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Autore: SweetPaperella    13/12/2020    2 recensioni
Raccolta di One shots dedicate alle mie storie precedentemente pubblicate “There's no storm we can't out run, we will always find the sun” e “Take my hand, past the clouds we'll find the stars” per continuare questa avventura con la mia famiglia Jones/Swan.
Abbiamo lasciato Emma e Killian con la loro famiglia in procinto di allargarsi ancora. Dopo Henry, Hope e Hailey, un nuovo baby Jones sta per entrare nelle loro vite, ma quante ne dovranno affrontare i due coniugi Jones? Penso ancora tante, soprattutto con due figlie adolescenti...
{Ogni storia pubblicata, é legata a quella precedente e seguono un ordine cronologico}
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Hope Jones, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I see my future in your eyes


Il week end che sta per arrivare é privo di impegni per Hailey ed è particolarmente felice, perché può andare a trovare Josh al suo collage, da quando si è trasferito lì, non è ancora mai andata a fargli visita, è sempre andato lui da lei, prima quando era ancora a Storybrooke, ma anche adesso che è al collage anche lei. Quindi, per una volta vuole essere lei a fargli una sorpresa, in questo modo assisterà anche a una sua partita, come faceva sempre quando Josh giocava nella squadra della loro scuola. Le piace vederlo giocare e fare il tifo per lui. 
Ora che poi ha la macchina è davvero semplice arrivare dove vuole senza alcun tipo di problema, i suoi nonni le hanno fatto veramente il regalo perfetto e lei non finirà mai di ringraziarli per questo. 
Arriva davanti al campus universitario di Josh e si fa indicare da uno dei custodi dove può trovare la palestra in cui si allena la squadra di basket, Josh le ha scritto che gli allenamenti sono appena finiti, non sapendo che fosse lì. Così affretta il passo per raggiungerlo prima che vada via. 
Ed eccolo uscire, circondato da due cheerleader e sembrano entrambe molto interessate a ciò che dice il ragazzo, in particolare una, la quale sorride in direzione di Josh in un modo che ad Hailey non piace per niente, ma vuole comportarsi da persona matura e così si avvicina, con tutta la diplomazia che la contraddistingue.
«Hailey, amore mio, che bella sorpresa» le dice Josh vedendola lì, abbracciandola immediatamente e lasciando le due ragazze a parlare praticamente da sole. 
Intanto arriva anche il resto della squadra e Josh orgoglioso presenta immediatamente la sua Hailey al resto della squadra, Josh non fa altro che parlare di lei e finalmente la conoscono, hanno iniziato seriamente a pensare che se la fosse inventata.
«Finalmente ti conosciamo, Josh non fa altro che nominarti... Pensavamo che esistessi solo nella sua testa. Sicuramente sei bella esattamente come ti ha descritto» le dice uno dei ragazzi della squadra guardandola e porgendole la mano per presentarsi.
«Ehi, attento a come parli, lei è mia. Quindi è evitato anche guardarla» ammonisce il suo compagno e avvicina Hailey a sé, per far capire a tutti che è la sua ragazza. Hailey arrossisce al complimento del ragazzo, ma ancora di più alla reazione di Josh, anche se non può che esserne felice. 
Si recano mano nella mano da soli verso il campus, Josh vuole mostrarle la sua camera, vive con un altro suo compagno di squadra, ma conoscendolo sarà già andato chissà dove a conoscere qualche ragazza e loro sono soli.
«Possibile che ovunque vai, hai la scia di ragazze dietro?» gli dice Hailey, non trattenendosi e ripensando a quelle due che facevano le sgallettate con il suo ragazzo.
«Amore mio, non è colpa mia se solo bello come il sole e poi non lo sai che il capitano della squadra, è sempre il più ambito?» la provoca, le piace che lei sia gelosa e poi diventa ancora più carina quando é arrabbiata.
«Quindi è per questo che hai sempre ambito a essere il capitano?» chiede avendo capito il suo discorso.
«Prima di innamorarmi di te si, ma ora... Ho quella fascia solo perché voglio essere il capitano della squadra, non per le ragazze. Non ho occhi che per te, lo sai! E hai sentito tu stessa che non faccio altro che nominarti.» abbracciandola e per poi darle un bacio, è felice che lei sia lì e che l’indomani vedrà la sua partita.
«La tua camera fa schifo, la mia è più bella e abbiamo la nostra privacy... Io te lo dico non dormo con te con il tuo coinquilino presente.» gli dice prontamente Hailey mentre si guarda intorno, dal vivo sembra ancora più piccola, di quando la vede attraverso le videochiamate.
«Uhm, quindi sei venuta qui per dormire con me? Non hai intenzione di andartene stasera stessa?» chiede malizioso e tenendola per i fianchi.
«Ovvio che no, sono venuta per dormire con te e vedere la tua partita»
«Più la prima, ammettilo»
«Lo ammetto, non sopportavo l’idea che questo week end non ci saremmo visti...»
«Mi hai fatto una sorpresa incredibile. Chiamo subito Mark per dirgli di non tornare stasera e di trovarsi una sistemazione per la notte, non temere, amore mio. E nemmeno io sopportavo l’idea che non ci saremmo visti questo week end.» ma il tempo per parlare è decisamente finito ora e Josh torna a impossessarsi delle sue labbra con foga. Non vuole perdere un solo minuto lontano da lei, é così felice di averla lì che non vuole perdere tempo a parlare, la fa stendere sul letto e si stende anche lui al suo fianco, per regalarsi coccole e attenzioni. 
Josh quel giorno le fa vedere il suo campus, la porta a mangiare fuori solo loro due in un locale molto carino che ha scoperto da quelle parti e poi quando rientrano la sera, dopo essersi fatti un giro mano nella mano, al chiaro di luna, passano una indimenticabile nottata tra le braccia l’uno dell’altra. 
La partita il giorno dopo è molto presto, ma comunque Josh non vuole dormire sapendo di avere Hailey al suo fianco, in realtà sono anche un po’ scomodi perché hanno il letto singolo, ma non vuole rinunciare nemmeno a dormire abbracciata a lei, così cercano di trovare una posizione comoda. Si addormentano molto tardi, più che altro sfiniti per l’amore che si sono regalati. 
Il giorno dopo infatti, nonostante siano entrambi un po’ stanchi, aprono gli occhi al suono della sveglia, più che altro per il dolori alle articolazioni dovuti alla posizione non troppo comoda. 
«Girati, ti faccio un massaggio alla schiena visto che devi giocare» gli dice Hailey, innocentemente visto che si è lamentato di avere dolori alla schiena per aver dormito male. 
«Massaggio? Molto allettante, procedi pure dottoressa» girandosi di schiena, non ha bisogno nemmeno di levarsi la maglia, visto che è già senza.
Hailey si posiziona sopra di lui, iniziando ad accarezzargli la schiena dolcemente, non sa fare minimamente un messaggio a dirla tutta, sta improvvisando.
«Amore, non te lo vorrei dire... Ma così mi sta solo venendo voglia» dice ridendo
«Cretino! Ma possibile che hai in testa solo una cosa?» dice lei fingendosi arrabbiata.
«Dovresti essere felice, non arrabbiarti» risponde ancora lui, afferrandola per la vita, visto che Hailey è scesa dalla sua schiena si è messa di nuovo bene nel letto.
«Farai tardi alla partita» 
«Quando ti arrabbi mi piaci ancora di più» gli dice lui in risposta, incurante del fatto che debba alzarsi. In realtà ha messo la sveglia dieci minuti prima, quindi ha ancora esattamente due minuti prima di doversi seriamente alzare. E bacia la sua ragazza per dedicare quei due minuti a qualcosa di estremamente piacevole, visto e considerando che ancora non si erano scambiati il bacio del buongiorno. 
Una volta pronti, Josh la porta a fare colazione con il resto della squadra, è un rito che fanno sempre prima della partita, in realtà Josh voleva rinunciare per quella volta e stare da solo con lei, ma Hailey ha insistito affinché andasse, non vuole che rinunci alla sua routine per lei. Fanno colazione insieme, chiacchierando e conoscendo i compagni di Josh, ma poi prima di andare nello spogliatoio lo saluta per farlo discutere con il resto della squadra sulla partita e lei si dirige verso gli spalti per aspettarlo lì. 
Si è portata dietro un libro da leggere e così in attesa che la palestra si affolli, si mette a leggere. 
