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Autore: Bella07    22/08/2009    3 recensioni
AVVERTENZE: I due capitoli iniziali hanno subito delle rilevanti modifiche, necessarie per il seguirsi della storia che, come già detto, era nata come one-shot. Premetto che il contenuto è sempre lo stesso, ho solo cambiato delle cose qua e là. Poi... per necessità di copione, ho inserito altri due personaggi tra i protagonisti che però cominceranno ad avere parti rilevanti dal terzo capitolo in poi. Ah, ovviamente... se siete moralisti cambiate ff, risparmiate sia a voi che a me la seccatura. Mi pare di aver detto tutto, il Dio ha parlato andate e leggete in pace. Amen.
Genere: Introspettivo, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akira Sendoh, Altro personaggio, Hisashi Mitsui, Kaede Rukawa
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ehilà, chi si rivede è? Non sono morta, contente? So che lo pensavate, ammettetelo favette ihihihih ^o^

Allora... innanzitutto chiedo umilmente perdono per aver aggiornato dopo un fottuto anno questa meravigliosa ff... dovrei vergognarmi!

Mi è rivenuta l'ispirazione dopo una felice sbornia che mi ha fatto stare col mal di testa per una mattinata intera, ma che poi mi ha permesso di buttare giù questo capitolo in meno di tre ore... e si vede =___=

 

Ho dovuto necessariamente modificare i capitoli precedenti che risulteranno ben diversi da come erano prima... questo ovviamente perché sono una fava ^^ Da questo capitolo in poi si cominceranno a delineare anche le presenze di altri due personaggi... per quello che ce ne può fregare, direte voi.

Allora, dovrò rispondere ad un paio di recensioni che poco mi sono piaciute, ma lo farò alla fine in quanto dovrò anche ringraziare i poveri cristiani che mi hanno recensito e messo tra i preferiti. Quindi a dopo... *___*

 

Ah, un altro appunto inutile... una parte di questo capitolo è venuta fuori ascoltando l’ultima canzone di Mika intitolata “We are Golden”... quindi per entrare nel giusto spirito di demenza con cui va letta la seconda parte di questo capitolo basta che andate a vedervi il video e avrete tutto molto più chiaro XD

 

 

3° CAPITOLO

NIGHT FREE

 

 

 

Mayu Pov

 

Rientro in casa chiudendo il portone con un colpo di bacino. Lancio le chiavi sul mobiletto d’entrata e mi tolgo gli stivali gettandoli barbaramente lungo il corridoio per poi caracollare pesantemente fino al divano. Prendo una sigaretta e l’accendo, aspirando avidamente fino a riempirmi completamente i polmoni.

 

Nonostante la quiete assoluta del mio cervello, al momento sono talmente stanca da non avere nemmeno la forza di valutare la rilevanza e la crescente brutta piega che sta prendendo la situazione in cui mi sto allegramente cacciando. Che qualcosa di sbagliato ci sia lo so, ne sono relativamente consapevole... ma ora non ho voglia di valutare i pro e i contro del mio atteggiamento, è un pensiero che cerco di allontanare con tutta me stessa.

 

Voglio solo dormire...

 

Spengo la sigaretta nel posacenere e mi accoccolo tra i cuscini come una gatta. Chiudi gli occhi riempiendomi del silenzio che mi avvolge, entrando in quel piacevole stato di quiete che precede il sonno....

 

..... ma la suoneria del cellulare interrompe ogni mio dolce proposito. Infastidita, afferro quell’aggeggio infernale e rispondo, interessata più che altro a mettere fine a quella musichetta fastidiosa che alla curiosità di sapere chi sia.

 

“Pronto...”

“Ciao piccola, che fai?!” il suono di quella voce mi paralizza all’istante, facendomi perdere nell’immediato ogni residuo di stanchezza...

“Akira.... ciao...”

“Ehi che entusiasmo, quasi mi commuovi!” scherza ridendo dall’altra parte del telefono...

“Ma no scemo, stavo dormendo... ovvio che sono contenta di sentirti.” sento l’agitazione salirmi al cervello ad una velocità impressionante.

“È da ieri sera che provo a chiamarti. Ti è successo qualcosa?”

“No nulla, avevo solo il cellulare scarico.”

“Ho capito... mi hai fatto preoccupare sai.”

“Mi dispiace, non era mia intenzione... volevo chiamarti, ma appena sono rientrata a casa sono crollata come una pera.”

“Ok... anche se non me la racconti giusta!” perspicace come al solito... “Ma ti manco almeno un pochino o in mia assenza ti stai dando alla pazza gioia?”

“O ma certo, pensavi davvero che non avrei soppresso la mancanza d’affetto andando a consolarmi nei letti dei primi che incontravo?!”

“Sei veramente crudele...” ride, ignorando completamente la velata ironia delle mie stupide battute... “Comunque qui fa un freddo bestiale e gli allenamenti sono massacranti... Taoka ci fa correre come disperati, sono distrutto. Guarda, mi sto sacrificando solo per diventare più figo e talentuoso in modo da impedirti di trovare mai un ragazzo ai miei livelli!” se la ride lui... e chi glielo dice che l’ho già trovato...

