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Autore: SilkyeAnders    04/12/2020    2 recensioni
Una piccola raccolta di One-shot a tema Gruvia, spero che vi piacciano!
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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Jelous GRUVIA Rating: arancione

(https://www.youtube.com/watch?v=yw04QD1LaB0)

Jelous

Non si spiegava cosa ci trovasse in lui, era tutto il giorno che si facevano gli occhi dolci e la cosa iniziava ad infastidirlo sul serio. Ovviamente gli importava solo perché lei era un membro della sua Gilda, non c'era nessun altro motivo per il quale il sangue gli ribolliva nelle vene.
Odiava vedere come Juvia rideva sguaiatamente alle sue battute, il modo in cui Lyon le toccava il braccio o le spalle... Non capiva davvero.
Era settimane che andava avanti così, li osservava diventare sempre più intimi con un nodo alla gola.
La sensazione che provava ogni volta era molto simile a un pugno allo stomaco.
Non gli piaceva Juvia, ovviamente non gli piaceva però...
Se ne stavano seduti al bancone a sorseggiare tè freddo e parlavano guardandosi negli occhi, avrebbe giurato di aver visto Juvia annodarsi i capelli con le dita.
Man mano che trascorreva il tempo a fissarli si sentiva sempre meno un mago del ghiaccio, non riusciva a raffreddarsi per quanto ci provasse e non si spiegava nemmeno perché se la prendesse così tanto a cuore.
In verità lo sapeva ma piuttosto che ammetterlo a se stesso avrebbe preferito infilarsi due spilli negli occhi.
Si decise ad alzarsi dal suo tavolo e andò a sedersi al bancone accanto a loro.
-Gray-sama- esordì Juvia, la sua voce allegra e dolce come sempre.
-Juvia... Lyon, vedo che non perdi tempo a cercare di soffiare membri delle Gilde altrui-.
Lyon scoppiò a ridere ma non disse una parola per rispondere alla provocazione di Gray e, per qualche motivo, la cosa lo rendeva ancora più infastidito di quanto già non fosse.
Era come se dietro la risata di Lyon si celasse un grande sapere che non era disposto a condividere.
-Gray-sama ha già cenato?- chiese dolcemente Juvia.
-No- rispose secco lui.
-Non puoi essere un pochino più cordiale?- ammonì Lyon.
-Come le parlo non è affare che ti riguarda-.
Juvia si fece piccola piccola fra i due, non capiva che cosa stesse succedendo ma sentiva che in qualche modo era colpa sua.
-Se la smettessi di essere sempre così scontroso...-.
-Nemmeno il mio carattere è affar tuo- rispose seccato Gray.
Tutti gli appunti di Lyon circa il suo comportamento iniziavano davvero a scocciarlo, non era sicuramente un problema di Lyon quello che lui faceva o non faceva con Juvia.
Lyon sospirò e posò una mano sulla spalla di Juvia, Gray s'irrigidì innavertitamente.
-Vado, credo di essere di troppo-.
Juvia gli sorrise calorosamente prima di salutarlo con un gesto della mano.
-Gray-sama... Se fossi stato più gentile con Lyon-sama lui sarebbe rimasto- lo rimproverò la maga dell'acqua.
-Gentile? Con quello? Non credo si possa fare, no-.
Juvia mise su un tenero broncio che gli fece venir voglia di sorridere ma si trattenne, era ancora arrabbiato.
-A Gray-sama sembra dare molto fastidio quando Juvia parla con Lyon-sama- mormorò la ragazza.
-Non mi da fastidio per i motivi che pensi tu- sbottò nervoso il mago del ghiaccio.