Ma a quanto pare non è la sola già in palestra, ci sono le due cheerleader che il giorno prima stavano avvinghiate a Josh. Hailey  continua la sua lettura, incurante di loro, ma ben presto non può fare a meno di ascoltare, visto che iniziano a parlare proprio del suo ragazzo e di lei.
«Farò di tutto per conquistarlo. Presto sarà mio, non può stare di certo con una ragazzina» dice quella bionda, la stessa che il giorno prima faceva di più l’oca con il suo ragazzo.
«In realtà a me sembra molto innamorato di lei e quando l’hai baciato ti ha respinto» dice l’altra rivolta alla sua amica. 
Baciato? Hailey vorrebbe già alzarsi e andarsene, ha sentito a sufficienza, ma rimane ferma dove sta, in attesa che dicano altro. 
«Mi ha respinta è vero, ma ho le mie armi per sedurlo, cosa che non può fare di certo una bambina come la sua ragazza... Secondo me ancora si guardano solo negli occhi quando si vedono. E poi cosa può offrirgli? Ha 16 anni, va già al collage, ti fa capire quanto sia noiosa. Sarà una di quelle ragazzine tutto studio, super nerd, sfigata che prima di Josh non ha mai avuto un fidanzato perché nessuno se la filava per quanto è noiosa. Josh ha bisogno di una donna vera, di una che lo faccia divertire, non di certo di una ragazzina intelligentona che gli legge i libri. O sennò giocano alla PlayStation, pensi che facciano altro? Ma dai... L’hai vista lei? Ha proprio l’aria da bambinetta ingenua. E poi ci scommetto quello che ti pare, ma non le ha detto del fatto che ci siamo baciati...» 
No infatti non gliel’ha detto, non gli ha detto niente di quel maledetto bacio, anche se lui l’ha respinta, perché non l’ha fatto se non conta nulla? Si sente così stupida in quel momento, ferita. Inizia a pensare che forse Josh non le ha detto niente perché in fondo ha ragione quella lì, forse lei non è abbastanza... Ed ecco che tornano nuovamente le sue insicurezze.
Si alza di scatto e se ne va, le viene da piangere e non vuole restare un secondo di più lì, ha sbagliato ad andare, ha sbagliato a fidarsi... Josh è uguale a tutti gli altri, basta che veda una bella ragazza che ci prova e ci sta. 
Arriva fuori dalla palestra, ma viene fermata proprio da Josh, il quale é uscito con un suo compagno di squadra per prendere un po’ d’aria prima della partita, lo fa sempre. Gli infonde coraggio farlo.
Ma vede che Hailey é sconvolta e che nemmeno si ferma quando lui la chiama, è costretto a correrle dietro per bloccarla e farla girare. È in lacrime e non ne capisce il motivo.
«Perché? Perché non me l’hai detto? Sei un bastardo... Cos’è vuoi portartela a letto? Vuoi levarti la soddisfazione di vedere com’è? Allora vai, tanto non stiamo più insieme. Sei libero di andarci a letto.» 
«Ma di che diavolo stai parlando?» davvero non riesce a capire, non sta fingendo, veramente non capisce cosa Hailey stia dicendo.
«Non fare il finto ingenuo... Parlo del bacio con quella bionda» urla ancora Hailey, si sente presa in giro, soprattutto alla sua finta sorpresa. 
«Hailey, non è significato niente, é vero, mi ha baciato, ma l’ho respinta subito, non mi importa niente di lei e non ci voglio andarci a letto» dice prontamente, avvicinandosi a lei per abbracciarla e farla calmare, non sa cosa sia successo dentro alla palestra e cosa abbia ascoltato, ma una cosa è certa, quella ragazza ha veramente superato il limite, gli ha detto chiaramente che non vuole stare con lei e di non ronzargli sempre intorno, ma a quanto pare ha visto Hailey e ha detto del bacio di proposito. Lui non l’ha fatto solo per farla stare male, conoscendo le sue insicurezze, non voleva tacerglielo per altri motivi.
«Allora perché non me l’hai detto? Perché se non è contato niente non sei venuto da me a dirmelo eh?»
«Non volevo farti stare male, tutto qui... Non volevo che soffrissi per un bacio che non è partito da parte mia e che non è significato niente.»
«Sei ridicolo, le tue scuse lo sono. Se non è significato nulla come dici me lo avresti detto... Se non l’hai fatto perché in fondo lo sai anche tu che non è cosi insignificante questo bacio.»
«Hailey, devi credermi...»
«Non mi importa Josh, fai quello che ti pare. Va da lei se vuoi, come ho detto prima ora sei single, quindi puoi scopare con chi ti pare. La bambinetta ingenua e sfigata si leva da torno» prendendo la fedina che ha al dito e gettandola a terra, prima di andarsene. Non sa nemmeno lei dove ha trovato la forza di dirgli quelle parole, sale in macchina e mette in moto, per andarsene da quel posto il più velocemente possibile, andrà a Storybrooke. 
Ma a metà strada, sconvolta, ferita, arrabbiata, delusa, sente la necessità di fermarsi, perché improvvisamente le lacrime le stanno appenando la vista e non è servito a niente il tentativo di ricacciarle dentro. Si ferma e scoppia a piangere, colpendo il volante con forza e facendosi anche male alle mani.

Josh a sua volta è confuso, ci sta che Hailey sia arrabbiata per il bacio, lui è stato un perfetto cretino a non dirglielo, ma non riesce a capire perché abbia usato le parole “bimbetta ingenua e sfigata” e questo dettaglio lo tormenta, deve capire meglio che cosa sia successo. Raccoglie la fedina che è a terra e se la mette in tasca, raggiungendo nuovamente il suo amico, devono rientrare anche per cambiarsi per la partita, ma lui ha completamente la testa altrove in quel momento. 
«Amico, vai dentro, cambiati, cerca di riprendere la lucidità, mentre io vado a chiedere cosa sia successo.» sa benissimo a chi chiedere, una delle cheerleaders è una ragazza che sta frequentando, sicuramente gli dirà qualcosa in merito. 
Josh annuisce, si cambia ma non è riuscito a riprendere lucidità, non fa altro che chiamare Hailey, ma lei non risponde alle sue chiamate, il telefono squilla a vuoto ed inizia a essere seriamente preoccupato. È preoccupato per lei, non sa che cosa deve fare, è andata via sconvolta e non vuole che le accada qualcosa. Vorrebbe chiamare Hope e avvisarla di ciò che è successo, ma mentre sta per chiamare la sua amica, ecco ritornare il suo compagno di squadra. Quindi, le manda un messaggio, chiedendole se ha notizie, se magari è andata da lei.
Intanto si volta verso il suo amico per scoprire che cosa sia successo.
«Ashley, ha visto Hailey sugli spalti ad aspettare l’inizio della partita e ha iniziato a parlare con Juliet del bacio per far sì che la tua ragazza ascoltasse. Non solo ha definito Hailey una bambinetta sfigata e ingenua, dicendo che tu ti meritassi di meglio di una così. Ha detto che meriti una come lei, non una intelligentona con cui giochi solo alla play o leggi.» 
Josh è sconvolto e sente ammontare la rabbia, talmente è arrabbiato che colpisce il suo armadietto con forza, il quale si chiude bruscamente visto la botta che ha ricevuto. Quella cretina di Ashley ha detto alla sua ragazza che è sfigata e una ragazzina, andando a toccare le sue insicurezze ed è normale che abbia reagito così. Ha passato mesi per far capire ad Hailey che non è una ragazzina e che lui l’ama così com’è, a cercare di allontanare le sue insicurezze e a buttare giù i suoi muri, ora arriva una deficiente e ha vanificato tutti i suoi sforzi. 
«Ehi amico, io te l’ho detto perché è giusto che tu sapessi, ma usa questa rabbia per cercare di vincere la partita, se il coach viene a scoprire cos’è successo e ti vede così, non sarà felice.» gli consiglia il suo compagno vedendo quanto sia furioso, ma lo capisce, anche lui lo sarebbe al suo posto.
Josh annuisce, ma in realtà non sta nemmeno più ad ascoltarlo, ha la testa a Hailey, prova a richiamarla, ma lei ancora una volta non risponde. Ma nota il messaggio di Hope.
“No, non è qui Hailey, perché cos’è successo? Mi devo preoccupare?” 
