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Autore: iced_swan    26/11/2020    10 recensioni
Anastasia Steele è una giovane donna di trentaquattro anni, forte e indipendente che ama il suo lavoro. Ex pilota dell’esercito, ora lavora per compagnie private. Nonostante la giovane età, è conosciuta nell’ambiente per la sua professionalità.
Ed è proprio questa nomea che la farà notare e verrà ingaggiata per sostituire il pilota del jet privato di Christian Grey.
Lui, all'età di trentanove anni è uno degli uomini più ricchi d'America, abituato ad avere il meglio.
Ed Anastasia Steele è il meglio.
Lei, madre single con una brutta esperienza alle spalle.
Lui, impegnato in una relazione con la sottomessa Leila.
Cosa succederà tra i due? Christian riuscirà a resistere alla nostra bella Anastasia? Riuscirà a cambiare per amore?
E Anastasia si fiderà di nuovo di un uomo?
Se vi ho incuriosito, restate sintonizzati...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti! Innanzitutto, scusate per il mancato aggiornamento della settimana scorsa. Spero gradirete il nuovo capitolo… vi avverto che d’ora in poi, gli aggiornamenti saranno di giovedì!

Buona lettura…

 

CAPITOLO 22

POV CHRISTIAN

 

Poggiando la fronte contro il vetro delle vetrate del salone, guardo l’orizzonte sconfinato della città di Seattle e mi torna in mente l’espressione ferita di Anastasia.

L’ho veramente delusa più di quanto potessi immaginare. Non volevo farla sentire così… certo, avevo ipotizzato una reazione dura ma di sicuro, non come questa!

Sapevo in cuor mio, che non sarebbe stato facile ma così… no!

‘ come posso spiegarle le ragioni che mi hanno spinto a celarle la mia identità, se non ho neanche l’opportunità di parlarle… ’ penso raddrizzandomi ed andando verso la cucina.

È passata una settimana dal nostro appuntamento.

In questi sette giorni, ho tentato più volte di contattarla ma senza alcun risultato. Sia tramite messaggi, che telefonicamente… quella sera stessa, una volta tornato a casa ho subito cercato un contatto, ma non mi ha risposto… ho ritentato la mattina seguente, ma è stato un buco nell’acqua!  

Sono persino arrivato ad andare sotto casa sua…

Ho parcheggiato la macchina e sono rimasto fermo lì, per quasi mezz’ora. Ero fortemente tentato di scendere dalla mia vettura, arrivare al portone e suonare al suo citofono.

Stavo quasi per cedere e fare quanto avevo pensato quando…

È arrivata lei in macchina.

Ha posteggiato, ha spento il motore ed è uscita facendo velocemente il giro del mezzo. In quegli attimi, mi sono ritrovato ad ammirarla… il viso sereno, le lunghe gambe fasciate da jeans attillati, la vita stretta evidenziata da un giubbetto in pelle e per finire… i suoi lunghi capelli castani, che venivano spostati dal vento.

‘ mi è sembrata un’apparizione celestiale! ’

Ma è stato in quel momento, che ho notato un movimento dal sedile posteriore… l’ho guardata, come ipnotizzato mentre aiutava a scendere il suo bambino.

Vederlo per la prima volta più da vicino, è stato un colpo al cuore!

Lo avevo solo intravisto da lontano, quel giorno nel parco… ma vedere dal vivo la profonda connessione tra i due, mi ha lasciato senza fiato. Ho potuto vedere per la prima volta l’Anastasia mamma!

È ne sono rimasto folgorato!

Ammirare, anche se solo da lontano ( per ora ), la dolcezza e l’amore che intercorreva tra madre e figlio mi ha commosso. Il piccolo tra le braccia di Anastasia… quell’abbandono incondizionato, dovuto alla completa fiducia… me ne sono innamorato!

