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Autore: Djinn    23/08/2009    8 recensioni
Mi sono chiesta: cosa succederebbe se a Hogworts fossero mandati via tutti i ragazzi, contro la loro volontà, per andare in un altro castello? E cosa se le ragazze si trovassero in completo disaccordo con le decisioni? E se tornassero i ragazzi dopo un po', cosa si ritroverebbero? Così è nata la mia storia, soltanto un'esperimento. Spero vi piaccia! ^^ Commentate! ^^
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Daphne Greengrass, Ginny Weasley, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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St.Hogworts' Questa ff mi è venuta guardando un film che mi piace moltissimo, St. Trinian's. Spero che piaccia anche a voi! ^^ La storia è al sesto anno per i nostri protagonisti ^^
Commentate!!! Perché è soltanto un'esperimento e non so se continuare... U_U

Harry, Ron e Hermione si erano rifugiati nell’unico scompartimento rimasto libero in tutto il treno. La ragazza, ovviamente con il libro in mano, si sedette vicino al finestrino per osservare i vari paesaggi che cambiavano man mano che il treno si avvicinava sempre più alla sua casa, Hogwarts.
I due ragazzi erano immersi in una conversazione accesa riguardo al Quidditch, cosa che a lei non piaceva, quando arrivò Ginny che si sedette accanto alla ragazza.
-Parlano ancora sempre della stessa cosa?
Chiese esasperata la rossa. Si guardarono un attimo e sorrisero. Entrambe erano cambiate molto, cresciute, però la riccia continuava a non truccarsi e portare vestiti molto lunghi e coprenti al contrario della rossa.
Risposero alla domanda della rossa in coro, con una faccia ovvia.
-Ovviamente!
Si misero a ridere, con la loro risata cristallina. Nessuno aveva chiesto alla piccola di casa Weasley come mai aveva ritardato così tanto perché credevano che si fosse fermata a parlare con delle sue amiche, cosa che aveva fatto del resto.
Il viaggio trascorse piacevole e allegro, e le risate dei compagni risuonavano per il corridoio. Anche i due ragazzi si erano uniti al discorso delle due, che si raccontavano come avevano passato le vacanze estive, chi avevano conosciuto e, ovviamente, cosa si aspettavano da questo nuovo anno scolastico.
Dopo qualche ora che era letteralmente volata via, arrivarono nei pressi di Hogwarts e i ragazzi si alzarono per andarsi a cambiare in bagno mentre le ragazze chiusero e oscurarono il vagone.
-Allora, Herm? Com’è andata?
Le due ragazze ghignarono in una sincronia paurosa e si capirono con un unico sguardo. Tra loro non c’era bisogno di parlare, si capivano alla perfezione.
-E tu allora?
Chiese maliziosa la riccia. Gin fece uno sguardo più che eloquente, ed entrambe scoppiarono a ridere. In quel momento entrarono i ragazzi, che si unirono alla risata: Llallegria delle ragazze era contagiosa.
Uscirono dal treno con il sorriso sulle labbra, pronti per iniziare un nuovo anno scolastico. Ron aveva già fatto indigestione di ciocco rane con enorme divertimento di tutti, e Hermione aveva già fatto la predica sullo studio: erano decisamente pronti. Stranamente non incontrarono il quartetto Serpeverde come ogni anno, ma non se ne dispiacquero poi molto.
La Sala Grande era come sempre bellissima, piena di candele che galleggiavano sul soffitto, e Silente che accoglieva tutti i suoi alunni con un sorriso misterioso. Gli studenti di tutte le Case si accomodarono nei rispettivi tavoli e aspettarono che la sfilata dei primini cominciasse, ma rimasero sorpresi quando non entrò nessuno e il preside prese la parola. Tutti si girarono verso di lui, curiosi e attenti.
-Buongiorno miei cari ragazzi. Posso capire il vostro stupore, ma c’è una novità. I nuovi studenti non verranno smistati, siccome per un tempo indeterminato non ci saranno più le case.
Un mormorio incredulo si sparse nella sala.
-E c’è un’altra novità. Tutti i ragazzi, ripeto tutti, verranno trasferiti in un altro castello poco lontano da qui, mentre le ragazze resteranno a Hogwarts. Partiremo stasera stessa, salutate gli amici!
Con un sorriso cordiale si rimise a sedere, mentre nella sala regnava l’incredulità. Perfino i professori non potevano credere alle proprie orecchie. Si sentivano urla di protesta, ma la decisione era irrevocabile.
-E’ ammattito? Non può fare questo!
Disse sconvolto Ron. Ginny lo guardò rammaricata.
-Lui può, e ha deciso.
Tutti e quattro sbuffarono sonoramente, increduli e amareggiati. Si alzarono in contemporanea e si abbracciarono, come avevano fatto tutti gli altri. Non piansero, solo si salutarono. Le due ragazze fecero un giro della Sala per salutare tutti quanti i ragazzi che conoscevano, mentre in molti piangevano. Arrivarono a fianco del tavolo Serpeverde per salutare alcuni Corvonero che conoscevano, e guardarono stranite il quartetto dei Serpeverde che si salutavano con abbracci.
-Non combinate troppi guai!
-Neanche voi!
Queste frasi erano accompagnati da ghigni, ma si sentiva vero affetto nelle loro parole. La riccia e la rossa si guardarono, per poi scrollare le spalle.
Tutti i ragazzi si avviarono di malavoglia verso le carrozze indicate dai professori, lanciando occhiate rammaricate verso le ragazze. Le due grifoncine cominciarono a borbottare abbastanza arrabbiate.
-Non può fare questo! Non ne ha il diritto!
-Hai ragione, dobbiamo protestare!
Si guardarono e Ginny ghignò alla sua amica impaurita perché aveva capito quello che aveva in mente, per poi cercare con lo sguardo quelle che avrebbero potuto aiutarle. Trovarono facilmente le teste di Daphne e Pansy e si avvicinarono a loro con un ghigno sulle labbra della rossa, che le altre ricambiarono subito, anche se sospettose. Ginny prese la parola.
-Abbiamo una proposta per voi.
E con un cenno si avviarono dentro il castello.
  
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