Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: Mo0ny_    30/11/2020    1 recensioni
[CalebxJude]
"Lo odia"
...
"Gli piace"
...
"Lo ama
"
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Caleb/Akio, Jude/Yuuto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Odiare È Il Primo Passo Per Amare
 

Non ha idea del perché sia stato chiamato lì, alla Raimon. Nessuno lo sa. Ma la voglia di sapere passa immediatamente in secondo piano davanti a Caleb Stonewall. Sempre con il suo ghigno stampato in faccia e con quell'aria da menefreghista... La rabbia si impossessa di Jude Sharp che fatica a non saltargli addosso immediatamente. Vorrebbe che, solo per un secondo, provasse tutto quello che hanno passato David e Joe a causa sua. 
Hillman li informa che sono stati selezionati per la nazionale. 
Quasi non gli importa. La rabbia lo acceca. Tremano le mani e le gambe, strizza gli occhi. 
Si ripete: "Sopporta, sopporta. Se dovesse succedere di nuovo, sarai pronto" 
Non permetterà che qualcuno possa cadere sotto le sue grinfie. Stonewall non farà nessun passo falso. Non di nuovo. 
Lo odia.

Stonewall ghigna. Lo fa sempre. Lo fa quando è divertito, quando offende i suoi compagni. 
Quando si sente attaccato. Non aveva mai notato quest'ultimo punto. Jude ha forse visto il mondo sempre attraverso quegli occhialini che gli permettono di focalizzarsi solo su un punto preciso. A volte non gli permettono di vedere il quadro completo. 
Jude capisce come ci si sente ad esser soli. Lo è stato. 
Jude sa come ci si sente a bramare il potere. Lo ha fatto. 
Non odia più Stonwall. O almeno non come faceva prima che iniziassero i mondiali. Prima che conoscesse il suo passato. 
Lo odia un po' meno da quando è Caleb e non più Stonewall.

A volte si sente in colpa per non odiarlo più come un tempo. Sente lo sguardo di David e Joe su di sé rammentargli che a causa di quel ragazzo hanno sofferto. Si morde il labbro fino a farselo sanguinare. Gli piace quel sapore metallico in bocca, forse è leggermente masochista. 
Si sente sempre più in colpa quando si scopre a guardarlo, a seguirlo con lo sguardo. Lo fa istintivamente. 
Pensa che Caleb abbia degli occhi davvero belli. Le iridi verdi sono sempre in cerca di qualcosa. Ha scoperto in lui un grande osservatore, un grande regista. Sono così simili, loro due. 
Jude si ritrova a pensare di non aver mai visto occhi più belli di quelli di Caleb, quella sera. Sono tutti fuori a scambiare quattro chiacchiere. Il numero 8 della nazionale guarda in un punto imprecisato, pensieroso. Poi se ne va. È istintivo, Jude, nell'afferrarlo mentre gli chiede che cos'abbia. Ha gli occhi ludici. 
Perché? 
Si becca uno spintone mentre una nuova consapevolezza nasce in Jude. 
Non lo odia più.

Cerca disperatamente Ray Dark. È davvero masochista, ormai l'ha capito. Trovarlo vorrebbe dire solo una cosa: Caleb è un traditore. Potrebbe additarlo come tale se il suo ex allenatore confermasse i suoi sospetti. Quasi spera che lo sia davvero. Avrebbe una scusa per tornare ad odiarlo. Per tornare a sognare la vetta del mondo con David e Joe, con l'anima in pace. 
Il cuore gli si stringe in una morsa di rimpianto per star pensando a tutto questo. Quanto cazzo è stupido...

Davanti le sue accuse, lo sguardo di Caleb si affievolisce. Abbassa leggermente la testa e il ciuffo va a coprirgli gli occhi. Ma dura il tempo di un battuto di ciglia. Ghigna. Come fa sempre. Ma Jude vede che non è divertito. Lo vede che è ferito. 
E lui è la causa di ciò. 
Il cuore si fa quasi pesante mentre prende a battere più forte. 
Si merita il lavaggio del cervello che ora Dark sta facendo su di lui. Si merita di vedersi sparire davanti a Giulio Acuto. 
Non si merita che Caleb lo risvegli da quella gabbia di masochismo che si è creato. E non si merita nemmeno che David gli sia accanto, qualsiasi cosa scelga di fare. 
È tutto un casino. Ed è stato lui a crearlo. Guarda Mark che protegge la porta dandogli la massima fiducia, posa lo sguardo su David e infine Caleb. Gli sorride. Tutti credono in lui, ma forse Caleb un po' di più. 
Si, è un cazzo di masochista. 
-Hai finito di disperarti? -gli chiede il numero 8. 
-Direi di sì -