“Si, cioè no... Abbiamo litigato, poi ti spiego. Devo andare a giocare. Scrivimi se arriva a Storybrooke o se la senti, ti prego”

Ma si chiede come faccia a rimanere concentrato avendo la testa ad Hailey, è preoccupato che le possa essere successo qualcosa, oltre che arrabbiato. Dopo la partita andrà da Ashley e le dirà chiaramente che deve sparire dalla sua vita, non è che perché è la cheerleaders della squadra devono per forza parlare e interagire, ha oltrepassato il limite, un conto é girargli spudoratamente intorno, un conto è umiliare la sua donna. Lei non la conosce nemmeno la sua Hailey, la quale è sicuramente più intelligente e matura di lei, visto che deve ricorrere a questi mezzucci per allontanare una potenziale rivale. 
Al fischio di inizio, cerca di concentrarsi sulla partita e mettere la sua rabbia per vincere come gli è stato suggerito, ma non ci riesce. Non riesce a non smettere di pensare a lei in lacrime, sconvolta, a lei in macchina, a lei che sicuramente si sentirà tradita, umiliata, a lei che avrà inalzato ancora una volta i suoi muri. 
Ha talmente la testa alla sua ragazza che non riesce nemmeno a segnare sotto il canestro, dei banalissimi tiri che in una giornata normale farebbe a occhi chiusi. Fa un fallo idiota in aria avversaria, assegnando i tiri liberi all’altra squadra, facendoli andare in vantaggio e come se non bastasse, si prende una pallonata, perché non si è reso conto che uno dei suoi compagni di squadra volesse passare a lui, che poi avrebbe dovuto capirlo, era quello più vicino al canestro e da quella posizione avrebbe potuto benissimo fare un tiro da 3 punti. Si, lo avrebbe potuto fare un Josh concentrato, non lui in quello stato. Tanto che il coach chiama il time out, per cercare di capire che cosa sta succedendo. 
«Stai giocando da schifo Carter, sei entrato in campo questa mattina? Vai a cambiarti, non ti voglio qui, tanto non rientri. È chiaro che oggi non sai più come si gioca a basket. Ma dopo mi devi qualche spiegazione.» lo ammonisce il suo coach, decidendo di sostituirlo, ed è la prima volta che succede, Josh da quando è lì non ha mai perso una partita e non è stato mai sostituito. Si stupisce anche lui della cosa, ciò fa aumentare ancora di più la sua tristezza, ma il coach su una cosa ha ragione, non riuscirebbe a concentrarsi e non vuole che la squadra perda per causa sua, lui è pure il capitano, non sta dando per niente il buon esempio. Sa già anche gli arriverà una strigliata con i fiocchi.
“Hailey è qui. È sconvolta e non fa che rispondere male a tutti, quando finisci la partita mi devi qualche spiegazione, visto che lei non vuole parlare” legge il messaggio e almeno si rasserena che Hailey sta bene, ma non ha voglia adesso di parlare con Hope, così posa il telefono e va a farsi la doccia. 

Hailey, è arrivata a Storybrooke, sconvolta e arrabbiata, ma ha cercato di far finita di niente per non far vedere ai suoi che stesse male, tanto meno che avesse litigato con Josh. Non ha voglia di parlare di ciò che è successo e non ha voglia di dire ai suoi ciò che ha fatto Josh e sentirsi dire “te l’avevamo detto”. Non ha voglia nemmeno di parlarne con Hope, fa troppo male. 
Ma non è riuscita molto bene a mascherare il suo cattivo umore, appena entrata ha risposto male ai suoi genitori, quando loro hanno mostrato sorpresa nel vederla lì, dicendo loro “se volete me ne vado se non sono gradita” ma è ovvio che non fosse seriamente arrabbiata con loro.
Ha bisogno di andare a correre, di sfogarsi e decide di cambiarsi con delle tute sportive che ha in casa e andare al parco a fare qualche esercizio alla trave, è lì che da bambina ha iniziato a fare le prime acrobazie di ginnastica artistica. 
Prima che possa uscire, però Hope prova a parlare con lei, sa che lei e Josh hanno litigato e lo ha già avvisato che lei è lì, ma, ora vuole sapere che cosa sia successo.
«Sai se Josh ha finito la partita?» ovviamente finge di non sapere che hanno litigato.
«E io che ne so, non è che so sempre cosa fa quell’idiota del tuo amico. Se tanto lo vuoi sapere chiamalo e chiediglielo, a me non interessa» dice prontamente la più giovane uscendo immediatamente da casa. I suoi sono tornati a lavoro e Hope, è con Liam, quindi sa che non potrà seguirla per sapere che cosa sta accadendo. Ed è felice di ciò, ha bisogno di restare sola, è andata a Storybrooke solo perché non si sentiva di fare un’ora di strada per tornare ad Harvard.

Intanto, la squadra ha vinto la partita, ma gli animi non sono gli stessi di quando vincono, sanno benissimo che li aspettano una strigliata da parte del coach. Lo strano comportamento di Josh non è passato inosservato a nessuno, lui è quello che sta costantemente sotto i riflettori, essendo di solito colui che trascina la squadra alla vittoria, il capitano, quindi hanno iniziato a circolare delle voci, diverse voci. Ciò che sicuro è emerso, che ieri Josh è stato raggiunto della sua ragazza e che Mark, è stato cacciato dalla stanza per mettere loro di rimanere soli. Il coach non è per niente felice di ciò. 
Entra nello spogliatoio poco dopo nero in volto, facendo mettere i suoi giocatori in riga.
«Quello che è successo oggi non si dovrà può ripetere. Non state più giocando nella squadretta del vostro liceo. Lì potevate fare ciò che vi pare e permettervi di giocare una partita orribile come quella di oggi, ma non state più a liceo. Qui siete dei professionisti, ogni giorno siete sotto osservazione, ogni giorno segnalo uno di voi nelle squadre più prestigiose, mi faccio in quattro per rendervi una squadra degna di chiamarsi tale, mi faccio in quattro per rendervi dei veri giocatori e voi che cosa fate? Coprite il vostro capitano che si porta le ragazze in camera la notte prima della partita? Se ho messo delle regole, se vi ho detto che non voglio che abbiate rapporti prima di una partita non l’ho fatto perché sono un frustrato che non fa sesso con sua moglie e non voglio che lo facciate nemmeno voi!» alza il tono della voce, esprimendo duramente il suo disappunto, è furioso con Josh, ma anche con il resto della squadra che l’hanno coperto. Ovviamente é giunto al suo orecchio anche della litigata con la sua ragazza, ma ciò che ciò lo manda ancora di più in bestia è che Josh ha disubbidito a più di una regola e la squadra non ha fatto niente per ostacolarlo.
«Coach, con tutto il rispetto se non abbiamo detto nulla sulla questione che fosse venuta la ragazza di Josh è solo perché non volevamo fare la spia. Lei ci ha insegnato che dobbiamo essere leali tra noi e quindi...» prova a intervenire uno in difesa di Josh, è il vice capitano.
«Certo, quindi sei quello stronzo del vostro capitano decide di mandare all’aria l’intero campionato, voi lo seguite a ruota? Non è questo il senso di squadra. Se davvero volevate essere leali con lui, dovevate ricordargli quali fossero le regole. Non vi ho imposto delle regole perché sono un bastardo, ma perché voglio e pretendo il meglio da voi. Nel pre partita si pensa solo alla partita. Niente alcool, niente feste, niente sesso e a letto presto, per essere riposati e concentrati per giocare. Quando si entra in campo si pensa solo a giocare. Non ci sono fidanzate, problemi famigliari, stupidaggini e cazzi vari. Siete dei professionisti, come tali dovete comportarvi, in qualunque lavoro i problemi personali si lasciano fuori dalla porta. Il basket è un lavoro come tutti gli altri, crescete una buona volta.» 
Se fino adesso si è rivolto a tutta la squadra, ripetendo quali sono le regole anche a loro, adesso pensa solo a Josh.
«Venendo a te... Gioca ancora una volta come hai giocato oggi e te ne torni nella tua cittadina e ti scordi di diventare un giocatore professionista, ci siamo capiti? A me non interessano i casini che combini con le ragazze, non mi interessa sapere se le voci che stanno circolando su te e una delle cheerleaders siano vere o meno, a me interessa solo che tu faccia il tuo stupidissimo lavoro, che ti comporti come un vero capitano. Sei in grado di farlo o devo ricredermi sul tuo operato?» gli dice 
«Sono in grado di farlo, coach» gli risponde prontamente Josh, mortificato per il casino che è riuscito a combinare.