Ero quasi tentato di scendere e raggiungerli… ma poi è prevalsa la ragione. Non potevo presentarmi così all’improvviso, soprattutto dopo il nostro ultimo ( disastroso ) incontro.

Così, mi sono imposto di restare al mio posto… li ho guardati camminare verso il portone, registrando nella mia mente tutte le loro espressioni… ripromettendomi, di far sì che quanto prima, rivolgessero anche a me tutto quell’amore!

Quando sono entrati, ho messo in moto il motore e sono ritornato a casa. Ho aspettato la solita ora ed allora, ho ritentato di mettermi in contatto con Anastasia.

‘ inutile dire quale sia stato il risultato! ’ penso amareggiato, mentre raggiungo il mobile della cucina.

So che anche Mia e Katherine, stanno riscontrando lo stesso problema di comunicazione con lei. A quanto mi hanno raccontato, hanno avuto una singola telefonata con lei e durante questa, Anastasia ha detto loro di non volerle vedere e sentire.

Sospiro ed inserisco la capsula del caffè nella macchinetta ed aspetto, che fuoriesca il liquido bollente. Guardando scendere il caffè nella tazzina, penso a quello che potrei fare per migliorare il tutto.

Odio questa situazione di impasse in cui mi trovo…

Prendo in mano la tazzina piena e sospiro nuovamente ‘ è solo colpa tua Grey… ’ rimugino tra me e me, bevendo il caffè bollente ‘ dovevo dirle la verità prima di incontrarla! ’… avrei dovuto agire diversamente. Forse a quest’ora Anastasia sarebbe stata qui con me!

‘ oggi comunque, la rivedrò ’ penso mentre mi gusto il caffè ‘ spero di riuscire a parlarle! ’

Sono così perso tra i miei pensieri, che non mi rendo conto dell’entrata di Jason e Gail. È il mio fidato collaboratore a riportarmi al presente, schiarendosi la gola.

“ Mr. Grey ”

Mi giro di scatto, trovandomi davanti i due che mi guardano con un’espressione preoccupata in volto. È Gail a prendere parola, facendosi avanti “ tutto bene Signore? ” mi domanda con tono di voce angosciato. Poggio la tazzina ormai vuota sul bancone della penisola e le rispondo con un sorriso “ Mrs. Jones è tutto a posto… stia tranquilla ”

Non pare molto convinta, ma annuisce e dopo aver dato al marito una carezza appena accennata, si gira ed esce dalla cucina. Jason… stoico come sempre, segue con lo sguardo la moglie fino a quando non è fuori dalla sua portata. Dopo di che, torna a concentrarsi su di me… resta fermo, in attesa dei miei ordini.

Gli faccio un cenno con la testa e mi segue fuori, fino al mio studio “ quando arriveremo in ufficio, voglio vedere come prima cosa Barney. Voglio tutte le ultime novità! ” annuisce alle mie parole e mi osserva, mentre recupero dalla scrivania tutto quello che mi occorre. Nel momento in cui prendo in mano i documenti relativi alla vendita di oggi, mi attraversa la mente un pensiero…

‘ con me oggi dovrà venire anche Ros… ’

Stringo gli occhi e ripongo nella valigetta tutti gli incartamenti necessari all’acquisizione. Una volta finito, rialzo lo sguardo su Jason e dico “ per quanto riguarda il volo di oggi… ” mi interrompo per prendere un respiro “ …avvisa Ros che oggi non potrà venire con me ”

Lo guardo fisso negli occhi e noto, il momento in cui pare cogliere la vera ragione della mia decisione. Mi restituisce lo sguardo e seriamente risponde “ sarà fatto Mr. Grey ” e così dicendo esce dallo studio.

Quando sono solo, mi appoggio con entrambe le mani alla scrivania. Chino la testa verso il basso e respiro profondamente.

