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Autore: ladyElric23    22/08/2009    6 recensioni
"Misa,è infantile e capricciosa come una bambina, lo fa solo per irritarti… a quanto pare si sente minacciata…” “da chi?” “da te” Salve a tutti. rieccomi qui con una nuova fic, ovviamente Light/L. mi piacerebbe che mi diceste cosa ne pensate... che dite, mi lasciate un commentino? ^^ (dedicata a chi segue le mie altre due fic "prova a prendermi" e "sogni di un giovane Kira... ovvero gli incubi di L!". grazie mille a tutti. ^^)
Genere: Dark, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Misa Amane, Teru Mikami
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La Gelosia che fa Tingere di Rosso…

 

CAP.4

 

Quella notte passò lentamente per entrambi, presi da pensieri comuni, intenti a guardare la stessa luna.

In fondo, non erano poi così lontani…

 

Light mentre era sdraiato nel suo letto, di fianco a sua moglie, la futura madre di suo figlio, cominciò a vagare con la memoria, sfogliando ogni singolo ricordo che aveva di L.

Ricordò il loro primo incontro, quando, diffidente, gli aveva puntato la spada alla gola; ricordò la loro battuta di caccia, la loro gara a cavallo; ricordò tutte le serate passate a parlare, nel salone del castello… ricordò quel bacio, alla soffusa luce delle candele, il sentire il corpo del moro a contatto con il suo…

Senza che riuscisse a impedirselo la sua schiena fu attraversata da brividi…

‘Perché, nonostante tutto, non riesco ad odiarlo?’

Fu quella la domanda che gli ronzò in testa fino a quando si addormentò, con una risposta che, in cuor suo, sapeva già da tempo.

 

*********

 

All’alba Mikami entrò nella cella del prigioniero, tirandogli dei vestiti puliti.

“te li manda il principe Light” disse, malevolo “il mio signore ha sempre avuto un occhio di riguardo per le sue puttane!”

L lo guardò con odio, quindi si vestì, per poi fermarsi di fianco a lui, poco prima di uscire per il suo ultimo scontro, rivolgendogli un tagliente “Mikami, vai all’inferno!”

“ci vediamo li, allora, signor Lawliet”

“ti aspetterò al varco, stanne certo”

 

 

Venne scortato fuori dal suo carceriere, che continuava a rivolgergli parole malevoli ed insulti, fino a raggiungere il grande spiazzo sulla collina subito fuori dal castello, dove aveva visto Light per la prima volta, il giorno che era arrivato in città.

Guardò dritto davanti a se, e si fermò di scatto quando, con il vento che gli scompigliava i capelli, si ritrovò a rivivere la stessa esperienza di qualche mese prima.

di fronte a lui c’era Light, vestito con pantaloni neri, casacca bianca e farsetto di cuoio; la spada che, ancora contenuta nel fodero, ricadeva sul suo fianco, mentre la mano sinistra reggeva uno scudo con lo stemma della famiglia Yagami.

L ritrovò il coraggio di camminare, mentre Mikami ghignava raggiungendo la regina, a pochi passi dai due, adesso distanti solo pochi metri l’uno dall’altro.

Una delle guardie, nel più assoluto silenzio, gli porse a sua volta una spada e uno scudo, ma L lo rifiutò, a causa dell’ancora presente dolore alle braccia.

Riusciva a maneggiare una spada, ma uno scudo lo avrebbe svantaggiato nei movimenti…

Light allora buttò a terra il suo scudo, insieme poi al farsetto di cuoio.

“voglio che sia un combattimento equo” disse, in risposta allo sguardo interrogativo dell’altro, cominciando a guardarlo

“Light, ma cosa…?” si intromise Misa

“Misa, stai zitta!” esclamò con voce gelida, per poi rivolgersi nuovamente al letterato, dal quale non aveva distolto lo sguardo.

“sei pronto?” gli chiese

“si”

“iniziamo, allora”

 

E così ebbe inizio il loro ultimo scontro, che durò più di ogni loro aspettativa;

Light era un cavaliere formidabile, ma L, seppur a fatica, riusciva in qualche modo ad opporsi.

Probabilmente, se fosse stato al pieno delle sue forze sarebbe stato veramente un duello alla pari…

 

Persero la cognizione del tempo tra un affondo, uno scarto, e le plausibili strategie da adottare;  tutto sembrava rallentato, ai loro occhi, troppo concentrati sui movimenti della spada dell’avversario, fino a quando L, tentando un affondo, che però fu respinto, finì a terra con una spallata dell’altro, mentre la sua arma ricadeva lontana da lui.

Prima di potersi rendere conto dell’accaduto si ritrovò la lama dell’altro che premeva sulla sua gola, mentre i suoi occhi d’ambra lo scrutavano; e lui rimase a terra, in quella posizione, con il respiro affannoso, mentre non accennava a distogliere lo sguardo da quello del re.