«Bene, perché non ci sarà una prossima volta. Al prossimo errore sei fuori. Chiaro? Naturalmente non giochi la prossima partita, considerala pure una punizione si, visto che a quanto pare devo comportarmi come un papà con il suo bambino piccolo, dato che non sai tenertelo nei pantaloni per una cazzo di notte.» e poi tornando a parlare alla squadra ripete loro che il discorso vale per tutti, che non si debba più ripetere una cosa del genere. Invita poi gli altri ad andare via, mentre dice a Josh di seguirlo nel suo ufficio. 
Josh si siede e il suo coach fa altrettanto.
«Non ti ho scelto per diventare capitano solo perché sei bravo, quello lo sei senza dubbio o non saresti qui... Ti ho scelto come capitano perché sei un leader. L’influenza che hai avuto su tutti gli altri da tuo arrivo qui, anche di giocatori che giocano da più tempo di te, mi ha sorpreso dal primo istante. Ma oggi mi hai deluso profondamente.» gli dice schierandosi la voce, ma cercando di spiegare con toni più calmi di quelli usati davanti a tutta la squadra, affinché non si ripetesse un comportamento di questo tipo. Prima ha dovuto fare quello duro, severo, ora che sono soli vuole cercare di capire meglio tutto.
«Mi hai deluso perché tu, in quanto capitano della squadra dovresti dare il buon esempio, non fregatene delle regole e fare di testa tua, tanto il coach non se ne accorge. È qui che ti sbagli Carter, io so sempre tutto e pensi che non sarei venuto a sapere che la tua ragazza avesse passato la notte con te? Andiamo, mi fai così ingenuo? Pensi che non mi informi su cosa facciano i miei giocatori prima di una partita? Be ti sbagli, perché io so benissimo ciò che fate. E stamattina sapevo benissimo ciò che avessi combinato ieri notte, le voci che mi sono giunte hanno solo confermato il tutto e soprattutto quello schifo di partita che hai fatto me l’ha confermato. Non sei sceso proprio in campo oggi.» non gli dà nemmeno il tempo di parlare, di giustificarsi, vuole prima esprimere il suo punto di vista e poi se mai far parlare lui per capire il suo.
«Io te lo ripeto, Carter, se disubbidisci di nuovo alle regole sei fuori. Non mi importa niente se hai un talento fuori dal comune, non mi importa niente se puoi diventare una stella del basket, io prima della bravura come giocatore pretendo la disciplina e il rispetto verso la squadra e verso di me. Oggi tu, hai disonorato sia loro che me. Dopodomani ti voglio nel pomeriggio in campo per delle sedute di allenamento extra, le farai per le prossime due settimane, anche se non giocherai.» ed é così che conclude il suo discorso e Josh non sa che dire, oltre che il suo coach ha ragione, si è comportato malissimo, non ha avuto rispetto per lui, per il suo ruolo e per la squadra. Si merita tutti i rimproveri e le punizioni che lui ha deciso di infliggerli.
«Mi dispiace coach, non si ripeterà più. Le garantisco che da oggi in poi le dimostrerò che ha riposto bene la sua fiducia dandomi la fascia da capitano.» 
«Lo spero bene!» facendogli segno di andare, che la discussione per lui è finita. 
Esce dall’ufficio del suo allenatore, pensando a cosa fare per far capire a Hailey che non è successo niente di ciò che pensa, così decide di chiamare Hope, ma non prima di essere andato da Ashley. La trova a parlare al solito posto, con un gruppo di sue amiche, è talmente furioso che non pensa nemmeno di chiamarla in privato per parlarle.
«Senti te lo ripeto un’ultima volta, stai lontano da me, non mi piaci e tra noi non succederà mai niente. E non ho bisogno di una vera donna, perché io ho già una vera donna al mio fianco. Si chiama Hailey Jones e credimi se ti dico che è la ragazza più straordinaria che io abbia mai conosciuto, bella, intelligente, di classe, dolce e spiritosa. Ci divertiamo molto insieme e non come sicuramente stai pensando, ci divertiamo perché mi fa ridere e mi rende vivo. Ma capisco che per te, che sei abituata ad andare a letto con chiunque è difficile da capire come concetto. Hailey avrà pure sedici anni, ma è più matura di te che hai più anni di lei. Perciò prima di parlare ancora male della mia donna, guardati allo specchio, forse e dico forse solo allora, potrai nominarla ancora.» prima che lei possa replicare, se ne va lasciandola a bocca aperta per la sua schiettezza. Forse l’avrà umiliata, ma non gli importa, lei ha umiliato la sua Hailey, l’ha presa in giro, facendola sentire uno schifo e in quel momento si è sentito di fare altrettanto. 
Poi prende la macchina per andare a Storybrooke. 
«Ho finalmente, ti sei degnato di chiamare, mi vuoi dire che diamine è successo?» gli dice Hope vedendo che è il suo amico al telefono.
«Ho fatto un casino, Hope.» e gli racconta tutto, del bacio, di ciò che quella ha detto a Hailey, della litigata, della partita, della cazziata del suo allenatore, tutto. 
«Sei un idiota»
«Oltre questo, cosa mi dici?»
«Oh, a parte che sei un idiota...Ti dico che sei un cretino, un deficiente, un coglione. Ah e anche un testa di cazzo» gli dice Hope scuotendo la testa per tutti i casini che è riuscito a fare in una giornata.
«Grazie, Hope. Ora mi sento molto meglio» risponde ironico visto la serie di insulti che lei gli ha rivolto.
«Figurati, idiota. Cosa pensi di fare? Lo sai che non puoi semplicemente presentarti qui? Hailey non mi ancora detto niente, vuole stare da sola, ma ho visto che non ha più la fedina, è ferita e ora capisco perché... Perciò non basta la tua presenza per farla calmare e toglierle dalla testa le sue insicurezze.» immaginando le mille paranoie che si sta facendo sua sorella.
«Lo so! Ho già in mente qualcosa, ma ho bisogno del tuo aiuto. Anche se sono un idiota, mi aiuti?»
Hope fa per pensarci ma poi annuisce. Certo che sì che lo aiuta.
«Ovvio! Ma devi convincere anche me, perciò dimmi idiota che hai in mente?»
E Josh inizia a raccontargli tutta la sua sorpresa.

Hailey è ad allenarsi alle sbarre, quando viene raggiunta da sua sorella Hope. Ha chiamato nonna Regina e ha portato Liam da lei, per poter raggiungere la sua sorellina. 
Hailey la vede arrivare ma non smette di fare i suoi esercizi, non vuole smettere.
«Ti puoi fermare un secondo? Mi stai facendo girare la testa» gli dice Hope, vedendola volteggiare.
«No, non sono andata ad allenarmi oggi anche se erano facoltativi, e ora voglio recuperare» dice restando comunque attaccate alle sbarre, se pur smette un attimo di volteggiare. 
«Cosa ha combinato Josh?» chiede Hope a quel punto a bruciapelo. Lui l’ha già chiamata e gli ha raccontato tutto, sa che sta venendo a Storybrooke e gli ha anche detto che è un idiota e che dovrà fare ben altro per rimediare questa volta, ma la sua idea per sorprendere Hailey funziona e lei lo aiuterà a metterla in pratica.
«Perché non lo sai già?» chiede Hailey, non sorprendendosi per niente che lui l’abbia chiamata, non sta facendo altro che chiamare anche lei, ma ancora non ha risposto a nessuna delle sue chiamate e immaginava che avrebbe telefono a Hope.
«Si, ma voglio che tu ne parli con me, non puoi tenerti tutto dentro»
«E cosa cambia se ne parlo? La verità è che aveva ragione papà fin dal principio, tra me e lui non sarebbe mai durata, sono io la cretina che ci ho creduto e ho fatto anche progetti per il futuro, mi sento una perfetta cogliona in questo momento... É stato bello finché è durata, ora posso tornare al mio allenamento?» chiede freddamente 
«No, perché di solito non sei così cinica. Ti stai chiudendo in se stessa, alzando muri per proteggerti, ma non è così che affronti il problema e non ha ragione papà. Josh ti ama. È un idiota, senza dubbio, ma ti ama e non vuole stare con nessun’altra.» 
«Non è vero che mi ama...» dice a quel punto, è voltata di spalle ma le lacrime stanno rigando il suo viso, stava cercando di non piangere e invece non ci è riuscita. Per fortuna al parco ci sono solo loro. 