‘ meglio non avere nessuno oggi… non voglio pubblico! ’

 

POV ANASTASIA

 

Il suono del mio cellulare, mi distrae per l’ennesima volta nel giro di pochi minuti, dal preparare la colazione. Non lo prendo neanche, tanto so bene chi mi sta chiamando… ogni giorno alla stessa ora Katherine e Mia, mi provano a chiamare.

‘ non voglio saperne nulla… sono già stata presa in giro abbastanza! ’ penso tra me e me riportando la mia attenzione alla tazza piena di latte del mio bambino. Tanto se fosse una chiamata di lavoro, il telefono avrebbe emesso un suono diverso.

Ormai è passata una settimana da quella sera… durante questa, ho ricevuto numerose chiamate e messaggi da parte ‘ Sua ’, da Katherine e Mia.

Non ho voluto vedere cosa mi ha scritto… mi rifiuto di leggere altre bugie che potrebbero intenerirmi e peggio ancora, farmi dubitare della mia decisione.

Dopo l’appartamento con ‘ Alessandro ’, ho pensato molto a quanto è successo.

Il giorno successivo alla grande rivelazione, ripercorrendo tutti gli avvenimenti, sono giunta alla spiacevole conclusione di essere stata presa in giro da tutti! Solo a mente lucida, ho finalmente ricollegato le cose… il cognato tanto decantato da Katherine… l’amato fratello di Mia, altro non era che il mio capo… Christian Grey!!

Mi sono sentita doppiamente stupida e presa in giro, per non aver collegato Elliot e Mia a Mr. Grey… ma soprattutto, sono molto ferita dal fatto che hanno agito alle mie spalle. Quando quella sera, sono rientrata distrutta e provata dalla scoperta, ho volutamente ignorato il mio cellulare.

Poi il giorno seguente, dopo aver lasciato Marco a scuola ed aver volentieri salutato Jack, non volendo ho accettato una telefonata… erano loro due, che mi domandavano come fosse andata la serata.

In principio sono rimasta in silenzio… quando poi ho iniziato a raccontare brevemente quanto successo, Katherine si è lasciata sfuggire una frase… sicuramente presa dal momento, non si è neanche resa conto di averla pronunciata, ma per me è stata essenziale…

Ha detto < lo avevo avvertito che poteva accadere >

Di primo acchito non ho reagito, presa alla sprovvista… loro hanno continuato a parlare ma ad un certo punto, è stata Mia a riportarmi alla conversazione dicendo < non volevamo creare questa situazione Anastasia… magari se gli lasciassi modo di spiegarsi… >

Ricordo chiaramente di aver sentito un altro colpo al cuore, realizzando finalmente che tutti loro sapevano… a quel punto ho raddrizzato la schiena e con lo stesso tono riservato la sera prima al mio ‘ capo ’ ho semplicemente detto…

“ no Mia… mi dispiace, ma non gli darò altro modo di rigirarmi come desidera ” e prendendo un respiro profondo ho continuato, non dando loro tempo di rispondermi “ e da questo momento, vi pregherei di non chiamarmi più! ” e così dicendo ho riattaccato il telefono.

Con mani tremanti l’ho riposto in borsa e con il cuore in gola, ho continuato la mia mattinata ignorando i loro tentativi di parlarmi.

‘ Mi mancano tanto… ’ ammetto a me stessa mentre prendo dalla credenza i biscotti preferiti del mio piccolino. In meno di due mesi, sono diventate davvero delle amiche essenziali… mi aiutava confrontarmi con loro, riuscivano a farmi vedere le cose da un’altra prospettiva.

