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Autore: Jean Valjean    06/12/2020    2 recensioni
Non è proprio una poesia, è più l'emozione di un ricordo...
Genere: Avventura, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'acqua si infrange sulla scogliera,

le onde salgono per le rocce,

superano il bordo, salgono ancora,

le ultime gocce vanno oltre i rami

e i tetti e la torre, ferma in sfida col mare.

Il vento sferza la tenda,

centocinque chilometri orari

e non c'è né cespuglio, né pietra

a ripararmi dalla furia del tempo.

Mi sono ancorata al terreno,

ho legato tutto quello che c'era,

per cinque ore ho vegliato

appesa con le braccia al rifugio

sempre trainandolo a terra.

Eppure non resistevo ogni tanto

dall'uscire fuori, all'aperto

e rischiare tutto quello che avevo

per rimirare la potenza del mare

e sentire in risposta la terra

scricchiolare in protesta col cielo.

Un ruggito continuo veniva

da un ventre profondo ed oscuro,

persino l'aria era densa

di lampi, di nubi e di guerra.

E quasi mi prese paura.

Stavo coi piedi piantati

ad osservare basita in avanti

l'arroganza delle forze della natura

e a sfidarle con la mia presenza,

facendo loro pagare cara

la mia pellaccia dura.

 

Un suono poco lontano

viene interrotto dal vento,

marcia in avanti una banda,

è la festa della Madonna.

Un peccato che con questo tempo

non si arriva a Porto Miggiano,

l'idolo non “scenderà a mare”,

la benedizione non potremo avere.

 

  
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