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Autore: layjustice    07/12/2020    1 recensioni
Quella giornata di pioggia, alla fine si era trasformata nella giornata più bella della mia vita. Dopo quella confessione mi sono sentito il ragazzo più leggero dell'universo.
Il ragazzo che ho sempre amato ricambia i miei sentimenti, è incredibile. Adesso non sentirò più un gigantesco peso addosso, sono un ragazzo tranquillo. Perché adesso lo so. Xavier Foster mi ama. E la verità è che anche io lo amo. E sarà così per il resto della nostra vita... finché morte non ci separi.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina mi svegliai a causa delle gocce che urtavano la mia finestra.
Aprii gli occhi e la prima cosa che vidi fu una luce fiacca, giusto qualche raggio di sole che fuoriusciva dalle nuvole grigie, accompagnati dalla leggera pioggia che sarebbe caduta di lì a poco. Mi misi seduto e guardai verso l'esterno: non sembravano neanche le otto del mattino, era tutto cupo. In ogni caso, il lavoro mi aspettava, mi sarei dovuto alzare, con o senza cattivo tempo.

Mi alzai e andai verso l'armadio, e non accorgendomi di averlo raggiunto, ci sbattei la testa contro. Si prospetta una bella giornata... mi voltai verso la scrivania senza accorgermene e la mia attenzione cadde su una delle foto che tenevo lì: Xavier Foster, uno dei miei migliori amici sin dall'infanzia.
Oggi lavoro come suo segretario nella sua azienda.

Ho sempre tenuto quella nostra foto sulla scrivania come ricordo dei tempi in cui giocavamo a calcio insieme. Lui è sempre stato l'unico a supportarmi nei momenti in cui avrei preferito mollare tutto, nei momenti in cui pensavo di non contare nulla, lui è sempre stato lì a dirmi di avere più fede in me stesso, che ce l'avrei fatta. Beh, non che le cose siano cambiate molto, il lupo perde il pelo ma non il vizio!
Lui è sempre stato un passo avanti a me. L'ho sempre ammirato e ho sempre aspirato a diventare come lui ma non l'ho mai raggiunto. Nonostante questo, non sono mai stato invidioso di lui, abbiamo sempre avuto un legame troppo forte per provare emozioni come l'invidia. Anzi, così forte che a volte ho dubitato di provare solo semplice stima per lui, ma questo non significa che io provi qualcosa per lui! Non devo farne di tutta l'erba un fascio.
Dopotutto siamo entrambi dei ragazzi, non può esserci niente più che un semplice legame d'amicizia, sì!

Sentii improvvisamente caldo, e senza volerlo mi voltai verso lo specchio: le mie guance erano totalmente rosse. Mi misi una mano sul viso e strizzai gli occhi; "Jordan, cosa diamine ti prende? Non puoi essere... innamorato di Xavier! Insomma, siamo amici da quando siamo arrivati in orfanotrofio, siamo due ragazzi, non posso provare qualcosa per lui. Voglio dire, se lo scoprisse, mi licenzierebbe sul posto!" mi dissi, mentre iniziavo a prendere i vestiti dall'armadio.
"un momento... ma così sto ammettendo di provare effettivamente qualcosa per lui! No no, non è possibile, devo togliermelo dalla testa!" mi dissi ancora.

Pochissimi minuti dopo, ero pronto per uscire di casa. Diedi uno sguardo all'orologio e mi accorsi che si era fatto davvero tardi, quindi iniziai a correre. Nella fretta avevo dimenticato l'ombrello, quindi avevo cercato di evitare la pioggia passando sotto delle tettoie o usando la valiggetta per non bagnarmi, ma arrivai comunque leggermente bagnato.
"Scusa il ritardo, Xavier. Mi sono... perso nel traffico." dissi, aprendo la porta dell'ufficio del presidente. Ovviamente era solo una scusa, non potevo mica dirgli "sai, mi sono messo a pensare ai sentimenti che provo verso di te!"... un momento. No, non di nuovo! Non provo niente nei confronti di Xavier. NIENTE.
"Tranquillo. Me lo aspettavo, con questa pioggia." rispose lui, poi mi diede un occhiata, alzandosi dalla sua scrivania: "Va tutto bene, Jordan? Sei sicuro di non aver corso troppo? Hai le guance parecchio arrossate." disse.
Ero arrossito di nuovo alla sola idea di provare qualcosa per lui, dannazione. Non sono più un bambino, ho 22 anni ormai! Dovrei saper controllare queste emozioni! "umh... sì, credo di sì..." risposi, cercando di non far trapelare il mio nervosismo.
"Fai pure con calma." replicò, portando una mano sulla mia spalla, "il lavoro può aspettare." e sorrise, come era solito fare. In quel momento ho sentito il mio cuore battere ancora più veloce di prima. "nah, ho corso troppo. Sì, deve essere per questo che ancora batte così veloce." pensai.

