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Autore: _cioc_    14/12/2020    0 recensioni
Una dopo l'altra brillarono tutte, diventando una sola.
Tutto parte da un viaggio al di fuori dalla Terra, oramai morta, che porta un ragazzo alla scoperta dell'universo infinito. Nel suo cammino troverà difficoltà e bellissime amicizie ma il suo destino gli riserva dell'altro.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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“Così sei un umano” Eideard sorride bevendo della birra che si è appena versato. “Si” rispose Ryan poggiandosi sul bancone con i gomiti, sta volta era dalla parte del commensale e non più del cliente, sorrideva mentalmente riuscendo a vedere bene tutta la sala senza doversi girare troppo con il corpo. “E fai le magie?” ride beffardo Eideard poggiando il bicchiere di fronte sé, un umano che fa le magie è abbastanza assurdo, si ferma non appena vede lo sguardo del ragazzo perforargli gli occhi, non ha gradito la battuta pensa Eideard. “Mi ha insegnato mio padre, mi ha fatto vedere che cosa posso fare di buono con la magia” Risponde a tono Ryan facendo zittire del tutto Eideard. “Te che sai fare?” Un sorrisetto tagliente uscì dalle labbra del moro. “Diciamo che sono bravo ad intrattenere la gente” dice orgoglioso Eideard, puntualizziamo che per ‘la gente’ si riferisce semplicemente al pubblico femminile. “Un comico?” chiede Ryan aprendo gli occhi con stupore. Non aveva mai conosciuto di persona un comico, li aveva visti solo in alcune vecchie proiezioni dei suoi genitori che aveva guardato più volte nella sua vita arrivando a sapere a memoria ogni battuta, ed a quel punto non facevano più ridere. “No, è solo un buffone che si pavoneggia di fronte alle ragazze”

Dalla cucina esce Dresna con in mano uno straccio che butta addosso ad Edieard, il quale apre la bocca come segno di stupore ed offesa. “Pulisci i tavoli sta arrivando il capo” sbuffa lei iniziando a pulire il bancone. “Posso rimediare al danno se è necessario” dice Ryan guardando il pavimento di legno rotto ed il muro frantumato in fondo alla stanza. “Eh sì come? Con qualche Credito?” sorride amaramente scuotendo la testa. “Non so nemmeno se ne hai” continua non alzando lo sguardo da terra. “Spero solo che non si accanisca su di me” Dresna continua a parlare senza un filo logico, un flusso continuo di pensieri che non aspettavano altro di essere rilasciati nell’aria per liberare spazio nella testa. Ryan aveva smesso di ascoltare già da qualche secondo ed aveva iniziato a pronunciare l’incantesimo per rimediare all’errore fatto.

Del fumo violaceo assieme a degli scintilli arrivarono fino al pavimento, un rumore di legno rotto ed un leggero odore di bruciato arrivò a Dresna che alzò immediatamente la testa e si zittisce. Sposta la testa verso Ryan, ancora impegnato nell’incantesimo, esterrefatta e felice, non credeva potesse fare una cosa del genere. Una volta finito, il pavimento era come nuovo, sembrava appena fatto. “Incredibile” furono le uniche parole che la ragazza riuscì a dire correndo verso il centro della stanza ed iniziando a saltare. “Non fa nemmeno uno scricchiolio” Ride guardandosi in giro.

Sorridente guarda Ryan che si prepara per finire la ristrutturazione concentrandosi sul muro di fronte a lui, purtroppo il tempo non era dalla loro parte perché un uomo grassottello e vestito bene entrò dentro il locale facendo bloccare tutti e tre i presenti. “Buongiorno” disse fermandosi, mise una mano dentro la tasca della giacca blu di raso, che si accoppiava con i pantaloni dello stesso tessuto, e con l’altra si pettinava i folti baffi bianchi. Eideard aveva parlato di lui la mattina stessa descrivendolo come un uomo di bassa statura dai fianchi larghi e flaccidi, secondo lui l’unica cosa buona che ha è il conto in banca. “Buongiorno signor Williams” disse Dresna abbassando lo sguardo ed andando immediatamente dietro il bancone. “Spero non sia successo niente di che ragazza, non credo tu sia nella posizione adatta” sospira accigliato guardandola male.

“Comunque” schiarendosi la voce incontra lo sguardo di Eideard che lo saluta con un sorriso. “Oh Eideard il mio ragazzo, posso sapere il motivo per cui mi hai chiamato?” Chiede cambiando immediatamente stato d’animo, Ryan con sguardo confuso guarda Dresna che si stava mangiando le unghie dal nervoso. Il capo era andato dritto da Eideard senza guardare il proprio locale come era ridotto, diciamo che quel foro enorme non era l’unico problema della locanda, tra macchie di unto, odori sgradevoli ed insetti di qualunque genere, quello era un problema marginale. Per il moro era una situazione insolita, non sapeva come comportarsi, continuava a chiedersi come mai potesse avercela così tanto con lei, che cosa può aver fatto di male? Se Dresna crea così tanti problemi perché non licenziarla? “Purtroppo ieri sera è entrato un uomo…” Eideard si blocca deglutendo e guardandosi intorno a sé, si potevano vedere delle piccole goccioline di sudore scendere dalla sua fronte.