Ha la pelle delle mani morbida. Le dita sono sempre sporche di sangue e piene di pellicine, le unghie corte più del normale. Se le morde spesso. Jude ha iniziato a notare anche questo dettaglio. 
Caleb gli passa il pallone sfiorandogli le dita e Jude registra velocemente quel tocco delicato. Avverte di nuovo la sensazione di essere leggero nonostante il cuore sembri di piombo. L'ha capito. 
Gli piace.

Non si aspetta di incontrare sempre più spesso lo sguardo di Caleb. Lo incrocia ad ogni fine allenamento, ogni volta che sono in pausa a bere un po' d'acqua e a cena nonostante i due tavoli a separarli. Le iridi verdi sono sempre più belle. O semplicemente ha imparato a coglierne le sfumature. 
-Jude - lo chiama poi quella sera. Tiene lo sguardo basso e si tortura le mani. - Vieni- dice semplicemente andando avanti fiducioso che Jude gli sia accanto. E lo è. 
Non si aspetta che Caleb lo baci, e quando lo fa è rigido. Non ha la forza di fare nulla, non ricambia nemmeno. Sente solo che la gabbia toracica probabilmente gli si romperà a breve per i troppi battiti del cuore.
-Scusa - dice il numero 8 pronto a correre. Si ringrazierà a vita Jude, per aver trovato la forza di afferrargli la mano e sussurrargli: - Resta-
Lo ama.

Si scambiano baci quando nessuno è lì con loro. Si cercano con lo sguardo felici di vedere che anche l'altro lo pensa. Si sfiorano con ogni scusa, anche quella meno plausibile. Forse Mark ha capito, ma li lascia in pace. 
È sempre bello ritrovarsi in camera di Caleb. Sfacciato com'è ne aveva chiesta una lontano da tutti, una più riservata. Jude si trova a ringraziarlo per essere così. Non si vergogna di provare sentimenti, non si vergogna di provare emozioni quando Caleb lo accarezza, quando lo bacia, quando lo tocca. Ma vuole tenersi tutto per sé.
Le labbra di Caleb sono sempre screpolate, è quasi una tortura non morderle. Ama sentire le mani del numero 8 sulle sue guance o fra i capelli. Ne ama la morbidezza.
-Ti amo, Jude -gli sussurra mentre poggia una guancia sul suo petto. Jude gli accarezza la testa e le guance. Si gode il respiro calmo dell'altro che è caduto fra le braccia di Morfeo.
-Anche io -

Caleb gli ha tolto gli occhialini. Si sente esposto, si sente nudo più di quanto non lo sia senza vestiti. 
-Sei bellissimo - gli dice come se fosse sotto incantesimo. Gli posa un bacio sul naso e lo mordicchia successivamente. Jude non dice nulla, arrossisce mentre se lo porta su di sé abbracciandolo. Sono ancora da soli, nella stanza di Caleb. È naturale ormai ritrovarsi ogni sera. Non vi è più vergogna nel baciarsi o sfiorarsi. Caleb si gusta gli occhi castani di Jude. Sono così scuri che potrebbe perdersi in quelli. Per Caleb, il rasta è un dono dal cielo. È uno dei sogni migliori che abbia mai fatto. Si rattrista di poco nel guardarlo. 
-Che hai? -si accorge subito del suo cambio di umore repentino. Non risponde. Come può spiegargli la paura che quel sogno possa diventare incubo? 
Lo bacia ancora. E ancora. Fino a non avere fiato. 
-Niente scemo. - 
Non vi è fretta. Al peggio può pensarci anche dopo. Se proprio deve essere un incubo, che sia il suo incubo migliore. 
-Ti amo- gli sussurra a fior di labbra. E di quelle parole, Jude non è mai stanco.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Mo0ny_