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Autore: Andrea Micky    12/12/2020    0 recensioni
[Wander Over Yonder]
[Wander Over Yonder]Questa storia mischia tra loro personaggi tratti dalle serie Wander e Kick Chiapposky: aspirante stuntman.
WANDER OVER YONDER, KICK BUTTOWSKI: SUBURBAN DAREDEVIL and relative characters are copyright of DISNEY
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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La leggenda di Sir Kick
by Andrea Micky

Un cavaliere con indosso una scintillante armatura marciava fra 2 file di persone festanti mentre una voce fuori campo narrava “Molti anni fa visse un grande cavaliere di nome Sir Kick Chiapposky. Grazie al suo coraggio, Sir Kick riusciva a compiere grandi imprese, che gli fecero guadagnare l'ammirazione di tutti...”
“Ehi mezza pinta, smettila di sognare e viene ad aiutarmi” gli gridò allora suo fratello maggiore Brad, intento a spaccare la legna.
Infatti, Kick era solo il secondogenito di una famiglia di contadini, che sognava di essere un cavaliere.

Kick e il fratello stavano riponendo i ciocchi tagliati nella legnaia, quando arrivò il loro padre che brontolò “Non é possibile: é successo di nuovo”.
“Che cosa?” chiese Kick.
“Da un po' di tempo il nostro campo viene visitato nottetempo da un qualche animale, che divora parte del raccolto” spiegò il signor Chiapposky.
“E cosa faremo per impedire che succeda ancora?” chiese Brad.
“Stasera farai la guardia al campo per impedire nuovi saccheggi” stabilì il signor Chiapposky, che ordinò a Kick “Tu invece va all'emporio a comprare delle sementi”.
Kick obbedì al padre e poco dopo, tornava a casa portando sulle spalle un grosso sacco di semi.

La casa dei Chiapposky era ormai in vista quando Kick improvvisamente scivolò al centro della strada, proprio nello stesso istante in cui sopraggiungeva una carrozza a gran velocità.
Fortunatamente però, il cocchiere riuscì a frenare in tempo il veicolo e tutti se la cavarono con un semplice spavento.
“Che cosa é successo?” chiese una voce femminile da dentro la carrozza.
“Questo zotico si é buttato in mezzo alla strada” spiegò il cocchiere.
A quel punto il viso di una ragazzina bionda coi capelli lunghi sbucò fuori dal finestrino e squadrò infastidita Kick, che riconobbe immediatamente la principessa Kendall.
“Sono mortificato, principessa” disse lui, inginocchiandosi.
“Per stavolta sei perdonato” si limitò a rispondere Kendall, fissandolo attentamente.
La carrozza ripartì subito, ma il giovane Chiappowsky rimase a fissare imbambolato il veicolo che si allontanava.

Quella sera ,mentre la famiglia dormiva, Kick era sveglio e  tormentato dal pensiero di aver fatto una figuraccia davanti alla principessa.
“La principessa Kendall deve aver pensato che sono un incapace. Ma del resto perché dovrei interessarle? Sono solo un contadino. Ah, se fossi davvero un cavaliere non mi disprezzerebbe” pensò Kick.
In quella però, le urla del fratello interruppero i pensieri del ragazzino ed anche il riposo della famiglia.

La famiglia Chiapposky al completo era intorno a Brad che raccontò “Stavo facendo la guardia al campo, quando un orribile essere é sbucato fuori dal nulla. Sono dovuto fuggire o mi avrebbe aggredito”.
“Mostro o no, dobbiamo fermarlo altrimenti divorerà tutto il nostro raccolto” stabilì il padre.
“Domani farò io la guardia e fermerò il mostro” si offrì Kick.

La sera dopo, Kick era nascosto dietro un cespuglio sul limite del campo e con in mano il forcone del padre.
Ma l'attesa fu piuttosto lunga e il ragazzino stava per addormentarsi, quando un fruscio lo fece sobbalzare.
Prudentemente, Kick sbirciò dal suo nascondiglio e vide uno strano essere uscire dal bosco e dirigersi verso il campo dei Chiapposky.
La strana creatura non era mostruosa come Kick se l'era immaginata, in quanto aveva le sembianze di un cavalla azzurra con la criniera rosa (NDA: si tratta di Sylvia della serie WANDER che dice al pubblico “Beh, di questi tempi un lavoretto extra fa sempre comodo”). La creatura entrò nel campo e proprio quando stava per prendere una carota, Kick le intimò “Fermati subito”.