Doveva aver alzato il tono della voce perché tutti li stavano guardando.
-Alzi così tanto la voce perché vuoi convincere te stesso Gray?- lo canzonò Mirajane.
Gray arrossì impercettibilmente e si rimise a sedere.
-Gray-sama non deve preoccuparsi... Juvia ormai ha capito che Gray-sama non è interessato a lei, perciò...- Juvia non riuscì a finire la frase, sentiva gli occhi bruciare.
Si alzò e fece una piccola riverenza prima di andarsene di corsa.
Gray alzò lo sguardo solo per notare l'espressione furente di Mirajane su di lui.
-Cosa?-.
-Perché devi sempre trattarla così male?- sbottò la diavolessa.
-Non la tratto male è lei che è una seccatura...-.
-Sei davvero un imbecille Gray-.
Gray abbassò lo sguardo, deluso da se stesso. Semplicemente, si alzò e se ne andò in rigoroso silenzio sotto allo sguardo perplesso dei suoi compagni.
Mentre percorreva le strade di Magnolia non poté evitare di notare quanto caldo avesse, eppure non aveva bevuto nulla di alcolico...
Ripensò alle mani di Lyon che toccavano il corpo di Juvia ed ebbe un sussulto.
Quella sensazione sgradevole di fastidio si fece nuovamente largo dentro di lui finché non fu evidente anche al suo sguardo cieco.
Un desiderio animalistico si insinuò nella sua mente fino ad annebbiarla.
Camminò a passo deciso fino al luogo in cui sapeva di incontrarla, il suo appartamento.
Bussò alla sua porta, avrebbe voluto sfondarla ed entrare senza farsi troppi problemi ma voleva mantenere ancora un minimo di controllo su se stesso e sulle proprie emozioni.
Nessuno andò ad aprire.
-Non c'è- si disse in un ringhio.
Ritornò sui suoi passi per rientrare a casa quando, lungo il cammino, si accorse di un qualcosa che gli fece ribollire il sangue nelle vene.
Lyon e Juvia in piedi sul ponte di Magnolia, l'uno accanto all'altra a parlare mentre osservavano il fiume scorrere.
Sembravano così calmi e in sintonia che gli venne il voltastomaco.
Juvia sembrava a suo agio con Lyon e Gray non poté non pensare a quello che lei gli aveva detto: "Juvia ormai ha capito che Gray-sama non è interessato a lei...".
E invece non aveva capito un accidente, come al solito!
Furioso, si diresse a passo deciso verso i due finché non gli fu abbastanza vicino da ascoltare la loro conversazione.
-Penso che ti meriti di meglio di quella testa calda di Gray-.
-Juvia crede che Gray-sama abbia solo difficoltà ad ammettere le cose... Forse Gray-sama non è interessato a Juvia ma Juvia lo ama quindi Juvia non può accettare la tua proposta Lyon-sama, non sarebbe giusto-.
Lyon sospirò amaramente :-Allora ti chiedo di concedermi un unico bacio-.
Gray serrò i pugni lungo i fianchi, ma chi si credeva di essere quel buffone dai capelli argentei?
-Un bacio?- ripeté Juvia.
-Uno solo- affermò il ragazzo rizzandosi sulla schiena.
Juvia annuì rapidamente e avvicinò il proprio viso a quello di Lyon il quale, con una mossa decisa, le cinse la vita con il braccio e la tirò verso sé posando le sue labbra su quelle di lei con decisione e fermezza.
Gray ne aveva fin sopra i capelli di quello spettacolo atroce, Juvia si sarebbe meritata un bacio migliore. Un bacio dolce proprio come lo era lei.
Si rese conto che stava serrando i denti con forza quando la mandibola iniziò a fargli male.
Se ne andò in silenzio e con lo sguardo basso sull'asfalto.