“Il ragazzo qua presente è stato maltrattato da quest’ultimo…” continua indicando Ryan che nel frattempo si è avvicinato. “E che è successo?” chiede confuso il proprietario girandosi velocemente attorno a sé e non vedendo nessun problema nel suo amato locale, purtroppo non si gira nella direzione del grosso buco infondo al locale. “C’è stata una lite per colpa mia e le ho rovinato quella parte del muro, signore” disse Ryan indicando il muro distrutto. Il capo con velocità si girò dove il ragazzo ha indicato e si lascia scappare parole poco felici mentre continua a balbettare altro, con piccoli passi va verso il muro alzando le mani in quella direzione, come se dovesse prendere qualcuno che sta cadendo.

“C-come è successo!” esclama girandosi ed alzando le braccia in aria, la sua faccia divenne rossa dalla rabbia e dopo aver fatto qualche respiro alza lo sguardo. “Dresna” si rigira guardando negli occhi la ragazza, la quale sapeva già che fine avrebbe fatto. “Tu, piccol-” fece qualche passo verso il bancone con il dito puntato verso di lei ma Eideard si mette di fronte al signor Williams bloccandogli la via. “Che fai ragazzo, togliti di mezzo!” esclama gesticolando esageratamente con le braccia. “Ieri sera c’ero io di turno, Dresna stava male” Non tardò ad arrivare il silenzio mentre Dresna fissava con stupore Eideard, non poteva credere a quello che aveva appena sentito.

L’espressione del padrone divenne neutra, sembrava non esprimere più emozioni e questo fece rabbrividire tutti i presenti. Ryan fece un passo avanti ma il signor Williams lo blocca con un gesto della mano per poi rivolgergli uno sguardo deciso. Il ragazzo si sposta non interferendo con i due. “Eideard non posso perdonare un simile comportamento” disse sospirando. “Eri la stella di questo locale” dice poi socchiudendo gli occhi. Una stella? In questa locanda? Ryan deglutisce imbarazzato spostando lo sguardo verso Dresna che stava facendo segno di avvicinarsi, così fece.

“Non credo che lo licenzierà” dice Drensa sbuffando e guardando Ryan negli occhi. “Non ne ha il coraggio” dice ancora guardandosi le unghie. “Dopo dovrebbe sorbirsi i pianti della sua amata figlia” continua Dresna lasciando scappare una risatina soffocata al ragazzo. “Ti abbasserò lo stipendio” disse infine annuendo più volte, Ryan strabuzzò gli occhi guardando Dresna che aveva un ghigno sul volto a dir poco agghiacciante, era soddisfatta. Eideard annuì più volte accettando il castigo. “Dato che avrò più lavoro dopo questo accaduto, voglio che te” si gira verso il bancone indicando Ryan. “Voglio assumerti e voglio che rimedi a quel grandissimo buco” dice indicando nervosamente con l’indice la parete distrutta. “Certo signore” dice Ryan trattenendo un sorriso, il signor Williams sospira amaramente guardando Eideard con disprezzo. “Verrai pagato come Eideard” disse infine procedendo verso la porta d’ingresso.
“Voglio questo-” guarda la parete bloccandosi a guardare il disastro combinato da Ryan per poi continuare la frase. “Questo” lo indica velocemente. “Messo a nuovo quando tornerò” disse andando via con passo pesante e sbattendo la porta. I tre presenti si guardarono tra di loro con sguardi perplessi, Dresna fu quella ad iniziare la conversazione. “Non è andata così male no?” ride tra sé e sé. “Tu hai un lavoro” dice guardando Ryan sorridente. “E tu” si ferma guardando Eideard. “Hai quello che meritavi” dice andando in cucina. “Vecchia bisbetica” sbuffa Eideard sedendosi su una sedia e passandosi le mani sul viso. Ryan stette in silenzio, lo conosceva da troppo poco tempo per riuscire a mettere su una conversazione sostanziosa ed era anche troppo timido. Decise infine di aiutare Dresna con la pulizia del locale.

Passarono le ore ed il locale quella sera rimase chiuso, per “Ristrutturazione” diceva il cartello appeso fuori. “Grazie Ryan per aver messo apposto il muro” sospira Dresna annuendo e chiudendo a chiave la locanda. “È il minimo che potessi fare” disse guardando a terra. Nella via si sentivano solo rumori marginali, le navi che atterravano, i passi, le chiacchere e le finestre che si chiudevano. “Hai un posto dove stare?” chiede Dresna guardando negli occhi il ragazzo, Ryan fece no con la testa. “Non vorrei recarti altri problemi” disse velocemente. “Quali problemi?” Ride Dresna abbassando lo sguardo. “Puoi stare da me se vuoi” propone guardandolo negli occhi. “Finché non hai trovato una camera” continua guardandosi attorno. Ryan accetta sorpreso e contento della proposta, la sera la passò sul divano dell’appartamento di Dresna e la notte fu lenta, tra pensieri e dormiveglia, era l’inizio di qualcosa che l’avrebbe arricchito in tutti i sensi.
   
 
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