“Bravo, vedo che hai capito... anche perché non ci metto niente a trovarne uno migliore di te, cosa credi!”

“Infatti, mi sto dando da fare per questo! Comunque dovrei tornare tra una decina di giorni... saranno infinitamente lunghi senza di te.” o infinitamente corti.

“Porcospino più ci pensi e peggio è! Vivitela con tranquillità e vedrai che i giorni voleranno. Allenati senza preoccupazioni, tanto ci sentiremo tutti i giorni.”

“Come sei saggia micietta, è proprio per questo che ti adoro!” ^^

“Non dire, mi adori soprattutto perché sono fastidiosamente sexy!”

“Ovvio!” ridiamo divertiti, scambiandoci qualche battuta spensierata. “Ora vado a cena con la squadra, prima di dormire ti mando un messaggio... ci sentiamo domani amore.”

“Ciao Akira...”

 

Sì lo so, sono una stronza... una stronza della razza peggiore. Non che questo sia una novità, del resto lo sono sempre stata... è una caratteristica dominate del mio carattere praticamente dall’età della ragione. So che ho sbagliato e che sto sbagliando, e nonostante abbia la piena consapevolezza che questo comportamento farà sicuramente del male ad Akira, non riesco a togliermi dalla testa quel ragazzo che ha sconvolto ogni millimetro del mio essere.

 

È più forte di me... più la tentazione è proibita e più mi attira a sé.

 

Voglio davvero bene ad Akira, ma adesso........... adesso c’è Kaede.

 

Maledizione.

 

Non ce la faccio a stare a casa, devo uscire, devo svagarmi, devo darmi all’alcol!

 

Mi faccio una doccia veloce, preparandomi in fretta. Indosso un paio di leghins neri, un aderente maglioncino rosso, lungo, con una bella scollatura e un paio di stivali neri con tacco 10. Mi do un’ultima occhiata allo specchio prima di prendere la borsa ed uscire.

 

 

C’è solo una persona che ho voglia di vedere in queste situazioni.

 

Suono il citofono, attendendo davanti la porta che si apre qualche secondo dopo...

 

“Mayu... come mai qui?”

 

Aya... la mia migliore amica, la mia metà, l’unica persona che manda incessantemente avanti il motore della mia vita.

 

Il legame che ci unisce è qualcosa che va ben oltre la semplice amicizia. Aya ed io siamo la stessa mente racchiusa in due corpi differenti... siamo simbiotiche. Eppure siamo così differenti, io e la mia musa...

Lei è sofisticata, elegante... una bellezza raffinata a differenza della mia, più felina e provocante.

 

Ma nonostante le differenze che ci caratterizzano, siamo unite da un sottile filo impercettibile, invisibile agli altri, che ci tiene saldamente legate, che ci permette di capirci con uno sguardo o con una semplice parola, che rende una lo specchio dell’altra.

 

Ci conosciamo dai tempi delle medie... e già dal primo incontro era evidente che il nostro legame sarebbe stato inscindibile da ogni cosa. Abbiamo condiviso tutto insieme... dalla prima sigaretta alla scoperta dei nostri corpi adolescenziali, dalla prima cotta alla prima volta.

Penso che se Aya fosse stata un ragazzo sarebbe sicuramente stato l’amore della mia vita.

 

“Devo liberare la mente Aya.” le basta un’occhiata per farsi un quadro completo della situazione. Sorride e mi strizza l’occhio...

“Dammi un’ora per vestirmi. Stasera usciamo.”

 

XXXXXXX

 

“Un martini e un Mojito per le due principesse...” il barman ci serve il terzo cocktail della serata. È un bel ragazzo, dall’aria un po’ ingenua, che ci guarda come se fossimo le prime femmine che vede da quando è nato.

“Grazie gioia, davvero gentilissimo...” Aya lo stuzzica da brava provocatrice... cosa non farebbe pur di avere alcol gratis. Le basta sbattere le ciglia un paio di volte, guardarlo con occhi da gatta regalandogli una fugace visuale del decolleté e il gioco è fatto... il malcapitato cade nella rete diventando suo nel giro di un secondo.

“Q-questo ve lo offro io... e il prossimo che vi porto lo offre la casa...” farfuglia arrossendo tremolante come un budino.

“Grazie.”

 

La mia musa gli fa l’occhiolino e congeda il tizio che non smette di fissarci neanche mentre serve il resto dei clienti.

Sorseggio piano il martini ghiacciato all’interno del bicchiere, osservando Aya che scrive il solito messaggio di buonanotte a Koshino.

 

“Aya....... perché hai tradito Hiroaki?” esordisco facendole andare il cocktail di traverso.

“Mayu, sbaglio o avevamo deciso di non parlarne più?”

“Si lo so... vorrei solo sapere cosa ti ha spinto a tradirlo per Hisashi.” riprende a sorseggiare piano il liquido all’interno del bicchiere, giocando poi con le cannucce.

“Non lo so. A Hiroaki voglio bene... ma le sensazioni che mi fa provare Hisashi non sono neanche lontanamente paragonabili a quelle che provo con il Kosh.”

“Cioè?”

“Non saprei spiegartelo Mayu, quello che provo per Hisashi è irrazionale, mi fa sentire viva... quando sto con lui è come se avessi un fuoco che mi arde nel petto.”