Ci furono interminabili momenti di silenzio, interrotti solo dai loro respiri, momenti in cui occhi color della notte, talmente profondi da potersi perdere al loro interno, si specchiavano in quelli ambrati dell’altro.

 

Vedendo la mano del castano tremare, abbassandosi leggermente, Misa si fece avanti, rivolgendogli un tagliente

“che cosa fai?!”

“…”, Light non rispose

“uccidilo! UCCIDILO!!!”  finì per urlare, quasi preda di una crisi di nervi.

Ma Light sembrò non sentirla, preferendo dare ascolto ad una voce molto più profonda, la voce del cuore.

Rinfoderò la spada, dopodiché porse la mano ad L, aiutandolo ad alzarsi,e , quando furono in piedi uno d fronte all’altro, lo tirò a se, stringendolo in un abbraccio.

“no!.... NOOOOO!!! Uccideteli! UCCIDETELI ENTRAMBI!!” fu l’ordine di Misa, che li fissava con gli occhi ridotti a due fessure.

Peccato che nessuno dei due soldati le diede ascolto, per paura delle ripercussioni di quell’ordine.

L’unico ad intervenire fu Mikami che, avvicinandosi furtivo a loro, arrivò alle spalle di L, pugnalandolo in mezzo alle scapole.

Il moro a quel dolore improvviso spalancò gli occhi di scatto, gemendo, accasciandosi tra le braccia del castano che, impaurito e furente, lo adagiò piano a terra, cercando di tamponare la ferita.

Lo vide contorcersi lievemente al contatto della schiena con l’erba, mentre la sua mente cercava una qualche conoscenza che gli sarebbe potuta essere utile in quel momento, invano.

Capendo di non poter fare niente, con sguardo di fuoco, si voltò verso Mikami, che, in quel momento, in piedi, con indosso una casacca impregnata del sangue di L, se la rideva sadicamente.

Dopo aver notato che Misa e le altre guardie ai suoi ordini erano scomparse, probabilmente dandosi alla fuga, si alzò, sfoderando la spada, le mani che tremavano, per poi avvicinarsi lentamente a lui, sussurrandogli un tagliente

“dammi un solo motivo per cui non dovrei farti a pezzi…”.

Mikami sbiancò, il suo volto era l’immagine della paura… aveva tirato troppo la corda, e ora stava per pagarne le conseguenze…

Lo scatto del castano fu fulmineo; gli conficcò  la spada in pieno stomaco, trapassandolo da parte a parte, sussurrandogli all’orecchio un “questo è per L…”, per poi estrarre la lama…

“…questo invece è per me!”.

Questa fu l’ultima frase che sentì Mikami, difatti lo Yagami, senza la minima esitazione, gli tagliò la testa, di netto, facendola rotolare lontano dal corpo, in un lago di sangue.

Questa fu la miserabile fine di Teru Mikami.

 

Light era ancora preso dall’appagamento derivato dalla sua vendetta nei confronti del consigliere di corte, quando un colpo di tosse lo riportò alla realtà…

…L…

Corse da lui e si inginocchiò al suo fianco.

Prima di potersene accorgere lo teneva stretto tra le braccia, e gli sussurrò all’orecchio

“non ti avrei ucciso… non lo avrei fatto”

“lo so…”

Sentì che sorrideva, contro la sua pelle, quindi lo guardò, mentre una fitta di paura lo invadeva, vedendolo così bianco, mentre sul suo viso risaltavano ancora di più le occhiaie, gli occhi, velati come mai li aveva visti, e le labbra, colorate dall’innaturale colore del sangue, il suo stesso sangue.

“…sento freddo…” sussurrò, con labbra tremanti il moro, mentre una serie di brividi si impadronivano di lui.

Light capì…

…non poteva fare più niente…

Lo strinse ancora di più a se, mentre l’altro tossiva forte.

“non ti dimenticherò” gli disse, la voce incrinata dal dolore, “giuro che non ti dimenticherò”

In risposta ricevette un mezzo sorriso, accompagnato da un “ho ucciso tuo padre, non merito il tuo ricordo…”, mentre una fitta di dolore fece vibrare il suo esile corpo, sorretto da quelle braccia salde e forti, facendolo gemere.

La vista gli si offuscò, e l’udito si attenuò.

Il suo ultimo ricordo fu Light che, tenendogli il volto tra le mani tremanti, mentre calde lacrime sgorgavano dai suoi occhi d’ambra, gli sussurrò

“sei la persona che amo, questo mi basta…”

Poi più nulla.

Gli occhi, spenti, si chiusero, e la testa si reclinò all’indietro…

Light non potè fare a meno di urlare, stringendolo a se, mentre piangeva come mai si ricordava di aver fatto.

 

Pianse.

Pianse ed invocò il suo nome, fino a quando non sentì arrivare due cavalli al galoppo, che si fermarono, sbuffando, subito davanti a lui; ma non si alzò, rimase in ginocchio, in quella posizione, stringendo ancora il corpo di L a se, limitandosi a guardare, con gli occhi gonfi ed arrossati dal pianto, i nuovi arrivati.

