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Autore: carachiel    03/12/2020    1 recensioni
Cliff Burton era ormai certo di essere morto.
Ricordava. 
Ricordava tutto, ogni dettaglio di quella dannata notte. Il rumore del tour bus che sbandava, lo schianto contro il guardrail e l'orribile sensazione dell'asfalto e delle schegge di vetro contro la pelle nuda, il freddo glaciale che lo investiva e poi, il silenzio, rotto solo dall'ululato del vento e la sensazione della vita che lo abbandonava.
Era morto, per una scommessa stupida di cui non poteva razionalmente incolpare nessuno, né James, né Lars e tantomeno Kirk, che gli aveva proposto di scambiarsi all'ultimo i letti.
Già, i suoi compagni di band... non sapeva come stessero, se ce l'avessero fatta dopo quella notte maledetta, dopo che la sua coscienza l'aveva abbandonato, forse per sempre.

__________________
Cosa sarebbe successo se Cliff fosse sopravvissuto a quell'infame notte del 1986?
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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...And Justice For All

I'll stay strong, I'll be fine, carry on with my life – Mi farò forza, starò bene, andrò avanti con la mia vita




"Alla fine sei andato a trovarlo, Newkid?" gli domandò James qualche giorno dopo, al termine della sessione.
"In realtà no, ho preferito aspettare che ci foste andati voi." replicò il suddetto, rimettendo il basso accuratamente al suo posto.
"Quando ci sono stato io stava abbastanza bene, e i dottori dicono che, beh, è praticamente un miracolato, ma la prognosi è rassicurante." commentò Kirk, alzando lo sguardo dal bloc notes su cui stava scarabocchiando degli appunti per un riff.
"Sta un inferno" riassunse Lars lapidario "anche se credo che quando l'ho visto io stesse leggermente meglio."
"Penso di sì, ogni giorno migliora un po'."
"Quindi, Newkid?" incalzò James sfilandosi la cintura della chitarra.
Il fatto era che Jason non era più così sicuro che andare a trovare Cliff fosse annoverabile come una buona idea.
O almeno, lo era stata finché quell'osservazione di James risalente a qualche giorno prima non l'aveva fatta suonare terribilmente simile a una minaccia, e non più come il solito, doloroso promemoria di vivere nella sua ombra.
"Tu non ci sei andato?" domandò, occhieggiando il biondo chitarrista.
"Penso di aver bisogno ancora di un po' di tempo."
"Oh andiamo, non avrai paura di uno che non può muoversi dal letto!" replicò Lars mordace.
"Vero, Newkid, non avrai paura...?" domandò a sua volta James, ignorando che la replica del batterista fosse rivolta a lui.
"Non è paura." ribattè "È che...–"
"È che tu non sai nulla di lui. Sai a malapena l'inizio della storia."
"James, non ho detto che lo conosco. Stavo dicendo che lo rispettavo nell' '86 e lo rispetto tutt'ora."
"Comunque sia, vai" concluse freddamente il cantante.
"Non sarebbe meglio se –"
"Cazzo, vai! VAI! Fai come se ti importasse, o quantomeno fingi di tenerci!" esplose, fulminandolo con un'occhiataccia.
Kirk balzò in piedi, allarmato, e accompagnò fuori il bassista.

"È... complicato, okay?" replicò una volta fuori.
Jason annuì, metabolizzando parzialmente la reazione del cantante: era chiaro che ci tenesse, ma doveva odiare palesarlo.
"Comunque sia, quando vai a trovarlo... non trattarlo come fosse una reliquia, santo cielo, lo odierebbe." replicò con un sorrisetto nervoso il chitarrista, lasciandolo con una pacca sulla spalla e ritornando all'interno dello studio.
Jason sospirò.
L'incertezza del giudizio di quello che era - in effetti - uno sconosciuto, non sarebbe stata peggio della condanna quotidiana dei suoi compagni di band.


Quando ti viene annunciata la visita di Jason sei quasi felice: il fatto che non ti conosca renderà probabilmente il tutto più facile – più di quanto non sia stato dover fronteggiare il crollo di Kirk e la rabbia di Lars.
E per quanto da una parte è confortante il fatto che la loro reazione sia, in una certa misura, per te comprensibile e persino prevedibile, dall'altra non riesci a scrollarti di dosso l'idea che qualcosa in loro sia cambiato, ben più in profondo dell'abbigliamento o dell'eyeliner.
E non ti è chiaro neppure quale sia il problema con questo nuovo bassista: da come ti è stato descritto non sembra un tipo arrogante o che potrebbe creare guai – almeno, non a livello di Dave, ricordi con un pizzico di malinconia.