“Mh......”

 

Come sono chiare ora le sue motivazioni.......

È lo stesso, maledetto, fuoco che sento bruciarmi nello stomaco quando sono con Kaede, la stessa irrazionalità che con lui non mi fa ragionare. Probabilmente è proprio come dice Aya...... Kaede mi fa sentire viva.

 

Eppure quando penso ad Akira una strana malinconia mi pervade e mi chiedo se sia giusto quello che gli sto facendo. Ed è assolutamente insolito per me fare certi pensieri, essendo sempre stata una persona estremamente egoista, che non apprezza mai nulla di quello che ha, che vorrebbe di più, sempre di più.... incontentabile sotto ogni punto di vista. E probabilmente questo è dovuto al mio modo di vivere la vita con presunzione, sufficienza e superficialità.

 

Akira non mi fa mancare nulla, con lui sto bene, mi sento protetta e amata... eppure mi sono abbandonata tra le braccia di Kaede con una facilità disarmante.

E adesso un dubbio mi sovvien pensando... se ho tradito Akira probabilmente è perché un problema di fondo esiste davvero. Mah... forse la nostra relazione non era così rosea e perfetta come pensavo che fosse. Oppure, l’ipotesi più sensata e verosimile, è che Kaede mi ha dato una scossa talmente forte da sconvolgere ogni meccanismo della mia vita superficiale, mettendomi davanti ad una verità di fondo... ovvero che la mia vita, prima che arrivasse lui, era tutt’altro che appagante.

 

“.....ché me lo hai chiesto??” riesco a percepire poco della domanda di Aya che interrompe le mie contorte riflessioni facendomi quasi sobbalzare.

“Come dici?”

“Ti chiedevo perché me lo avessi chiesto, ma tanto neanche mi stai ad ascoltare. Cos’è che ti turba oggi?”

“Mh... pensieri.” mi giustifico mordicchiando le cannucce.

“Se non era per farmi la predica, posso chiederti il motivo di quella domanda? Tu non fai mai domande senza un determinato scopo, quindi dimmi cosa...”

“Ho tradito Akira.”

“... ti passa per la testa prima che...  cosa?? Stai scherzando??”

“No.”

“Non ci credo...  hai cornificato Sendoh??”

“Aya non farmelo ripetere 50 volte per cortesia...”

“E... e chi è??”

“Non lo so chi è... so solo che è bello come il peccato e che si chiama Kaede.”

“Mayu, Mayu, Mayu... predichi bene e razzoli male. Dovrei prenderti a calci in questo momento...” non biasimo la sua reazione... infondo ha perfettamente ragione dopo tutte le scenate che le ho fatto quando ha, per così dire, approfondito la conoscenza con Hisashi.

 

“E comunque la sufficienza con cui mi hai dato questa notizia non mi fa presagire nulla di buono.” mi guarda accigliata cercando risposte nei miei occhi. Sbuffo seccata, masticando nervosamente la cannuccia tra i denti. “Come ti senti...?” il suo tono si fa comprensivo... tipico di Aya quando capisce che il mio umore non è proprio dei più brillanti.

“Che vuoi che ti dica, non lo so nemmeno io come mi sento.” passo una mano tra i capelli soffermandomi a giocherellare con una ciocca castana. “Ho bisogno d’alcol. E vorrei anche fumare... non ti è rimasto nulla?!”

“No amore, quel poco che avevo lo abbiamo finito l’altro giorno con mio fratello.”

“Maledizione...” mi accendo nervosamente una sigaretta cercando di reprimere l’insolito nervosismo che sento salire di minuto in minuto. Sento lo sguardo di Aya puntato, ma sono troppo assorta nei miei pensieri per darle peso.

“Stai diventando decisamente irritabile Mayu. Ho capito... fammi fare una telefonata.”

“Mh?” prende il cellulare e compone un numero...

“Pronto Hisa.......... Ciao stallone........... Si anche io ho una voglia matta di vederti.......... Sono al Black Jack, mi raggiungi?............... Allora ti aspetto qui................ Ascolta gioia, oggi è Night Free capisci cosa intendo, no?!......... Perfetto, sei un mito............... Infatti è per questo che ti adoro................ A tra poco allora, ciao.” e attacca, mostrandomi la completa dentatura bianchissima. “Ecco fatto.” io adoro questa ragazza.

 

 

Stasera fa un freddo assurdo. Mi stringo maggiormente nella giacca che non mi riscalda come vorrei, fumando come una dannata in attesa che arrivi il bello e dannato.

 

E il mezzo teppistello non si fa neanche attendere molto.

 

Arriva bello come sempre, esibendo la solita sfrontatezza che lo contraddistingue dalla massa di omuncoli stereotipati. Adoro la sua aria da bello e dannato, il suo fascino da teppista mancato, la sua rudezza e la sua passionalità... con quella cicatrice, marchio dei trascorsi da delinquentello di strada, che gli da quell’aria da uomo vissuto che gli ha reso la fama che ha e che merita in pieno.

 

Neanche il tempo di arrivare che afferra Aya e la bacia con una passione che ha dell’incredibile. Quando si tratta della mia musa Hisashi perde completamente il controllo, resetta il cervello e lo scollega... e in quei momenti è come se esistessero solo loro due.

