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Autore: Lilchan e Sacchan    22/08/2009    1 recensioni
Due gemelle sconvolgeranno la vita di James Sirius Potter,di Albus Severus Potter e di Scorpius Hyperion Malfoy!Riusciranno i tre ragazzi a sopravvivere alla loro venuta?Leggete per scoprirlo!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Different Twin cap1
Different Twins

-DIANTHAAAAAAA! Svegliati!- disse una bambina saltando sul letto della sorella gemella.
La bambina in questione si chiamava Artemisia Wright, aveva dei bellissimi capelli neri,
che le ricadevano in morbidi boccoli lunghi fino alla vita,
la pelle color avorio, e una cosa che la contrastingueva da tutte le altre bambine:
due meravigliosi occhi color dell'oro.
Era alta e magra, perfetta insomma.
La sorella avvolta nelle coperte le lanciò uno sguardo omicida, e si girò dall'altra parte.
Assomigliava molto alla sorellina, aveva anche lei lunghi capelli neri, che le ricadevano in boccoli fino ai fianchi,
e pure la stessa pelle color avorio.
Anche lei come la gemella aveva una cosa che la distingueva da tutte le altre bambine:
due gelidi occhi argentati.
Come la sorella anche lei era alta e magra, ed era perfetta.
La bambina si chiamava Diantha Wright.
-Dai sorellona alzati! Oggi è il nostro compleanno!- esclamò Artemisia.
La gemella si girò dal lato opposto ignorandola, allora la bambina mise il broncio,
prese le coperte che avvolgevano la sorella e tirò con tutte le sue forze.
La sorella lanciò un grido di sorpresa e cadde a terra.
-Ok ok! Adesso mi alzo! Va bene così?- sibilò Diantha alzandosi da terra
e sistemando le coperte sopra il letto.
-Finalmente! Dai, oggi è il 15 Agosto, il nostro compleanno!- disse Artemisia con un sorriso 32 denti.
-E allora? Ciò non significa che mi devi buttare giù dal letto!- Diantha si stava veramente arrabbiando.
La sorellina la guardò con i suoi famosi occhioni da cucciolo, occhioni ai quali Diantha nn poteva resistere.
-Ma è il nostro compleanno!- disse la bambina guardandola con gli occhi lucidi e il labbro inferiore tremante.
Diantha sbuffò.
-E allora, che importa! Siamo solamente più grandi di un'anno!-
Artemisia continuava a guardare Diantha con sguardo supplicante,
e la bambina sbuffò seccata.
-Ok ho capito! Che bello è il nostro compleanno!- disse la bambina con voce falsamente entusiasta,
la sorellina sembro non accorgersene e sorrise felice in direzione di Diantha.
La bambina sospirò rassegnata, era letteramente impossibile restire allo sguardo supplicante di Artemisia,
così seppur seccata Diantha sorrise in direzione della gemella e insieme a lei scese le scale
per andare a fare colazione insieme alla gemella.

Appena misero piede in cucina i genitori le abbracciarono con slancio.
-Auguri piccole!- disse il papà, il signor Wright.
Si chiamava William Wright il padre delle tue gemelle.
Era un bell'uomo:
alto, magro, capelli neri e lisci e degli occhi verde smeraldo.
La signora Wright si avvicinò alle figlie sorridente e dopo averle abbracciate entrambe augurò loro buon compleanno.
La madre delle due ragazze si chiamava Jane Wright e voleva molto bene alle figlie.
Era una donna mite sempre pronta a dare una mano, ed era anche molto bella.
La donna era l'esatto opposto delle figlie come aspetto:
aveva lunghi capelli lisci e biondi che le arrivavano fino a metà schiena
e due profondi occhi azzurri.
-Diantha, Artemisia sedetevi a fare colazione.- disse Jane con il suo solito comportameto mite.
Artemisia si precipitò sulla sedia come era suo solito fare,
e Diantha col solito passo calmo e algido.
-Allora? Cosa volete da mangiare?- disse William con il suo solito sorrisone.
-Allora...io vorrei delle cialde al cioccolato e una spremuta d'arancia!- disse Artemisia.
-Subito!- e William si avvicinò immediatamente ai fornelli.
-E tu Diantha?- chiese dolcemente Jane.
-Io frittelle con burro e sciroppo d'acero e una spremuta.-disse Diantha.
-Va bene!- e anche Jane si avvicinò tutta intenta ai fornelli.
Le ragazze aspettarono pazienti che i genitori finissero di preparare la colazione.
Quando i piatti stracolmi di cibo vennero posati davanti alle bambine,
Artemisia si buttò sulla sua cialda come una morta di fame,
Diantha guardò disgustata la sorella, sospirò e prese a mangiare le sue frittelle con calma.
Finito di mangiare le due gemelle si alzarono e risalirono le scale per prepararsi,
di li a poco infatti sarebbero arrivati i loro parenti per festeggiare il loro compleanno.
Artemisia si lanciò sull'armadio e cominciò a tirar fuori vestiti come una forsennata,
Diantha dal canto suo prese il suo vestito preferito e lo indossò,
la sorella invece ci mise mezzora buona prima di essere pronta.
Diantha ormai c'era abituata così mentre aspettava quella ritardataria che di sua sorella si sedette sul letto a pensare.
Quanto mi piacerebbe essere una strega, almeno uscirei da questa vita monotona.
Naturalmente vorrei che lo fosse anche Artemisa, la mia cara sorellina!
Credo però che mi debba rassegnare, in fondo non esiste la magia...
Appena Diantha notò che la sorella era pronta scesero entrambe le scale,
la gemella dagli occhi argentati però, non sapeva ancora quanto si stava sbagliando...