___ ___ ___ ___

Quella mattina la Gilda era mezza vuota, tutti avevano qualche missione a cui sottoporsi. Gray aveva deciso di rimanere, non era proprio dell'umore per lavorare dopo lo spettaolo raccapricciante della sera prima.
-La gelosia non ti dona affatto, ghiacciolo-.
Una voce profonda alle sue spalle lo fece sobbalzare.
Era Gajeel.
-Gelosia?-.
-Mh, non è questo il tuo problema?- chiese Gajeel divertito.
-No- rispose asciutto il mago del ghiaccio.
Gajeel spostò lo sgabello al bancone e si accomodò accanto a Gray posando il suo peso sul braccio.
-Sicuro- disse lui allungando di molto la 'u'.
-Vuoi che inizi a confidarmi con te come fanno le ragazzine Gajeel?- scherzò Gray.
-Io sono qui, non me ne andrò per un bel pezzo... Sta a te capire se fare buon uso della mia presenza ghiacciolo-.
Gray scosse il capo e alzò gli occhi al cielo.
Si ricordò l'episodio della sera precedente.
Il suo corpo sembrò essere pervaso dal fuoco, si sentiva come se fosse incatenato al pavimento e stesse cercando di sciogliere le catene bruciandole. Insolito per un mago del ghiaccio.
Si sentiva ribollire come se qualcosa dentro il suo corpo premesse per uscire, non si era mai sentito così.
Il terrore si impossessò della sua mente.
Era come vivere in un incubo, di solito riusciva a controllarsi benissimo ma quel bacio aveva spazzato via ogni traccia di autocontrollo che gli era rimasta.
-E se fossi geloso?- sbottò a denti stretti.
Gajeel sorrise compiaciuto.
-Juvia mi ha detto di aver dato un bacio a Lyon-.
Gray sollevò un sopracciglio.
-Lo so che lo sai Gray, si vede da come te ne stai qui con quell'espressione da cane bastonato-.
-Non ho la faccia da cane bastonato- esordì nervoso Gray.
-Ok, ok... Il punto è un altro-.
-Se sai che mi ha dato fastidio perché me lo chiedi?- domandò Gray.
-Perché so che tu non sei arrivato alla conclusione giusta ghiacciolo-.
___ ___ ___ ___
(https://www.youtube.com/watch?v=XjwZAa2EjKA&list=RDXgJFqVvb2Ws&index=5)

