Don't try, turnin' tables instead

Piuttosto, cerca di non ribaltare le cose
“Devo andare, è mio fratello.”
You've taken lots of chances before
Hai già avuto tante possibilità
Sam corse tra la folla, nella discoteca, ma il volto di Dean veniva nascosto dagli altri.
But I ain't gonna give anymore
ma io non te ne concederò altre

“DEAAAAAAAAAAAAAAAAAAN!”
 
Dean era scomparso. Lo aveva lasciato da solo. Solo. Solo. Ancora una volta.
“Deeeeeeeeean!!!”
“Non urlare, ti sento, Sam.”
“Dean???”
“Sono qui.”

La sua voce veniva dai bagni. Sam corse lì, spalancando la porta.
“Dean!!”
Dean stava guardando Sam dallo specchio del bagno, poi si girò lentamente verso di lui.
“Era il tuo ballo scolastico.  Non so perché venni a vederti, mi raccontai che volevo solo essere sicuro che non avresti fatto cazzate, no alcool, no droghe..mi ripetevo che non c’era niente di male, ma quando ti ho visto correre verso di me…ho avuto PAURA..”
“Paura..d-di cosa??” chiese Sam.

“Di me. Di te. DI NOI. Forse per la prima volta, la potenza del sentimento che ci unisce, mi piovve addosso. Ed era..TROPPO. La tua reazione..la mia..questo..VUOTO che sentivo, quando ti ho visto ballare..e poi venire da me. Ho avuto..paura.”
Sam andò davanti a lui e gli prese la mano.
“Sai perché non volevo ballare proprio questa canzone? Perché l’avevo riconosciuta e non volevo..non volevo ballarla con qualcun altro.”
“E forse io l’avevo capito.” Disse Dean, la voce tremante. “Forse avevo capito che era per me. Per questo ero li.”

“Quando ti ho inseguito..forse ti avrei chiesto di..di..ballarla con me.” disse Sam accarezzando il dorso della sua mano.
Sam cercò le dita della sua mano.
Quelle di Dean tremarono nelle sue.
“Forse dentro di me lo sapevo. Per questo sono scappato.”
“Oh, Dean..”
Si fiondarono insieme in un abbraccio mozzafiato, tremarono e piansero l’uno tra le braccia dell’altro.

La canzone riprese da capo. Non credere che sia facile scusarsi.
Piuttosto, cerca di non ribaltare le cose.

Sam ripensò a Dean e a quando decise di fare il patto con lui.

Hai già avuto tante possibilità
ma io non te ne concederò altre
Sam ripensò a quando deluse Dean con la storia dell'apocalisse.


Non dire parole di cui ti pentirai
Non lasciare che la tua testa si infiammi
E' un'accusa che ho già sentito
Sam ripensò a quando Dean gli disse che era un mostro, perché si fidava di Ruby e usava i suoi poteri.

credimi, il sole nei tuoi occhi, rende credibile alcune delle bugie alle quali vale la pena credere


Sam ripensò a tutte le volte che avevano dimostrato che il loro amore potesse sconfiggere la morte e il destino, quando avevano scongiurato la profezia di essere coloro che si sarebbero uccisi l'un l'altro, quando hanno condiviso lo stesso paradiso e Ash disse loro che le anime gemelle lo fanno e si sono irrigiditi imbarazzati, senza dire niente, Ma Sam aveva capito, così come lo aveva capito Dean, in quel momento, che avevano pensato la stessa cosa.


Dean gli prese il volto tra le mani, che era rigato dalle lacrime.
"Ti prego, guarda questa canzone, come mi guardavi allora, non adesso."
Sam lo guardò.
"Ascoltala come la ascoltavi da ragazzo, non ascoltare le parole. Sentila QUI." disse Dean toccandogli un punto nel cuore.

Sam lo abbracciò sospirando e si lasciò andare allora.

Le melodie della canzone lo riportarono indietro alla dolcezza dell'età più bella, quando l'amore aveva una melodia, le scuse avevano un dolcissimo sapore, quello dello zucchero e anche soffrire ti faceva emozionare, e scusarsi era fantastico e curava la tua anima, guardare il cielo era essere poeti, ascoltare la musica voleva dire suonare al pianoforte e essere artista, ascoltare l'amore voleva dire cantarlo, guardare il cielo era vedere due anatroccoli che volavano in un fiume.
Gli echi delle canzoni erano dolcissime parole dell'alfabeto e l'amore...
l'amore era LUI..
suo fratello.
Una dedica importante che nascondeva nella canzone, una preveggenza dl futuro, il patto che avrebbe fatto per salvargli la vita.
le scuse, che nascondevano solo il significato dell'amore e non erano solo la richiesta di farsi perdonare.
"Sono l'occhio che ti guarda." diceva la canzone e Dean lo aveva fatto veramente, anche dall'inferno.
E anche quando era a  Stanford.
La canzone perdonava tutto, anche le cose più imperdonabili, e univa quello che un tempo era diviso e che sarebbe stato diviso.
ma che non sarebbe stato mai.