Il tuo incessante treno di pensieri viene interrotto da un'infermiera che scorta un ragazzo dai capelli corti e ricci e l'espressione spaurita.
"Vi conoscete?" domanda l'infermiera, seguendo la prassi, e lo vedi scuotere la testa. Ovvio che non ti conosce, ma se è stato un fan probabilmente ha sentito parlare di te.
Ecco spiegato perché sembra un pesce fuor d'acqua, ipotizzi.
La porta si chiude e la paura che leggi negli occhi di Jason si centuplica.

"Senti, prima che tu possa dire quasi cosa, sappi che non ho avuto mai nessuna intenzione di usurpare il tuo posto, santo cielo, ti rispetto e tutto, avrei preferito mille volte che ci fossi stato ancora tu piuttosto che io, ma...."
Lo guardi confuso per poi decidere di provare a interrompere quel fiume di parole.
"Jason" replichi, e lo vedi ammutolirsi – nonostante la tua voce sia ancora roca e suoni decisamente strana, specialmente all'inizio di una conversazione "Calmati. So perfettamente che non vuoi usurpare il mio posto, ma sta di fatto che fai parte della band quanto me, quindi rilassati" continui, facendogli segno di avvicinarsi.
Si avvicina cautamente, come se avesse paura che potresti morderlo, per poi sedersi, gli occhi lucidi e impauriti.

A tale reazione una parte di te non può fare a meno di domandarsi se risulti davvero così intimidatorio, per aver scatenato una reazione simile persino in Lars, che normalmente non avrebbe avuto paura nemmeno del diavolo.

Esala un sospiro profondo, per poi asciugarsi gli occhi con la manica della giacca.
"S-Scusami, so di essere ridicolo, è che non mi aspettavo che mi riconoscessi come 'parte della band' o qualcosa del genere..." sussurra e non puoi fare a meno di corrugare le sopracciglia.
Riconoscerlo come parte della band? Tuttavia decidi di tenere per te le domande, almeno per il momento, e di annuire, sperando che ti dica di più.
Deve sentirsi rassicurato dalla tua risposta perché replica, ridacchiando stentatamente "Lo so, sono dentro da un decennio, ma a volte mi sembra ancora di essere dentro da un giorno, e a loro piace tanto ricordare che per certi versi sono ancora quella specie di contadino del Michigan..."
"E come sei arrivato ai Metallica?" replichi, genuinamente curioso di sapere di più su di lui.

E quindi ti racconta della sua infanzia in questa fattoria del Michigan, dei suoi primi passi nella musica, del suo essere un grande fan dei Metallica e del suo esordio nel gruppo thrash progressive Flotsam e Jetsam, la sua voce che si fa via via più convinta nel racconto, fino ad arrivare al suo esordio coi Metallica, il tono che si incrina nel raccontare che fu appena sei mesi dopo l'incidente perché erano in tour.

"E come l'hanno presa James e gli altri?" domandi, decidendo di provare a sondare il terreno.
"Un inferno, ma era prevedibile" replica, per poi mordersi le labbra e proseguire.
Accenna ai primi lavori, per poi raccontare il cambiamento fatto con il Black Album, che descrive come 'semplicemente diverso', il successo improvviso, e prosegue raccontando la voglia di sperimentare con Load, le sessioni di prove e i tempi in cui vivevano in un piccolo appartamento chiamato Metallica Mansion quando non facevano concerti e non erano impegnati con le sessioni di registrazione.
Non puoi trattenerti dal sorridere, mentre menziona quel periodo, perché è quello che tu senti più vicino, quando eravate solo quattro ragazzi appena sulla ventina con un sogno stretto in tasca e tante ambizioni.

"Tu invece cosa mi racconti degli esordi?" replica improvvisamente, guardandoti con occhi più convinti di quando è entrato.
Sorridi appena e gli racconti del tuo approdo ai Metallica, dai primi tempi fino alla cacciata di Dave, degli esordi con Kill 'Em All e del successo con Master of Puppets.
Tuttavia mentre racconti sei appena consapevole dei suoi occhi attenti, mentre la tua mente vola verso il ricordo delle prime prove con Lars, le lunghe chiacchierate con James e non puoi trattenerti dall'emettere un profondo sospiro di nostalgia.



Angolo Autrice: Ma salve~
il titolo del capitolo è tratto da Rain Song e, come usuale, il prossimo capitolo sarà pubblicato il 14 dicembre. Il capitolo immediatamente successivo, invece, dovrebbe uscire, per motivi pratici, il 23 dicembre.
Non dimenticate di recensire se vi piace!
   
 
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