Tracy's pov

"Odio settembre" dice Chase infilandosi controvoglia la felpa.

 "Devi per forza andare?" ora mi sta guardando dritto negli occhi, come se volesse convincermi a dire di no. Mi avvicino a lui.

"Si" rispondo mentre provo a mettergli apposto il cappuccio.

 "Sai che devo" 

"So anche che lo vuoi" replica lui. "Sto così bene quando sono con te, ma Hogwarts è..." guardo da una parte all'altra della stanza per cercare la parola adatta.

"Casa" interviene lui, "Hogwarts per te è casa", continua. Gli guardo le labbra, non avrebbero potuto pronunciare parola più azzeccata.

 "Mi dispiace, mi dimentico sempre di quanto sia necessario per te passare del tempo lì" aggiunge poi. 

"Non devi dispiacerti, non sei abituato il che è comprensibile visto che non fa parte della tua quotidian-"

vengo interrotta "Ma tu si" 

Gli lascio un delicato bacio sulla guancia. 

"Credo sia arrivato il momento di andare" dice. 

"Suppongo di sì" continuo io. 

Finisco di mettere le ultime cose dentro la

valigia e quando finalmente riesco a chiuderla, mi sento bene. 

Il quarto anno mi aspetta, così come mi aspetta la mia vita lì. 

Insomma, non è mai facile lasciare questo posto, proprio come non lo è lasciare tutta la mia famiglia. Mia madre ha bisogno di conforto continuo, cosa non risolvibile con la magia, in più l'idea che quest'anno saremo in due ad andarcene la tormenta. Ha altri due figli ai quali badare, ma per un genitore accettare che i suoi figli stiano crescendo non è mai facile come dovrebbe essere. È comunque felice per noi. Sa cosa si prova ad andare ad Hogwarts, l'ha provato sulla sua pelle e sa anche che quando la magia fa parte di te, non c'è altro posto dove vorresti essere.

—-

C'è così tanta gente, ma poi la vedo. È proprio lei. Le corro incontro come se la stazione fosse vuota, non curandomi neppure del mio bagaglio, che man mano che mi allontano, vedo scomparire tra la folla.

 "Hermione!".  Finalmente. Mi era mancata così tanto. 

"Tracy!" dice stringendomi con tutta la forza possibile. 

I suoi occhi sorridono e i suoi capelli si sono ormai mischiati con i miei. 

"Ti stavo aspettando prima di salire, sai, Harry è insieme a Ron e Neville, ci stanno tenendo il posto".  

"Ti ho mandato così tante lettere" aggiunge poi, "Non mi hai mai risposto però..." ora guarda per terra, con aria dispiaciuta. 

"Devi perdonarmi, quest'estate sono stata così impegnata, sai, Chase ha avuto dei problemi con la sua famiglia, non potevo lasciarlo affrontare tutto da solo" 

"Ehi" dice lentamente "Non preoccuparti, insomma" alza gli occhi al cielo "Posso sopravvivere tre mesi senza di te" ora sta ridendo. L'abbraccio di nuovo, forte, così forte da dimenticare tutti i suoni e il caos intorno. 

Mentre raggiungiamo gli altri, mi viene in mente Chase. Non deve essere affatto facile per lui, ma questo è il mio mondo e il fatto che lui lo abbia accettato oltre che compreso, mi fa sentire davvero fortunata. 

"Tracy" urlano in coro i ragazzi. 

"Ragazzi!" sono così felice "Sono tre mesi che sogno questo momento" 

"Allora raccontaci, come va con Chase?" chiede Neville. Io e Neville siamo amici da quando abbiamo messo piede dentro Hogwarts. È stata la prima persona con la quale ho legato, tiene particolarmente alla mia felicità e al mio benessere e lo stesso vale per me. 

"Possibile che ancora non si sia stufato?" continua subito Ron. "Ehm vol- inten- insomma non intendevo dire stufato di te" arriccia la fronte cercando di contenere l'imbarazzo. 

"Ronald è possibile che sbagli sempre tutto?" interviene Hermione scherzosamente, solo per il gusto di rimproverarlo.

"Va tutto bene Ron non preoccuparti, comunque no, non da come si comporta almeno".

Nel frattempo sento dei passi farsi sempre più forti e vicini.

"Perché.." sento dire in modo sarcastico "come si comporta?"

Non ho neanche bisogno di girarmi per capire di chi si tratta, posso sentire l'odore della sua arroganza inondare la cabina. Riesco anche a vedere i suoi intoccabili capelli biondi nel riflesso sul vetro. Decido comunque di alzarmi e, quindi, mi avvicino a lui. Preferirei non rispondergli ma sento addosso gli occhi di tutti e ora mi sento in dovere di farlo.

"Lascia perdere Malfoy, non capiresti" dico guardandolo dritto negli occhi. 

"Ah non intendo neanche farlo, non sono portato per questo genere di cose" 

"No infatti, vedo invece che sei più portato a infilare il naso in cose che non ti riguardano affatto"

Alza leggermente le sopracciglia e incurva la bocca verso il basso. 

"Beh tolgo il disturbo, allora" dice andandosene. 

Sto per chiudere la porticina della cabina quando lo vedo tornare indietro. 

"Quasi dimenticavo, la prossima volta che lo vedi, salutami Chase" 

"Puoi anche scordartelo" dico facendo una smorfia.

Poi mi rimetto seduta sospirando. 

"Non la smetterà mai di fare così, insomma parliamo di Malfoy, ce l'ha nel sangue" dice Harry cercando di consolarmi. 

"Tracy" dice Hermione che è seduta davanti a me, prima di continuare si piega per cercare il mio sguardo "Stai bene?"

"Si sto bene, però proprio non riesco ad accettarlo"

"Mh ad accettare cosa?" cerca di dire Ron tra un mozzico e l'altro. Era chiaramente distratto. 

"Non è possibile, come puoi aver già finito tre panini?" chiede Neville scioccato. 

"La chiacchierata con Malfoy mi ha messo fame, ma insomma, volete dirmi cosa dovrebbe accettare Tracy?" 

"Sveglia Ronald! Draco e Chase sono praticamente cugini, ricordi?" sottolinea Hermione

"Miseriaccia! È vero! Perché continuo a dimenticarlo!"

Non avrei voluto affrontare questa conversazione, non di nuovo, ma scoppio a ridere lo stesso perché questo è l'effetto che il miseriaccia di Ron ha e avrà sempre su di me. Gli altri mi seguono e la cabina sembra ora la cornice di un felice quadretto: si è fatto buio, lo scrosciare della pioggia si mischia al suono del treno sulle rotaie e le sue gocce si muovono così velocemente sul vetro che sembra stiano ridendo con noi. Ora siamo tutti qui. Ora siamo tutti a casa.