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Autore: Khailea    26/11/2020    0 recensioni
[Beastars]
In questo mondo in cui erbivori e carnivori convivono in un apparente stato di pace, possono venire a crearsi molte più storie di quelle che si possono immaginare; come quella di un'improbabile amicizia che tenterà di superare il confine di due mondi così distanti, eppure così vicini.
ATTENZIONE: La storia contiene al 99% personaggi di mia invenzione, ci saranno però piccoli riferimenti alla storia originale, e verso gli ultimi capitoli uno spoiler se non si è almeno arrivati al volume 124 della storia originale di Beastars.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Impieghiamo circa quaranta minuti per arrivare al porto, usando prima un treno e procedendo poi usando Nekumi uno skateboard ed Inu il suo monopattino elettrico; è lui a tenere lo zaino con tutte le cose da mangiare e da bere, mentre io mi trovo ancora nel taschino di Nekumi.
La vista però è molto piacevole, soprattutto una volta arrivati al porto.
Essendo ancora metà mattina fa piuttosto freddo, ma è così piacevole sentire il vento passare sul mio pelo che non mi importa nemmeno. Non ci sono molte persone, quindi possiamo muoverci tranquillamente senza temere di intralciare nessuno.
L’acqua sembra quasi brillare nei punti in cui i raggi del sole si riflettono sulle onde, ed il cielo è completamente privo di nuvole. E’ così bello che non riesco a trattenermi dal fare alcune foto.
-Non è bellissimo? Mi viene voglia di fare una nuotata!-
-Meglio che ti trattieni Inu, non hai nemmeno un cambio.-
Nekumi si affretta a bloccarlo, evitando così il peggio.
-Potrei spogliarmi e rimettermeli dopo essermi asciugato!-
-Non intendo girare tutto il giorno con la puzza di cane bagnato vicino.-
Replica ancora lei mettendo un punto alla questione, effettivamente nemmeno io ne sarei entusiasta.
Il porto si estende per molti kilometri, costeggiando buona parte della città, quindi direi abbiamo spazio a sufficienza per passeggiare ed osservare il paesaggio.
-Ehi Masuy, hai mai conosciuto un abitante del mare?-
Mi chiede all’improvviso Inu, rallentando la velocità del monopattino per essere vicino a Nekumi.
-No, non se ne parla molto in giro.-
La storia che ci insegnano dalle elementari fin quasi all’università si concentra prevalentemente sulle faccende del mondo terreno, e visto molti non possono nemmeno uscire dall’acqua i contatti con loro sono molto ridotti, per quel che ne so io.
-Ho sentito che hanno uno stile di vita molto diverso dal nostro. Per esempio per loro non è un problema mangiarsi a vicenda.-
-Sul serio?-
Chiedo perplessa guardando Nekumi, mi chiedo se sia vero o se sia solo una voce.
-Già già. Un ricercatore interessato allo studio del mare e dei suoi abitanti ne ha intervistati vari. Secondo loro il male che vediamo nel nutrirci di altri animali è un costrutto sociale che abbiamo inventato, mentre la natura non lo prevede.-
Dice subito Inu guardando il mare.
-Hanno sicuramente molti meno problemi di noi altri. Che poi siamo pure ipocriti, perché ad esempio non va bene mangiare un coniglio ma va bene mangiare un insetto, solo perché questi non hanno la capacità di comunicare con noi. Eppure nemmeno i pesci ce l’hanno.-
La protesta di Nekumi è abbastanza sensata, anche se è un argomento molto controverso, Inu però risponde subito dimostrando quanto sia ferrato per l’argomento.
-In realtà gli abitanti del mare hanno un loro linguaggio, ma è sconosciuto a molte persone. Sono piuttosto riservati ed hanno preferito mantenere una forte distanza dal nostro mondo.-
-Dove avete sentito tutte queste cose?-
Chiedo ad un certo punto confusa.
-Io andavo ad un asilo per ibridi. C’era un bambino la cui madre era una foca ed il padre un coccodrillo.-
-Wow, che famiglia…particolare.-
Immagino tutte le famiglie ibride un po’ lo siano.
-Si è suicidato al primo anno delle medie dopo esser stato bullizzato.-
La notizia mi arriva addosso come una doccia gelata, non so nemmeno come rispondere.
-Mi…dispiace molto.-
Mi domando come facciano due animali di specie diverse a voler avere una relazione, o addirittura una famiglia, pur sapendo che il mondo non è pronto per loro, e che forse non lo sarà mai.