Le due ormai ragazze scesero le scale,
la luce del salotto era stranamente spenta e Artemisia guardò la sorella preoccupata,
Diantha dal canto suo aveva già capito tutto, così con un sospiro rassegnato si diresse verso la porta del salotto.
Appena le due ragazze entrarono la luce si accese e saltarono fuori tutti i loro parenti,che urlarono all'uninsono:
-SORPRESA!!-

Diantha sospirò rassegnata,perchè capitavano tutte a lei?
Non aveva mai fatto niente di male nella vita...

Le due gemelle si guardarono in giro, Artemisia piacevolmente sorpresa, Diantha con un'aria vagamente seccata.
Le  due sorelle salutarono i vari parenti,
quando con immenso disappunto di entrambe si avvicinò a loro l'odiata cugina, Elisabeth,
la ragazza che aveva qualche anno in più di loro era una vera seccatura,
l'egocentrismo fattosi persona, una vera bambina spocchiosa e piena di sè.
Le due proprio non la sopportavano, ma nonostante tutto era la loro cugina
così sospirando esasperate per l'ennesimo insulto velato di Elisabeth le sorrisero e la invitarono a giocare con loro.
La prima mezzora passo tranquilla,
poi improvvisamente, durante l'ennesimo monologo di Elisabeth,
dalla finestra aperta entrò quello che poteva benissimo essere un gufo.
Il gufo in questione teneva fra le zampe una lettera,
Artemisia, la meno spaventata dall'animale, gli si avvicinò e cautamente gli tolse il plicco dalle zampe.
La bambina dopo aver letto i destinatari della busta guardò stupita la sorella:.
-Diantha, questa lettera è indirizzata a noi!-
La sorella le si avvicinò sorpresa e le tolse la busta dalle mani,
poi titubante ruppe il sigillo di ceralacca e tirò fuori la lettera
e con la calma che l'aveva sempre cottraddistinta cominciò a leggerla.
Andando avanti con la lettura sul viso della ragazza apparve una smorfia di stupore,
poi passò il foglio alla sorella e le fece cenno di leggerlo.
Artemisia la guardò sorpresa ma prese a leggere la lettera e anche il suo viso
più andava avanti con la lettura più appariva un'espressione sorpresa.
La bambina guardò prima la gemella poi i genitori che la guardavano in attesa,
non sapendo cosa dire Artemisia passò la lettera alla madre, che insieme al padre prese a leggerla.
I genitori delle ragazze si guardarono per nulla sorpresi,
poi i loro sguardi si posarono sulle figlie in attesa e la madre prese la parola:
-Bambine ciò che c'è scritto in questa lettera è vero! Voi due siete delle streghe!-
Diantha si illuminò, il suo più grande desiderio stava diventando realtà,
cosa poteva chiedere di meglio?
Che anche sua sorella diventasse una strega come lei!
E questo stava già accadendo.
Le due gemelle si guardarono poi,
suscitando la sorpresa di tutti i presenti cominciarono a saltellare e ad abbracciarsi felici,
urlando entusiaste:

-Siamo delle streghe,siamo delle streghe!-
I genitori risero insieme alle loro figlie, e poco
dopo si unirono a loro anche il resto dei parenti,
tutti tranne Elisabeth che stava rodendo di rabbia e di invidia.
Il resto della serata fu noioso in confronto all'arrivo della lettera,
per le due ragazze quello fu il giorno più bello della loro vita,
quella sera quando i parenti se ne andarono le due gemelle poterono festeggiare
come si deve la notizia con i loro genitori.
Le ragazze risero come delle matte,
poi quando cominciarono entrambe a dare i primi segni di stanchezza il padre le spedì a dormire.


Salve a tutti gente!
Queste è la nostra prima ff a 4 mani che abbiamo provato a scrivere!
Speriamo che piaccia a tutti e spero anche che lasciate
un commentino, anche negativo che però ci aiuti a migliorare!
Adesso dobbiamo andare, a presto!
Kiss kiss!

Lilchan e Sacchan!^____^

  
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