 

La passione che lega questi due è davvero imbarazzante... ma è anche dannatamente contagiosa. L’attrazione che li unisce è così forte da farmi provare persino invidia. Avvolte mi chiedo come faccia Aya a gestire due relazione in modo così naturale, se si senta in colpa nei confronti di Hiroaki, se pensi mai alle conseguenze che potrebbe avere questa sua infuocata trasgressione...

 

“Ehi Mayu... ciao è! Neanche saluti adesso?!” la voce di Hisashi interrompe i miei pensieri, ridestando la mia attenzione.

“Oh avete già finito? Strano, da quando avete iniziato sono passati solo 20 minuti...” ironizzo più acida del solito.

“Vuoi una slinguazzata anche tu Mayu??”

“No, ma grazie del pensiero Hisashi...”

“Ti pare.” sorride gongolando, appiccicandosi ad Aya come una piovra.

“Allora stallone, sei pronto per la serata?” esordisce la mia musa riattirando l’attenzione di entrambi.

“Io sono nato pronto cara la mia Aya!”

“Allora cambiamo locale... stasera si beve gioie!”

 

Arriviamo al Let’s Rock, indiscutibilmente il mio locale preferito sia per lo stile che per il genere di musica che si ascolta. Entriamo e ci accomodiamo al bancone dove ci accoglie il mito per eccellenza, ovvero il rockettaro più schizzato della città.

 

“Eccola qua, la mia clientela d’elite! Cominciavo quasi a sentire la vostra mancanza pipistrelli!”

 

Il barman è un vero mito. Si chiama Ren, ma per tutti è The Beaste, la bestia... il perché di questo amichevole soprannome nasce ovviamente dalla sua stazza impressionante: 25 anni, 2 metri per 100 chili di muscoli, una pelata talmente lucida da sembrare una palla da bowling e il copro letteralmente ricoperto di tatuaggi e piercing nei luoghi più impensabili.

È una vera istituzione nel giro dei locali nazionali; oltre che per la stazza, è famoso soprattutto per il suo incredibile modo di magheggiare durante la preparazione dei cocktail... quando si mette all’opera mette su dei veri e propri show.

 

Dire che solo lo adoro sarebbe un insulto... Ren è un nostro carissimo amico da tempi immemori ormai. Non ci ha mai fatto pagare nemmeno una misera goccia d’alcol e, quando decidiamo un Night Free durante la settimana, chiude persino il locale pur di unirsi a noi a bere, fumare e divertirsi come un dannato!

Ma nel weekend questo capita raramente visto l’afflusso spropositato di clienti in questo locale, così in cambio ci delizia con le sue magie con bicchieri e bottiglie che gli hanno dato la fama che ha e che merita.

 

“Ehi Beaste oggi si fa Night Free!” dice Aya battendo una mano sul bancone.

“Ah si?! Bene fagiolini, allora non vi faccio attendere!” comincia a magheggiare con le bottiglie, attirando l’attenzione di tutta la clientela che applaude e lo incita. Ci serve il primo cicchetto che beviamo tutto d’un fiato. Si rivolge poi a Mitsui, togliendogli praticamente il bicchiere da sotto il naso.

“Ehi bacia piselli, ma come ti sei vestito stasera, sembri una checca! Vatti a cambiare o non ti servirò mai più da bere!”

“Beaste non cominciare, io sono un figo lo sai, ho una certa reputazione!”

“Ma quale reputazione fighettina, per farti quella cresta da gallinaccio c’avrai messo minimo un’ora.. che femminuccia sei diventata da quando hai messo la testa a posto!” e così ricominciano ad animare la serata con i loro soliti, esilaranti siparietti. E intanto gli alcolici scorrono che è una meraviglia...

 

 

Cazzo, ci ha servito una quantità assurda d’alcol e lo ha fatto così velocemente da farmi perdere perfino il conto... certo che è vero, il bicchierino inganna!

Fortunatamente la resistenza all’alcol è l’ultimo dei miei problemi, potendo modestamente vantare un fegato d’acciaio che ha una resistenza alcolica decisamente spropositata. Beh, c’è pure da ammettere che in questi anni l’ho tenuto in costante allenamento, ovvio... infondo io adoro l’alcol, sarei morta senza la sua esistenza. Poi ovviamente, ho il mio limite e superato quello penso che potrei tranquillamente togliermi il fegato e buttarlo nel primo cassonetto.

 

Hisashi ha già cominciato ad avere le visioni, nonostante non abbia ancora raggiunto il suo stato demenziale migliore. Il top arriva quando ormai ha il fegato talmente pieno d’alcol da mandargli in pappa totale la materia neuronica, di conseguenza intraprende degli assurdi monologhi su argomenti totalmente privi di senso logico con qualunque oggetto inanimato gli capiti nelle vicinanze... un vero spasso!

 

“Ren basta così, mi servono ancora per il resto della nottata!” Eh già, la serata è ancora lunga...

