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Autore: Gaiuzz09_    12/12/2020    0 recensioni
E se Shawn dopo aver scoperto la verità sulla separazione dei suoi genitori fosse rimasto sconvolto senza sapere cosa fare? L’unica persona che può aiutarlo è la bella Juliet.
La storia degli Shules inizia e si sviluppa in maniera completamente differente da quella della serie tv.
Siate clementi è la mi prima storia!!
Genere: Avventura, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shawn Spencer
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shawn non poteva credere che i suoi genitori gli avessero mentito per tutto questo tempo, era stata sua madre a lasciarli e lui aveva sempre incolpato suo padre. 

Da quando l'aveva scoperto era caduto in una sorta di malessere che lo aveva allontanato da tutti, non rispondeva neanche al telefono e Gus stava iniziando a preoccuparsi. 

 

"Maledizione Shawn sono due giorni che ti sto chiamando senza ottenere una risposta. Dimmi cosa sta succedendo!!" Gus chiuse la telefonata sbuffando, non sapeva più cosa fare e decise di andare alla centrale per vedere se potevano aiutarlo. 

Arrivato si guardò attorno e cercò l'unica persona che poteva sapere cos'era successo. Si avvicinò alla scrivania della detective O'Hara e disse

" Juliet ho bisogno di aiuto, Shawn non risponde alle mie chiamate da un paio di giorno, sai per caso dove può essere o cosa l'ha sconvolto così tanto da farlo scappare?" 

O'Hara lo guardó confusa

"Gus io non vedo Shawn da mercoledì quando se n'è andato senza neanche salutare nonostante mi abbia sbattuto contro"

" Ma non hai notato niente di strano in lui?" disse il ragazzo sempre più preoccupato 

"Ti ho appena detto che se n'è andato senza salutare lui non lo fa mai soprattutto con me. Poi lo visto parecchio turbato mentre usciva" 

" Sai per caso da dove stava arrivando prima di uscire?" 

Juliet ci pensó un attimo poi disse " stava parlando con sua madre credo, erano nell'ufficio del capo" 

Gus la guardó preoccupato " questo non promette bene. Potresti aiutarmi a cercarlo?" 

"Si certo ma prima devo finire questi rapporti, il capo li vuole sulla sua scrivania entro le 4 e sono già le 3"

"Va bene se ci troviamo alle 5 alla psych?" chiese Gus e la ragazza annuì salutandolo. 

 

Nel frattempo Shawn si era alzato dal letto per dirigersi in cucina a farsi un panino. Casa sua sembrava una pattumiera c'erano buste di cibo ovunque a causa del fatto che non usciva da due giorni. 

Si stese sul divano, dopo aver spostano una pila di vestiti ammucchiati, e iniziò a pensare agli ultimi mesi, al rapporto con suo padre, alle avventure con Gus ma soprattutto ai casi che aveva risolto per la polizia. Già la polizia… adorava gironzolare per la centrale a mostrare i suoi "poteri" a tutti ma soprattutto a una persona: Juliet. Da quando l'ex di Lassiter era stata trasferita, la nuova detective aveva fatto breccia nel suo cuore. 

Sorrise a questi pensieri ma si rabbuiò subito perché si rese conto solo in quel momento che mercoledì dopo aver parlato con sua madre se ne era andato senza salutarla nonostante le avesse sbattuto contro. 

"Sono proprio un idiota Juliet merita di essere trattata meglio" imprecò tra sé e sé. 

Decise di chiamarla per scusarsi, il telefono fece due squilli poi si sentì la sua voce

"Detective O'Hara chi parla?" 

"Ciao Jules sono Shawn volevo scusarmi per come mi sono comportato l'altro giorno quando sono andato via senza salutarti" 

"Oh ciao Shawn, eravamo preoccupati non ti fai sentire da due giorni! Dove sei?" 

"Come fai a… Gus! É venuto a cercarti vero?" 

"Certo era preoccupato per te, non gli rispondi" 

"Non preoccuparti sto bene"

"Shawn non mentirmi per favore, dimmi dove sei così posso venire a vedere di persona" 

"Nono non c'è n'è bisogno Jules e poi tu sarai impegnata non voglio che Lassie mi venga a cercare perché gli rubo la sua bellissima partner" 

O'Hara rise dall'altro capo del telefono poi disse "Shawn dammi la possibilità di aiutarti tu lo fai sempre con me e poi sono in debito per la storia del cacciatore di taglie!" 

Shawn rimase impietrito sul divano, non sapeva cosa fare così con voce sommessa disse "Jules non c'è niente da fare questo malessere mi passerà e tornerò da te in centrale prima di quanto pensi" 

"No Shawn non se ne parla, stasera vieni a cena con me così possiamo parlare e non accetto un no come risposta" e riattaccò. 

Il ragazzo non poteva più fare niente, si sentiva sia eccitato per il fatto di uscire con lei sia preoccupato di poter dire qualcosa che la allontanasse da lui. 

 

Alle 5 in punto Gus si trovava davanti alla psych e pochi minuti dopo arrivò anche Juliet. 

"Mi ha chiamato per scusarsi con me così l'ho costretto a andare fuori a cena stasera per parlare" 

Gus la guardó stupito, non poteva credere alle sue orecchie Shawn l'aveva chiamata ma non aveva risposto a nessuno dei suoi messaggi. Era arrabbiato con lui ma in cuor suo sperava che O'Hara potesse aiutarlo a tornare sereno come prima. 

" Prima di venire qui sono passato a casa di Henry dove c’era anche la mamma di Shawn così gli ho chiesto se sapevano cos'era successo" Gus si bloccò

"Avanti Gus cosa ti hanno detto" era preoccupata anche lei

"La madre gli ha confessato che fu lei a lasciarli per il lavoro che gli era stato offerto e non fu colpa di Henry" Gus pronunciò questa frase in un sospiro

"Oddio povero Shawn non posso renderci. Chissà quanto sta male" 

"Jules stasera vacci piano mi raccomando" 

"Certo non ti preoccupare" 

Detto questo i due si allontanarono in direzioni diverse e O'Hara inviò un massaggia a Shawn che diceva "ci vediamo alle 8 davanti alla centrale e poi andiamo al ristorante a piedi. Mi raccomando puntuale! Mi sei mancato in questi giorni" 

Rilesse il messaggio chiedendosi se l'ultima frase fosse eccessiva ma era la verità aveva avvertito una strana sensazione in corpo quando se n'era andato senza salutarla ma ancora di più quando il giorno seguente non si era presentato in centrale. Decise di inviarlo e si diresse alla macchina. Un bip le fece capire che era arrivata la sua risposta che diceva "Non ti procupare sarò in perfetto orario. Mi sei mancata pure tu Jules" 

   
 
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