Si volta di nuovo verso sua sorella e si accascia sulla panchina situata al suo fianco, Hope prontamente l’abbraccia.
«Hailey, non sei ciò che quella ragazza ha detto di te, te l’ha detto solo perché invidiosa. Tu stai con uno dei ragazzi più fighi del campus, lui ti ama pazzamente e lei è stata gelosa di te. Ha usato quelle parole per colpiti meschinamente. Ma Josh non le pensa, non lo penserebbe mai, lo sai! Ti ha dimostrato in tutti i modi quanto tiene a te, non mandare la vostra storia all’aria per quella stronza, e dico stronza per essere gentile, perché si meriterebbe di essere chiamata troia. Ops, l’ho detto.» 
In una circostanza diversa Hailey avrebbe riso per l’ultima affermazione della sorella, ma non oggi. Non ci riesce. Forse Hope ha anche ragione, lei l’ha fatto a posta, ma ciò non toglie che Josh non le ha detto di quel bacio.
«Ma ciò non toglie che non mi ha detto nulla di quel bacio... Perché?»
«Perché è un uomo, ha la segatura nel cervello. Ma penso che non ti abbia detto niente anche per non farti stare male, sapendo che ne avresti sofferto e ti saresti fatta un film nella tua testa, come stai facendo.» 
«Se così fosse, verrebbe qui per parlare, non si limiterebbe a chiamarmi» dice non smettendo di piangere, ormai è di nuovo un fiume in piena, come se non avesse già pianto abbastanza in macchina, mentre raggiungeva la sua città. 
Hope non dice nulla per non rovinare la sorpresa, limitandosi ad abbracciarla e cercare così di consolarla, ma le costa non dirle nulla, le costa stare zitta mentre lei sta così male.
Poco dopo tornano a casa insieme, Liam è con Killian a prendere il gelato e la pizza per la serata, Hope mangia a casa e poi esce, Hailey passerà la serata ad abbrutirsi nel letto, quindi ha pensato che alle sue figlie avrebbe fatto piacere una serata particolare, visto che è da un po’ che non cenano tutti insieme. Hope poi va matta per la pizza e anche Liam, ma non sono da meno sua moglie e Hailey.
In casa ci sono quindi sono Hailey, Hope ed Emma. Quando suonano alla porta. 
Ad aprire è la più piccola di casa, ed è il fattorino con un enorme mazzo di rose rosse. Hailey pensa subito che è un regalo da parte di suo papà per sua mamma e glieli consegna prontamente.
“Vedo il mio futuro nei tuoi occhi.
 Ti amo. Josh” 

legge ad alta voce Emma, rendendosi conto che i fiori non sono per lei, ma per sua figlia.
«Non credo che Josh consegni fiori per me.» esclama dandole il bigliettino per farglielo leggere personalmente. Ha capito che è successo qualcosa tra loro, non ha ancora indagato, sta attendendo che sia Hailey ad andare da lei per parlarne, come ha sempre fatto, tanto sa che lo farà.
Hailey rilegge il bigliettino e sente il cuore scoppiarle nel petto, quella frase è meravigliosa ed è ispirata alla loro canzone, “Perfect”. L’hanno ascoltata una sera in macchina, ad Hailey è sempre piaciuto Ed Sheeran, ma da quella sera, quella canzone è diventata la sua preferita, perché al termine di essa, lei con gli occhi sognati è rimasta in silenzio a pensare al suo futuro con lui e Josh le ha preso la mano dicendole “Non ti fa pensare ai nostri progetti futuri questa canzone?” Come a leggerle nel pensiero e non ha fatto altro che baciarlo con passione, senza aggiungere altro. 
Ora a quel pensiero invece le viene da piangere... Se per un attimo ha avvertito la felicità, adesso la tristezza torna a impossessarsi di lei e lancia il bigliettino sul tavolo correndo in camera sua. 
A raggiungerla è Hope, per cercare di starle vicino, sa benissimo come si sente, lei prima di incontrare Jess si sentiva così, si sentiva cosi quando Logan l’ha lasciata, ma per lei è diverso... Josh non ha intenzione di lasciarla. 
«Lasciami sola, Hope»
«No! No che non ti lascio sola, tu non lasci sola me quando sono triste e io non lascio sola te.» dice decisa, andando a stendersi accanto a lei nel letto, in realtà la sposta per farsi spazio con prepotenza, imponendo la sua presenza alla sorellina. 
«Non hai detto che volevi che lui arrivasse in città?»
«Il fatto che mi abbia mandato dei stupidissimi fiori non dimostra che è in città»
«E se lo fosse, ci parleresti?» chiede a quel punto Hope
«No, non voglio vederlo e tanto meno parlare con lui e sentire le sue banali scuse. Ora possiamo smettere di parlarne per un po’?» chiede gentilmente Hailey, non vuole sentirlo sempre nominare, già ci pensa costantemente.
«Ho la soluzione a ciò...» dice Emma, entrando nella stanza, visto che la porta è aperta.
Sia Hailey che Hope si voltano verso la loro mamma.
«Visto che siamo sole, propongo una sfida a pallone, fuori in giardino, ci state?» 
«Non ci sto, tu sei troppo forte mamma, sei una nerd nell’anima come Henry.» protesta Hope, anche se le piace l’idea di una sfida. Lei quando si tratta di vincere si impegna sempre.
«Io ci sto invece, sono pronta» esclama Hailey.
Costruiscono un campo improvvisato per fare le porte di calcio e decidono le regole, lo scopo del gioco è non far segnare una delle altre, in porta non c’è nessuno, si devono levare la palla a vicenda e cercare di segnare, ma le altre ovviamente devono fare in modo che ciò non accada. 
Iniziano a giocare correndo per il giardino e cercando di levarsi la palla a vicenda, dandosi anche qualche calcio a dire il vero, ma lo scopo del gioco è semplicemente quello di divertirsi e passare qualche ora insieme, soprattutto far distrarre Hailey. 
Quando i due uomini di casa tornano, loro stanno ancora giocando a palla in giardino e Liam corre nella loro direzione per unirsi e si unisce anche Killian, quindi si ritrovano tutti insieme a giocare a pallone alla fine.
«Hope devi lavare i piatti» esclama Hailey, cercando di riprendere fiato
«No, li deve lavare papà, lui ha fatto meno punti» ribatte subito Hope, scaricando già l’incarico a suo padre 
«Ma non ci penso proprio, io non sapevo nemmeno della vostra scommessa... Sono arrivato dopo, quindi ti assumi le tue responsabilità» protesta Killian, sentendosi tirato in mezzo.
«Allora li lava Liam» continua ancora Hope, piuttosto che non lavarli, odia lavare i piatti.
«Così il servizio di piatti non va nemmeno più lavato, visto che finirebbe frantumato sul pavimento» si aggiunge alla conversazione Emma, immaginando se dovesse essere Liam a lavarli che non arriva nemmeno al lavandino.
«Si, io lavare patti» dice Liam divertito dalla cosa, perché lui adora la schiuma.
«Vedi, si è offerto lui»
«Hope, tu non sai perdere!» le dice Hailey ridendo
«Zitta cinese, hai imbrogliato e mamma ti ha fatto vincere»
«Non è vero!» protesta facendo una linguaccia in direzione della sorella, ma deve ammettere che ora si sente un po’ meglio ed è contenta che abbia passato del tempo con la sua famiglia, almeno quella orribile storia le ha permesso di andare a Storybrooke dai suoi.
«Ma invece di continuare a litigare, che ne dite se andiamo dentro che a breve arrivano le pizze?» dice Killian dicendo alle sue figlie quale sia il menù per la serata.
«L’ultimo che arriva dentro, lava i piatti» urla Hope, ma è già partita in direzione di casa e l’ultimo che arriva ovviamente è Liam. O meglio Emma e Killian, i quali sono rimasto in giardino a scambiarsi un bacio. 
Ma tanto sa già che non la spunta, che toccherà a lei lavare i piatti, nonostante lo odi.
Prima dell’arrivo delle pizze si fanno tutti una doccia per poi sedersi finalmente a tavola, riuniti tutti insieme come i vecchi tempi. 
«Dai Hailey, ti prego lavali al posto mio... Ti prego. Io devo uscire e faccio tardi» torna a insistere Hope, deve realmente uscire, per andare ad aiutare Josh con la sua sorpresa. 