“Ho capito favetta, andate a ritirarvi nell’allegra oasi ella felicità eh?! Bene, allora portatevi anche queste, così domani non vi sveglia neanche il padreterno!” porge a Mitsui tre bottiglie, una di vodka alla fragola e due di martini. “Fatene buon uso pisellini, bevete anche alla mia!”

“Ci puoi contare Beaste, non sono mica un pivellino!” si compiace Mitchi ridendo senza motivo.

“Ma smettila Dorothy, vai a cercare la virilità che hai perso quando ti sei tagliato la chioma e poi ne riparliamo! Ora filate forza...”

“O Beaste ci vediamo in settimana...”

“Ci conto bestie!”

 

Salutiamo Ren che nel frattempo continua a sfottere Mitchi per la sua poca virilità ricevendo in risposta uno splendido dito medio. Usciamo dal locale dove l’assurdo sbalzo di temperatura ci fa quasi rischiare l’ipotermia.

 

“Che cazzo di freddo...” sbotta Aya stringendosi al braccio del suo amante barcollante.

“Mitchi certo che sei veramente inutile, non hai portato nemmeno uno sputo di fumo!” alla mia frase il diretto interessato si intrufola tra me ed Aya prendendoci sotto braccio, e dopo aver storpiato irreversibilmente una canzone che dopo la sua terribile performance non ascolterò mai più, urta il primo cassonetto che non vede e riacquista un minimo di decenza...

“Mayu, pecorella di poca fede, ma chi ti ha detto che non ho nulla da fumare?! Stavo solo portandovi in un posticino tranquillo!!”

“Attento al tombino, cretino!” lo avverto prima che ci cada dentro come un deficiente. “E dove ci vuoi portare genio, sentiamo! Fa freddo, non ho voglia di assiderarmi i neuroni solo perché tu sei diventato un santarello della minchia e hai paura di farti sgamare.”

“Mayu mi fai scompisciare, come sei simpatica!!” io simpatica, ma quando mai?? Deve essere già ad un livello avanzato di ubriacamento se mi considera perfino simpatica. Questo è semplicemente il sarcasmo che mi contraddistingue praticamente dall’età della ragione... e ne vado anche relativamente fiera.

“Oh certo, simpatica come un tumore ai coglioni.” il bonazzo continua a ridere, più che altro come conseguenza ai bicchierini di troppo che ha ingurgitato. “Invece di stare lì a ridere come un demente senile, perché non raggiungiamo questo fantomatico posticino tranquillo?!” si asciuga le lacrime agli occhi e torna relativamente serio. 

“Ok principesse, andiamo!”

 

Aya sale sul motorino del suo stallone mentre io decido di caricare Mitchi sul mio per evitare di farlo guidare e sistematicamente sfracellarsi da qualche parte.

 

Seguo le incomprensibili indicazioni di Hisashi che, muovendosi come un’idiota ad ogni curva, mi ha fatto rischiare più di una volta di andare a diventare un tutt’uno con l’asfalto. Dopo 10 minuti di guida folle, non so grazie a quale miracolo divino, riusciamo a raggiungere il luogo indicato dal bello e dannato... e stupido aggiungerei io.

 

 

“Hisashi la spiaggia?? Ma dico, sei cretino?!” ringhio cercando di evitare, inutilmente, che le scarpe si riempiano di sabbia.

“Perché?? In questo periodo dell’anno non ci viene mai nessuno, un posto più tranquillo di questo non esiste!”

“Idiota...”

 

Tira un vento pazzesco e mentre sento di essere vicina all’ipotermia, maledico quell’imbecille che prende sempre delle iniziative del cazzo.

 

“Andiamo lì, ok?!” squittisce l’ex teppista barcollante, indicando una panchina posta sotto la tettoia di una banchina, parzialmente riparata dal forte vento costiero e dal gelo della nottata.

“Andiamo dove ti pare, basta che non mi fai morire congelata altrimenti ti castro!” lo ammonisco stringendomi tra le braccia, seguendolo fino al luogo indicato.

 

Precedo i due amanti e raggiungo per prima la panca... mi siedo frettolosamente, portandomi le gambe al petto e stringendomi maggiormente su me stessa. Aya e Mitchi mi raggiungono traballanti, accomodandosi accanto a me.

 

Qui si gelerà anche, ma il panorama che si prospetta da qua è davvero suggestivo... immerso in un’inquietante oscurità, intervallata qua e là dalla pallida luce di qualche lampione che illumina piccole aree. La notte è silenziosa, disturbata solo dall’infrangersi delle onde sugli scogli sottostanti e dal frusciare del vento. La mezza luna riflette diafana sullo specchio del mare, illuminandone parzialmente il manto oscuro.

 

Respiro a pieni polmoni l’aria salmastra, cercando più che altro di riprendere fiato dopo la scarpinata per raggiungere questo posto.

 

“Allora?? Suggestivo il posticino è?!” si compiace Hisashi gonfiandosi come un tacchino.

“Suggestivo coso, se non fosse che si gela qui! Ma a questo non hai pensato, ovviamente, visto che hai il cervello della dimensione di una fava...”

“Ma devi sempre lamentarti?!”

“E tu devi sempre sputare sentenze solo per dare aria alla bocca?! Perché invece non tiri fuori l’unico motivo che non rende inutile la tua presenza qui stasera?!”