Dopo essermi ripreso, andai alla mia scrivania ed iniziai, come tutti i giorni, a fare quello che era il mio lavoro. In quel periodo, la quantità di persone che si erano interessate alla nostra azienda erano tante, fin troppe. E ovviamente tutto il merito era di Xavier, anche se lui diceva spesso che era solo grazie al mio aiuto se era arrivato a tanto. A causa di questo, molte persone volevano riceverlo, quindi a me spettava il compito di dare loro il permesso. Passarono così un paio d'ore, mi stavo quasi annoiando, così afferrai la prima rivista che mi capitò sotto mano. In ogni ufficio ce n'erano un sacco, ma proprio io dovevo beccare la più inappropriata in quel momento: infatti una delle pagine parlava di quanto le storie fra superiori e segretarie andassero di moda nell'ultimo periodo.
"N-no..." posai la rivista al suo posto, "No, Jordan, no. Non. Sei. Innamorato. Di. LUI. Non lo sei, smettila di crederlo. È solo un grande amico, tutto qui. A-anche fra amici ci si può sentire esageratamente speciali, a volte, no?" cercai di convincermi, ma più lo pensavo, più mi convincevo del contrario. E se io effettivamente... fossi innamorato del mio migliore amico? Come la prenderebbe? Cosa ne sarebbe del nostro rapporto? Diventerebbe una... relazione?

No no, Xavier non è quel tipo di persona. È attraente, molte ragazze gli stanno intorno, anche se non ha mai intrapreso relazioni. Prima o poi troverà una ragazza... già.
Al solo pensiero sento un gigantesco peso sul mio intero corpo.
Xavier è tutto il contrario di me, anche se fossi una ragazza non mi noterebbe mai! Devo solo lasciare perdere, o questo nervosismo condizionerá il mio lavoro. Anche se... molte volte ho sentito questo peso, questa... ansia.
Ogni volta che una ragazza gli stava intorno, sentivo una sensazione soffocante prendermi tutto il petto, come se avessi paura di... perderlo? No, non solo. Come se da un momento all'altro potesse sparire dalla mia vita.

Okay, va bene, lo ammetto: sono innamorato. Sono innamorato di lui, io AMO Xavier Foster. Devo ammetterlo a me stesso. Anche se questo mi fa star male, anche se Xavier non ricambia, anche se, venendolo a sapere, mi odiasse. Devo farmene una ragione, lo amo, non posso farci niente. È esattamente quello che provo da sempre, con l'unica differenza di averlo capito adesso.

Dopo tutto quel panico cercai di calmarmi, in ogni caso non potevo dirglielo adesso.
In quel momento, una ragazza dai capelli lunghi, castani, raccolti in una grande coda, si avvicinò. "umh... mi scusi... lei è il segretario del signor Foster?" chiese.
"Sì, sono io." risposi.
"Avevo preso un appuntamento con lui qualche giorno fa, posso vederlo adesso?" chiese cordialmente. Non ho la minima idea di quel che mi prese in quel momento ma la mia risposta fu quella:
"Mi dispiace, ma in questo momento il signor Foster è occupato. Non può assecondare nessuna richiesta." risposi con tono freddo.
"Eh? Ma come? Pensavo che fissando l'appuntamento avrei potuto incontrarlo di sicuro... la prego, mi faccia entrare!" insistette lei.
Mi alzai di scatto, bloccando la porta che portava al suo ufficio.
"Ho detto che al momento è occupato, la prego di rispettare i suoi impegni.".
"Ma io avevo un appuntamento! È impossibile che sia occupato adesso!" replicò, ed in quel momento Xavier uscì dalla stanza.
"Cos'è tutto questo rumore?".
"Signor Foster! Il suo segretario non vuole farmi entrare, dice che è occupato. È così?" chiese la ragazza.
"Xavier, non è-", si aggiustó gli occhiali e senza lasciarmi finire la frase disse:
"Jordan, cos'è questa storia?" con tono freddo.
"Ecco... è tutto il giorno che ricevi persone, ho pensato che avessi bisogno di una pausa." risposi composto, anche se la motivazione era completamente diversa.
"Capisco. Signorina, può entrare. Quanto a te Jordan, più tardi ti voglio nel mio ufficio, dobbiamo parlare.".
"A-Aspetta Xavier-!" e così chiuse la porta.
Perfetto. Adesso, per un attacco di gelosia, perderò il lavoro. È davvero una brutta giornata.