All’improvviso, in mente mi rimbomba la voce di mia madre…

“ Parla con loro… Tesoro, sono assolutamente convinta che l’hanno fatto con le migliori intenzioni! Volvevano vederti felice ed hanno cercato un modo per farti incontrare quello, che secondo il loro parere, è l’uomo giusto per te! Ammetto, che hanno sbagliato a non dirti la verità ma in fin dei conti, tu hai parlato a cuore aperto con una persona che ti capiva e a cui, hai iniziato a voler bene. Non buttare tutto all’aria a causa dell’orgoglio! ”

Scuoto la testa ed alzo gli occhi al cielo… due giorni dopo l’accaduto, vista la sua insistenza ho ceduto ed ho raccontato a mamma dell’appuntamento e successivamente l’inganno dei Grey. In principio mi ha dato ragione, reagendo con delusione e rabbia, ma poi… mi ha esortata a chiamare le mie amiche!

‘ non penso volessero ingannarmi… ’ sospiro sconfitta posando sul tavolo tutto quello che serve per la colazione ‘ …però adesso non so se riuscirò nuovamente a fidarmi! ’

Sbuffo arrabbiata con me stessa, con loro, ma soprattutto con ‘ Lui ’… per fortuna in questa settimana non l’ho dovuto vedere, ma oggi dovrò andare a lavorare e necessariamente lo incontrerò!

‘ dovrò avere molta calma e pazienza ’ rimugino mettendo a scaldare la tazza con il latte nel microonde “ tesoro è pronto! ” lo chiamo girandomi per riempire anche la mia.

‘ beh, mi basterà fare il mio lavoro ed essere il più professionale possibile! ’

Sorrido sentendo il suono dei suoi passetti veloci… arriva correndo in cucina, con ancora le manine che sgocciolano acqua “ Allivato! ” esclama sorridente.

“ bravo tesoro ” gli sorrido aiutandolo a sedersi sulla sedia “ ma come mai hai le mani bagnate? Non le hai asciugate? ” lui in risposta mi guarda con un’espressione furbetta e mi sorride dolcemente “ ho fame ” dice prendendo il suo cucchiaio.

Scuoto la testa e recuperato uno strofinaccio di fianco ai fornelli, mi accingo ad asciugargli le manine e la posata, essendo ormai bagnata “ la prossima volta, ricorda di asciugarti le mani… va bene amore? ” annuisce contento e ripreso il suo cucchiaio, aspetta il latte.

Gli avvicino i biscotti, mettendone alcuni in un piattino e tiro fuori dal microonde, la sua tazza ed in contemporanea inserisco la mia. Gliela poggio davanti… mi guarda con i suoi occhioni azzurri e mi regala il suo migliore sorriso “ glazie mamma ” dice iniziando a mangiare… inzuppa i biscotti e se li porta tutto soddisfatto alla bocca.

“ prego tesoro ” gli sorrido accarezzandogli la testolina… quando è pronta anche la mia colazione, mi siedo di fianco a lui. Mangio alcuni biscotti bagnandoli nel latte e contemporaneamente studio il mio bambino.

È tutto sorridente… è davvero un bimbo felice!

Lo guardo, mentre tutto concentrato fa colazione e non posso che pensare, a quanto sono fortunata ad averlo!

‘ avrò per sempre qualcuno che mi amerà sinceramente! ’ penso tra me e me poggiando un gomito sul tavolo. Mi porto una mano sul viso e rimango incantata ‘ quanto lo amo… farei qualsiasi cosa per lui! ’

Mi scappa un risolino, quando gli sfugge un biscotto dalla manina e resta imbronciato a guardare dentro la tazza. È davvero il bambino più dolce del mondo!

“ ti voglio bene amore mio! ” gli dico ancora divertita dalla sua tenera espressione imbronciata. Lui si gira a guardarmi con ancora il cucchiaio alzato… ha la boccuccia piena di briciole e alcuni schizzi di latte sul visino. Mi regala il più bel sorriso del mondo e mi risponde semplicemente…

“ acche io mamma ”

 

***

 

Sospiro rumorosamente, attirando l’attenzione di Hannah e Beighley.