“Si si fai la spiritosa! Guarda qui.... soddisfatta signorina?!” blatera esaltandosi sventolando un piccolo sacchettino incartato nel cellofan.

“Ecco bravo... finalmente riesco a trovare in te un minimo di utilità.”

“Perché avevi dubbi?!” apre piano il sacchettino riparandolo dal vento. Lo fissa per un po’ e mi accorgo dell’improvvisa perplessità che lo ha colpito.

“Ehi ma stai aspettando la vocazione?? Ti vuoi dare un mossa?!” lo incito nervosa.

“È che non mi ricordo più come si fanno... cazzo che lapsus freudiano!”

“Ma quale lapsus, idiota, è il tuo cervello avariato che sclera! Dammi qui, incapace, ci penso io.” gli tolgo l’occorrente dalle mani e mi metto a lavoro preparandone 4.

 

Una volta finite, ne prendo una e finalmente l’accendo, aspirando così avidamente da farmi bruciare la gola. Oh sì... adesso sì che si ragiona. Il teppista mi passa la bottiglia di martini e ne sorseggio piano piccole dosi, godendomi questi momenti di scazzo totale.

 

“Hisa dove l’hai presa?” chiede Aya annusando ciò che resta nel sacchettino di cellofan.

“Ho fatto uno squillo a Tetsuo e me l’ha subito rimediata.”

“Tetsuo è un mito...” afferma la mia musa con venerazione. Ed ha ragione, infondo è lui che ogni settimana ci fornisce tutto il necessario utile per combattere la noia... e ovviamente è sempre merce di ottima qualità.

“Mayu come mai ti girano tanto oggi?? Cos’è, ti sono venute le tue cose per caso?!” sghignazza soddisfatto della battuta da quattro soldi.

“No idiota.”

“Ha tradito Akira.” spiffera tranquillamente Aya, inducendomi a tirarle una gomitata sul fianco nel vano tentativo di non farle dire altro!

“Cosa?? Hai cornificato Sendoh-porcospino-con grave-paralisi-facciale?? Ma non eri tu che quella che mi sfracassato i coglioni per giorni quando ha scoperto che me la facevo con Aya?!”

“Hisashi sta zitto per favore! È successo e basta.”

“Nonono adesso voglio i particolari! Chi è questo disgraziato che ha spodestato Smile Man dal tuo esigente trono, sentiamo!?”

“È inutile chiederglielo Hisa, non sa praticamente nulla di questo tizio.” malefici... spettegolano alla faccia mia =____=

“Wow... Mayu sei davvero pervertita!” decanta dandomi gomitate sul braccio.

“Mitchi ti è improvvisamente venuta voglia di morire sfracellandoti dalla scogliera??”

“No, grazie. Sono troppo giovane, bello e talentuoso per farmi ammazzare!”

“Ecco bravo, allora zitto e lasciami in pace!”

“Si ma passa però!”

“Ma se tu non fumi...” gli ricorda amorevolmente Aya sorseggiando vodka dalla bottiglia.

“Infatti, ma sai ogni tanto mi piace riprovare l’ebbrezza dell’ex teppista...” filosofeggia vantandosi come un gallinaccio in calore.

“Che mi tocca sentire...”

“Dai su passa!”

“Sei sicuro Mitsui, sei già brillo e io non ho la minima voglia di reggerti la testa sul cesso quando vomiterai!”

“Che donna di poca fede sei Mayu, fidati, lo sai che reggo tutto questo, sono un mito io... e tra l’altro sarei pure un figo!”

“Ah certo, come no. Tieni...”

 

Non lo avessi mai fatto... e dopo essersi scolato da solo una bottiglia intera di martini, adesso è ridotto ad uno stato di demenza che ha raggiunto livelli storici. Ha monologato per più di 20 minuti con un palo della luce, raccontandogli praticamente tutta la storia della sua vita... inutile negare che ho dovuto fingere un broncospasmo per non attaccare a ridergli dietro come una folle.

 

Ma il momento più esilarante è stato quando ha avuto quella che io chiamo sbornia triste in cui si è letteralmente attaccato al lampione scoppiando a piangere come un demente mentre raccontava la triste storia di suo padre che non gli ha mai voluto comprare la bicicletta... in quel momento ci è mancato davvero poco che cadessi a terra in posizione fetale e cominciassi a ridere come una pazza. Una volta finito l’attacco di pianto, ovviamente, ha ricominciato a sparare stronzate ridendo come una iena scuoiata. 

 

“Aya la prossima volta ricordami di tenerlo lontano da alcol e fumo. Questo qui non regge proprio...”

“Me ne sono accorta...”

“Ahahahah io diventerò il più grande giocatore nero di basket dell’universo ahahahah!!”

“Si certo... non allontanarti troppo che potresti cadere di sotto, razza di cretino!!” lo avviso io con la mia solita delicatezza mentre lo vedo barcollare pericolosamente sulla banchina.

“No, non avete capito!! Guardate qui...” santo cielo.... se dovessi descrivere il momento ridicolo non saprei neanche da dove cominciare. Molleggia come un budino, barcollando, mentre con una palla immaginaria finge di fare tiri immaginari... poveraccio com’è ridotto... “Io sono il futuro del calcio nero, diglielo anche tu palo!!”

