Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: efferey    17/12/2020    0 recensioni
Diciannovesima storia per il #writobert 2020
» Prompt: 19 - Hurt / Comfort
» Personaggi: Daryl Foster (oc) x Ymir
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ymir
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I promise you
Daryl Foster and Ymir


Le prigioni di Marley sono sempre state poco ospitali, come del resto tutte le prigioni, ma quel posto riusciva a mettere i brividi perfino a Daryl Foster che adesso avanzava lentamente lungo i corridoi sotterranei. Erano state ideate appositamente per i Giganti, così da evitare che anche uno Shifter potesse usare il proprio potere per liberarsi. Una mossa intelligente, purtroppo per lui che sperava di poter trovare una via d’uscita per la prigioniera che stava andando a trovare.
Erano anni che non indossava quella stupida divisa, con il marchio sul braccio, e non ne aveva sentito minimamente la mancanza. Ormai i suoi abiti erano quelli della Legione Esplorativa, le ali della libertà cucite sulla schiena erano il suo segno, non la stessa al braccio, segno dei veri combattenti. E lui presto avrebbe ricevuto la sua nella cerimonia che lo vedeva coinvolto durante il sacrificio del precedente possessore del Titano Martello.
Aveva davvero pensato che quel momento non sarebbe mai più giunto, che avrebbe potuto lasciarsi tutto alle spalle per continuare a combattere a Paradise una battaglia che ormai aveva fatto sua, ma così non era stato.
Era stato costretto da Zeke e Reiner ad andare via e con lui avevano ripreso anche il titano che era stato sottratto a Marley, uno dei tanti.
Ma il destino aveva deciso di prenderlo in giro l’ennesima volta, costringendolo dunque a dover rapire l’unica persona che non meritava tutto ciò.
Ymir.
Aveva visto lo sguardo colmo di delusione che l’aveva colpito come una spada in pieno petto per via di quel suo tradimento.
Ma che scelta aveva avuto?

Non avrebbe di certo potuto uccidere da solo Zeke e Reiner, nonostante fosse forte i loro titani lo erano molto di più. Dunque aveva accettato di tornare insieme a loro e riprendere il proprio posto da guerriero, tradendo così la fiducia di tutti quanti, compresa quella di colei che l’aveva smosso fino in fondo con quei suoi sorrisetti irriverenti e parole negate.
Lei era un effetto collaterale che non aveva messo in conto e per questo sarebbe dovuto intervenire il prima possibile per liberarla, ne andava della sua stessa vita.
Gli altri uomini lo avevano lasciato da solo una volta giunto in prossimità della cella della ragazza e gli basta poco per forzare quella grata che li teneva separati.
Lo sguardo che Ymir gli rivolge è ancora una volta carico d’odio nei suoi confronti e Daryl non può che comprenderla, anzi, ha ragione ad odiarlo, sarebbe stupido fare il contrario.
Lui meritava solamente questo.

« Ymir—… » la chiama a bassa voce, in un sussurro, così flebile che sembra perdersi fra le ombre che tengono stretta la ragazza.
« Sparisci. » è tutto ciò che ella riesce a dire, rannicchiandosi su sé stessa mentre il suono delle catene che ha ad i polsi riempie quel vuoto che vi è fra di loro.
« Ascoltami—… » continua lui cercando le giuste parole mentre s’avvicina a lei, come avrebbe sempre fatto.
« No, non voglio ascoltarti Daryl, o forse hai mentito anche sul nome? »
« Smettila, lo sai che mi chiamo così ma tutto il resto non potevo dirtelo. Non potevo dirlo a nessuno di voi per tanti motivi e lo sai benissimo anche tu. »
Ancora una volta gli occhi scuri di Ymir, così pieni di vitalità ed adesso spenti, incontrano lo sguardo terribilmente stanco e disperato di Daryl, adesso in ginocchio dinnanzi a lei.
« Non voglio passare gli ultimi giorni della mia vita a pensare a te ed alle tue scuse, sparisci. Penserò ad Historia. »
E sapeva bene quanto potesse essere difficile per Daryl accettare che vi fosse qualcun altro in grado di essere parte del cuore della ragazza. Lo aveva accettato ma allo stesso tempo gli faceva male e sicuramente Ymir stava agendo così per ferirlo tanto quanto lui aveva fatto con lei.
Lo stava ripagando con la stessa moneta, ma non importava.

« D’accordo, se lei ti rende più felice pensa ad Historia ma ciò non cambia quel che farò io. Cercherò di portarti fuori di qui prima che avvenga la cerimonia con Porco. » aggiunge in un sussurro lui mentre distoglie lo sguardo, sentendosi ancora più colpevole di tutto. « Mi dispiace di averti rovinato la vita, mi dispiace non essere Historia, mi dispiace di averti distrutta col mio amore. Cercherò di rimediare—… te lo prometto. »
E quelle parole sembrano morire nel silenzio che intercorre fra loro due, mentre il forte vice comandante della Legione cerca con tutto sé stesso di non scoppiare a piangere proprio come anni addietro si ritrovò da solo e sperduto a Paradise, senza più nessun compagno.
La sua era una vita scandita dalle perdite eppure, quella volta, avrebbe fatto di tutto per evitare la perdita più importante dell’unica persona alla quale teneva sul serio.
Non poteva perdere anche Ymir.

   
 
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