Siamo ferme all’Aeroporto di Los Angeles ad aspettare che ‘ Lui ’ ritorni da chissà quale incontro d’affari. Quando sono entrata nel terminal, mi sono ripromessa di lasciare fuori dal jet i miei problemi personali… ma non credo di esserci riuscita. Fatti i controlli prevolo insieme a Beighley, sono andata ad ‘ accoglierlo ’ come al solito, ma non sono riuscita a guardare in faccia il mio capo!

La cosa, non è certamente passata innosservata e siamo tutti rimasti frizzati sul posto, fino a quando non ho detto freddamente “ quando vuole siamo pronti ‘ Mr. Grey ’! ” calcando volutamente il suo nome.

Lui mi ha guardata per tutto il tempo… mi sono sentita il suo sguardo addosso. Ma non c’è lo fatta ad incontrare quegli occhi grigi magnetici. So che se fosse accaduto, non sarei riuscita a restare indifferente.

Sono troppo coinvolta… ferita ed amareggiata!

Alzo lo sguardo dal panino che sto mangiando in compagnia delle mie colleghe di lavoro e noto che sia Hannah, che Beighley, mi studiano con attenzione. 

È proprio quest’ultima a chiedermi cautamente “ va tutto bene Anastasia? ” si scambia un’occhiata con l’altra donna e continua “ sei strana… sospiri di continuo… sei silenziosa e tesa… insomma, non sei la solita Anastasia! ” conclude facendo annuire decisa Hannah.

Sentendo le sue parole, mi adombro ancora di più… non è possibile che questa faccenda, stia incidendo sul mio lavoro!

Non ci posso credere… è la prima volta che mi capita di essere scostante mentre volo. Scuoto la testa un attimo e cerco di rilassarmi… ‘ non puoi farti condizionare Steele! ’  

“ va tutto bene Beighley… ” dico, ma vedendole non particolarmente convinte aggiungo “ ho solo qualche pensiero per la testa, ma vi posso assicurare che non è nulla di grave! ”

Mi continuano a fissare, studiandiandomi… cercando di carpire informazioni dalla mia espressione. Per tranquillizzarle un po,’ sorrido… cercando di apparire il più naturale possibile…

“ va tutto bene… davvero, credetemi! Scusate se vi ho fatto stare in pensiero! ” e così dicendo dò un generoso morso al mio panino ancora a metà.

Hannah guarda furtivamente il mio secondo pilota… dopo di che mi restituisce il sorriso “ va bene Anastasia… ma se mai avessi dei problemi, non esitare a parlarcene ” dice facendomi l’occhiolino. Beighley di fronte a me, mi sorride ed annuisce “ certo Anastasia, puoi contare su di noi! ”

Mi emoziono percependo la veridicità delle loro parole. E per un solo secondo, sono veramente tentata di confidarmi con le mie colleghe… ma come mi è venuta, immediatamente l’idea di parlare con loro, mi passa.

Non posso coinvolgerle in questa storia ‘ in fondo Mr. Grey è anche il loro capo! ’… mastico il boccone che avevo in bocca e mi affretto a declutire per rispondere “ grazie mille ragazze, lo apprezzo molto ”

E così, finiamo la pausa pranzo…

 

***

 

“ Torre di controllo di Seattle, a volo 411 ” mi giunge nelle orecchie, attraverso le cuffie la voce del controllore di volo. Siamo arrivati a Seattle e stiamo per atterrare.

Il ‘ Suo ’ ritorno, è avvenuto dopo circa una mezz’ora da quando avevamo finito di pranzare. Quando è entrato nel jet, ho cercato di guardarlo come al solito… con professionalità e distacco, ma non credo di esserci riuscita tanto bene! 

“ sì torre di controllo, qui volo 411 ” parlo all'archetto tenendo gli occhi fissi sull'Aeroporto di fronte a noi " chiediamo il permesso per effettuare l’atterraggio "

“ attendere volo 411 ”

Mentre attendo risposta, mi guardo come sempre in giro quando sono in volo… ‘ devo decidere cosa fare ’ guardo l'orizzonte e penso ‘ non posso lavorare così… devo provare rispetto per il mio datore di lavoro! ’.