Erano due ragazzini… uno biondo, coi capelli lunghi fino alle spalle, vestito completamente di nero, e l’altro, più basso di lui, con i capelli totalmente bianchi e la carnagione chiarissima… Light  si chiese se  fosse un albino…

 

Entrambi fissarono L per qualche secondo, facendosi il segno della croce, per poi rivolgere lo sguardo al castano.

“Light Yagami, immagino” esordì il biondo

“si, sono io” rispose

“io sono Mello, e lui è Near” disse, accennando all’altro, “apparteniamo all’ordine dei cavalieri…”

“siete qui per uccidermi?”

“no”, prese parola Near, “L, prima di morire, ci ha fatto recapitare una lettera, da quel ragazzo coi capelli rossi…”

“…costringendoci a prenderlo tra le nostre fila…”, sbuffò Mello, che fu subito raggelato da uno sguardo dell’altro, che continuò;

“…comunque… L, nella lettera, ci ha spiegato tutta la situazione; ci ha detto che il vero pericolo non eri tu, ma Misa Amane, tua moglie…”

“ex moglie, oserei dire, visto che l’abbiamo uccisa!”

Light ascoltò quelle parole, che però non ebbero in lui alcun effetto. Si sentiva vuoto, totalmente privo della gioia e della voglia di vivere…

“infine…”riprese parola Near “sua signoria, il vescovo Watari, vista la stiam che L, il suo pupillo, aveva nei tuoi confronti, ti offre tutto il suo aiuto  durante il periodo in cui regnerai…”

“io non voglio questa corona… non l’ho mai voluta…” sussurrò Light, per poi dire “la cedo al vostro signore Watari… ma ad una condizione…”

“quale?” chiese Mello

“…voglio entrare nell’ordine dei cavalieri”.

 

 

 

 

 

 

E così fu.

Una settimana dopo Light prestò giuramento, e, grazie alle sue conoscenze in campo scientifico,prese il posto di L.

Pozionista.

Ruolo che ricoprì fino alla fine dei suoi giorni.

 

*********   

 

E con questo finisce questa storia di amore e dolore.

Rimane solo una domanda in sospeso… se a far accettare a Light l’incarico che era stato di L fu l’amore che ancora, incondizionatamente, provava per lui. In modo da non far svanire il suo ricordo, o soltanto il desiderio di eguagliare, e superare, l’unica persona che abbia mai, veramente, ritenuto al suo livello…

Io, alla luce dei fatti che ho appena finito di narrarvi, e seguendo il mio animo romantico, continuerò a credere alla prima ipotesi.

Perché l’amore, quello vero, dura per sempre.

Con ossequi,

Mail Jeevas

Consigliere di monsignore Near, vescovo di Canterbury.

 

 

 

 

THE END

 

 

 

 

E con questo siamo veramente giunti alla fine di questa fic! E devo ammettere che un po’ mi dispiace, mi ci ero appassionata, scrivendola! XD  ma non fateci molto caso, mi succede sempre!

Dunque, che dire? Avevo già da tempo in mente questo finale (perfino da prima di cominciare a scrivere tutta la storia), ma è stato difficile da scrivere, perché non volevo che fosse noioso, o scontato. Spero di essere riuscita nel mio intento! ^^

Inoltre, sono talmente affezionata al personaggio di Matt da aver deciso di far narrare a lui la storia, immaginando che, una volta entrato nell’ordine dei cavalieri avrebbe utilizzato il suo vero nome, Mail Jeevas, e non il soprannome.

 

Infine, mi inchino a voi, per essere stati miei compagni di viaggio in questi quattro capitoli.

Grazie mille a tutti!

 

Ma un ringraziamento speciale va a  Bimba127 (con le sue recensioni lunghissime e bellissime, che mi davano un maggiore stimolo a scrivere! ^^), valerya90 (che mi segue sempre, qualunque fic scriva, facendomi sempre un sacco di complimenti!^^), Pupa2009 (nuova lettrice, la cui recensione mi ha fatto squagliare come un cubetto di ghiaccio esposto ai raggi solari d’agosto!), retsu89 (lettrice che sostiene fortemente le Light/L (BRAVAAA!!!!!), e che commenta sempre le mie fic su questa coppia!^^), e Flagiu_Mustang e Meme91(che mi sopportano non solo nella vita di tutti i giorni, ma anche quando scrivo, commentando sempre!), che hanno commentato lo scorso capitolo, rendendomi la scrittrice più felice del pianeta, e

-daughter of Dioniso

-evol

-Gaara4

-marly29

-Myrose

-RobyChan91

Che hanno inserito la mia fic tra le preferite.

 

GRAZIE MILLE A TUTTI VOI! ^^

Senza il vostro sostegno non so se continuerei a scrivere con entusiasmo!

Ancora grazie, ed un mega saluto.

Alla prossima.

Baci,

ladyElric92

   
 
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