-Ehi non preoccuparti, non te lo sto dicendo per impressionarti, ma credo sia giusto che più animali sappiano quanto la nostra vita possa essere difficile. Però dai, io sono qui ad esempio, e ci resterò a lungo.-
Questo mi rassicura molto, più di quanto avrei pensato. Guardandola le sorrido, pensando che ormai la considero veramente una mia amica.
Ogni volta ci incontriamo rende le giornate più divertenti e particolare, ed è tra gli animali migliori che abbia mai conosciuto.
Non credevo un giorno l’avrei mai pensato per un gatto, ma spero sinceramente non le accada mai nulla di male.
-Io invece quando ho degli esami rimango sveglio fino a tardi a studiare, e per non addormentarmi guardo la tv. Alle quattro del mattino ci sono alcuni servizi sul mondo marino, sono molto interessanti.-
Inu riporta subito la conversazione su un tono più pacato, anche se mi stupisce si riduca a fare le ore piccole per studiare.
-Non ti fa male dormire così poco?-
-In realtà no, soprattutto dopo quattro red bull ahaha.-
-E’ quasi un genio, eppure è così scemo.-
Sospira Nekumi scuotendo il capo. Io al posto di Inu con solo una nottata di studio simile sarei andata ko.
Andiamo avanti nella nostra passeggiata per circa mezz’ora, prima di fermarci lungo il muretto per mangiare qualcosa; i panini preparati dai genitori di Nekumi sono ancora belli caldi, ed hanno anche riempito una borraccia con un po’ di thè.
Tutti e tre ci sediamo, ed io sono in mezzo ad entrambi; mi sento così piccina, però anche abbastanza sicura, infondo sono abbastanza grossi da proteggermi in caso di bisogno.
Chi l’avrebbe mai detto, mi sento più sicura vicino ad un gatto che da sola! Anzi, un ibrido gatto-gufo.
Sono stupita da me stessa, conoscere Nekumi mi sta veramente cambiando…
-Finalmente! Non vedevo l’ora!-
Inu si avventa subito sullo zaino, ma Nekumi afferrandolo lo spinge via.
-Ehi non sei l’unico a voler mangiare! Tieni le mani apposto, ti passo io la roba.-
Dandogli le spalle si sistema lo zaino sulle gambe, mentre Inu dopo pochi secondi tenta di avvicinarsi per prenderne comunque uno.
-Guarda che ti vedo.-
Senza preavviso Nekumi fa di nuovo quella strana cosa con la testa, girandola completamente per guardare Inu nonostante il davanti sia da tutt’altra parte.
-Hiii!-
Ancora non mi sono abituata a questo particolare, e credo che lei ne sia particolarmente divertita. Anche Inu sobbalza, vedendosi scoperto, e torna a sedersi tenendo braccia e gambe incrociate.
-Ahahahah! Credo lo farò più spesso se questa è la tua reazione Masuy!-
-T-ti prego no!-
Lo sapevo, mi perseguiterà anche nei miei incubi questa cosa!
-Sei sicura non sia meglio evitare di stare così? In caso qualcuno ti vedesse…-
Alcuni animali hanno già notato questo dettaglio e la guardando disgustata. Anche se non sono io al centro della loro attenzione, mi sento comunque molto infastidita dal loro comportamento. Eppure…so che fino ad un mese fa avrei fatto lo stesso, e provo molta vergogna.
Nekumi intanto, invece di girare la testa, gira il proprio corpo, dandoci un panino ciascuno.
-Solo uno?-
Brontola Inu guardandola.
-Li ho contati e divisi, quindi ne avrai altri dopo aver finito quello.-
Lei inizia subito a mangiare, rispondendo solo dopo qualche minuto alla mia domanda.
-Non mi importa sinceramente. La gente deve sapere esistono gli ibridi, non devo nascondermi solo perché loro sono talmente ignoranti da pensare siamo mostri, è un problema loro. Poi nemmeno mi conoscono, cosa vuoi che facciano?-
Non voglio risponderle, perché so potrei pensare alle scene peggiori, e sinceramente non voglio.
-So cosa farò io se non mi dai un altro panino…-
Replica intanto Inu, muovendo lentamente la coda. Sembra quasi stia spazzando il muretto.
-Ti metterai a piangere?-
Risponde Nekumi sarcasticamente.
-Probabile.-
Non riesco a trattenere una risata alla sua risposta, ed anche Nekumi, che gli lancia contro tutta la sua parte di cibo.
-Ingozzatici.-
-Sissignora!-
Passiamo la mattinata così, a ridere ed a girare per il porto assieme, alternando tra Nekumi ed Inu chi deve trasportarmi. Senza che me ne accorga il tempo vola, ma ho fiducia nel fatto questa sarà solo il primo di tanti pomeriggi così.
Ne sono convinta!
   
 
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