Sia quando è arrivato, che prima quando è ritornato, sembrava intenzionato a parlarmi… ma io, non gli ho dato modo di farlo… sospiro rumorosamente, attirando l’attenzione di Beighley.

“ pista 4 libera e pronta per voi ” la voce del controllore riempie il silenzio della cabina e mi salva dalla curiosità del mio secondo pilota, riportando al centro della scena l'atterraggio imminente.

“ ricevuto torre di controllo ”

Guardo la donna al mio fianco e le domando “ pronti per l’atterraggio? ” lei prontamente mi risponde “ certo Comandante Steele ”

“ inizio discesa, diminuire velocità ” inizio la manovra di atterraggio, aggiustando l'angolo di inclinazione.

“ diminuire velocità ” Beighley immediatamente mi risponde e lavora abilmente “ flaps estesi ”

“ flaps estesi ” ripeto.

Ci abbassiamo di quota lentamente e quando siamo a qualche metro della pista, riduco l'inclinazione della traiettoria, tirando verso di me la cloche fino a portare il velivolo in parallelo alla pista “ fuori il carrello ”

“ carrello fuori ” Beighley esegue prontamente tirando la leva in mezzo a noi.

Atterriamo delicatamente sull'asfalto della pista e attendo un paio di secondi prima di attivare i freni.

Il jet si ferma lentamente, senza alcun problema.

Spengo i motori e mi giro verso Beighley, la quale mi guardava già “ atterraggio come sempre perfetto Anastasia! ” si complimenta sorridendomi. Le rispondo altrettanto felice “ grazie Beighley… ottimo lavoro anche a te! ” e così dicendo, inizio con lei i vari controlli post volo.

Una volta terminato, mi alzo dalla mia poltrona e mi avvio con Beighley alla porta metalizzata, che ci separa dal resto dell’abitacolo. La apro e davanti mi si parano Hannah, il Signor Taylor ed infine ‘ Lui ’.

È proprio quest’ultimo a parlare “ ottimo atterraggio ” si congratula con entrambe, facendoci un sorriso. A quella vista, mi si ferma per un secondo il cuore… ‘ non farti abbindolare Steele ’ mi impongo categoricamente.

Respiro profondamente prima di dire insieme al mio secondo “ grazie Mr. Grey ” insieme facciamo un lieve inchino per ringraziamento.

Passa qualche minuto, durante i quali lui e Taylor recuperano le giacche e tutto il resto. Quando sono pronti ad uscire, ‘ Lui ’ mi si para dinanzi “ è stato come sempre un piacere, Comandante Steele ” e mi porge una mano, che stringo dopo un attimo di esitazione “ piacere mio Mr. Grey ”

La sua stretta è forte… e mentre ho la mano stretta alla sua, mi attraversano in tutto il corpo, una serie di brividi… da capo a piedi! Resto incatenata al suo sguardo magnetico, che sembra volermi dire tante di quelle cose… 

‘ mamma mia… che sensazione strana! ’ penso distratta tra me e me ‘ il corpo mi è diventato bollente! ’.

Ho il braccio pervaso da formicolii… il cuore ha accelerato i suoi battiti e sento il viso diventarmi sempre più caldo. Vedo nei suoi occhi, le stesse emozioni che sto provando anche io e questo mi fa risvegliare dal mio momentaneo attimo di debolezza.

Mi scosto di scatto, lasciando la sua mano.

Con gli occhi, segue ogni mia mossa e questo mi fa arrossire ancora di più… mi arrabbio con me stessa, perché mi ero ripromessa di non cascarci!

Mi schiarisco la gola, girando lo sguardo sulle altre persone presenti… ma sembrano non essersi accorti di nulla… ‘ meglio così ’ penso, ancora frastornata dalle sensazioni provate. 