Juvia era seduta su una panchina nel cortile della Gilda, dopo il bacio con Lyon si era chiesta diverse cose.
La sua mente era affollata di pensieri rivolti soprattutto al bel tenebroso che da anni occupava ogni angolo della sua mente.
Lyon aveva ragione? Non riusciva a capirlo.
Gray non era sicuramente un gentleman con lei ma aveva i suoi attimi di dolcezza di cui solo lei era a conoscenza, quegli attimi li custodiva gelosamente nel suo cuore ma iniziava a chiedersi se le sarebbero mai bastati.
Un amore a senso unico, aveva scoperto, era davvero stancante da portare avanti.
Eppure lei era sicura di essersi avvicinata a Gray quel tanto che bastava per scoprire chi era realmente: un ragazzo dalla passione prorompente e dal cuore d'oro.
Forse si sbagliava.
Posò i gomiti sulle cosce e il mento sulle mani, osservò attentamente il vento carezzare i ciuffi d'erba.
Non riusciva davvero a capire come mai Gray l'avesse trattata così male il giorno prima, non che solitamente la trattasse particolarmente bene ma il giorno prima era stato così freddo... Più del solito.
Sospirò amareggiata.
-Magari Lyon-sama ha ragione- mormorò.
-No, non credo-.
Una voce dolce alle sue spalle la fece sussultare, voltò rapidamente il capo.
-Levy-san- mormorò.
-Juvia, possiamo parlare?-.
La maga dell'acqua fece spazio alla ragazza sulla panchina.
-Non credo che Lyon abbia ragione- asserì Levy.
-Ma... Levy-san tu... Gray-sama non è interessato a Juvia, lo dice sempre-.
-Solo perché lo dice non significa che sia vero- commentò Levy.
Juvia assunse un'espressione confusa.
-Ascolta, Gray non è bravo con i sentimenti, non è nemmeno troppo bravo a capire cosa vuole. E' sempre occupato a credere di non essere abbastanza anche se non sembra e questo è limitante-.
-Gray-sama è più che abbastanza- esclamò Juvia alzandosi di scatto.
-Ma questo lui non lo sa-.
-E allora glielo farà capire Juvia-.
La maga dell'acqua si incamminò verso gli interni della Gilda fin quando non arrivò alla taverna.
Gray era seduto da solo e fissava in silenzio una tazza di caffè fumante.
Juvia si avvicinò e lui alzò lo sguardo verso di lei, anche se Gray era seduto lei non rimaneva troppo più alta di lui quindi sostenere il suo sguardo non era difficile.
Juvia posò entrambe le mani ai lati di Gray facendole riposare sul bancone.
I loro visi si sfioravano ma nessuno dei due si mosse.
Fu Gray a parlare che primo :-A che gioco stai giocando?-.
-Juvia non sta giocando. Juvia si è stancata di giocare- disse lei con decisione.
Gli prese il viso fra le mani guardandolo fisso negli occhi.
-Che combini?- chiese lui con un fil di voce.
-Gray-sama è più che abbastanza- disse lei con fermezza.
-Come?-.
-Gray-sama è abbastanza, finché Gray-sama non ci crederà Juvia glielo ripeterà ogni giorno- affermò la maga.
Lo sguardo di Gray si intenerì.
Si guardò rapidamente attorno, Mirajane e Gajeel erano un pochino più in là a fissarli così come anche Levy e Lysanna.
Gray sbuffò e le prese la mano trascinandola in cortile il più velocemente possibile affinché nessuno potesse seguirli.
Una volta arrivato in un punto leggermente nascosto premette il corpo della ragazza contro il muro bloccandolo con il proprio.
-Dicevi?- chiese in un soffio.
Juvia sentì le guance avvampare, non erano mai stati così vicini... Non perché Gray lo volesse ad ogni modo.
-Hai perso la voce? Ti ho fatto una domanda- il suo tono non era scontroso, la sua voce era roca e ansimante.
-Gray-sama...- la voce di Juvia non era altro che un sussurro.
-Fammi vedere come hai baciato Lyon-.
-Ma... Gray-sama...-.
-Baciami come hai baciato Lyon- incalzò lui premendo ancora il suo corpo verso di lei.
Juvia rimase immobile a fissarlo, sentiva che se si fosse mossa anche solo di un centimetro il suo corpo si sarebbe sciolto.
Gray sospirò e avvicinò ancora il suo viso a quello della maga.
-Se non lo fai tu dovrò farlo io, non ti prometto però di essere gentile come lo sei stata con Lyon- ammise il giovane mago.
Juvia prese coraggio e chiuse la distanza che li separava, posò un unico tenero bacio sulle labbra di Gray.
-Questo non è un bacio che daresti a una persona di cui sei innamorata- disse lui in un soffio.
Juvia scosse il capo.
-Fammi vedere cosa avresti fatto se al posto di Lyon ci fossi stato io- disse lui con fermezza.
Juvia chiuse gli occhi e si avvicinò di nuovo a Gray baciandolo con più decisione, dischiuse leggermente le labbra per permettere a Gray di approfondire quel bacio così agognato.
Sgranò gli occhi quando si rese conto che non era solo il ginocchio di Gray a premere contro il suo ventre, fu lui a staccarsi sconvolto da quella realizzazione.
-Ah... Mi... Io... Ehm... Scusami- disse.
Juvia sorrise divertita :-Per Juvia non è un problema-.
-Non è un problema dici?- chiese lui ridendo :-Certo che tu sei proprio...- continuò a ridere senza finire la frase.
Gray pensò che alla fine la gelosia non era poi un sentimento così negativo, in fondo era proprio quel sentimento ad averlo portato a quel momento preciso.
-Ben giocata Gray, ben giocata- era la voce di Lyon.
Gray si voltò a guardarlo assicurandosi di mantenere Juvia ben stretta a sé.
Lyon gli diede una pacca sulla spalla prima di entrare alla Gilda.

   
 
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