«Dov’è che devi andare esattamente stasera? E poi che ne sai che tua sorella non debba anche lei uscire?» chiede Killian, Hailey si stupisce che lui glielo abbia detto, anche se in realtà non ha appuntamenti per questa sera, voleva rivedersi con le sue amiche ma le hanno dato tutte buca, dicendo che fossero impegnate. 
«Con Jess, naturalmente» dice mentendo, Jess quella sera ha la figlia con sé, ma poi lei ha una missione da compiere. 
«E poi lei non deve uscire, le sue amiche le hanno dato buca» esclama rivolta a Hailey, ops, si è lasciata sfuggire qualche dettaglio di troppo, non doveva dirlo, perché è stata lei a dire loro di dare buca ad Hailey per farla rimanere a casa, per permettere a Josh la riuscita dalla sua sorpresa.
«E tu come lo sai?» chiede Hailey 
«Ho letto le tue conversazioni whatsapp» mente per coprirsi 
«Tu sapresti il codice del mio telefono?» si arrabbia Hailey.
«La data in cui ti sei fidanzata con Josh, sei piuttosto scontata, cinese.» le dice, ha tirato a indovinare non lo sa, ma deduce sia quello e visto che rimane zitta suppone di averci preso.
«Be sappi che i piatti li lavi tu e ti va pure bene visto che sono pochi dato che abbiamo mangiato la pizza. Quindi zitta e vai a lavarli, che meno ti lamenti e più guadagni tempo» le risponde così Hailey e Hope la guarda malissimo.
Hailey si mette il pigiama e si butta sul letto a guardare una serie tv su Netflix, decide di mangiare anche i pop corn per affogare i suoi dispiaceri nel cibo. Josh ha perfino smesso di chiamarla e a lei viene da piangere... Forse non si è arreso, non solo sa, non ha volutamente risposto alle sue chiamate tutto il giorno, ma poteva insistere magari un po’ di più. È talmente concentrata su Josh che non sta seguendo minimamente la serie su Netflix. 
La sua attenzione poco dopo, però viene catturata da qualcosa fuori dalla finestra, una canzone. O meglio qualcuno che sta cantando, qualcuno che sta cantando “perfect”
Non può non affacciarsi per vedere di chi si tratta. 
Ed é il suo Josh. 
Josh che sta cantando a squarciagola la loro canzone con l’intento di farsi sentire da lei e le viene da ridere, da ridere perché è stonatissimo, ma anche da piangere per la sorpresa. 
Lui sta cantando, mentre per terra con tante candele è stata formata la scritta “ti amo”, come se non bastasse le sue amiche sono lì a immortale quel momento e Hope invece ha fatto partite un mini video, su un proiettore, dove scorrono tutte foto loro. È tutto perfetto, come la loro canzone. Ha il cuore che le batte forte, le lacrime agli occhi.
Josh non smette di cantare, nonostante sia davvero un pessimo cantante e mezzo vicinato, compresi i suoi genitori sono usciti per vedere che cosa sta succedendo. 
«Sono un idiota, ma perdonami, Hailey.» le dice al termine della canzone, guardando nella sua direzione, non ha mai smesso di farlo per tutto il tempo della canzone. 
«Si, sei decisamente un idiota» dice lei in risposta chiudendo la finestra poco dopo.
Josh guarda Hope, la quale lo guarda a sua volta pensando che lei abbia deciso di non perdonarlo, ma eccola invece poco dopo comparire dalla porta. 
Anche Emma e Killian, con in braccio Liam, che si è svegliato, sono giunti in giardino. Liam piangendo ha esclamato “mammina perché lui urla?” a detta del piccolo di casa Jones, quello non era cantare, ma urlare. 
Hailey e Josh si guardano negli occhi, Josh vorrebbe abbracciarla, stringerla, ma Hailey rimane a guardarlo senza dire nulla, ha bisogno prima di altre spiegazioni, la sorpresa è stata meravigliosa, lui è meraviglioso, ma non può perdonarlo se prima non parlano, non chiariscono, le sue insicurezze sono ancora lì. 
«Possiamo parlare in privato?» chiede a quel punto la ragazza, lì ci sono troppe persone.
Hope spinge dentro i suoi genitori o meglio, Killian, perché vuole capire che cosa succede adesso, più che altro se Hailey perdona quel Josh, non sa cosa abbia fatto, ma una cosa è certa, lui è dalla parte di sua figlia e se lo fa penare prima di perdonarlo non gli dispiacerebbe... Infatti sbuffa quando viene mandato dentro casa.
«Mammina io ho sonno, posso dormire nel lettone con voi?» chiede il piccolo.
«Ecco, non bastava che quello ci ha stordito con la sua spero breve carriera da cantante, ora Liam nel lettone...» sbuffa più forte Killian, immaginando che sarebbe andata così.
«Ma finiscila, che è stato molto romantico invece. Sei solo invidioso perché tu la serenata non me l’hai mai fatta» dice Emma prendendolo in giro. Effettivamente immaginava anche lei che Liam si sarebbe svegliato e poi sarebbe voluto andare nel lettone con loro, ma non può certo dirgli di no, sa benissimo che rischiano che non si addormenti più. 
Killian sbuffa ancora una volta e non si degna nemmeno di rispondere a sua moglie per quella sua affermazione.
«Chi tace acconsente» gli dice Emma prontamente, mentre anche lei torna in camera per cercare di far addormentare quella piccola peste del suo bambino. 
Hope invece guarda dalla finestra del salotto cosa stanno combinando i due, ma non li vede più nella visuale di casa e immagina che si siano allontanati, effettivamente al centro del viale stavano dando piuttosto spettacolo.
Hailey ha salutato le sue amiche e poi si è diretta nuovamente da Josh, il quale si è appoggiato vicino alla sua macchina ad attenderla. 
«Hailey ascolta, io lo so che ho sbagliato a non dirti di quel maledetto bacio... Ma credimi, se ti dico che non è significato nulla. Amo te, ho sempre amato te.» dice per primo.
La ragazza sta per replicare, ma lui la interrompe nuovamente. 
«Sono un perfetto idiota, uno stronzo e so che non mi merito il tuo perdono, perché ti avevo fatto una promessa qualche tempo fa, di eliminare le tue insicurezze, di farti capire quanto fossi straordinaria e l’unica per me, con il mio gesto sono venuto meno alla mia promessa... Ma ti posso dire con assoluta certezza che da oggi in poi non accadrà più, ti confesserò sempre tutto, ogni piccola cosa, anche quella che a me sembrerà insignificante» fa una pausa per riprendere fiato, perché sta parlando veloce e poi è un po’ senza voce per aver cantato a squarciagola la loro canzone. 
«Josh...»
«No, aspetta non ho finito... Voglio dirti prima un’altra cosa. Sai quando ho capito di essermi innamorato di te?» le chiede e Hailey scuote la testa, Josh allora sorride e glielo racconta: «Era sabato mattina, io ero venuto a casa vostra perché dovevo studiare con tua sorella in biblioteca, ma lei era in ritardo... Così mi hai aperto tu la porta e mi hai offerto un caffè, eri così maledettamente bella nella tua tuta rosa, bianca e nera e quei leggings decisamente ti risaltavano il fondoschiena... La treccia che ti ricadeva laterale poi, incorniciava alla perfezione i tuoi occhioni. Ti sei interessata al mio compito e affascinata dell’argomento hai iniziato a parlarne come se fosse naturale per te, ed eri così bella, cosi entusiasta di parlare con me e condividere ciò che sapevi che io sono rimasto a guardarti come un cretino senza sapere dire nulla. Poi hanno suonato alla porta e tu mi ha detto testuale “scusa queste sono le mie amiche, ho gli allenamenti” e mi hai salutato con un bacio sulla guancia, andandotene via come se niente fosse, mentre io sono rimasto ad osservarti e a maledirmi per non aver capito prima quanto fossi speciale. Ecco in quel preciso istante ho sentito il mio cuore battere per te e ho capito di essermi innamorato di te. Da quel giorno nel mio cuore ci sei solo tu. Da quel giorno ho visto il mio futuro nei tuoi occhi.» non glielo aveva mai detto perché un po’ si sentiva in imbarazzo, si proprio lui Josh Carter, si è sentito in imbarazzo a rivelare che ricordasse tutti questi dettagli.
«Tu ricordi esattamente come fossi vestita?»