Dopo i vari convenevoli, lui e Taylor si apprestano a scendere dal veivolo. Io sono ancora ferma vicino alla porta, quando mi passano di fianco… esce prima la sua guardia del corpo, che mi saluta con un cenno del capo.

‘ Lui ’ è subito dietro e quando mi è di fronte, mi sussurra a bassa voce “ non mi arrenderò Anastasia ” e così dicendo, mi fissa per un secondo… prima di sorridermi dolcemente e scendere dal jet, lasciandomi frastornata, con il cuore che batte all’impazzata.

 

***

 

Sono sotto casa di mamma, pronta a scendere quando mi arriva un messaggio.

Distrattamente recupero il cellulare dalla borsa e con ancora la testa fra le nuvole, apro l’app di WhatsApp .

- Ciao Anastasia… so che sei arrabbiata con me. Non ho scusanti per quanto ho fatto, ma credimi Anastasia, non era mia intenzione ferirti! Volevo farti conoscere il vero Christian… il vero me. Puoi essere furiosa perché ti ho celato la mia identità, ma ti assicuro, che tutto quello che ‘ Alessandro ’ ti ha raccontato, è vero! Non ti ho mentito su quanto mi è accaduto durante l’infanzia, né tantomeno, ho mentito su quello che provavo… e provo per te! Io sono qui Anastasia… non mi arrenderò!! -

Sento scendermi sulle guance delle lacrime… non ci posso credere!

Emozionata mi asciugo le gote e per la prima volta da una settimana, sento nascere in me una flebile speranza. 

‘ con delle semplici parole, mi ha in parte rassicurata su una cosa! ’ ripongo il cellulare nella borsa e lentamente scendo dalla macchina. Infondo, io voglio credere che tutto quello che stava avvenendo tra noi, fosse reale.

‘ Ho paura di essere ferita! ’ ammetto a me stessa, inserendo l’allarme ed incamminandomi verso il portone ‘ voglio solo qualcuno che ami ’ penso sentendo nuovamente gli occhi lucidi.

Scuoto la testa continuando a camminare ‘ non prendere decisioni affrettate! Pensa e ragiona con lucidità… ’ rimugino giunta davanti al tastierino del citofono. Respiro, per calmarmi un po’ prima di premere il pulsante di chiamata < chi è? > mi risponde Bob.

“ sono io Bob ”

Il portone si apre ed io entro trovando l’ascensore già aperto nell’atrio… mi ci infilo dentro e mi asciugo le lacrime residue.

Quando giungo al piano, esco sul pianerottolo e suono il campanello. Da dentro casa, sento distintamente il rumore dei passetti del mio bambino. Sorrido intenerita e mi preparo a ricevere la sua accoglienza.

La porta si apre ed è proprio lui ad accogliermi… stagliandosi in tutta la sua dolcezza sull’uscio di casa “ MAMMA ” urla aggrappandosi alle mie gambe.

Ridendo mi abbasso e districandomi dalla sua amorevole presa, lo prendo in braccio e gli bacio la testolina “ ciao amore mio ” mormoro chiudendo la porta alle mie spalle ed entrando in casa.

Arrivata in salotto mi blocco sul posto. Vedo come prima cosa Katherine, che seduta con mamma e Bob appena mi vede, le si riempono gli occhi di lacrime ed inizia a piangere “ An-ast-asia sc-usam-i ” singhiazza con le mani sulle labbra.

