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Autore: Jenny80_big    29/11/2020    0 recensioni
Charlie e Don vogliono recuperare un vero rapporto fraterno tra loro. Per farlo ripercorreranno il loro passato, imparando dagli errori fatti, per essere, finalmente, una famiglia.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Charlie Eppes, Don Eppes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11

Il pomeriggio di Charlie era volato. Tra le classi e alcuni studenti che richiedevano consulenza nel suo ufficio, era stato appena consapevole della presenza dell'agente. Ora che doveva tornare a casa invece, divenne pienamente consapevole del "baby-sitter" che lo seguiva. Non diresse la sua frustrazione verso l'agente che, dopo tutto, stava solamente facendo il suo lavoro e capiva il desiderio di suo fratello di saperlo al sicuro. Arrivato a casa fu felice di vedere il SUV di Don sul vialetto: avrebbe potuto subito chiarire la situazione. Appena entrato in casa, però, prima che potesse anche solo salutare, suo padre lo condusse subito verso il tavolo già apparecchiato, facendogli capire che qualsiasi discussione avrebbe avuto luogo dopo cena.

"Finalmente sei qui Charlie, così possiamo cenare! È tanto che non passiamo del tempo insieme, finalmente una cena di famiglia!"

Don si unì a loro, con un po' di senso di colpa per la consapevolezza che la causa per cui non passavano molto tempo insieme era principalmente lui.

La cena si svolse in modo sereno, soprattutto perché la conversazione era gestita principalmente da Alan. Finito di mangiare il più anziano si alzò:

"Bene. Ora che siamo riusciti ad avere una cena tranquilla, potete pure discutere di tutto quello che volete."

Detto questo prese i piatti e si diresse in cucina per rassettare.

Charlie colse subito l'occasione

"Allora Don, cosa esattamente è successo oggi?"

Don fece un respiro profondo e raccontò a Charlie dell'email ricevuta e del successivo incontro con Merrick. 

Il vicedirettore non era disposto a correre rischi e le minacce non potevano essere presa alla leggera, soprattutto quando venivano rivolte a qualcuno con il livello di sicurezza di Charlie. Alla menzione di questo fatto, Charlie si senti un po' deluso: ancora una volta veniva prima la sua utilità rispetto a lui come persona, ma, fedele a quello che si era ripromesso solo pochi giorni prima, ignorò questo sentimento e decise di non contrastare Don, accettare di buon grado quello che suo fratello era disposto a dargli.

Quando l'agente iniziò a parlargli delle decisioni prese in merito al dettaglio di sicurezza e alla sorveglianza, Charlie poteva vedere che suo fratello si aspettava un suo rifiuto ed era pronto ad un'accesa discussione. 

Avrebbe voluto con tutto se stesso avere una macchina fotografica per immortalare l'espressione di Don quando gli disse che era completamente d'accordo con le decisioni prese e che avrebbe collaborato senza problemi. 

Poteva vedere la totale sorpresa di Don e lo stupore sul viso di suo padre che, nel frattempo, si era unito alla conversazione, pronto a dar manforte a suo figlio maggiore per convincere Charlie ad accettare le decisioni già prese per la sua sicurezza. Aiuto che infine non era servito. 

Il matematico aveva deciso che non si sarebbe più comportato come un bambino capriccioso. Se avere un baby-sitter che lo seguiva ovunque avrebbe fatto stare più tranquilla la sua famiglia, era disposto ad accettare, senza problemi. Finita questa discussione si accorse che si era fatto tardi, e la stanchezza accumulata nella giornata iniziò a farsi sentire, così decise di andare a  letto, salutando suo padre e suo fratello.

Si diresse in camera sua riflettendo sulla giornata trascorsa. Non era particolarmente preoccupato per le minacce ricevute da Don, era totalmente fiducioso che suo fratello e la sua squadra avrebbero sistemato le cose. Per una volta aveva la sensazione di essere in sintonia con suo fratello. Gli aveva dimostrato che non era più un bambino viziato. Certamente gli pesava rinunciare alla sua privacy e la sua indipendenza, ma ne era valsa la pena, per vedere l'espressione di Don. Finalmente era sparito il cipiglio che gli sembrava di vedere sempre quando suo fratello si rivolgeva a lui. Quando si stese a letto era felice e il sonno lo raggiunse in un lampo.

 
   
 
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