“Calcio?? Ma non giocavi a basket un tempo??” lo corregge Aya divertita.

“Del calcio nero per giunta....” -___-

“Hisashi io direi che è meglio se vieni qui a sederti...”

“Ma Aya, io diventerò il più figoso!! Nessuno potrà battere la mia immensa bravura, se diventerò anche nero sarò il numero uno!! Cioè capisci, con una neroplastica diventerò strafigoso!! Tu mi amerai anche da nero, vero Aya?!” blatera abbracciandomi e strusciando il viso sulla mia guancia...

“Ok senti, vedi di toglierti che Aya non sono io!” ma nel tentativo di allontanarlo, l’idiota perde l’equilibrio spalmandosi a terra come un deficiente. Non so con quale forza riesco a non scoppiargli a ridere in faccia mentre le guardo rotolarsi a terra come una tartaruga epilettica nel vano tentativo di rialzarsi!

“Io direi di tornare a casa, è Aya?!”

“Sì Mayu, direi proprio di sì...” dice alzandosi e afferrando il suo amante per un braccio. “Dai stallone, è ora di andare...”

“Ma no, voglio rimanere qui...”

“Hisashi non ti reggi nemmeno in piedi, avanti!”

“Non posso, mhph...”

“Oh cazzo, smettila di fare il bambino e alza quel culo!” ma nel voltarmi a guardarlo non posso fare altro che sospirare rassegnata... è bianco come un morto, con un’espressione orribile ed una mano davanti la bocca che non mi fa presagire nulla di buono. “Ehi Mitchi non dirmi che...”

“Devo vomitare.”

“Merda, sei un deficiente!! Se l’alcol non lo reggi che diavolo bevi a fare??” sbotto io cercando di condurlo il più velocemente possibile al primo cassonetto.

“Ma non l’ho fatto appos...” non finisce neanche la frase che una gettata di vomito mi liscia per un soffio, inducendomi a mollarlo lì per salvare i miei costosi stivali!

“Cazzo Mitchi... sei il solito coglione!”

 

Alla fine mi è toccato reggergli la testa mentre vomitava come un dannato sotto lo sguardo divertito di Aya che si godeva la scena scompisciandosi dalle risate. Ho fatto una fatica assurda per cercare di tenere eretto quel peso morto che barcollava da una parte all’altra, per non parlare del culo che ho fatto per tirargli via la testa dal secchione ogni volta che la ficcava completamente all’interno mentre espelleva ettolitri di alcol!

 

“Ok, ho finito... basta...” dice stravolto facendomi cenno di alzarlo. Con uno sforzo immondo lo tiro su mettendolo a sedere per terra accanto al cassonetto. Non ha finito manco per niente, non mi andrà mai così di lusso, ci poteri giurare... questo, ahimè, è solo l’inizio.

“Hai finito, non devi vomitare più, sei sicuro?!”

“Si...” comincia a ridere, si alza, inciampa, cade, si rialza, cade di nuovo, poi piange, ride di nuovo, poi si mette una mano sulla bocca e mi guarda di nuovo... “No, devo vomitare!!”

“Cazzo quanto ti odio...”

 

Ma essendomi ormai scese un paio di ernie, non riesco ad alzarlo in tempo col risultato ovviamente che il teppista si mette a 4 zampe e mi rigetta sugli stivali litri di liquido violaceo! Mi volto sconvolta verso Aya che, invece di correre in mio soccorso, si è accasciata a terra a ridere così forte da farsi quasi uscire le corde vocali!

 

“Aya invece di ridere vieni a darmi una mano cazzo! Mi sta vomitando sugli stivali questo cretino!!” ma ahimè, contagiata dalla demenza generale degli eventi, scoppio a ridere anch’io mentre quel povero disgraziato espelleva ogni goccia di alcol bevuto in tutta la serata!

 

Alla fine lo abbiamo trascinato a forza per tutta la spiaggia dove ha battezzato di vomito ogni singolo secchione. Non so come, ma sono riuscita a caricarlo sul mio motorino incastrandolo per bene nello spazio tra la sella e il manubrio, rischiando poi di perdermelo per strada almeno una decina di volte. Arrivati sotto casa di Aya, scarichiamo quel morto vivente e lo portiamo fin dentro casa della mia musa, gettandolo indelicatamente sul divano. Tempo tre secondi che comincia a russare sbavando come un cagnaccio.

 

“Ed io che avevo programmato di abusare di lui per tutta la notte...” sospira rassegnata, osservando nostalgica ciò che è rimasto del suo stallone...

“Beh tesoro, in questo stato credo che l’unica cosa di cui potrai abusare è il suo russare come un suino...” scoppiamo a ridere come due cretine, sfottendo quel poveraccio che vegeta sul divano come una zucchina lessa. Ritrovo un po’ di contegno cercando di darmi una sistemata ai capelli che quel rincoglionito ha drasticamente scombinato. “Sono già le sei... torno a casa a fare un po’ di ninna.”

“Si è fatto già così tardi? Eh sì... è quasi l’alba. Appena arrivi fammi uno squillo. Domattina ti chiamo appena mi sveglio.”