Passato lo shock dell’essermela trovata davanti, sorrido e lentamente poggio Marco a terra… mi abbasso a guardarlo e prendendoli il faccino tra le mani, gli mormoro “ amore… puoi andare un attimo con i nonni, mentre la mamma parla di alcune cose da grandi con Katherine? ”

Mi guarda serio per poi sorridermi dolcemente “ OKKK ”

Lancio uno sguardo a mamma e a Bob, che mi sorridono. Si alzano lasciandomi sola con Katherine, che continua a piangere… mia madre, viene verso di e si abbassa per prendere Marco, che volentieri le cinge il collo. Resto per un secondo occhi negli occhi con lei… le sorrido ed allora lei, mi fa l’occhiolino sussurrandomi “ è sinceramente dispiaciuta tesoro ”

Annuisco leggermente, guardandola alzarsi con il mio bambino tra le braccia “ beh tesoro mio… adesso con nonno Bob faremo un bellissimo gioco ” esclama facendo ridere divertito il piccolino.

Gli guardo uscire dalla stanza… rimasta sola, sospiro e mi rialzo andando verso il divano su cui è seduta Katherine.  

Quando la raggiungo, mi butta letteralmente le braccia al collo e continua a singhiozzare “ mi dis-piace c-osì ta-nto A-nasta-sia ”

Ricambio l’abbraccio, stringendomela forte contro “ va tutto bene Katherine ” sussurro sentendomi pizzicare gli occhi “ va tutto bene adesso ”

 

***

 

Con il cellulare in mano, rileggo per la millesima volta il messaggio di ‘ Christian ’.

Mi fa ancora strano pensare che il mio Alessandro, è in realtà Christian Grey! Sorrido, rileggendo l’ultima riga che mi ha scritto - Io sono qui Anastasia… non mi arrenderò

Voglio credere con tutto il cuore, alle bellissime parole che mi ha dedicato… lo desidero davvero! La chiacchierata con Katherine mi ha aiutata… mi ha detto che crede fermamente, che dovrei dargli l’opportunità di spiegarsi!

Mi ha raccontato di aver appreso del legame lavorativo tra me e il cognato, solo quando ormai la cosa era già iniziata ed avviata.

“ quando credevi che fosse un perfetto estraneo, avevi iniziato ad affezionarti a lui… adesso sai per certo che si tratta di una brava persona Anastasia. Ti prego… ti scongiuro… incontralo nuovamente e dagli l’opportunità di spiegare! ”

Le sue parole mi hanno lasciata scossa… è vero che mentre stavo conoscendo ‘ Alessandro ’, qualche volta, mi ha attraversato la mente il pensiero che infondo non sapevo davvero nulla di questa persona! Mentre adesso sono consapevole di aver parlato con Christian Grey… un uomo che conosco in carne ed ossa…

Secondo Katherine, dovrei quantomeno incontrarlo per parlarci a voce! Guardo nuovamente lo schermo del cellulare e rileggo, un passaggio del messaggio - Puoi essere furiosa perché ti ho celato la mia identità, ma ti assicuro, che tutto quello che ‘ Alessandro ’ ti ha raccontato, è vero! Non ti ho mentito su quanto mi è accaduto durante l’infanzia, né tantomeno, ho mentito su quello che provavo… e provo per te! -

Sospiro e mi decido – Buonasera Christian, se sei d’accordo io sarei disposta ad incontrarti per parlare chiaramente di quanto è successo. Mi ha fatto piacere leggere, che tutto quello che mi hai raccontato fosse vero… perché anche da parte mia, è stato reale! – non ci penso troppo ed invio.

“ non ci credo, l’ho fatto davvero ” sussurro a bassa voce, poggiando la testa all’indietro sul divano. Il suono di un messaggio, mi fa scattare seduta e mi affretto a visualizzare…  la risposta è stata quasi istantanea – Ciao Anastasia… non sai quanto mi faccia piacere, che tu voglia darmi la possibilità di spiegare tutto. Ti prometto che non te ne farò pentire… -

Sorridendo mi stendo nuovamente, portando il cellulare al petto “ Dio……. ” sospiro con il cuore in gola.

 

POV SCONOSCIUTO

 

Giro con rabbia le foto e guardo disgustato, Grey intento a sorridere.

“ sorridi ora Grey… perché presto, ti pentirai di tutti i tuoi errori! ”

  
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