«Si, anche le scarpe. Avevi quelle bianche che usi sempre per allenarti al parco» 
«Ti amo, Josh Carter. Ti amo più della mia stessa vita e dovrei essere ancora arrabbiata con te, ma non ci riesco... Hai il potere di conquistarmi con le parole... Ma ti ucciderei, sappilo.» ma altro che ucciderlo, si getta tra le sue braccia e lo bacia con forza, desiderio e passione. Avrebbe voluto dirle come si è sentita, ma non ci è stato bisogno perché lui l’ha capito, ha capito perfettamente il suo stato d’animo e ciò che voleva sentirsi dire, è riuscito con quella confessione a buttare giù il suo muro, ancora una volta.
Il primo a separarsi dal bacio è Josh, per prendere qualcosa nella tasca. La fedina di Hailey, è arrivato il momento di rimettergliela al dito. Si inginocchia davanti a lei, mostrandole la fedina e la guarda...
«Hailey Jones, vuoi ancora condividere il futuro che abbiamo sognato insieme a me?» Le chiede, Hailey lo fa rialzare e scuote la testa, ma poi scoppia a ridere nel vedere la faccia perplessa di Josh.
«Certo che lo voglio, però a una condizione... Voglio almeno due figli.»
«Tre, io ne voglio tre, amore mio» risponde lui, infilandole l’anello al dito.
«Ora non esageriamo, Carter. Due direi che sono perfetti.» ribatte lei e stanno per unirsi in un nuovo bacio, quando dalla finestra sentono qualcuno fischiare. È Hope naturalmente. Ha visto la scena e ora deve mettersi in mostra per attirare la loro attenzione. I due fidanzati ridono, ma poi tornano a concentrarsi su di loro, scambiandosi un bacio, una nuova promessa. 
«Non devi andare subito via, vero?» chiede Hailey, è ancora presto e possono stare ancora un po’ insieme.
«Certo che no, dove vuoi andare principessa?» le chiede dolce, tenendola ancora stretta a sé.
«Bé, ecco... Sai, pensavo di darti un regalo pure io, tu sei stato così dolce stasera, mi hai cantato la nostra canzone, mi hai mandato delle rose bellissime e ora... È il mio turno di farti un regalo no?» lo guarda maliziosa, facendo capire al suo ragazzo le sue intenzioni. Dandogli un bacio tra una parola e l’altra. 
«Offerta molto, molto, molto allettante amore, ma ti ricordo che in casa ci sono i tuoi genitori e da me ci sono i miei...» 
«E la macchina cosa l’hai a fare? Usiamo quella»
«Se entriamo in macchina e tuo padre ci becca, mi uccide»
«Infatti chi ha parlato di rimanere parcheggiati qui davanti...» 
«Quindi esattamente cosa vuoi fare?» chiede non capendo che cosa abbia in mente, sa solo che ha qualcosa in mente. Riconosce lo sguardo.
«Chiedo il permesso di allontanarmi...» prende il telefono di Josh dalla tasca posteriore dei suoi jeans e compone un numero. 
Dopo un paio di squilli prontamente sua mamma rispondere.
“Mami, io e Josh andiamo a prendere un cioccolata calda, va bene?”
“Va bene, però mi raccomando a mezzanotte a casa, conosci le regole”
“Facciamo a mezzanotte e mezza? In fondo, tu non lo sai, ma il sabato sera al campus non rientro mai prima dell’una a volte” confessa, tanto sa che a lei può dirlo.
“Mezzanotte e mezza, non un minuto di più” e le viene da alzare gli occhi al cielo ad Emma, sua figlia è diventata terribile, forse deve iniziare a preoccuparsi più per lei che per Hope.
Prima di richiudere sente sua mamma spiegare a suo papà che andrà a prendere una cioccolata calda con Josh e lui esclamare: «In pigiama?» e le viene da ridere, perché si effettivamente è scesa in pigiama, non poteva certo stare a perdere tempo a vestirsi, si è solo infilata le scarpe, non sa nemmeno quali.
«Abbiamo il permesso, andiamo? Ah non dimentichiamoci al ritorno di passare davvero a prendere la cioccolata calda, così faccio credere ai miei che ci sono stata davvero, prendo per loro un dolce e anche per Hope naturalmente.» prendendolo per mano e portandolo in macchina.
«Ho creato un mostro» esclama Josh vedendola così intraprendente e decisa.
«Certo, come se a te dispiacesse appartarci» dice maliziosa e Josh scoppia a ridere di gusto, sembra quasi che Hailey abbia bevuto dalla sua intraprendenza, ma in realtà è solo l’effetto sorpresa, riuscita perfettamente. È talmente felice e euforica da sembrare brilla.
«No, certo che no, non mi sto lamentando amore» mettendo in moto per dirigersi in un posto dove possono stare soli. 

«Tu lo sai che quei due non sono andati a prendere la cioccolata calda, vero?» Dice Killian dopo un po’, mentre sono nel letto, con Liam nel mezzo che si è riaddormentato abbracciato a Emma.
Emma ride di gusto e lo guarda, ma senza rispondere, dando la conferma a Killian che ovvio che l’ha pensato pure lei. Non ha mai creduto che andassero a prendere la cioccolata calda, ma non è che poteva dirle di no. Come Hailey giustamente le ha fatto notare al collage fa come le pare ormai.
«È colmo, si è capovolto il mondo. Tecnicamente dovremmo essere noi a fare l’amore adesso, non mia figlia di sedici anni con il suo fidanzato diciannovenne. Lo sai vero? Invece lei è chissà dove con quello e io sono rimasto a bocca asciutta per colpa sempre di quello che adesso sta mettendo le mani addosso alla mia bambina, visto che ha svegliato Liam... Non mi ci far pensare che sennò esco a cercarli.» dice tra lo scocciato, l’arrabbiato e l’ironico. 
«No, non ridere che non c’è niente di divertente, Love. Ma non possiamo portare Liam nel suo letto e... Così mi distraggo.» dice malizioso stavolta.
«Scordatelo. Primo si accorgerebbe subito che lo abbiamo rimesso nel lettino, secondo non faccio sesso con te per distrarti...» dice quasi arrabbiata.
«Ma io non voglio fare sesso solo per distrarmi, io voglio farlo perché mi manca mia moglie... Da quanto che non stiamo un po’ soli?» Mette il broncio come i bambini.
«Da ieri Killian, solo da ieri» lo riprende Emma scuotendo la testa. 
«Un’eternità, dobbiamo rimediare...» dice baciandola, ma sa che non può in quel momento, ma troverà qualche modo il giorno dopo, prima di andare a lavoro. Dal suo sguardo furbo capisce anche Emma cosa ha in mente e scuote ancora la testa, lo conosce troppo bene.

Il mattino seguente, scendono tutti per la colazione, Hailey ha preso i cornetti caldi la sera prima per tutti, in modo da giustificare la sua uscita, come detto a Josh, spera solo che non facciano domande imbarazzanti, o quanto meno sua sorella. 
Ma la fortuna non è dalla sua parte, visto che Hope prontamente si accorge di un dettaglio importante, a cui Hailey aveva fatto caso, ovviamente, ma che sperava di passare in osservata...
«Ma cinese, i cornetti li hai presi prima o dopo che Josh ti ha fatto quel bel succhiotto sul collo?» chiede senza minimamente preoccuparsi di dirlo solo a lei, facendosi sentire anche dai loro genitori. 
Killian prontamente alza lo sguardo su di lei per guardarla e infatti, nota subito una macchia violacea sul collo della figlia.
«Non... Non è un succhiotto, mi sono bruciata con la piastra per i boccoli» tenta di giustificarsi lei.
«E quando l’avresti fatta se ieri sei stata tutto il giorno con me?»
«Sei una stronza, Hope, sappilo» le risponde prontamente Hailey
«Tanto mamma e papà se ne sarebbero accorti ugualmente, visto quanto è enorme. La scusa della piastra é vecchia ormai, non ci crede più nessuno»
Intanto Killian si è alzato per andare a guardare il collo della figlia.
«Eh no però, passo sul fatto che si appartano in macchina, anche se le regole non lo prevedono, ma che quel coso marchi mia figlia stile vampiro non ci sto...» dice prontamente Killian diretto verso sua figlia minore, ma guardando sua moglie.
«Hailey veramente, noi stiamo cercando di lasciarti la tua libertà, ci stiamo fidando di te, ma stai facendo di tutto per farci seriamente preoccupare... Sei lontana, a sedici anni, noi dobbiamo poterci fidare di te» interviene Emma, cercando di spiegare a sua figlia le loro ragioni di genitori e ciò che vorrebbe dire Killian, ma che non riesce a fare visto che esce il suo lato da papà geloso. 