“Ok my love. E quando domani il tuo vomitatore folle si riprende, ricordagli da parte mia che è un coglione! Ciao bellissima...”

 

 

Esco dal palazzo della mia musa respirando l’aria fresca del mattino. Le prime luci dell’alba tingono il cielo di una colorazione bellissima, andando poi a sfumare i colori soffusi della città addormentata. Salgo sul motorino, mi accendo una sigaretta e parto, raggiungendo casa mia poco lontano da qui.

 

Adoro queste serate di scazzo totale... inutile dire che con Hisashi ci divertiamo sempre come matte, ci regala ogni volta perle di demenza davvero esilaranti.

 

Rientro a casa, mi faccio una doccia veloce e mi butto pesantemente sul letto... avevo proprio bisogno di una serata così, anche se so per certo che domani mattina avrò un mal di schiena immondo. Se non altro la serata ha avuto il risultato sperato... infondo lo show di Mitchi è riuscito a farmi dimenticare l’imminente catastrofe che si abbatterà su di me non appena Akira tornerà a Kanagawa.

 

Chiudo gli occhi, sopraffatta da una stanchezza improvvisa, concedendomi ad un ultimo pensiero prima che sopraggiunga il sonno...

 

Kaede... stai ancora pensando a me...?

 

FINE 3°CAPITOLO

 

Lo so, lo so questo capitolo è inutile almeno quanto un cesso senza scarico... giuro che dal prossimo i contenuti saranno molto più seri ^o^.

 

Prima di chiudere volevo dire un paio di cose a due persone che mi hanno recensito lasciandomi decisamente l’amaro in bocca...

 

Hinao: guarda, non so che pensare... sinceramente avrei preferito che commentassi il mio modo di scrivere anziché mettere in dubbio le “veridicità” di quello che posso aver scritto. Immaginare è bello, hai perfettamente ragione, ma ti assicuro che viverle le cose è molto meglio. D’altronde parlo per me che, ovviamente, non ho bisogno di immedesimarmi in nessuna superfiga per vivere certe fantasie... semplicemente perché le vivo e me ne vanto, quindi non conoscendomi non ti permetto di metterle in dubbio, anche perché potrei dimostratele in miliardi di modi. Quindi non parlerei di realismo, anche perché IO non ho la brutta abitudine di scrivere cose che non ho vissuto sulla mia pelle e di cui, quindi, non ho certezze. Poi... per quanto riguarda Mayu, la forza del mio personaggio non è affatto nella bellezza, mi pare anche di averlo scritto, ma sta nella consapevolezza delle proprie potenzialità e nei mezzi che madre natura gli ha regalato. E poi credo che quando una bella ragazza decida di avere qualcosa non faccia molta fatica ad ottenerla, tutto qui, mi è capitato talmente tante volte che spesso non me ne rendevo neanche conto. Mayu è contorta, eccentrica, presuntuosa, sono pensieri che una ragazza con questo carattere fa continuamente. Lei è semplicemente una ragazza consapevolmente bella, annoiata ed estremamente fragile... non mi pare tanto difficile da capire.

Probabilmente non hai afferrato bene il senso della mia ff (quanto volontariamente poi è tutto da vedere...) ma non è decisamente un problema, come hai detto tu, sono gusti personali. In giro brulica di gente come Mayu, ne è pieno il mondo, basta uscire ogni tanto la sera per rendersene conto.

Poi se questo tuo commento è nato come ripicca alla mia, per così dire, non buona opinione sulle yaoi, beh... a quel punto neanche ti rispondo, sono bassezze che non tollero.

 

AleLuna78: ovviamente è una ff, cioè state calmi. Ma solo con le mie fate queste storie ahahahah comunque pregiudicare una storia per questo mi sembra eccessivo, ma è la tua opinione e io ovviamente la rispetto. Se non ti piace e se ti scandalizzi per così poco non leggerla, l’ho pure messo tra gli avvertimenti tra l’altro U__U

 

Puntualizzate determinate cose, adesso passo a ringraziare tutti gli altri che hanno recensito, scusandomi sinceramente per il ritardo con il quale ho aggiornato. Spero non accada mai più ^^ Un grazie infinito a:

 

Lucilla: Sei sempre la prima my love, mi manchi un casino giuro.. T__T

Incasinata: visto che la continuo?? Ahahahah non mi abbandonare proprio adesso è *___* (preparati che adesso comincio a leggere le tue ff ihihihih)

LightDN: AdddoVo le tue ff *ç* scrivi molto bene sisisi ^^

Arkadio: Grande anche lui ovviamente che scrive dannatamente bene!

Trilla: Che appoggi il mio odio alle yaoi!

 

E ovviamente tutti quelli che hanno messo la storia tra i preferiti, ovvero...

 

1 - ayakuccia
2 - Blast11

3 - LiberianGirl
4 - lucilla_bella
5 - Norahchan
6 - StanleyMarsh1711
7 - taisha

 

Ah, se a qualcuno fregasse, ma ne dubito, sto rivisitando anche Beyond... questo lo dico ovviamente a titolo puramente informativo e non per pubblicizzare le mie opere... no, non sia mai *__* Basta, me ne vado, hola bola a tutti!!

 

 

  
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