Nitrendo ferocemente, la cavalla azzurra si lanciò verso Kick galoppando a tutta velocità, ma anche il ragazzino si lanciò verso l'avversaria, brandendo il forcone come se fosse una lancia.
Ad un certo punto però, Kick conficcò l'attrezzo per terra e sfruttando lo slancio ricavato, saltò sulla groppa della cavalla; l'animale cercò di disarcionarlo, ma Kick non mollò la presa e dopo alcuni minuti domò l'insolito equino.
“Sei riuscito a domarmi e perciò d'ora in poi sarai il mio padrone” gli disse Sylvia.
Kick però non ebbe tempo di dire nulla perché improvvisamente, la campana del villaggio si mise a suonare l'allarme.

Cavalcando il suo nuovo destriero, il giovane Chiapposky arrivò al centro della piazza dove un messo reale annunciò “La principessa Kendall é stata rapita dal terribile Cavaliere Nero al servizio di Lord Terror, invaghitosi di lei. E se la principessa accettasse di sposarlo, lui diventerebbe il nostro nuovo re”.
La folla rumoreggiò preoccupata mentre il messo aggiunse “Ma non dovete temere, perché Sir Ronaldo é partito al salvataggio e presto risolverà la situazione”.
Ma proprio in quella, sopraggiunse il drappello di cavalieri capeggiato da Sir Ronaldo e tutti i suoi membri erano in pessime condizioni.
Di fronte a quella scena esplose il panico e la gente si mise a correre ed urlare: solo Kick rimase calmo.
“Salverò io la principessa Kendall” disse determinato il giovane Chiapposky.
“Ma non sei attrezzato per un'impresa simile” gli fece notare Sylvia.
“Non preoccuparti. So dove trovare quello che mi serve” la rassicurò Kick, sorridendo furbescamente.

Fra gli amici di Kick c'era un certo Wade, che era anche il garzone del fabbro: questi non ebbe problemi a rovistare tra i pezzi d'armatura inutilizzati e a mettere insieme un'armatura su misura per il suo piccolo amico.
“Perfetto. Mi manca solo una spada” disse Kick, esaminando la sua attrezzatura.
“Di spade abbiamo solo quella lì. Ma nessuno riesce ad estrarla dalla roccia in cui é infilzata” lo informò Wade.
“Non si tratterà mica della leggendaria Excalibur?” domandò sorpreso Kick.
“No, si tratta solo di una spada il cui collaudo non é riuscito benissimo” gli rispose il garzone.
Facendosi coraggio, Kick impugnò l'arma e facendo forza coi piedi sulla roccia, riuscì ad estrarla. Poi ,senza aggiungere altro, saltò in groppa a Sylvia (ora dotata di una sella) e si diresse verso il castello di Lord Terror.
Wade lo salutò in silenzio, levandosi il berretto.

Dopo essere stata rapita dal cavaliere nero, la principessa Kendall venne portata al castello di Lord Terror.
Questi la fece accomodare in una stanza dove c'era una tavola imbandita, davanti a cui l'oscuro signore si stava ingozzando senza ritegno.
“Siete veramente disgustoso, Lord Terror. E non avete alcun senso dell'ospitalità” si lamentò la principessa.
“Forse. Ma presto imparerete ad amarmi e mi sposerete, rendendomi così il nuovo e legittimo re di queste terre” bofonchiò Terror con la bocca piena, sputacchiando così briciole di cibo dappertutto.
“Siete un illuso. Sir Ronaldo verrà a liberarmi” obbiettò Kendall.
“Siete voi l'illusa, poiché Sir Ronaldo e i suoi sono già stati sconfitti dal mio fedele Cavaliere Nero” ribatté Terror, leccando il piatto da cui aveva mangiato.
La principessa Kendall non seppe cosa rispondere, ma in quella una voce proveniente da fuori annunciò “Lord Terror, sono qui per liberare la principessa Kendall”.