"Io sono l'occhio nel cielo che ti sta guardando, posso leggere nella tua mente
posso farti credere cieco e non mi serve vedere oltre per sapere che
posso leggere nella tua mente"


Cantarono questa canzone insieme, gridando quasi, con musicalità e sintonia, delle strofe che nascondevano un significato che non avevano mai capito.
Il significato era questo: Posso sapere che mi ami, l'ho sempre saputo,non avevo bisogno che me lo dicessi, non avevo bisogno di saperlo.
non ho mai smesso di guardarti anche quando non ti vedevo.

Sam ora leggeva la canzone attraverso il cuore di Dean e Dean attraverso il suo.
Era come se le onde viaggiassero attraverso le loro anime.

e Dean prese il volto di Sam e lo baciò tenendogli le mani sul viso.
 
E poi Sam cadde.
Non aveva neanche il tempo di poter protestare per l’ennesima separazione da Dean.
Non poteva piangere, né gridare.

La discesa gli stava tappando quasi i polmoni, risucchiando l’aria, gli faceva male alle ossa.
La discesa era come una discesa nell’inferno.
Una caduta angelica.
La discesa DELL’INFERNO.
LA GABBIA.
Stava tornando li!!





















Note del'autrice:  Preciso che con questo capitolo non intendo ASSOLUTAMENTE dire che il testo della canzone fa schifo o le sue parole, anzi io la esalto, ma almeno per me e per il mio vissuto, non vedo mia la traduzione tanto quanto mi risuona dentro la musica, lo so è contorto ma purtroppo questo xd in quanti di noi ci emozioniamo con la canzone per poi provare un po' di delusione quando cerchiamo la traduzione? xd ciò non toglie che rimane una canzone FANTASTICA! stavo dimenticando di sottolineare una cosa che è comunque importante dopo tutti questi ricordi falsi e rappresentazioni simboliche, penso abbiate il dubbio se davvero Dean è andato a trovare Sam durante il ballo e ha fatto questa fuga xd si è successo veramente, poi dopo controllo se l'ho scritto anche nel testo ahahah ! Mamma mia ragazzi una valanga di emozioni Spero che ora avrete capito perché mi prendo sempre così tanto tempo per i capitoli, perché nonostante siano corti , é impegnativo quando devi lavorare con le emozioni e una storia così è impegnativa e dalle emozioni così intense che vale come se fossero dei capitoli lunghi, ed è anche il motivo principale per cui sto scrivendo solo questa al momento! Credo abbiate capito anche voi ora, come mai il capitolo su quella canzone qualche capitolo fa! Non sono una che fa cose a caso e se ho descritto quel momento che sembrava insignificante e buttato un po' lì a caso , spero che abbiate capito adesso che non era assolutamente una cosa buttata lì , ma una cosa a cui tenevo molto! Forse sono un po' di parte perché è stata una delle mie canzoni preferite, anzi la mia preferita in assoluto per tanto tempo qualche anno fa, però davvero per me ha un significato particolare, la sento dentro come qualcosa che ti risuona anche se come ci tengo a sottolineare più volte, andrebbe solo ascoltata e lasciata risuonare dentro di te, perché le parole possono trarre in inganno e farti pensare che con le parole della traduzione non hai niente in comune o comunque poco, mentre invece se ascolti la musica senti proprio risuonare dentro di te qualcosa di importante ! Ecco perché ci tenevo a sottolineare spesso il fatto di ascoltare la musica e non tanto le parole, anche se ho voluto anche fare dei paragoni con la storia di Sam e Dean proprio per non sminuire la traduzione che comunque è importante :))

In particolare voglio porre l'accento sul fatto che questa canzone parla del sentimento tra Sam e Dean e Dean lo sente anche prima questo sentimento, anche nel periodo in cui non era a conoscenza che per Sam questa canzone fosse così importante , in pratica era talmente forte il sentimento di Sam che, anche se all'epoca non aveva capito che cosa fosse, l'ha cmq percepito dentro di sé, per questo l'accento sul ballo scolastico in cui Dean sente la canzone , e ne è comunque terrorizzato , inconsciamente sente che ê per lui o che è dedicata a lui e quindi scappa anche se non penso ne fosse cosciente completamente, però a livello inconscio c'è questa fuga che ci fa capire che gli era arrivato qualcosa!

Il tempo di collocazione eh...quando Sam andava ancora a scuola!! Avrei tanto voluto fare una cosa ancora più simbolica mettendola quando era Stanford però mi sembrerebbe un po' strano se al college fanno balli scolastici che mi sembra più una cosa da liceo e non da università, senza contare che mi sembra di ricordare che durante la prima stagione Sam non ha ancora finito il college e il ballo scolastico denota comunque la fine dell'esperienza scolastica xd insomma per tutti questi motivi non potevo ambientare la cosa a Stanford anche se veramente la cosa mi ha dispiaciuta perché sarebbe stato il TOP se ho sbagliato qualcosa smentitemi pure, però credo fosse più giusto farla in questo modo
   
 
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