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Autore: balboa    13/12/2020    1 recensioni
Ciao a tutti :))
Breve one shot su quando Axl scoprì, a 17 anni, che quello che credeva suo padre era in realtà il suo patrigno. Ho immaginato il momento dal punto di vista della madre, Sharon Lintner. Se ci sono buchi nella trama mi scuso, tendo a dare molte cose per scontate e scrivere solo le cose che mi interessano
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avrei voluto nascondere la verità per sempre. Pensavo di fare la cosa giusta, di proteggerlo. Basta il dolore che provo io, ho pensato.
Per anni, 17 lunghi anni, mi sono sobbarcata di una bugia che ogni giorno diventava più grande, cresceva insieme a Bill. Ho pensato che fosse la cosa migliore, per il William, seppellire il suo passato che è anche il mio. Perché dirglielo? Lo avrebbe distrutto, era troppo giovane, troppo immaturo, per gestire le questioni dei grandi. Stephen era d'accordo con me, con lui avevo soppresso tutto il dolore in fondo all'anima.
E Bill è cresciuto sano, felice, con un educazione rigida ma sicuramente è venuto su come si deve. Poi è subentrata l'adolescenza, Bill ha preso cattive strade e frequentato cattive compagnie e Stephen ha fatto quello che fa un buon padre, voleva solo il suo bene. Si è preso responsabilità che non gli spettavano, perché chi doveva esserci se l'era filata ricercato da polizia e sceriffi della contea.
Le cose cominciarono a prendere una brutta piega perché un giorno si e uno no Bill finiva dallo sceriffo, ormai era irrecuperabile e io e Stephen non sapevamo più che fare con lui. E poi, quando ormai non avevo alcuna influenza su di lui, il mio incubo peggiore diventò cruda realtà, materializzandosi davanti ai miei occhi.

-Bill siamo tornati- dissi entrando -aiuta tuo padre a prendere la spesa- non mi rispose nessuno e sospirai, sicuramente era uscito invece di fare quello che gli avevo detto, cioè sistemare quella discarica di camera. Portai la busta in cucina e la svuotai. Poi entrai in camera da letto, trovando Bill seduto per terra
-cosa fai qui?? Ti ho detto mille volte che non devi frugare, forza metti a posto- urlai vedendo che aveva svuotato il mio cassetto, aveva rovesciato tutto il contenuto sul letto
-chi è questo Rose??- disse alzandosi. Il sangue mi si gelò nelle vene quando sentii quel nome, poi vidi quello che aveva in mano
-dammi subito quella roba-
Si allontanò, con la cornice del mio diploma dietro la schiena, i suoi occhi punti nei miei, confusi e pieni di rabbia.
-chi era William Rose??-
-nessuno- 
-non mi prendere per il culo- la sua voce tagliente, nei suoi occhi la paura mista alla voglia di sapere -dimmi chi era-
-Bill non farmi perdere la pazienza, dammi quella cosa su-
-perche avevi quel cognome? Dimmi la verità!!!- insiste, la sua voce esplode di rabbia, le sue guance rosse e il tremore nascosto da anni di pratica. Stephen accorse in corridoio
-che cazzo vi urlate??-
-mi hai mentito non è così???- urla e io capisco che non posso fare niente ormai -chi cazzo è lui??- urlò Bill indicando Stephen, lui lo guardò confuso, poi si guardò intorno e capì tutto. Mi sedetti sul bordo del letto, guardando la moquette consumata
-mi dispiace, non dovevi venire a saperlo così-
-non farlo Sharon, tu- disse stephen rivolgendosi al ragazzo -basta con le domande-
-ormai ha capito Stephen, è troppo tardi- lo interrompo con un filo di voce, tenendomi la testa tra le mani, le ginocchia mi tremano come quei giorni di 15 anni fa
-vuoi parlare o no?!?- urlò lui, avvicinandosi e scuotendomi
-ma insomma ti calmi??- Stephen lo tira per un braccio, lui cerca di staccarsi dalla sua presa solida -te lo dico io la verità!!! Non sono io tuo padre, tuo padre è un farabutto avanzo di galera che ha messo in cinta tua madre e poi è sparito!!!- Bill si rabbuia e poi mi guarda, i miei occhi pieni di lacrime, i suoi diventati grigi e bui, la sua rabbia sembra sopita ma so che gli sta crescendo dentro. Si sta prendendo il meglio di lui, glielo leggo negli occhi.
Si stacca dalla presa di Stephen con uno strattone e butta la cornice sul letto, uscendo dalla stanza. Sento Amy singhiozzare fuori dalla porta, ha ascoltato ogni cosa. Bill la ignora e le passa avanti.
Lo seguo fuori, le lacrime che mi rigano il viso.
-te lo avrei detto- dico ma so che non capirà mai
-te lo avrei detto? Te lo avrei detto?!- urla fuori di sè -Vaffanculo!!! Quando avevi intenzione di informarmi?!?! Fanculo- si infila la giacca e esce di casa sbattendo la porta. Io rimango lì in piedi, sapendo che dovrò ricomporre tutti i pezzi di nuovo.
-ti avevo detto di bruciare quei cazzo di fogli!!!- urla Stephen dietro di me -ora voglio proprio vedere come fai a gestire tuo figlio!!!- io singhiozzo, asciugandomi le lacrime con un clinex
-erano nascosti bene... non pensavo andasse a frugare lì...-
-ah ecco!!!- urla alzando gli occhi al cielo -svegliati Sharon!!! Ogni prova doveva essere data alle fiamme!!-
Non torna fino a notte fonda, io sono sveglia che verso secchi di lacrime, il cuscino zuppo e gli occhi doloranti. Lui rimane in bagno quasi mezz'ora, sicuramente a vomitare. Perchè lui è furbo e pensa che così si riesca davvero a risolvere i problemi, no va bene, lui ci deve sbattere la testa se no non impara.
Io mi tormento tra le lenzuola, forse dovrei andare a vedere come sta, ma ora mi odia, anzi mi odiava da prima perché con lui ho sbagliato tutto. Forse sono in ritardo, ormai il filo si è rotto. Soffocò le urla, come ho sempre fatto, l'eco delle grida nella mia testa rimbomba e mi lascia a pezzi.
Avrei dovuto dirgli da piccolo la verità, anche se ha una brutta faccia, dirgli che suo padre era un bastardo e Stephen era suo patrigno. Forse sarebbe andata diversamente.
Riipenso, per tutta la notte, all'ennesimo errore della mia vita, forse il peggiore. Aspetto che vada a letto poi mi alzo, a bere acqua, tanto il sonno non arriverà mai.
Rimango in cucina, fissando il vuoto, col bicchiere in mano, dimenticandomi di bere. Vorrei poter dire che il peggio è passato.


Scusate ho avuto un po' di problemi col caricamento perché ho fatto tutto col telefono :D
Spero vi piaccia, fatemi sapere! Ormai è un anno che non pubblico una riga ahaha
Ovviamente prendete quello che ho scritto con le pinze, perché lavoro di fantasia
Ciao a presto (speriamo c:)
   
 
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