Poco prima di chiudere, venni richiamato nell'ufficio del presidente. Sono finito adesso, sul serio.
"Allora Jordan, che ne dici di dirmi sul serio perché volevi cacciare quella ragazza?".
"Cacciare? Non lo farei mai, volevo solo aiutarti, tutto qui.".
"Jordan, ti conosco bene, so che stai mentendo.".
Fui preso dal panico, non sapevo come rispondere, non potevo dire la verità.
"È come ho detto. Adesso scusami ma devo andare." e feci per uscire, ma pochi secondi dopo me lo ritrovai accanto, che bloccava la porta.
"Xavier, ti prego..." dissi, abbassando il volto.
"Qualcosa non va, Jordan? È da un po' di tempo che sei nervoso e che cerchi di evitarmi. Non mi stai nascondendo niente, spero."
"Io? Perché dovrei nasconderti qualcosa?! Siamo miglior-- migliori amici, lo sai!" mi venne un nodo alla gola, sapendo di doverlo definire ancora solo un amico.
"Va bene.", sospirai e socchiusi gli occhi. "Non te ne andrai di qui finché non dirai come stanno le cose." e sentii la serratura della porta chiudersi.
"Xavier, cosa stai facendo? Sei impazzito? Lasciami andare, avanti!" risposi. Il fatto che tenesse la chiave in mano mi metteva angoscia, avrei preferito perdere il lavoro in quel momento.
"Dimmi, cos'è che ti rende così nervoso?" chiese lui.
"N-niente! È solo un mio problema, si risolverà presto!".
"Non vedo perché tanta fretta di andartene allora. Parlamene, voglio solo aiutarti".

A quel punto sbiancai totalmente.
"E' qualcosa che preferisco risolvere da solo." risposi e cercai di aprire la porta.
Fu in quel momento che mi si piazzó davanti.
"E' qualcosa che mi riguarda,  Jordan? Non ti costa nulla parlarne, avanti. Sfogati, so che ne hai bisogno. Qualsiasi cosa sia, cercherò solo di aiutarti.".

E va bene, se proprio vuole che lo faccia, lo farò.
Presi un respiro profondo e poi iniziai:
"E' da fin troppo tempo che sto pensando a noi due e... voglio essere chiaro, dilungarmi non servirà a nulla..." presi un altro respiro profondo. "Xavier, io... sono sicuro di provare qualcosa per te!" dissi a voce alta. Volevo morire, stavo visibilmente tremando ormai e mi sentivo andare a fuoco.
Xavier invece sembrava molto sopreso:
"Scusami, credo di non aver capito... puoi essere più chiaro?" disse. 
Lo stava facendo apposta, non c'era altra spiegazione. Presi ancora una volta un respiro profondo, dopo di che lo urlai:

"Xavier Foster, io ti amo!!"

A quel punto ripresi a respirare normalmente. Xavier sembrava convinto adesso, anche se era ancora sorpreso. Si aggiustó gli occhiali e tentò di fare il mio nome.
"S-S-Scusami! Non avrei mai dovuto dire una cosa simile, lo so, dimentica tutto, ti prego, fa come se non l'avessi detto!!" e cercai di nuovo di andarmene.

Fu in quel momento che la mia vita cambió, con un semplice gesto.

Senza accorgermene, mi sono ritrovato molto vicino a Xavier, no anzi, ci stavamo già baciando in quel momento. Mi sono sentito benissimo in quei cinque secondi, non mi sarei mai aspettato una reazione simile.
Si staccó da me, e guardandomi con un'espressione felice disse "Possibile che non ci avevi mai fatto caso? Ti ci è voluto così tanto per capire che la nostra non era una semplice amicizia?".
"N-Non è stato facile! Non avrei mai pensato che-".
"Shh. Va tutto bene adesso.".
Mi abbracciò. "... provo lo stesso per te, Jordan.".

Quella giornata di pioggia, alla fine si era trasformata nella giornata più bella della mia vita. Dopo quella confessione mi sono sentito il ragazzo più leggero dell'universo.
Il ragazzo che ho sempre amato ricambia i miei sentimenti, è incredibile. Adesso non sentirò più un gigantesco peso addosso, sono un ragazzo tranquillo. Perché adesso lo so. Xavier Foster mi ama. E la verità è che anche io lo amo. E sarà così per il resto della nostra vita... finché morte non ci separi.

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Nota autore:
Heilà! Questa oneshot l'avevo già pubblicata più o meno un anno fa, ma rileggendola ho sentito il bisogno di riscriverla e pubblicarla di nuovo.
Spero che vi sia piaciuta in ogni caso! 
   
 
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