Dopo aver raggiunto il castello di Lord  Terror, Kick si abbassò la visiera sul volto e varcò il ponte levatoio abbassato, ritrovandosi così nel cortile del tetro maniero, dove urlò “Lord Terror, sono qui per liberare la principessa Kendall”.
Il cortile era sovrastato da una tribuna su cui Lord Terror apparve; e questi ,dopo aver visto il minuscolo cavaliere in groppa ad una cavalla azzurra, scoppiò a ridere.
“Un minuscolo nanetto come te vorrebbe sfidarmi? Sparisci immediatamente” ordinò l'oscuro signore.
“Mai. Il mio onore di cavaliere mi impone di liberare la principessa” ribatté Kick.
“Come vuoi. Vieni a me, Cavaliere Nero” ordinò Lord Terror.
Subito il terreno si mise a tremare, e da un portone situato sotto la tribuna uscì un gigantesco cavaliere rivestito di un'inquietante armatura nera.
“Mi sa che siamo nei guai” si lamentò Sylvia.

Il cavaliere nero estrasse la sua spada e Kick fece altrettanto.
“Avanti, non ti temo fellone” dichiarò coraggiosamente il piccolo cavaliere, prima che un fendente del nemico lo disarmasse.
Subito Sylvia indietreggiò dandosi alla fuga, ma il Cavaliere Nero si gettò subito all'inseguimento.
“E adesso che facciamo?” chiese Sylvia.
Kick si guardò intorno e ,dopo aver notato una catena di scorta per il ponte levatoio ed una catapulta che giacevano abbandonati in un angolo del cortile, ordinò “Avvicinati a quella catena”.
L'azzurro destriero ubbidì e Kick ,dopo aver afferrato la catena, tirò le briglie in modo che Sylvia girasse intorno all'avversario, che si ritrovò le caviglie legate.
Il cavaliere nero cercò di usare la spada per liberarsi ma Kick ,recuperata la sua spada, salì sulla catapulta e si fece lanciare contro l'avversario, che crollò a terra.
Senza perdere tempo, Kick sollevò la visiera del Cavaliere Nero e s'infilò nella sua corazza, da cui cominciarono a giungere dei rumori di lotta: subito dopo, una mezza dozzina di soldati di Lord Terror uscirono di corsa dall'armatura.
“Il tuo vassallo é sconfitto! Ora libera la principessa” ordinò Kick trionfante.
“Mai!” rispose Terror, che afferrò il braccio destro della principessa e la trascinò via.
“Lasciatemi, villanzone” protestò la principessa Kendall.

Ma non appena il malvagio Terror lasciò la stanza fino ad allora occupata, vide Kick corrergli incontro in groppa a Sylvia.
“In guardia” lo sfidò Kick smontando da cavallo.
Lord Terror mollò la principessa e sfoderò la sua spada ,che cominciò ad agitare freneticamente, ma Kick lo disarmò con un semplice colpetto.
“Non é giusto! Stavo vincendo io! Buuh” frignò infantilmente Lord Terror, gettandosi a terra.
“Oh Sir Kick, mi avete salvata” disse la principessa Kendall correndo incontro al cavaliere ed abbracciandolo.
“Ho fatto solo il mio dovere” disse lui.
La principessa fece per sollevare la visiera dell'elmo di Kick, ma lui la fermò dicendole “No, io non sono chi pensate”.
“Io so che siete il cavaliere più coraggioso del mondo...anche se  fino a ieri eravate un semplice contadino” ribatté calma la principessa.
“Voi sapete chi sono?” domandò sorpreso Kick.
“Certo! Non si dimentica una persona nobile di spirito e non solo d'origine, come invece ce ne sono tante” spiegò la Principessa Kendall che ,dopo aver alzato la visiera del suo salvatore, lo baciò appassionatamente.

Poco dopo, il prode Sir Kick riportava al villaggio la principessa Kendall, cavalcando il suo nobile destriero Sylvia.

FINE

Contenuti Extra: commento degli attori

Kendall: Sia ben chiaro che ho recitato la scena del bacio solo per esigenze di copione (arrossendo) e non perché Kick mi piaccia davvero.
Kick: Figuratevi io (arrossisce mentre guarda Kendall).
Lord Terror: Sono infuriato. Quel copione mi dipingeva come uno zotico frignone e buono a nulla. Io in realtà non sono così! (urlando) Qualcuno venga subito a grattarmi il sedere.
Sylvia: Sinceramente mi sono divertita. E credo che fra Kick e Kendall qualcosa bolla in pentola.

   
 
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