«Vi potete fidare di me. Non faccio niente di strano al collage, a parte studiare e allenarmi. Potete stare tranquilli.»
«Ma se ieri mi hai detto che a volte rientri all’una di notte»
«È capitato forse due volte, ma stavo con Ginevra, in un pub a cui ho bevuto solo coca cola e anche lei. Ci siamo solo divertite a ballare un po’, tutto qui. E in una di queste volte c’era il suo fidanzato e Josh.» spiega per far capire loro che non sta facendo niente di male e che si possono fidare, ha la testa sulle spalle. 
«Insomma seriamente mi fate così scema? Mi sto facendo in quattro per finire l’ultimo anno di scuola e passare al secondo anno di giurisprudenza, pensate seriamente che manderei tutto all’aria? Ve l’ho già detto, non manderò tutto all’aria. Sto passando brillantemente tutti i test del primo anno di collage, ho preso il massimo dei voti. Se esco un po’ invece di stare sempre sui libri non penso che sia reato.» espone le sue idee decisa per una volta, non le sembra che stia facendo nulla di male. Si sta godendo semplicemente la sua età. Ginevra stessa la rimprovera sempre di stare sui libri e che alla sua età dovrebbe divertirsi di più.
«Era ora direi, visto che sei stata noiosa fino a pochi mesi fa. Io alla tua età uscivo e non prendevo la coca cola» se ne esce Hope appoggiando la sorella, visto che prima l’ha messa nei guai.
«Tu zitta che non ho ancora accettato che stai con uno con una figlia» le dice Killian prontamente.
Hope sbuffa.
«Sentite, Hailey si diverte un po’ con Josh, che male c’è... Voi alla sua età o alla mia non lo facevate? Penso proprio di sì, visto che quando mamma aveva vent’anni sono nata io e tre anni dopo è nata la cinese. Perciò stiamo semplicemente vivendo la nostra età, esattamente come avete fatto voi... Un po’ di fiducia. Io non ho nessuna intenzione di restare incinta, Hailey è troppo responsabile per restarci invece. Perciò state calmi.» dice infine Hope per mettere fine a quella discussione. Si è anche un po’ stufata che ripetono sempre le stesse cose.
«Concordo con Hope per la prima volta nella mia vita penso» dice Hailey
«Dovevo fare tutti figli maschi, lo sapevo.» Dice Killian sbuffando e andando via, ha già sentito troppo per i suoi gusti. 
«Lo sapete com’è fatto vostro padre, tu però Hailey seriamente, evita di farti fare succhiotti sul collo...» le dice Emma scuotendo la testa. 
«O quanto meno fatteli fare, ma non in posti così evidenti. Questo lo dico io, ma sotto sotto é quello che pensa anche la mamma, solo che non può dirtelo perché deve fare la mamma seria» dice Hope prendendo in giro Emma. 
«Muoviti ad andare a vestirti tu, dobbiamo andare in ufficio.» la rimprovera Emma spingendola un po’ verso le scale per farla salire in camera e alzando gli occhi al cielo. No, senza dubbio Hope resta la più terribile, anche se sua figlia Hailey non scherza.
«E poi la mamma approva perché glieli fa anche papà, ma ovviamente in posto nascosti» le dice ancora Hope quando lei e Hailey sono sole.
«Ma dai, non lo volevo sapere questo...» scandalizzata dalla cosa e non volendo immaginarsi i suoi in momenti intimi.
«Perché cinese, come pensi che sei venuta al mondo? Non è che solo tu fai sesso con Josh» 
Hailey scuote la testa.
«Basta parlarne direi, sono solo le 8 del mattino e già abbiamo nominato troppo quella parola» dice la più piccola
«Quale? Sesso?» ride Hope 
«Hopeeeeeeeeeee» la rimprovera ancora Hailey e Hope ridendo si va seriamente a prepararsi per andare in ufficio.

Josh torna al collage in anticipo, si va a cambiare e arriva in palestra prima del suo allenatore, per fare bella figura e rimediare ai suoi errori del giorno precedente. 
Fare l’amore con Hailey in macchina non è stato per niente comodo, ma non si può di certo lamentare visto che è stata una serata molto bella e piccante e se chiude gli occhi, riesce ancora a immaginarsi Hailey sopra di lui... 
«Sono contento che fare gli allenamenti extra ti rende così felice...» gli dice il suo allenatore, vedendolo con lo sguardo perso nel vuoto. Immagina perfettamente che non sta così per via degli allenamenti.
Josh non dice nulla, capendo immediatamente l’ironia, scacciando via prontamente i suoi pensieri su Hailey per concentrarsi solo sugli esercizi.
«Allora, visto che mi sembri particolarmente allegro, inizia con 300 flessioni. Suppongo che sei hai energie per attività notturne, ne hai anche per fare gli esercizi a cui ti sottoporrò oggi.» gli dice, in realtà è così severo semplicemente perché lo sta formando a diventare un ottimo giocatore, anzi il migliore. Crede in lui. Ed è il motivo per cui è così duro nei suoi confronti. 
Josh annuisce e inizia subito con le flessioni non sapendo che cosa gli aspetta. Gli fa fare tutti esercizi per l’elevazione, essendo Josh un giocatore molto bravo sotto al canestro e che quindi necessità di un’ottima elevazione. Lo fa saltare alla corda, lo fa saltare con i pesi alle caviglie, squat con una sola gamba e squat con salti in avanti. Josh è abituato a tutto ciò, è quello che fa sempre durante un allenamento, prima della partita, ma stavolta gliene fa fare il triplo di esercizi di questo tipo e per finire, partita tra loro due. Josh tiene testa bene al suo allenatore, ma lui è veloce, molto più veloce di lui e alla fine, se pur di poco, vince su Josh. 
Il ragazzo ammette che si è divertito molto, soprattutto a giocare, ma sente dolore ovunque, si fa una lunga doccia per cercare di sciogliere la tensione e poi esce dalla palestra, ma si rende conto che non riesce nemmeno ad arrivare in mensa per prendere qualcosa per la cena, così decide di non andare e recarsi direttamente in camera a chiamare Hailey e sapere se è arrivata al campus.
«Ehi amore, sei arrivata?»
«Da poco, sono passata a prendere il sushi e ora mi metto a mangiarlo con Ginny. Tu come stai? Ti vedo piuttosto stanco!» Hailey lo nota subito.
«Lo sono, il coach mi ha distrutto con gli allenamenti extra. Penso che mi addormenterò fino a domani mattina a breve» 
«Allora ti lascio riposare amore, non voglio che ti addormenti al telefono.» ride lei, non l’ha mai visto così stanco il suo ragazzo, anzi sono appena le 20:30, non è mai andato a dormire così presto in tutta la sua vita.
«Si... Ti giuro che parlerei le ore con te, amore mio, ma sono a pezzi. La nostra prestazione di ieri in macchina non ha aiutato poi per i miei muscoli...» ammette
«Sarai pure stanco, ma non perdi mai la tua ossessione per il sesso» dice ridendo Hailey 
«Mai. La colpa però è tua.»
«Vai a dormire, cretino» scuotendo la testa e Josh ride, le piace sempre quando lei si imbarazza, ancora adesso arrossisce, se pur sia diventata molto più maliziosa.
«Ti amo» le dice continuando a ridere
«Anch’io ti amo» mandandogli un bacio e Josh ricambia per poi chiudere la videochiamata e chiudere gli occhi. Senza rendersene conto di addormenta poco dopo.
Hailey invece sistema il sushi sul tavolo e chiama Ginny per mangiare insieme e raccontarle gli ultimi avvenimenti, la ragazza è molto curiosa di sapere com’è andato il suo week end e Hailey le racconta ogni cosa e poi si fa raccontare a sua volta del suo con il suo fidanzato. 



Spazio autrice: Ciao a tutti, buona domenica! Ed ecco una nuova shot, stavolta dedicata a Hailey e Josh. I miei amorini 🥰 Sono i miei preferiti i due, ma credo che si sia un po' capito... Ehehehe A parte questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto, naturalmente come sempre fatemi sapere che cosa ne pensate. Se vi è piaciuta la sorpresa di Josh per farsi perdonare. Insomma, tutto. 
Al prossimo aggiornamento, che arriverà o sabato o domenica, come al solito. 
A prestissimo. 
   
 
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